Ciao Daniele

Ciao Daniele

19 anni …….. Daniele.

 Ciao Daniele

Ci hai lasciato in un caldo giorno di luglio, lasciando gelo nei nostri cuori, mancava poco al tuo 19esimo compleanno e la tua fame di vita era incredibile. Avevi sogni, speranze, mete da raggiungere che per te erano sfide ancora più impegnative. Non ci hai mai fatto mancare il tuo sorriso, anche nei momenti di tensione che comunque ci sono in una comunità, anche piccola come quella di una classe. La tua discrezione, la tua educazione, il tuo voler mettere d’accordo tutti sempre e comunque era per noi un conforto insostituibile. Abbiamo apprezzato la tua determinazione che ci ha stupiti, la tua fame di “vita”, spero che l’armonia celeste possa un po’ placarla. Piangeremo per te, tutti ti si affezionavano facilmente, però non ti dimenticheremo mai, il tuo sorriso resta tatuato nei nostri cuori….per sempre. Ciao Daniele.


Una sua compagna di classe: 

Caro prof in questo momento dovrei essere a lavoro già da dieci minuti ma l’Anna penso che mi perdoni se resto dieci minuti su facebook. sono veramente sconvolta per qanto è successo! veramente! tante volte Dio, per chi crede in lui, si porta via i piu fragili e buoni secondo lei perchè accade ciò?????? c’è una spiegazione?

La mia (non) risposta:

Cara …. non ho nessuna difficoltà ad ammettere che ho pianto. Daniele voleva vivere, voleva fortemente vivere, e lo dimostrava in tutti i modi: impegnandosi a scuola, andando sempre e cmq allo stage anche se io lo vedevo pallido e stanco. Aveva saltato un pomeriggio e voleva assolutamente recuperarlo anche se da parte mia e dei suoi tutor (a scuola era stato adottato da tutti gli impiegati) continuavamo a dirgli che non importava, in ospedale chiedeva alla mamma di poter recuperare i giorni “persi”… anche adesso ho le lacrime agli occhi, come quando stamattina uscendo dalla segreteria per le solite pratiche dello stage mi trovo la sua mamma davanti, nell’ingresso della scuola che quasi urla, ma con una dignità incredibile, che “Daniele non c’è più”. Immediatamente si è fatto un capannello di persone, professori, bidelli (io continuo a chiamarli così perchè mi sembra più famigliare e intimo), impiegati, vice preside… e in un attimo sugli occhi di tutti sono spuntate calde lacrime di dolore. Daniele si faceva amare da tutti, era diventato la mascotte della nostra scuola…. e adesso basta…… Mi chiedi perchè sia accaduto, magari potessi darti una risposta Valeria, diciamo che è nella meccanica celeste, e spero che adesso sia felice nella schiera degli angeli, anche se, sono sicuro che lui voleva vivere ancora un po’, qui, con noi imperfetti…..


Paola:  

Posto questa bellissima riflessione: quαndo ero più piccola, un giorno, chiesi αd unα signorα: ‘Mα perchè ci vengono portαte viα sempre le persone più buone? E lei, con gli occhi lucidi, mi rispose: ‘Mα se tu vαi in un giαrdino, quαli fiori strαppi viα per portαrli con te: quelli più belli o quelli più brutti? (Grazie Paola)


Martina: 

Ci si lamenta sempre della propria vita..si è insoddisfatti..stressati.. annoiati.. si è sempre un pò scontenti per qualcosa! si cerca sempre di essere più felici.. di cercare quel qualcosa in più, ma proprio in momenti come qst possiamo realmente renderci conto che a volte siamo infelici per delle cose così stupide che non ci accorgiamo dove sta la vera felicità…la VITA. Ma purtroppo la morte è l’unico vero modo che il destino ha scelto per ricordarci continuamente che questa esiste. Penso che dovremmo tutti trarre esempio da una persona.. una persona speciale…che forse aveva meno motivi di noiper essere pienamente felice.. ma che era l’unica che ogni mattina ti salutava sempre con il sorriso..sempre. Purtroppo il grande difetto della morte è quello di non essere selettiva portando via qll k non lo meritano.. CIAO DANI…!  (Brava Martina)


Erica:

L’ultimo giorno di scuola! Ieri è stata dura, c’ho pensato tutta la notte alle parole che ha scritto sua mamma per lui !C’ha raccomandato di portarlo sempre con noi e così sarà…

‎”Ti porteremo sempre con noi …” (Grande sensibilità)


Ladybeetle1:

Ieri, dopo il saluto a Daniele, ho ricordato un canto dolcissimo. Lo si esegue  talvolta in chiesa, particolarmente quando accompagna la celebrazione un coro di giovani.

