Sarah Brightman – Deliver Me

Sarah Brightman - Deliver Me

Sarah Brightman – Deliver Me

 Sarah Brightman - Deliver Me


Giuseppe per la musica d’atmosfera.

#550

Malú – Toda

Malú - Toda

Malú – Toda

Tratto da: Esta Vez - Pubblicato il: 18 Giugno 2002 - Durata Brano: 3:24

Malú - Toda


Malù
Nazionalità: Spagna
Genere; pop, flamenco
Periodo di attività: 1998 – in attività
Album pubblicati: 9
Malù, nata María Lucía Sánchez Benítez, (Madrid, 12 marzo 1982), è una cantante spagnola, che dal suo primo album Aprendiz ad oggi ha venduto più di 1.500.000 copie.
Iniziò la sua carriera all’età di quindici anni quando il produttore Jesús Yanes ebbe modo di ascoltarla casualmente ad una festa e decise sul momento di presentarla alla Pep’s records. Iniziò subito la registrazione delle canzoni del suo album di esordio fra gennaio e febbraio del 1998. L’album intitolato Aprendiz venne pubblicato nella primavera dello stesso anno con la partecipazione di Alejandro Sanz e Pedro Guerra. Vennero vendute 400.000 copie e rimase in classifica per ventotto settimane.
Ella vinse il Premios Amigo del 1998, come migliore artista esordiente ed ottenne la nomination a migliore cantante.
Dopo il brillante successo del suo primo album venne scritturata per un tour in Spagna ed in America latina ed un contratto con l’etichetta discografica Walt Disney Records per interpretare il tema principale Reflejo nel film Mulan.
Nel 1999 incise il suo secondo album Cambiarás, che in soli dieci giorni vendette oltre 100.000 copie.
Successivamente partecipò all’album Tatuaje cantando A Tu Vera.
Nel maggio 2001, incise Esta Vez, questa volta per l’etichetta Sony Music. Nel disco erano contenuti dei successi come Sin Ti Todo Anda Mal, Ven A Pervertirme, Me Quedó Grande Tu Amor e Toda e vendette oltre 300.000 copie in Spagna.
A seguito del successo di Esta Vez, Malú acquistò grande popolarità in Spagna ed anche in America latina e realizzò subito il suo quarto album Otra Piel, pubblicato nel mercato spagnolo il 30 giugno del 2003 con No Me Extraña Nada come singolo di presentazione. Il disco (inciso fra Miami ed il Messico), Malú decise di utilizzare altre sonorità per differenziarsi dagli album precedenti. Temi come Enamorada e Inevitable fecero dell’album un nuovo successo.
Nel 2003, Malú incise la canzone Llego el amor per il film La Cenicienta della Walt Disney nel DVD Ellas & Magia. Il DVD conteneva delle canzoni cantate da: Marta Sánchez, Malú, Marta Botía, Pastora Soler, Lydia, Tamara, Melody, Marilia, Bellepop e Merche.
La sera del 3 febbraio 2004 nella sala Pachá di Madrid, Malú incise Por Una Vez; il disco live conteneva tutti i successi cantati con artisti come David de María, Antonio Orozco, Alejandro Sanz, suo padre Pepe de Lucía e suo zio Paco de Lucía). L’album venne messo in vendita il 19 aprile assieme al DVD che conteneva il filmato dell’intera serata.
Nell’aprile del 2005 venne pubblicato Malú, il suo sesto disco, il più personale fino ad allora realizzato, inciso fra Madrid e Londra e contenente canzoni come Diles, Te Conozco Desde Siempre e Sabes Bien.
Desafío, è stato il settimo album di Malú messo in vendita il 31 ottobre con il primo singolo Si estoy loca. l’album venne prodotto da Mauri Stern ed inciso fra Madrid e Malù ViveLondra con il coinvolgimento totale di Malú in tutta la produzione, dalla selezione delle canzoni alla produzione.
Dal marzo al novembre 2007 girò con il Tour Desafío, uno dei più importanti della sua carriera.
Durante la serie di concerti, lanciò Gracias, la sua prima compilation, comprendente quindici canzoni dei suoi precedenti successi e tre nuove tracce.
Da aprile ad ottobre 2008 fu impegnata nel Tour Gracias.
Vive, è stato il nono album di Malú messo in vendita il 17 marzo 2009 con la canzone A Esto Le Llamas Amor come primo singolo.
Nella prima settimana di vendita Vive raggiunse la posizione di secondo disco più venduto in Spagna dietro al gruppo irlandese degli U2.
Da Wikipedia, l’enciclopedia libera.

