Quando l’allievo supera il maestro

Professori e alunni

Una storiella per imparare ad essere umili…

 Uno studente con più talento del professore

 Professori e alunni
Professoressa stressata Professoressa stressata

Un  insegnante pranza in mensa quando uno studente si siede di fronte a lui.

L’insegnante  con un sorriso,  prende in giro lo studente: “Gli uccelli e maiali non pranzano insieme!” “Oh! Chiedo scusa, volo via.” rispose lo studente.

Sdegnato per essere stato trattato in quel modo, il professore decide di interrogarlo la settimana successiva, ma lo studente risponde perfettamente a tutte le domande.

Alla fine l’insegnante gli pone un piccolo problema: “Tu sei per strada e trovi due borse, una contenente banconote e l’altre intelligenza, quale delle due prendi?”

“La borsa piena di soldi», rispose lo studente.

“Se fossi stato in te, avrei scelto l’intelligenza!”

“La gente prende sempre ciò che non ha” rispose lo studente! Il professor inghiottì la rabbia, ma diede una nota allo studente: “STRONZO”.

Lo studente prende la sua nota, e va a sedersi, dopo pochi minuti torna indietro dall’insegnante.

“Signore,” dice “ha firmato, ma si è dimenticato di mettermi la nota!”


Versione originale in francese

Subject: Pour rire avant demain
Une petite histoire pour rythmer la semaine et apprendre à rester humble
 Un élève plus doué que le maître

Un professeur déjeune à la cantine quand un étudiant vient s’asseoir en face de lui.
Le prof lui dit avec un sourire narquois, pour le taquiner :
«Les oiseaux et les cochons ne déjeunent pas ensemble !»
- «Oh ! s’cusez, alors je m’envole». lui répond l’étudiant.
Honteux de s’être fait avoir si bêtement, le professeur décide de le coller lors du contrôle de la semaine suivante, mais l’étudiant répond parfaitement à toutes les questions.
Alors le prof lui pose un petit problème : “Tu es dans la rue et tu trouves deux sacs, l’un contient des billets de banque et l’autre de l’intelligence, lequel choisis-tu ?”
- ” Le sac rempli de billets” répond l’étudiant.
- “Moi, à ta place, j’aurais choisi l’intelligence ! “
- “Les gens prennent toujours ce qu’ils n’ont pas”  lui répond l’étudiant !
Le professeur ravale sa rage, mais il prend la copie de l’étudiant et inscrit dans la marge: “CONNARD”.
L’étudiant reprend sa copie, va s’asseoir et au bout de quelques minutes revient.
“Monsieur” lui dit-il “vous avez signé mais vous avez oublié de me mettre une note ! “
M.P.

Giuseppe per l’allievo ideale

#857

 

Credi nel bene

Credi nel bene!

Credi nel bene!

 Credi nel bene!


Lui cosa ottiene in cambio per quello che fa ogni giorno? Lui non riceverà niente in cambio, non diventerà ricco, non apparirà in TV Rimarrà anonimo…. Si! Forse non sarà mai famoso…. ………………… ma quello che lui riceverà, sarà la gratitudine ci guadagnerà l’amore comprenderà più profondamente come si costruisce l’amore riceverà quello che i soldi non possono comprare un mondo migliore! Nella tua vita, qual è la cosa che desideri di più? Quella sarà la prima cosa che dovrai imparare a donare! Credi nel bene!


Il mio unico commento è una frase che mi diceva sempre mio padre: “Fai del bene e dimenticatene, fai del male e pensaci sempre!”Firma


Giuseppe per il bene, sempre e comunque

#856

 