Ecco, per me questo canto porta tenerezza e nostalgia e mi piace pensare Daniele al timone della barca che naviga verso posti meravigliosi con il vento in poppa!!!
Tu sei
Tu sei la nostra grande nostalgia
Tu sei il cielo chiaro dopo la paura
Dopo la paura di esserci perduti
E tornerà la vita in questo mare.
Tu sei l’unico volto della pace
Tu sei speranza nelle nostre mani
Tu sei il vento nuovo sulle nostre ali
Sulle nostre ali, soffierà la vita
E gonfierà le vele in questo mare.
Soffierà, soffierà il vento forte della vita
Soffierà sulle vele e le gonfierà di Te.
(bello…)


Elena:

 ‎…sebbene ci conoscevamo da un anno solo, dimenticarti sarà impossibile…la volontà e la forza che mettevi tu è difficile da trovare….so che tu ci sarai lo stesso in classe con noi anche se non fisicamente…ma tu ci sarai..CIAO DANIELE!!!


Emanuela:

 

Le risposte ci sono ma non sono comprensibili al nostro scarso intelletto. Ad ognuno viene assegnato un compito ed un tempo, chiamiamolo destino. Daniele avrà di sicuro vissuto al pieno il suo tempo, la quantità non fa la qualità e nei confronti dell’eternità, pure le nostre vite sembrano un soffio. Viviamo i nostri sentimenti, i nostri dolori e sentiamo il distacco… non rammarichiamoci con domande a cui soluzioni non possiamo dare… facciamo dell’accettazione la nostra quotidianità, per quanto cruda essa sia.


Somewhere Over The Rainbow

Artista: Israel Kamakawiwo’ole

Titolo: Somewhere Over The Rainbow
Titolo Tradotto: Da Qualche Parte Sopra L’arcobaleno

Da qualche parte sopra l’arcobaleno

proprio lassù, ci sono i sogni che hai fatto
una volta durante la ninna nanna
da qualche parte sopra l’arcobaleno
volano uccelli blu e i sogni che hai fatto,
i sogni diventano davvero realtà

un giorno esprimerò un desiderio

su una stella cadente
mi sveglierò quando le nuvole
saranno lontane dietro di me
dove i problemi si fondono come gocce di limone
lassù in alto, sulle cime dei camini
è proprio lì che mi troverai
da qualche parte sopra l’arcobaleno
volano uccelli blu e i sogni che hai osato fare,
oh perchè, perchè non posso io?

Beh vedo gli alberi del prato e

anche le rose rosse
le guarderò mentre fioriscono
per me e per te
e penso tra me e me
“che mondo meraviglioso!”

Beh vedo cieli blu e nuvole bianche

e la luminosità del giorno
mi piace il buio e penso tra me e me
“che mondo meraviglioso!”

I colori dell’arcobaleno così belli nel cielo

sono anche sui visi delle persone che passano
vedo degli amici che salutano
dicono “come stai?”
in realtà stanno dicendo “ti voglio bene”
ascolto i pianti dei bambini
e li vedo crescere
impareranno molto di più
di quello che sapremo
e penso tra me e me
“che mondo meraviglioso!”

un giorno esprimerò un desiderio

su una stella cadente
mi sveglierò quando le nuvole
saranno lontane dietro di me
dove i problemi si fondono come gocce di limone
lassù in alto, sulle cime dei camini
è proprio lì che mi troverai
da qualche parte sopra l’arcobaleno
ci sono i sogni che hai osato fare,
oh perchè, perchè non posso io?


Giuseppe per DANIELE

#230

Baciotti – Black Jack

Baciotti - Black Jack

Baciotti – Black Jack

 Baciotti - Black Jack


Baciotti - Black JackCorreva l’anno 1977…. colui che scrive aveva 17 anni (possibile che anch’io abbia avuto 17 anni?). Impazzava la disco music, Donna Summer era la nostra dea, la brillantina (Grease) impomatava i nostri capelli, anche se a dire il vero cominciavamo ad usare il mitico GEL, mandando in pensione la brillantina Linetti, troppo obsoleta!!! Questa musica ci rincuorava, facilitava l’approccio con le ragazze, non era troppo hard, e permetteva di ballare anche ai “tronchi” :) Mi fermo qui, non riesco ad aggiungere altro, i miei occhi sono pieni di lacrime e scrivere con gli occhi “lacrimosi” è dura, jj sdfkj f kff fjafj lòjf ;) Alzi la mano chi, con più di 40 anni, non la ricorda con molta commozione :)


Giuseppe per la disco music (dedicata a mio fratello Tonino)

#229

Confucio dice:


Nick Carter - Cartoni animati - cinese

Confucio dice:

 