Giuseppe per la musica non convenzionale (spagnola).

#546

 

Vita e felicità

John Lennon  -  Vita e felicità

John Lennon  -  Vita e felicità

 John Lennon  -  Vita e felicità
John Lennon  -  life and happiness
Quando andai a scuola, mi domandarono come volessi essere da grande.   Io scrissi: “felice”. 

Mi dissero che non avevo capito il compito, e io dissi loro che non avevano capito la vita.


Bravo John, tu e tua madre avevate capito tutto!!!!!!


Giuseppe per la ricerca della felicità

#535

La musica è vita

Extraordinary Pantene Commercial  (fantastica pubblicità della PANTENE)

Extraordinary Pantene Commercial

(fantastica pubblicità della PANTENE)

 Extraordinary Pantene Commercial  (fantastica pubblicità della PANTENE)

Straordinario video pubblicitario della Pantene


Se vi è piaciuta questa pubblicità, dovete assolutamente vedere anche quest’altra:

Quando la pubblicità è arte


E per i più curiosi, la colonna sonora è di.. 


Johann Pachelbel

da Wikipedia

L’abate Johann Pachelbel (in lingua tedesca joˈhan ˈpaxɛlbl, [ˈpaxl̩bɛl], o [paˈxɛlbl̩];; Norimberga, 1º settembre 1653 – Norimberga, 3 marzo 1706) è stato un religioso, compositore e organista tedesco.

Organista e compositore di numerose pagine di musica barocca, è ricordato per essere l’autore del celebre brano conosciuto con il suo nome, il Canone di Pachelbel.

Iniziò l’attività di musicista ad Erfurt, in Turingia, regione centrale della Germania, e contribuì allo sviluppo della musica sacra della Chiesa Protestante con numerose opere principalmente per tastiera.

Le armonizzazioni corali liturgiche da lui create traevano ispirazione – secondo molti storici della musica – dall’opera del giovane Johann Sebastian Bach il cui fratello maggiore, Johann Christoph, fu studente di organo presso lo stesso Pachelbel. Eisenach era la città natale di Ambrosius Bach e luogo di nascita dei numerosi figli di quest’ultimo, fra i quali Johann Sebastian e Johann Christoph. Pachelbel fu padrino della figlia di Ambrosius Bach (sorella di Johann Sebastian), Johanna Judith Bach.

Oltre al celebre Canone e a numerosi arrangiamenti per inni liturgici, Pachelbel scrisse un cospicuo numero di cantate per la chiesa luterana e sonate da camera per vari strumenti, soprattutto violino.


Questo è il celebre “Canone in re maggiore” per violini e archi:


Quando la pubblicità diventa una fantastica opera d’arte cinematografica. Brava Pantene!

horsefly


Giuseppe per i commercial d’autore.

#534

 

Deep Purple – Soldier Of Fortune –

Soldier of Fortune - Deep purple - Korea

Soldier of Fortune – Deep purple

 Soldier of Fortune - Deep purple - Korea

 Canzone stupenda, ascoltatela…..


Soldier of Fortune – Deep purple

Mercenario

I have often told you stories

about the way

I lived the life of a drifter

waiting for the day

when I’d take your hand

and sing you songs

then maybe you would say

come lay with me love me

and I would surely stay

But I feel I’m growing older

and the songs that I have sung

echo in the distance

like the sound

of a windmill goin round

I guess I’ll always be

a soldier of fortune

Many times I’ve been a traveller

I looked for something new

in days of old

when nights were cold

I wandered without you

but those days I thougt my eyes

had seen you standing near

though blindness is confusing

it shows that you’re not here

Now I feel I’m growing older

and the songs that I have sung

echo in the distance

like the sound

of a windmill goin round

I guess I’ll always be

a soldier of fortune

Yes, I can hear the sound

of a windmill goin round

I guess I’ll always be

a soldier of fortune

Ti ho raccontato spesso storie

su come abbia vissuto da sbandato

aspettando il giorno

in cui avrei preso la tua mano

e ti avrei cantato delle canzoni,

poi forse avresti detto

“vieni, sdraiati con me, amami”

e sarei certamente rimasto.

