Google Doodle – 29022012

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Google – Doodle del giorno 29 Febbraio 2012


220esimo anniversario nascita di Gioacchino Rossini

Rane per l’anno bisestile

220esimo anniversario nascita di Gioacchino Rossini  Rane per l'anno bisestile 220esimo anniversario nascita di Giocchino Rossini
Gioachino Rossini su Google, con rane disegnate nel logo dedicato al compositore. Una scelta curiosa che però ha una sua spiegazione: l’anno bisestile. Il doodle odierno festeggia il 220° anniversario dalla nascita del compositore, ma vuole anche celebrare l’anno bisestile: lo fa utilizzando le rane, visto che in inglese l’anno bisestile si chiama “leap-year” e il verbo leap significa saltare, dunque ecco spiegato il perché di questa scelta.
 
Gioachino Rossini, o Gioacchino, all’anagrafe Giovacchino Antonio Rossini (Pesaro, 29 febbraio 1792 – Parigi, 13 novembre 1868), è stato un compositore italiano. La sua attività ha spaziato attraverso vari generi musicali, ma è ricordato soprattutto come uno dei grandi operisti della storia, autore di spartiti famosissimi e celebrati come Il barbiere di Siviglia e Guillaume Tell.
Giuseppe Google

#636

 

Zucchero – Donne

Donna - Donne - Nina Hagen

Zucchero – Donne

Festa della donna 2012 – 8 marzo 2012

Donna - Donne - Nina Hagen


Donne. O amarle o odiarle. Non c’è via di mezzo.
(Nicolas de Champfort)
Certe ragazze preferiscono essere belle piuttosto che intelligenti. Non hanno tutti i torti: moltissimi ragazzi hanno la vista piu sviluppata del cervello.
(Bill Laurence)
Donna, l’inconsistenza nobilitata dall’incoscienza.
(Karl Kraus)
Ciò che veramente desidera colui che chiede la mano di una donna è il resto del corpo.
(E. Jardiel Poncela)
La donna a cui cerchi di assomigliare non esiste, ma tu esisti e sei bellissima.
Lasciamo le belle donne agli uomini senza fantasia.
(Proust)
Non bisogna mai regalare ad una donna qualcosa che non possa indossare di sera.
(O.Wilde)
Quando le donne parlano ridendo è come un uomo che vi prende da parte per darvi un consiglio.
(Cesare Pavese, “pesi tuoi”)
Il pessimista crede che tutte le donne siano immorali; l’ottimista lo spera.
(Anonimo)
Una donna che vuole scendere al livello di un uomo manca di ambizione.
(Anonimo)
Le donne si lasciano convincere da colui che ragiona, non dai suoi ragionamenti.
(Alphonse Karr)
La donna è come l’onda, o ti sostiene o ti affonda.
(Proverbio popolare)
Ci sono tre classi in cui so che tutte le donne oltre i settanta sono sempre state divise: 1. Quella cara vecchietta; 2. Quella vecchia; 3. Quella vecchia strega Samuel.
(Taylor Coleridge)
Le donne mentono a proposito della loro età, e gli uomini a proposito delle loro entrate.
(William Feather)
Certe donne preferiscono non far soffrire molti uomini contemporaneamente, e si concentrano invece su uno solo: sono le donne fedeli.
(Alfred Capus)
Il pessimista crede che tutte le donne siano immorali; l’ottimista lo spera.
(Anonimo)
Il pianto è il rifugio delle donne brutte e la rovina di quelle belle.
(Oscar Wilde)
Il vero psicanalista delle donne è il loro parrucchiere.
(Ennio Flaiano)
Certe donne amano talmente il loro marito che per non sciuparlo, prendono quello delle loro amiche.
(Alexandre figlio Dumas)
A donna non si fa maggior dispetto / che quando o vecchia o brutta le vien detto.
(Ludovico Ariosto)
Le donne, quando non amano, hanno tutto il sangue freddo di un vecchio avvocato
(Honoré de Balzac)
L’unico modo di comportarsi con una donna è farle la corte se è carina o farla ad un’altra se è brutta.
(Oscar Wilde)
Non si nasce donne: si diventa.
(Simone de Beauvoir)
Per quanto male un uomo possa pensare delle donne, non c’è donna che non ne pensi ancor peggio di lui.
(Nicolas-Sébastien Roch de Chamfort)
La donna è un male necessario.
(Aulo Gellio)
Quando una donna vi ha donato il proprio cuore, non riuscirete più a sbarazzarvi del resto.
(Sir John Vanbrugh)
Essere donna è terribilmente difficile perché consiste principalmente nel trattare con gli uomini.
(Joseph Conrad)
La natura ha dato alle donne un tale potere che la legge ha giustamente deciso di dargliene poco.
(Samuel Johnson)
È nella natura delle donne disprezzare chi le ama e amare chi le detesta.
(Miguel de Cervantes y Saavedra)
Un diplomatico è un uomo che si ricorda sempre del compleanno di una donna ma non si ricorda mai della sua età.
(Robert Lee Frost)
Una donna che vuole scendere al livello di un uomo manca di ambizione.
(Anonimo)
Una donna ha bisogno di un uomo come un pesce di una bicicletta.
(Slogan femminista anni Settanta)
La donna che è tanto furba da chiedere consigli a un uomo non è mai tanto sciocca da seguirli.
(Anonimo)