 Smile
  • La vera felicità sta nelle piccole cose: una piccola villa, un piccolo yacht, un piccola fortuna.
  • Se cerchi una mano disposta ad aiutarti, la trovi alla fine del tuo braccio.Nick Carter - Cartoni animati - cinese
  • C’è un mondo migliore… però minchia… è carissimo!
  • L’importante non è vincere. L’importante è competere, senza perdere né pareggiare.
  • Avere la coscienza pulita è segno di cattiva memoria.
  • Colui che è capace di sorridere quando tutto va male, è perché già ha pensato a chi dare la colpa.
  • Chi ride ultimo, pensa più lentamente.
  • Alcune persone sono vive solo perché l’assassinio è illegale.
  • Se non puoi convincerli, confondili.
  • Il denaro non fa la felicità… figurati la miseria!
  • L’amore eterno dura tre mesi.
  • Chi nasce povero e brutto ha buone possibilità che, crescendo, si sviluppino entrambe le condizioni.
  • Pesce che lotta contro la corrente muore fulminato.
  • Quando il sole si alza iniziano i problemi.
  • Chi se la tira troppo, rischia di strapparsela tutta.
  • Uomo molto saggio è colui che non gioca mai a saltacavallo con unicorno.
  • Non è la misura del trattore che conta, ma quanto tempo trascorri ad arare il campo.
  • La fine del giorno è vicina quando uomini bassi fanno lunghe ombre.
  • Se la montagna viene verso di te… cooorrriiiii!!!E’ una fraanaaaa!!!

Piccole perle di saggezza(?) per affrontare meglio la vita. Tutto gratis ovviamente!!


Giuseppe per i mantra positivi.

#228

 

Palle, palloni e polpi

Pallone calcio

Paul è italiano. Arriva dall’Elba

 

 Pallone calcio

 La rivelazione è del quotidiano tedesco ‘Bild’: l’istruttrice del polpo sostiene di averlo catturato ad aprile. Non sarebbe quindi lo stesso cefalopode che due anni fa, sempre nell’acquario di Oberhausen, aveva pronosticato la vittoria della Spagna contro la Germania nella finale europea

Paul è italiano Arriva dall'Elba

BERLINO - Un po’ di soddisfazione anche per l’Italia al termine di un mondiale che di gioia, ai colori azzurri, ne ha riservata veramente poca. Il polpo Paul, il vero protagonista di questi ultimi giorni con i suoi – finora – infallibili pronostici (7 su 7 dopo la finale per il terzo posto) sarebbe infatti italiano, toscano dell’Elba per la precisione. A sostenerlo è l’istruttrice del polpo, Verena Bartsch, che in un’intervista al “Bild am Sonntag” sostiene di averlo catturato con le proprie mani ad aprile nelle acque dell’isola, quando aveva appena quattro settimane e non era più lungo di 10 centimetri.

La Bartsch smentisce quindi la biografia ufficiale fornita dall’acquario Sea Life di Oberhausen che voleva Paul originario di Weymounth, in Inghilterra, e di due anni e mezzo di età. Quell’età, tra l’altro, è il presupposto su cui si basa la versione dell’acquario secondo cui era Paul il polpo-oracolo del 2008 che azzeccò tutti i risultati della Germania agli sbagliandosi solo sull’esito della finale, vinta dalla Spagna. Secondo l’istruttrice, Paul era stato “parcheggiato” in acquario a Coburg e poi venduto per 179 euro a quello di Oberhausen, dove lei lo ha addestrato. (11 luglio 2010)

Tratto da: Repubblica


C’avrei giurato!!!!! (Horsefly) :)


Giuseppe per l’Italia pizia :)

#227

 