Ma sento che sto invecchiando

e le canzoni che ho cantato

riecheggiano lontano

come il suono

di un mulino che gira.

Penso che sarò per sempre

un mercenario.

Spesse volte sono stato un viaggiatore,

ho cercato qualcosa di diverso

nei tempi passati,

quando le notti erano fredde

ho vagato senza te

ma in quei giorni ho pensato che i miei occhi

ti hanno vista starmi vicina,

nonostante la cecità confonda

è chiaro che tu non sei qui.

Adesso sento che sto invecchiando

e le canzoni che ho cantato

riecheggiano lontano

come il suono

di un mulino che gira

Penso che sarò per sempre

un mercenario.

Si, riesco a sentire il suono

di un mulino che gira

Penso che sarò per sempre

un mercenario.


Giuseppe for the music.

#522

Articolo 31 – Non è un film

Articolo 31 - Non è un film

Articolo 31 – Non è un film

 Articolo 31 - Non è un film


 Articolo 31 – Domani Smetto (2002) – Non E’ Un Film – Testo

Come Pesava Quello Zaino Sulle Spalle Per La Strada Della Scuola E La Maturità – Odiavo Ogni Professore Mi Illudevo Fosse Una Minaccia Alla Mia Libertà – Ed Ogni Sera Sopra Lo Schermo Vedevo Eroi Della Mia Età – E Io Di Certo Ero Diverso Ma Ci Credevo In Una Vita Come Al Cinema – Ma Qui Non È Così Non C’è Il Lieto Fine E Poi Il Buono Perde – I Tatuaggi Fanno Male Anni Dopo Che Li Hai Fatti Ma Per Quello Che Ricordano – Hai Visto Amici Andarsene Prima Del Tempo E Sei Sicuro Che Dall’alto Ti Proteggano – E Intanto Aspetti Il Colpo Di Scena Quell’occasione Unica – Che Ti Sistema Ogni Problema E Lei Che Ti Completerà – ma qui non è così – la trama è inconsistente – l’amore non è mai per sempre – Lei Diceva “Non Lo So” – E Dopo Mi Stringeva Forte Ancora Un Pò E Diceva Di Non Prenderla Così “Nasce Cresce Poi Finisce” – E Se Tradisce Ti Sarà Chiaro Che – La Vita Non È Un Film – Ho Il Dubbio Che La Mia Generazione Muova Una Rivoluzione Immaginaria Doveva Essere Un Tramonto E Il Bene In Trionfo Alla Fine Della Storia – Ma Qui Non È Così L’immagine È Un Pò Scura E Il Domani Fa Un Pò Più Paura - Lei Diceva “Non Lo So” – E Dopo Mi Stringeva Forte Ancora Un Pò E Diceva Di Non Prenderla Così “Nasce Cresce Poi Finisce” – E Se Tradisce Ti Sarà Chiaro Che – La Vita Non È Un Film (X2)

Già, proprio così, la vita non è un film!  Chi non desidera riavvolgere la pellicola e correggere errori, oppure rivivere momenti indimenticabili? Ma la vita non è un film, la vita scorre inesorabile senza nessuna possibilità di riavvolgere le scene. Rimorsi, rimpianti, occiasioni perse, opportunità sfumate, frasi azzardate, gesti inconsulti … rimangono infranti sul selciato…..  


Giuseppe per il frame by frame della vita…. da gustare appieno.