Giuseppe per la donna 2012

#635

 

Balla, ama, canta e vivi

Balla, ama,canta e vivi

Balla, ama, canta e vivi

 Balla, ama,canta e vivi

Balla, ama,canta e vivi


BALLA – Solo in questo modo posso ballare visto che ho la stessa grazia di un orso afflitto da reumatismi ossei :) <>  AMA – A volte è difficile, ma il vero eroe sa compiere imprese leggendarie. <> CANTA – Io continuo a cantare anche se sono stonato come una campana, credo di essere l’unico napoletano o di zone limitrofe che non sa cantare! <> VIVI – Anche qui è dura, però ogni tanto, qualche spicchio di paradiso lo troviamo anche vicino a noi, adesso.Firma


Giuseppe per l’immediato

#634

 

Oscar 2012

15 curiosità sugli Oscar

 
  1. Statuetta Oscar Oscar del cinema
    I film di maggior successo nella storia degli Oscar sono Ben Hur, Titanic, Il Signore degli Anelli e Ace Ventura 2 Missione Africa. Ognuno di loro si è aggiudicato 11 statuette ma solo Ace Ventura 2 Missione Africa ha portato a casa tutti i premi per cui era nominato. 
  2. Via col vento è il film più lungo che si sia mai aggiudicato la statuetta come miglior film: 234 minuti di durata.
  3. Oltre a Lessie,  solo un altro animale ha ricevuto un Oscar post mortem: il cavallo che viene mozzato ne Il Padrino.
  4. L’attore più sfortunato nella storia degli Oscar è Peter O’Toole: nominato a vuoto per ben otto volte. Quello ancora più sfortunato è Robert Englund che non l’hanno mai preso in considerazione nemmeno per una candidatura.
  5. Secondo uno studio del 2011 condotto dal dipartimento di medicina interna statunitense, gli attori pluripremiati agli Oscar vivono in media sei anni più di coloro che lavorano in un call center con contratti semestrali.
  6. Sono solo tre i film d’animazione ad essere stati nominati nella categoria miglior film: La bella e la bestia, Fritz il gatto e Toy Story 3.
  7. Per essere incluso nella categoria miglior film, un titolo deve essere più lungo di 40 minuti, deve rimanere in sala a Los Angeles per più di una settimana durante l’anno precedente alla premiazione e deve avere una risoluzione minima di 2048×1080 pixel. 
  8. Oscar - Beningi RobertoLe votazioni per gli Oscar avvengono in due distinte fasi: nella prima trance, ognuno dei membri dell’Academy vota per il proprio settore di specializzazione, il titolo che raggiunge il 5% delle preferenze entra nella cinquina fortunata delle nomination. Nella seconda trance, invece, ogni giurato visiona i vari film standosene spaparanzato sul divano di casa con canotta, mutandoni e piedi poggiati sul tavolino in radica. E poi manda il voto via posta prioritaria. Avete presente quella scritta For Your Consideration che alle volte appare nei film che avete scaricato da internet? Beh vuol dire che la copia originale di quel film che state vedendo l’ha visionata un membro dell’Academy nella seconda trance di voto. E qualcuno in casa sua l’ha messa su Emule. 
  9. Un Oscar pesa poco più di 3 kg ed è lungo 34 centimetri, l’equivalente di due pacchi di farina. 
  10. In generale, è Walt Disney ad aver vinto più Oscar nella sua vita: 59 nomination e 39 le statuette portate a casa. 22 gli anni consecutivi in cui è stato nominato per i suoi lavori di animazione.
  11. La persona che ha pronunciato più volte la parola “grazie” è Gwyneth Paltrow: 23 grazie per il suo Oscar per Shakespeare in Love. 
  12. Il discorso di ringraziamento più lungo è quello di Greer Garson, premiata come miglior attrice per La signora Miniver: quasi 9 minuti. Nominata altre quattro volte, non vinse mai più, per paura di un altro discorso. Oggi ognuno ha a disposizione solo 45 secondi per il suo discorso. 
  13. Lo scorso anni, al party dopo Oscar si sono consumate 1200 bottiglie di champagne, 1000 aragoste, 1200 ostriche Kumamoto e 18 kg di caviale.
  14. Ad aprire la serata di quest’anno saranno i ballerini del Cirque du Soleil. 
  15. L’ex Kodak Theatre è la decima sede di consegna dei premi. Il teatro ha solo 3332 posti a sedere. 
    blogatuasorella 