L’Italia è un Paese meraviglioso

L’Italia è un Paese meraviglioso  di Fiorì Palmeri

L’Italia è un Paese meraviglioso

di Fiorì Palmeri

 L’Italia è un Paese meraviglioso  di Fiorì Palmeri

 L’Italia è un Paese meraviglioso  di Fiorì PalmeriTitolo: “L’Italia è un Paese meraviglioso. Da Lampedusa a Schio, a Thiene al Vicentino. I profughi raccontano”. Raccontano le loro storie; storie che hanno un comune denominatore: la necessità di fuggire. Fuggire perché nella loro terra non c’è libertà, perché c’è la guerra, perché perseguitati da ribelli, da filogovernativi, da gruppi etnici nemici e perfino da familiari prepotenti. Una fuga non certo facile perché, intanto, devono procurarsi il denaro per pagare i trafficanti: prima quelli che si avvicendano per fare attraversare l’interminabile deserto, poi quelli che organizzano i viaggi per mare verso Lampedusa. Non facile perché l’attraversamento del deserto significa spesso anche venti giorni sotto il sole cocente del tropico spesso con acqua razionata e con estenuanti fatiche alle quali i più deboli non sopravvivono e vengono abbandonati senza sepoltura. Non facile perché bisogna evitare i posti di blocco alle frontiere e, quando si arriva magari in Libia, ci si trova in mezzo alla guerra civile e a bombardamenti. E poi le difficoltà del mare, le “carrette” sovraccariche, le onde alte che fanno oscillare le imbarcazioni e scaraventano in acqua essere umani che vengono lasciati annegare. Non tutti, ma una buona parte dei protagonisti dei racconti passano attraverso questa odissea.

Nel libro non c’è nulla di inventato, nemmeno nei particolari meno importanti. I racconti scaturiscono da interviste fatte direttamente ai protagonisti, persone che vivono a Schio e dintorni tranne alcune che hanno dovuto lasciare l’Altovicentino perché la crisi in corso ha loro impedito di trovare un lavoro. Ho scritto queste pagine perché non condivido i luoghi comuni con cui molta gente affronta il fenomeno della migrazione. Così ho voluto scavare nel retroterra di queste persone per capire meglio le cause che hanno spinto tanti uomini e donne a lasciare la propria terra. Il libro narra di come vivevano prima di arrivare nel Vicentino, i motivi della partenza o spesso della fuga, l’attraversamento dei deserti per giungere in Libia ed imbarcarsi su una“carretta del mare”, la traversata del Mediterraneo e lo sbarco, per molti, a Lampedusa. Non si tratta di un’analisi sociale ma di una serie di racconti che vogliono cogliere l’aspetto umano e descrivere le difficoltà e i rischi ai quali in molti sono andati incontro soprattutto quando non esisteva ancora l’operazione “Mare Nostrum”. In queste pagine sono presenti cenni storici e politici dei Paesi di provenienza che, però, si riferiscono al momento del racconto e che, nel corso di quest’ultimo anno, in alcuni casi, sono stati superati dall’evolvere degli avvenimenti. Sono altresì presenti richiami geografici e abitudini di popoli che vivono in luoghi molto lontani da noi. Le storie sono narrate con ritmo incalzante senza indulgere a particolari e riflessioni superflue. Ringrazio l’ufficio dei servizi sociali del comune di Schio, l’associazione “Il Mondo Nella Città”, il centro di accoglienza “Madre Bakhita” e mia figlia Martina che mi hanno dato la possibilità di conoscere questi profughi i quali hanno accettato di raccontare solo perché c’era la garanzia della loro mediazione.

Fiorì Palmeri ha trascorso i primi 23 anni a Patti, in provincia di Messina e ben 45 a Schio. Per quasi vent’anni è stato collaboratore del quotidiano “Il Gazzettino” e di altri giornali della provincia di Vicenza. Per due mandati è stato consigliere comunale a Schio e ha ricoperto vari incarichi politici e culturali. Ha insegnato Materie Letterarie nella scuole medie della città.


Per acquistare il libro on line cliccare qui o qui.


Giuseppe per dolore migrante

#855

 

Caorle (VE) – 05 luglio 2014

Fotografo disegno

Caorle (VE)

05 luglio 2014

Sunset from the Lagoon

 Iphone Iphone 6 Apple
Caorle (VE) - 05 luglio 2014 - Sunset from the Lagoon Caorle (VE) – 05 luglio 2014 – Sunset from the Lagoon

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Shooting date: 05/07/2014

Place: Caorle (VE) 

Title: Sunset from the lagoon

Photographer: Giuseppe Horsefly

Camera: Iphone 4


Giuseppe per Caorle

#854

 

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