#491

 

Manu Chao – Clandestino

Manu Chao - Clandestino

Manu Chao - Clandestino

 Manu Chao - Clandestino

“Non incontrerai mai due volti assolutamente identici. Non importa la bellezza o la bruttezza: queste cose sono relative. Ciascun volto è il simbolo della vita. E tutta la vita merita rispetto. E’ trattando gli altri con dignità che si guadagna il rispetto per se stessi.” (Tahar Ben Jelloun)



Tutti sono stati clandestini, americani, tedeschi, italiani, albanesi. Tutti possono, in seguito a eventi drammatici, passare da paese ospitante a paese ospite ed essere vittima di pregiudizi! Ricordate come gli italiani sono stati trattati in America e in tutta Europa, non potevano neanche entrare nei locali, cartelli ignominiosi  li tenevano fuori.  Impariamo la lezione, amate chi ha bisogno di aiuto e punite i criminali. Se lo stato non ci riesce, non è colpa degli stranieri ma di una società ingiusta!!!Firna


Giuseppe clandestino

#485

Auguri John Lennon

John Winston Ono Lennon - Imagine

John Winston Ono Lennon

(Liverpool, 9 ottobre 1940 – New York, 8 dicembre 1980)

 John Winston Ono Lennon - Imagine

Immagina – Imagine


John Lennon > Shaved Fish (1975) > Imagine

Imagine there’s no heaven 
It’s easy if you try
No hell below us
Above us only sky
Imagine all the people
Living for today… 
Imagine there’s no countries
It isn’t hard to do
Nothing to kill or die for
And no religion too
Imagine all the people
Living life in peace…
You may say I’m a dreamer
But I’m not the only one
I hope someday you’ll join us
And the world will be as one
Imagine no possessions
I wonder if you can
No need for greed or hunger
A brotherhood of man
Imagine all the people
Sharing all the world…
You may say I’m a dreamer
But I’m not the only one
I hope someday you’ll join us
And the world will live as one

IMMAGINA… 
Immagina che non esista il paradiso,
è facile se provi,
nessun inferno sotto di noi,
sopra di noi solo il cielo.
Immagina tutta la gente
vivere per il presente.
Immagina che non esistano frontiere,
non è difficile da fare,
nessuno per cui uccidere o morire
e nessuna religione.
Immagina tutta la gente
vivere una vita in pace.
Puoi darmi del sognatore,
ma non sono il solo.
Spero che un giorno
tu ti unirai a noi e il mondo sarà unito.
Immagina che non ci siano ricchezze,
mi meraviglierei se tu ci riuscissi,
né avidità né cupidigia,
una fratellanza di uomini.
Immagina che tutta la gente
si divida tutto il mondo.
Spero che un giorno
tu ti unirai a noi e il mondo vivrà unito.

Il 9 ottobre 2011 John Lennon avrebbe compiuto 71 anni e noi continuiamo ad immaginare il suo sogno…….

horsefly


Giuseppe per un paradiso sulla terra.

#481

 

Caparezza – Non siete Stato voi

Caparezza - Non siete Stato voi

Caparezza – Non siete Stato voi

Italia - bandiera

Il Sogno Eretico –  2011



CapaRezza -  Il Sogno Eretico (2011) -  Non Siete Stato Voi – Testo

Non siete Stato voi che parlate di libertà
come si parla di una notte brava dentro
i lupanari.
Non siete Stato voi che
trascinate la nazione dentro il buio
ma vi divertite a fare i luminari.
Nonsiete Stato voi che siete uomini di
polso forse perché circondati da una
manica di idioti.
Non siete Stato voi
che sventolate il tricolore come in
curva e tanto basta per sentirvi patrioti.
Non siete Stato voi né il vostro parlamento
di idolatri pronti a tutto per ricevere un’udienza.
Non siete Stato voi che
comprate voti con la propaganda ma
non ne pagate mai la conseguenza.
Non siete Stato voi che stringete tra le
dita il rosario dei sondaggi sperando
che vi rinfranchi.
Non siete Stato voi che risolvete il dramma dei disoccupati
andando nei salotti a fare i saltimbanchi.
Non siete Stato voi. Non siete Stato, voi. 
Non siete Stato voi, uomini boia con la 
divisa che ammazzate di percosse i detenuti. 
Non siete Stato voi con gli 
anfibi sulle facce disarmate prese 
a calci come sacchi di rifiuti. 
Non  siete Stato voi che mandate i vostri 
figli al fronte come una carogna da 
una iena che la spolpa. 
Non siete Stato voi che rimboccate le bandiere sulle 
bare per addormentare ogni senso di colpa. 
Non siete Stato voi maledetti 
forcaioli impreparati, sempre in cerca 
di un nemico per la lotta. 
Non siete Stato voi che brucereste come streghe 
gli immigrati salvo venerare quello nella grotta. 
Non siete Stato voi col 
busto del duce sugli scrittoi e la 
costituzione sotto i piedi. 
Non siete Stato voi che meritereste d’essere 
estripati come la malerba dalle vostre sedi. 
Non siete Stato voi.
Non siete Stato, voi. 
Non siete Stato voi che 
brindate con il sangue di chi tenta 
di far luce sulle vostre vite oscure. 
Non siete Stato voi che vorreste dare voce 
a quotidiani di partito muti come sepolture. 
Non siete Stato voi che fate leggi su misura 
come un paio di mutande a seconda dei  genitali. 
Non siete Stato voi che trattate 
chi vi critica come un randagio a cui 
tagliare le corde vocali. 
Non siete Stato voi, servi, che avete noleggiato 
costumi da sovrani con soldi immeritati, 
siete voi confratelli di una loggia che poggia 
sul valore dei privilegiati  come voi 
che i mafiosi li chiamate eroi e che 
il corrotto lo chiamate pio e ciascuno 
di voi, implicato in ogni sorta di 
reato fissa il magistrato e poi giura su Dio: 
“Non sono stato io”. 

