Come scaricare subito Windows 10
Ecco come scaricare Windows 10 senza aspettare la prenotazione |
VUOI installare Windows 10 e non hai voglia di attendere il tuo turno? In rete girano molte soluzioni artigianali che richiedono complesse operazioni o l’uso di comandi da terminale. C’è invece un modo molto più semplice, che consiste nello scaricare uno strumento ufficiale di Microsoft che fa tutto da solo con comodità e nella massima sicurezza. Il tool ufficiale in italiano si scarica dal sito di Microsoft.
In realtà lo strumento, che si chiama Media Creation Tool, ha come scopo principale quello di creare la chiavetta o dvd di avvio o ripristino per Windows. Ma offre tra le opzioni, in evidenza, anche il download immediato di Windows 10. Basterà cliccare sull’opzione ‘Aggiorna il PC ora’, infatti, per avviare il download di Windows 10. Il sistema operativo archivia i file per l’aggiornamento in cartelle nascoste, visibili solo attivando l’apposita opzione da Esplora Risorse: $Windows.~BT e $Windows.~WS.
Abbiamo provato anche noi e il download è stato di circa 3 Gb per un aggiornamento da Windows 8.1 a Windows 10. Dopo l’installazione, le cartelle nascoste rimangono nel file system, non siamo certi che si possano cancellare in sicurezza. La prima parte del processo di aggiornamento, su notebook, è durata circa mezz’ora durante la quale si poteva lavorare normalmente. Dopo il primo riavvio i pc sono stati impegnati al 100% nell’operazione di update per circa un’ora.
In tutti i computer l’operazione è stata indolore e il sistema operativo Windows 10 sembra funzionare perfettamente, senza dare problemi di compatibilità di driver o su applicazioni. Nei primi minuti Windows 10 indicizza il file system, quindi non preoccupatevi se le prestazioni non sono di alto livello fino al termine dell’operazione.
Tratto da Tom’s Hardware
Giuseppe per windows 10 |
#891 |
Di che colore è il vestito?
Di che colore è il vestito?Bianco e oro oppure nero e blu? |
La blogger swiked ha postato su Tumblr l’immagine di un abito da cerimonia che sta confondendo gli occhi di molte persone, compresa Taylor Swift. Voi di che colore credete che sia questo abito?
C’è chi lo vede bianco e oro. C’è chi crede che sia blu con inserti di pizzo nero. I pareri si inseguono, tutti diversi, sotto le immagini. Taylor Swift dal suo profilo Twitter tuona con un lapidario “Ovviamente è blu e nero”.
Le illusioni ottiche generano sempre curiosità. Con la capacità di rendere virale un contenuto, il divertimento creato da questo dibattito sui colori ha fatto toccare al post quota 20 milioni tra visualizzazioni, post e tweet. Buzzfeed, che ha dedicato un articolo al caso, ha ricevuto 600.000 visite, un record che ha fatto vacillare i server della testata. Per un momento il web si è trasformato in un enorme stanza in cui tutti discutevano animatamente su quale fosse il vero colore dell’abito. Anche i profili social di brand come Sony, Amazon e Victoria’s Secret hanno preso parte alla discussione online.
Dopo la gara su chi avesse la percezione più realistica sui colori, ci si è cimentati nella ricerca della spiegazione scientifica più nota. C’è chi ha tirato in ballo la differenza di coni dell’occhio di ogni persona. Chi ha affermato che si tratta solo di una foto sovraesposta e chi ha preso in considerazione lo spettro meno forte del colore blu a video. C’è anche chi ha modificato la foto per affermare la “sua” verità e chi ha cercato il vestito originale per mostrare i veri colori.
Ma è la scienza a salvarci dalla confusione e a spiegare perché le persone, davanti a questa foto, percepiscono colori differenti. Innanzitutto precisiamo: l’abito è nero e blu.
Secondo il dottor Stephen McLeod del dipartimento di oftalmologia della UCSF, la confusione delle diverse visioni è data da una deficienza nella percezione del rosso e verde abbastanza comune. “Scommetto che la maggior parte delle persone che hanno definito il vestito nero sono uomini”. Un uomo su dodici infatti è daltonico.
I colori che vediamo dipendono dall’attività di tre tipi di coni: rossi, verdi e blu, corrispondenti a lunghezze d’onda lunghe (rosso), medie (verdi) e corte (blu) della luce. Il colore che vediamo contemplando un pomodoro ad esempio è dato da uno preciso rapporto, calcolato in alcune aree del cervello, tra le attività dei nostri coni rossi e verdi. Le diverse attività di questi coni ci danno una percezione diversa dei colori.
“Se guardate l’area oro (o nera) della foto, se vedete l’oro significa che percepite i pixel rossi e verdi. Se avete una deficienza nell’attività dei coni rosso e verde, allora vedrete solo nero.
Tuttavia l’alta quantità di persone che dicono di vedere il vestito come blu e nero (73%) non possono soffrire inconsapevolemente di questa deficienza visiva. Per questo è necessario prendere in considerazione un’altro fenomeno, noto come “illusione di luminosità“. Guardate quest’immagine: si tratta della Scacchiera di Adelson, pubblicata nel 1995 su Vision Science da Edward Adelson del MIT.