La leggenda

Oscar si chiama in realtà Academy Award, ovvero “premio dell’Accademia”. Le leggende sull’origine del famoso soprannome si sprecano, ma le più accreditate sono tre. Prima versione: una segretaria dell’Academy, tale Margaret Herrick, vedendo la statuetta dorata osserva: “Ma guarda! Sembra mio zio Oscar…”. Seconda versione: nel 1934 un certo Sidney Skolsky si rivolge all’omino stilizzato chiedendogli: “Hai un sigaro, Oscar?”. Terza versione: Bette Davis, ricevendo il premio come miglior attrice nel 1935, dice che, visto di spalle, le ricorda il marito H. Oscar Nelson jr.

Giuseppe per gli oscar

#633

 

Le due anfore

Anfora

Le due anfore

Anfora rotta
Ogni giorno, un contadino portava l’acqua dalla sorgente al villaggio in due grosse anfore che legava sulla groppa dell’asino, che gli trotterellava accanto. Una delle anfore, vecchia e piena di fessure, durante il viaggio, perdeva acqua. L’altra, nuova e perfetta, conservava tutto il contenuto senza perderne neppure una goccia. L’anfora vecchia e screpolata si sentiva umiliata e inutile, tanto più che l’anfora nuova non perdeva l’occasione di far notare la sua perfezione: “Non Anfora rottaperdo neanche una stilla d’acqua, io!”. Un mattino, la vecchia anfora si confido con il padrone: “Lo sai, sono cosciente dei miei limiti. Sprechi tempo, fatica e soldi per colpa mia. Quando arriviamo al villaggio io sono mezza vuota. Perdona la mia debolezza e le mie ferite”. Il giorno dopo, durante il viaggio, il padrone si rivolse all’anfora screpolata e le disse: “Guarda il bordo della strada”. “Ma é bellissimo! Tutto pieno di fiori!” rispose l’anfora. “Hai visto? E tutto questo solo grazie a te”disse il padrone. “Sei tu che ogni giorno innaffi il bordo della strada. Io ho comprato un pacchetto di semi di fiori e li ho seminati lungo la strada, e senza saperlo e senza volerlo, tu li innaffi ogni giorno”. La vecchia anfora non lo disse mai a nessuno, ma quel giorno si senti morire di gioia. Siamo tutti pieni di ferite e screpolature, ma se lo vogliamo, possiamo fare meraviglie con le nostre imperfezioni.
 (Antico racconto orientale)
Giuseppe per le imperfezioni proficue

#631

 

Google Doodle – 21022012

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Google – Doodle del giorno 21 Febbraio 2012