Canzone che fa venire i brividi per la cruda realtà che racconta. Bravo Caparezza.

horsefly


Giuseppe per lo Stato

#478

 

Il Giardino dei Semplici – Miele

Il Giardino dei Semplici  Miele (1977) - Concerto in LA Minore

Il Giardino dei Semplici

Miele (1977) - Concerto in LA Minore

 Il Giardino dei Semplici  Miele (1977) - Concerto in LA Minore


Il Giardino dei Semplici – Concerto in LA Minore


Testo della canzone Miele 

Era il colore 
Dei nostri corpi addormentati 
Sotto il sole 
Sulle tue labbra 
C’era un sapore 
Che 
Non ho scordato mai 
Miele 
Le nostre fughe 
E si tornava lenti come 
Tartarughe 
Quella sera che inventai il tuo nome 
Gia’ cadevano le prime stelle 
Miele 
Com’eri bella 
E l’estate ancora sa di miele 
Anche se io senza te 
Sto’ male con me 
C’e’ un’altra e potrei far l’amore 
Ma non e’ miele 
Miele 
quale treno prenderai 
Era il colore 
quando arrivi 
Chiamami se puoi 
Dei nostri corpi addormentati sotto il sole 
forse io m’innamorai 
Sulle tue labbra 
C’era un sapore 
Che non ho scordato mai 
Miele 
Quale treno prenderai 
Torni domandi 
Quando arrivi chiamami se puoi 
Cosa e’ cambiato 
Forse e’ colpa degli esami 
Forse io m’innamorai 
Quando hai detto 
Scusami e’ finita 
E cadevano le prime stelle 
Miele 
Com’eri bella 
E l’estate ancora sa di miele 
Anche se io senza te 
Sto male con me 
C’e’ un’altra e potrei far l’amore 
Ma non e’ miele 
E l’estate ancora sa di miele
Anche se io senza te
Sto’ male con me
C’e’ un’altra e potrei far l’amore
Ma non è miele 