Gli elementi A e B hanno lo stesso colore. Ma ciò che c’è intorno comunica al nostro cervello l’informazione sul colore giusto di ogni elemento. Ciò che crea l’illusione è la luminosità. Il nostro sistema visivo percepisce le diverse intensità della luce: la costanza attribuisce un colore specifico a ciò che vediamo.
Tornando al vestito, è l’intensità della luminosità dello schermo su cui guardiamo l’immagine a fare la differenza. Chi ha uno schermo con una intensità meglio calibrata, vedrà il vestito per quello che è, cioé blu e nero. O no?
Per la cronaca, io lo vedo bianco ed oro!!! (27 febbraio 2015) Aggiornamento di stato, oggi (28 febbraio 2015) lo vedo nero e blu!!! E voi di che colore lo vedete? Da non sottovalutare anche l’astuta campagna di marketing.
Giuseppe per la verità sui colori |
#878 |
Dodicesimo anno
Anniversario Blog:05-Feb-2003 – 05-Feb-2015Dodicesimo anno |
Since 2003 |
Dodicesimo anno
Grazie a tutti! Grazie per l’anno passato insieme. Grazie per chi ha avuto la pazienza di leggermi. Grazie a chi ha anche commentato le mie piccole storie. Grazie a chi mi ha dato ottimi consigli. Grazie a chi mi ha dato spunti. Grazie a tutti insomma.
Cronologia:
05 Febbraio 2003 – Nasce il blog sulla piattaforma Splinder05 Febbraio 2004 – 1° Anno
05 Febbraio 2005 – 2° Anno
05 Febbraio 2006 – 3° Anno
05 Febbraio 2007 – 4° Anno
05 Febbraio 2008 – 5° Anno
05 Febbraio 2009 – 6° Anno
05 Febbraio 2010 – 7° Anno
05 Febbraio 2011 – 8° Anno
18 Agosto 2011 – Si trasferisce sul dominio Lagreca.it – Tiscali Hosting – Piattaforma WordPress
01 Febbraio 2012 – Chiude la piattaforma Splinder
05 Febbraio 2012 – 9° Anno – 614 Post pubblicati 05 Febbraio 2013 – 10° Anno – 785 Post pubblicati – 362.714 pagine viste – 160 amici su FB 05 Febbraio 2014 – 11° Anno - 840 Post pubblicati – 513.665 pagine viste – 302 amici su FB 05 Febbraio 2015 – 12° Anno – 876 Post pubblicati – 684.479 pagine viste – 396 amici su FB
Giuseppe per gli anniversari |
#876 |
La tecnologia a tutti i costi?
Il mondo che verrà
Volete assaggiare il futuro che verrà? Guardate questo video Apple… The iWatch |
«I’ve seen things you people wouldn’t believe, attack ships on fire off the shoulder of Orion, I watched the c-beams glitter in the dark near the Tannhäuser Gates. All those moments will be lost in time, like tears in rain.» | «Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi, navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione, e ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhäuser. E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia.» |
(Rutger Hauer/Roy Batty) |
Eh si cari signori la fantascienza è dietro l’angolo, inutile far finta di niente.
Giuseppe per il futuro |
#790 |
Di che web sei?
Quadrato semiotico delle identità webGuru, webstar, geek o bimbiminkia? |
Quadrato semiotico delle identità web – Squadrati rastrella il web in cerca d’identità: tra nativi e migranti digitali c’è chi influenza tutto l’anno e chi l’influenza se la becca di stagione. Voi siete più guru, webstar, geek o bimbiminkia? E il neonato @pontifex? Fai il tuo check sul quadrato semiotico delle identità web.
Il web è diventato una parte integrante della nostra vita, siamo utilizzatori attivi o solamente “utilizzatori finali”?. Ai miei studenti ripeto sempre, come un mantra, queste parole: “Siamo noi ad utilizzare Internet o è Internet che utilizza noi?” Squadrati è un blog che ha la mania di far quadrare il mondo su fogli volanti e che ci dà una mano per cercare di capire qual è la nostra identità web. Consultate il quadro semiotico in alto e identificate il vostro ruolo in rete. Per i newbie (principianti assoluti delle Tecnologie della comunicazione e informazione, molto più semplicemente della Rete) forse è necessario un piccolo glossario. Ecco il significato di alcuni termini arcani contenuti nel quadro: Geek (pronuncia: /ɡiːk/) è un termine di origine anglosassone, indicante una persona affascinata ed appassionata dalla tecnologia. Il significato di geek non ha niente a che vedere con quello di nerd, avendo un significato sostanzialmente diverso (indica infatti chi ha una certa predisposizione per la ricerca intellettuale, umanistica o scientifica, ed è al contempo tendenzialmente solitario). Bimbiminkia – Indica il comportarsi in chat e sul web in genere in maniera decisamente infantile. Cracker - In ambito informatico il termine inglese cracker indica colui che si ingegna per eludere blocchi imposti da qualsiasi software al fine di trarne profitto. Il cracking può essere usato per diversi scopi secondari, una volta guadagnato l’accesso di root nel sistema desiderato o dopo aver rimosso le limitazioni di un qualsiasi programma. Lifecasters – Quelli che vivono perennemente con la webcam accesa e vivono praticamente in diretta web. Lamer è un aspirante cracker con conoscenze informatiche limitate. Una buona giornata a tutti i Netizen (cittadini della rete).
Giuseppe per la divulgazione digitale |
#770 |