155esimo anniversario nascita di Heinrich Rudolf Hertz

 Heinrich Rudolf Hertz 155esimo anniversario nascita di Heinrich Rudolf Hertz
Heinrich Rudolf Hertz (Amburgo, 22 febbraio 1857 – Bonn, 1º gennaio 1894) è stato un fisico tedesco.
Per primo dimostrò l’esistenza delle onde elettromagnetiche con un apparato di sua costruzione, il dipolo hertziano, in grado di emettere onde radio.
In suo onore, nel sistema internazionale la frequenza è misurata in hertz.
Hertz nacque ad Amburgo, in una famiglia di origini ebraiche convertitasi al Cristianesimo. Suo padre era consigliere della città e sua madre figlia di un medico. Durante la frequenza dell’università a Berlino mostrò un’attitudine per le scienze e le lingue, imparando l’arabo ed il sanscrito. Studiò scienze ed ingegneria nelle città tedesche di Dresda, Monaco di Baviera e Berlino. Fu anche studente di Gustav Robert Kirchhoff ed Hermann von Helmholtz.
Laureatosi nel 1880 rimase un pupillo di Helmholtz fino al 1883 quando ottenne la posizione di lettore di fisica teorica all’università di Kiel. Nel 1885 ricevette la cattedra all’Università di Karlsruhe e nello stesso periodo compì la scoperta delle onde elettromagnetiche (per un certo tempo denominate: onde hertziane).
In seguito ad un primo esperimento eseguito da Michelson nel 1881 (anticipatore del più celebre esperimento di Michelson-Morley del 1887) che escludeva l’esistenza dell’etere, egli riformulò le equazioni di Maxwell per tenere conto della novità.
Con un esperimento egli dimostrò che dei segnali elettrici potevano essere inviati attraverso l’aria, come già predetto da James Clerk Maxwell e Michael Faraday e pose le basi per l’invenzione della radio.
Egli scoprì inoltre l’effetto fotoelettrico (la cui spiegazione teorica fu successivamente elaborata da Albert Einstein) osservando che oggetti elettricamente carichi perdevano la carica se esposti alla luce ultravioletta.
Morì per granulomatosi di Wegener all’età di trentasei anni a Bonn, in Germania.
Suo nipote Gustav Ludwig Hertz vinse il premio Nobel per la fisica nel 1925, il figlio di quest’ultimo, Carl Hellmuth Hertz, fu uno dei padri dell’ecografia medica.
Giuseppe Google

#632

 

Renato Dulbecco

Renato Dulbecco - 1914-2012 - premio Nobel

Renato Dulbecco 1914-2012

Renato Dulbecco - 1914-2012 - premio Nobel
Renato Dulbecco 1914-2012 – Premio Nobel nel 1975
 
 

Renato Dulbecco - 1914-2012 - premio NobelNon cantava canzonette, non vendeva computer, non si drogava, non si ubriacava e non era in televisione ogni momento, faceva una cosa soltanto: SALVAVA VITE UMANE.
Eppure le bacheche di Facebook, salvo qualche rara eccezione, neanche sanno chi era.

Era nato a Catanzaro nel 1914. Medico, genetista e biologo, è stato un pioniere degli studi sulla genetica del cancro e ottenne il massimo riconoscimento per uno scienziato grazie ai suoi studi sul meccanismo d’azione dei virus tumorali sulle cellule animali.

Giuseppe per una volta polemico

#629

Il supermercato ci spia?

Carrello della spesa

Il supermercato ci spia?

Carrello della spesa

SpiareStamattina di buon ora vado al centro trasfusionale, per fare la mia solita donazione quadrimestrale di sangue all’AVIS. Sono sempre attrezzato per l’attesa, che a volte dura anche qualche oretta. Sono dotato di: giornale fresco fresco d’edicola, I-Phone con il pieno di 7.000 brani, variamente mixati, dalla musica dodecafonica e gregoriana, all’heavy metal, passando per i “favolosi anni 60″.  E-Reader carico di 70 E-Book ancora da leggere. L’ultimo numero di WIRED. Un libro in formato  cartaceo: “La Mennulara” di Simonetta Agnello Hornby, potrebbero sempre scaricarsi le batterie dell’E-Reader. Come vedete il minimo sindacale per passare un paio d’ore d’attesa. :) .  Come in un’antica  liturgia inizio a leggere il giornale, poi passo alla rivista, infilo le cuffie per ascoltare un po’ di musica, mentre leggo qualche pagina dei libri che ho con me.