Storia del gruppo – Tratto da Wikipedia

Il Giardino dei SempliciIl Giardino dei Semplici è un gruppo musicale italiano tuttora in attività. In quasi quarant’anni di carriera il complesso ha venduto 4 milioni di dischi ed eseguito 1.800 concerti. Le caratteristiche fondamentali del complesso sono i falsetti corali e l’abilità di miscelare stili musicali e linguaggi diversi fra loro. Tra i fans, il gruppo è colloquialmente riferito come GDS. Nel 2013 sarà pubblicato il loro nuovo disco, l’undicesimo da studio della loro carriera.
Storia del gruppo [modifica]Gli inizi
Il batterista Gianni Averardi (ex Campanino) fonda il gruppo nell’estate del 1974, reclutando Arcella, Caliendo e Liguori nell’arco di poche settimane. La band comincia subito ad esibirsi allo Shaker Club di Napoli con un nome temporaneo. I produttori Giancarlo Bigazzi e Totò Savio, in accordo con Averardi, procurano al complesso un contratto con la CBS. Bigazzi, ispirandosi al Giardino dei Semplici del museo di Storia Naturale della sua città, propone al gruppo il nome, che viene ben accolto dai musicisti.
Il successo
Il 21 febbraio 1975 il complesso inizia allo studio Ortophonic di Roma le registrazioni delle due canzoni del primo 45 giri, M’innamorai/Una Storia, pubblicato a fine aprile e prodotto da Giancarlo Bigazzi e Totò Savio: M’innamorai partecipa con successo al Festivalbar 1975, ed il disco raggiunge il 5º posto nelle classifiche.
A M’innamorai segue, nello stesso anno, Tu, ca nun chiagne, rifacimento pop-rock del brano del 1915 scritto da Libero Bovio ed Ernesto De Curtis, che viene usata dalla Rai come sigla di un ciclo di film di Francesco Rosi: il 45 giri ottiene il disco d’oro ed il terzo posto in classifica[1].
Il primo tour ufficiale, come il primo eponimo album, è del 1976. Nello stesso anno incidono un nuovo singolo, Vai/Tamburino, che partecipa al Festivalbar ’76.
Nel 1977 il gruppo partecipa al Festival di Sanremo con Miele, classificandosi al 4º posto: il brano contribuisce alla vincita del prestigioso trofeo Il Telegatto di TV Sorrisi e Canzoni nella categoria Complessi. Come il precedente Tu, ca nun chiagne, il singolo venderà 1 milione di copie. Esce il secondo album del gruppo, Le Favole del Giardino.
Dopo il cambio di etichetta ed il passaggio alla CGD, vi è una nuova partecipazione al Festivalbar 1978 con il brano Concerto in La Minore (dedicato a lei) e poi una tournée negli Stati Uniti d’America ed in Canada.
La svolta new wave
Fino a questo momento, Il Giardino dei Semplici ha inciso canzoni scritte prevalentemente da Bigazzi e Savio e solo in minor parte dai membri della band: a partire dal 1979 decidono invece di diventare completamente autori e passano alla casa discografica WEA. Il risultato è l’album B/N (Bianco e Nero), scritto interamente in vernacolo, il cui stile si accosta alla new wave napoletana dell’epoca. Una canzone tratta da questo disco, Silvie ha una grande diffusione e vendita in Scandinavia nel 1980 e viene cantata anche da Katry Helena in finlandese con il titolo Helsingin helle. L’album va complessivamente bene in termini di vendite, e la band si imbarca in un lungo tour teatrale di grande impatto.
Nel tardo 1980 entra a far parte del gruppo Tommy Esposito che subentra a Gianni Averardi. La nuova formazione del Giardino dei Semplici debutta con il singolo Carnevale da buttare che ottiene una straordinaria risonanza radiofonica.
Gli anni ’80 e ’90
Dal 1982 il gruppo matura la decisione di gestire prevalentemente in proprio la futura produzione discografica, avvalendosi delle label solo per la distribuzione e la promozione dei dischi. Questa decisione porterà la band a creare nel 1986 il Gidiesse Recording, studio di registrazione che diventerà poi sede ufficiale delle ricerche musicali e artistiche del gruppo.
Escono gli albums …E Amiamoci e Giallo, che ottengono ragguardevoli risultati commerciali nonostante la crisi delle bands pop italiane, ed il gruppo gira nelle più importanti trasmissioni musicali del periodo. Grazie ad una serie di spot pubblicitari realizzati in animazione sulle reti Mediaset, nel 1985 il gruppo divulga con successo una raccolta di classici della canzone napoletana rivisitati, Ed è subito Napoli. Nel 1987 il gruppo pubblica il singolo Un’altra canzone per Napoli. Il 45 giri diventerà presto un evergreen della tifoseria calcistica napoletana. Il 1989 è l’anno del loro primo video-clip con il brano Lo sai che il mondo è blu?, tratto dallo sperimentale nuovo album Zingari. Il disco mescola il consueto pop della band con l’elettronica, ed è incentrato sul tema dei viaggi.
Nel 1992 il gruppo pubblica una raccolta di successi riarrangiati in chiave semi-elettronica, Voglia di Tenerezza. Lo stesso anno, esegue alcune date in Romania, in particolare a Bucarest. In Otto Quarantotto & Ventisette del 1993 il gruppo si avvicina alla musica etnica e canta nuovamente in vernacolo, in un disco raffinato dove non mancano grandi ospitate come Gianluigi Di Franco e Valentina Stella. L’album, come il precedente Zingari, vende bene fra i fans, ma a sorpresa ottiene anche successo commerciale in Giappone e Corea (in quest’ultima balza ai primi posti in classifica).
Settelune, pubblicato nel 1997, ripropone i vecchi successi riarrangiati più tre inediti. Comincia qui la collaborazione con il noto arrangiatore Adriano Pennino.
Nel 1999 il gruppo partecipa al progetto di beneficenza Un’onda nel mare insieme a tanti altri artisti importanti.
Gli anni duemila
Nel 2000 Il Giardino dei Semplici pubblica l’album di inediti Canta e cammina, concept-album religioso con i testi scritti dal teologo monsignor Bruno Forte e le musiche del monsignor Filippo Strofaldi. L’album registra un buon successo di vendite nonostante sia una pubblicazione indipendente.
Nel 2001 il gruppo partecipa al Festival di Napoli con il brano T.V.B. Nel frattempo, due membri della band sono impegnati in una produzione sanremese di grande successo commerciale.
Nel 2005 pubblicano una nuova raccolta di classici napoletani riaggiornati in chiave acustica, Napoli unplugged, che riscuote ottimi risultati di vendita. Sempre nel 2005, con la produzione di Rai Trade, viene pubblicato Trenta, contenente due cd ed un dvd antologico, con il quale il gruppo festeggia i trent’anni di carriera. Nel cofanetto sono presenti anche sette inediti, tra cui è inclusa T’innamorerai, scritta assieme a Gigi D’Alessio. Sul finire dell’anno il gruppo festeggia l’anniversario al Palapartenope di Napoli, in un lungo concerto davanti a 4.300 spettatori. Dall’evento verranno successivamente ricavati un album semi-ufficiale ed un DVD.
Nel 2006 la Warner, detentrice dei diritti sui primi tre albums, pubblica un’antologia del gruppo. Comincia per la band un periodo di stasi.
Nel 2010, con Lino Volpe di Volpe Alla Caccia danno vita ad un divertente docu-fiction a puntate dal titolo Prossimamente che va in onda sul canale Iride. Nel programma, Il Giardino dei Semplici si incontra con vari amici musicisti quali Peppino Di Capri e Gigi D’Alessio.
Il nuovo corso
Nel febbraio del 2012, Gianfranco Caliendo termina la sua militanza nel gruppo ed il GDS diventa un trio.
Il 18 febbraio la band ritira a Sanremo il premio AFI alla carriera. Reclutato Savio Arato quale chitarrista turnista per concerti e lavori in studio, la band registra un disco live, il primo della sua lunga carriera. L’album, intitolato Semplicemente live, esce in concomitanza con il nuovo tour estivo. In agosto, la band realizza il suo primo brano inedito nell’arco di sette anni, Grande, grande, che viene scelto come sigla della popolare trasmissione calcistica campana Tifosi Napoletani, condotta da Gennaro Montuori.
Ad ottobre, la band comincia le registrazioni di un nuovo album di inediti in italiano, annunciando una svolta stilistica orientata verso il pop-rock moderno.
FormazioneAndrea Arcella (tastiere e sintetizzatori, piano, cori)
Tommy Esposito (batteria, drum programming, percussioni, cori)
Luciano Liguori (basso, voce solista, cori)
Savio Arato (supporter; chitarre, cori)
Ex-membri Gianni Averardi (1975-1980; batteria, percussioni, cori)
Gianfranco Caliendo (1975-2012; chitarre, voce solista)

Ancora un pezzo dal profondo degli anni 70, s’intravvedevano all’orizzonte i “craxiani” ’80, qualcosa all’orizzonte cambiava. Si abbandonava l’ingenuità del ventennio 60/70 per immergersi nei “caleidoscopici” ‘80. Da questo momento in poi mai più niente sarebbe stato come prima, e la nostra anima candida incontrava il disincanto di una nuova generazione, più furba ed egoista delle precedenti.  


Giuseppe per gl’ingenui anni 70

#454

 

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