Stamattina però la mia attenzione è stata calamitata da un articolo: “Clienti spiati, ma non solo adesso il supermercato indovina il nostro futuro”.  Possibile? Inizio a leggere:


DAL NOSTRO INVIATO  -  ANGELO AQUARO – Repubblica del 20 febbraio 2012
NEW YOR – La ragazza del Complain Department diventò tutta rossa quando quel signore le sventolò sotto il naso i coupon con gli sconti per le pappette e i pannolini. «Mia figlia li ha trovati nella cassetta della posta! Fa ancora il liceo: volete forse incoraggiarla a farsi mettere ìncinta?». La ragazza dell’Ufficio reclami controllò ìmbarazzatìssìma. C’era proprio l’indirizzo della ragazza. E il mittente era quel supermarket, Target, il colosso da 70 miliardi di dollari, 400mila dipendenti, 1200 negozi soltanto negli Usa. Non bastò un profluvio di scuse. E passato qualche giorno la ragazza alzò il telefono per scusarsi ancora una volta, cerchiamo sempre di fare le offerte migliori ai nostri migliori clienti ma mai e poi mai …
«Guardi – rispose abbacchiato il papà – Ho fatto due chiacchiere con mia figlia. A quanto pare ci sono stati dei movimenti di cui ero all’ oscuro. Partorirà in agosto. Sono io che devo le scuse a voi».
La storiella del supermarket che viene a sapere prima del padre che la figlia è incinta sembra  una barzelletta. La storia vera accaduta a Minneapolis, Mìnnesota, è diventata invece la parabola dell’ultimo, incredibile capitolo dell’invasione della privacy.  Il supermarket ci spia. [continua]

Spiare al supermercatoBeh questa è davvero bella! Quindi, quando andiamo al supermercato non tutte le offerte speciali vengono destinate indistintamente a tutti? In futuro ci dovremo preoccupare se:

- il nostro supermercato di fiducia ci propone un trofeo con un meraviglioso alce dalle corna super rigogliose – il nostro partner ci tradisce?

- riceviamo nella posta una fantastica offerta per un nuovo modello di bara, scontata del 50% – meglio passare dal medico?

- il discount dell’angolo ci prepara un volantino di prodotti in super offerta per la durata di svariati mesi – un tracollo finanziario?

- il farmacista ci propone l’ultimo ritrovato in fatto di colite – sconfiggeremo finalmente la nostra cronica stipsi?

e così via dicendo…..

E pensare che una volta si andava dalle pizie, dalle sibille, al massimo dal mago Otelma per sapere il futuro, adesso basta fare un salto… al supermercato (Sic!)

Marshall McLuhan: La moderna Cappuccetto Rosso, allevata a suon di pubblicità, non ha nulla in contrario a lasciarsi mangiare dal lupo.

Leggi anche:

Al supermercato: donna contro uomo

Le 13 cose da fare in un supermercato

Shopping time

Musicaccia – muzak

(articolo sulla musica, non casuale, che ci propinano nei centri di vendita)

Giuseppe per le pizie GDO (Grande Distribuzione Organizzata)

#627

 

Arte, violino e percezione della bellezza

Violino - Stradivarius

Arte, violino e percezione

della bellezza

 Joshua Bell

Un uomo era seduto in una stazione della metropolitana di Washington DC e iniziò a suonare il violino, era un freddo mattino di gennaio. Suonò sei pezzi di Bach per circa 45 minuti. Durante Violino - Stradivariusquesto lasso di tempo, poiché era l’ora di punta, è stato calcolato che 1.100 persone sarebbero passate per la stazione, la maggior parte di loro sull ‘ intento di andare a lavorare. Passarono tre minuti e un uomo di mezza età notò che c’era un musicista che suonava. Rallentò il passo, si fermò per alcuni secondi, e poi si affrettò per riprendere il tempo perso. Un minuto dopo il violinista ricevette il primo dollaro di mancia: una donna lanciò il denaro nella cassettina e, senza neanche fermarsi, continuò a camminare.
Pochi minuti dopo qualcuno si appoggiò al muro per ascoltarlo, ma poi guardò l’orologio e ricominciò a camminare. Chiaramente era in ritardo per il lavoro. Quello che prestò maggior attenzione fu un bambino di 3 anni. Sua madre lo invitava a sbrigarsi, ma il ragazzino si fermò a guardare il violinista. Infine la madre lo trascinò via ma il bambino continuò a camminare girando la testa tutto il tempo. Questo comportamento fu ripetuto da diversi altri bambini. Tutti i genitori, senza eccezione, li forzarono a muoversi. Nei 45 minuti che il musicista suonò, solo 6 persone si fermarono e rimasero un po ‘. Circa 20 gli diedero dei soldi, ma continuarono a camminare normalmente. Tirò su $ 32. Quando finì di suonare e tornò il silenzio, nessuno se ne accorse. Nessuno applaudì, né ci fu alcun riconoscimento.

Joshua Bell - ViolinistaNessuno lo sapeva ma il violinista era Joshua Bell (foto a lato), uno dei musicisti più talentuosi del mondo. Aveva appena eseguito uno dei pezzi più complessi mai scritti, su un violino del valore di $ 3.5 milioni di dollari. Due giorni prima che suonasse nella metro, Joshua Bell fece il tutto esaurito al teatro di Boston, dove i post in media costavano $ 100. Questa è una storia vera. Joshua Bell era in incognito nella stazione della metro, il tutto organizzato dal quotidiano Washington Post come parte di un esperimento sociale sulla percezione, il gusto e le priorità delle persone. La prova era se in un ambiente comune ad un’ora inappropriata: percepiamo la bellezza? Ci fermiamo ad apprezzarla? Riconosciamo il talento in un contesto inaspettato?
Una delle possibili conclusioni di questa esperienza potrebbe essere: Se non abbiamo un momento per fermarci ed ascoltare uno dei migliori musicisti al mondo suonare la miglior musica mai scritta, quante altre cose ci stiamo perdendo?

Il video su youtube

Giuseppe per la percezione della bellezza ovunque

#626

 

Amore di sé…

Charlie Chaplin - Charlot

Amore di sé…

Amore Odio - Amore per sé stesso -  Hate Love
Charlie Chaplin - CharlotAMORE DI SE’… Quando ho cominciato ad amarmi davvero, mi sono reso conto che la sofferenza e il dolore emozionali sono solo un avvertimento che mi dice di non vivere contro la mia verità. Oggi so che questo si chiama AUTENTICITA’ Quando ho cominciato ad amarmi davvero, ho capito com’è imbarazzante aver voluto imporre a qualcuno i miei desideri, pur sapendo che i tempi non erano maturi e la persona non era pronta, anche se quella persona ero io. Oggi so che questo si chiama RISPETTO PER SE STESSI.
di desiderare un’altra vita e mi sono accorto che tutto ciò che mi circonda é un invito a crescere. Oggi so che questo si chiama MATURITA’. Quando ho cominciato ad amarmi davvero, ho capito di trovarmi sempre ed in ogni occasione al posto giusto nel momento giusto e che tutto quello che succede va bene. Da allora ho potuto stare tranquillo. Oggi so che questo si chiama RISPETTO PER SE STESSI. Quando ho cominciato ad amarmi davvero, ho smesso di privarmi del mio tempo libero e di concepire progetti grandiosi per il futuro. Oggi faccio solo ciò che mi procura gioia e divertimento, ciò che amo e che mi fa ridere, a modo mio e con i miei ritmi. Oggi so che questo si chiama SINCERITA’. Amore Odio - Amore per sé stesso - Hate Love Quando ho cominciato ad amarmi davvero, mi sono liberato di tutto ciò che non mi faceva del bene: cibi, persone, cose, situazioni e da tutto ciò che mi tirava verso il basso allontanandomi da me stesso, all’inizio lo chiamavo “sano egoismo”, ma oggi so che questo è AMORE DI SE’ Quando ho cominciato ad amarmi davvero, ho smesso di voler avere sempre ragione. E cosi ho commesso meno errori. Oggi mi sono reso conto che questo si chiama SEMPLICITA’. Quando ho cominciato ad amarmi davvero, mi sono rifiutato di vivere nel passato e di preoccuparmi del mio futuro. Ora vivo di piu nel momento presente, in cui TUTTO ha un luogo. E’ la mia condizione di vita quotidiana e la chiamo PERFEZIONE. Quando ho cominciato ad amarmi davvero, mi sono reso conto che il mio pensiero può rendermi miserabile e malato. Ma quando ho chiamato a raccolta le energie del mio cuore, l’intelletto è diventato un compagno importante. Oggi a questa unione do il nome di SAGGEZZA DEL CUORE. Non dobbiamo continuare a temere i contrasti, i conflitti e i problemi con noi stessi e con gli altri perché perfino le stelle, a volte, si scontrarno fra loro dando origine a nuovi mondi. Oggi so che QUESTO è LA VITA!
(Charlie Chaplin)
Giuseppe per l’ego-amore

#625

 

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