L’unica Fra Tante – Olli Vincent

L'unica Fra Tante - Olli Vincent

L’unica Fra Tante – Olli Vincent

 L'unica Fra Tante - Olli Vincent


L’unica Fra Tante – Olli Vincent – Testo

Questa va a tutti quelli che conoscono una persona che lascia lo stampo.. eh si, lascia lo stampo anche in poco tempo, ti capita di conoscere una persona e subito diciamo ti ci affezioni! insomma ti piace, Yi prende….ecco, questa va a te, non farò il tuo nome, ma capirai…grazie di tutto! ciao.
You give me an other smile, you give me your eyes, and i give to you my heart
Listen me..you don’t say me Because Because..
Ricorderò il tuo nome bene impresso nella mente
questo perchè sei stata l’Unica fra tante!
L’unica davvero che in un solo sorriso
ha scolpito nella mente un pensiero deciso;
Lo dico sincero perchè già mi manchi, resterei quì a guardarti anche ad occhi stanchi, appoggiato alla ringhiera di questo strano posto
vedo soltanto te ballare non vedo più il resto.
è incredibile pensare che in così poco tempo TU
possa rendere un uomo pienamente contento!Non farò il tuo nome ma tu hai già capito
non dirò quanto bene tu mi hai già scolpito..
Passano i giorni ma non cambio idea, ti vorrei solo mia quasi fossi una dea.. passano i giorni e rimango convinto che in fondo o in parte qualcosa ho già vinto..
Forse la paura di una nuova delusione
può far sì che tu non ti affezioni alle persone.. non lasciare che rabbia e qualche vecchio rancore non facciano uscire ciò che di buono hai nel cuore!
Lasciati andare alle persone un pò care, lo scoprirai piano piano se davvero son rare. Se nn rischi un pò nn lo potrai mai sapere se ti sei circondata di persone sincere!!
Tu dammi spazio io ti prometto che ad ogni gesto io starò attento. Sarai al centro dei miei pensieri, Non voglio tu diventi un ricordo di ieri!!
Dammi adesso un altro sguardo, quello potente di quel bel giorno un tuo sorriso sincero e puro, che scioglie di botto anche il cuore più duro..
You give me an other smile, you give me your eyes, and i give to you my heart
Listen me..you don’t say me Because Because
E a volte lascio aperta la porta di cameretta sperandoti arrivare magari di tutta fretta! Non pretendo nulla non pretendo tanto, voglio solo avere la mia principessa quì al mio fianco!!
Tu mi sembri sincera, metterei me stesso in gioco
e se magari mi sbaglio avrò giocato col fuoco..
e mi dispiace magari se son troppo sincero,
è che purtroppo credo ancora nell’amore quello vero.
Quella sera quel sorriso e quello sguardo l’ho cercato: tu ballavi e io fermo incantato.. è bastato un momento, un momento soltanto, per desiderarti ma davvero tanto!
io lo sò che hai paura, con mille perchè.. ma davvero nn voglio fare a meno di te!
Tu mi piaci tanto voglio viverti intenso. Fanculo alle pare che ogni giorno ripenso!!
Ora ti prego, non mi scappar via..
non aver paura di questa piccola pazzia! perchè in fondo la vita si vive rischiando
e con te il passato lo sto allontanando..
Finalmente stasera primo appuntamento
sembro quasi un bambino, non ci sto più dentro!
sono mille i pensieri e le cose da dirti, ma sò già che i silenzi saranno frequenti
Quasi l’imbarazzo sparisce nel vederti, perchè subito affiora la voglia di averti!
un abbraccio spontaneo che parla da sè: questo è il primo contatto che ho avuto con te!
sfioriamoci le mani come per l’ultima volta.. ora baciami ti prego, poi rifallo un’altra volta. Sento brividi leggeri ti prego non ti fermare.. oddio quanto adoro il tuo dolce ansimare!!
You give me an other smile, you give me your eyes, and i give to you my heart
Listen me..you don’t say me Because Because
You give me an other smile, you give me your eyes, and i give to you my heart
Listen me..you don’t say me Because Because.


horsefly

Ognuno di noi ha qualcosa da dedicare a qualcuna/o, perchè è l’unica/o fra tante/i.

Giuseppe per l’hip hop esegetico.

#226

L’Aquila mesi dopo…

L’Aquila mesi dopo…

L’Aquila – 06/04/2009 – ore 3.32

L'aquila

Foto da "Repubblica"Ieri mi ha telefonato l’impiegata di una società di recupero crediti, per conto di Sky. Mi dice che risulto morosa dal mese di settembre del 2009. Mi chiede come mai. Le dico che dal 4 aprile dello scorso anno ho lasciato la mia casa e non vi ho più fatto ritorno. Causa terremoto. Il decoder sky giace schiacciato sotto il peso di una parete crollata. Ammutolisce. Quindi si scusa e mi dice che farà presente quanto le ho detto a chi di dovere. Poi, premurosa, mi chiede se ora, dopo un anno, è tutto a posto. Mi dice di amare la mia città, ha avuto la fortuna di visitarla un paio di anni fa. Ne è rimasta affascinata. Ricorda in particolare una scalinata in selci che scendeva dal Duomo verso la basilica di Collemaggio. E mi sale il groppo alla gola. Le dico che abitavo proprio lì. Lei ammutolisce di nuovo. Poi mi invita a raccontarle cosa è la mia città oggi. Ed io lo faccio. Le racconto del centro militarizzato. Le racconto che non posso andare a casa mia quando voglio. Le racconto che, però, i ladri ci vanno indisturbati. Le racconto dei palazzi lasciati lì a morire. Le racconto dei soldi che non ci sono, per ricostruire. E che non ci sono neanche per aiutare noi a sopravvivere. Le racconto che, dal primo luglio, torneremo a pagare le tasse ed i contributi, anche se non lavoriamo. Le racconto che pagheremo l’i.c.i. ed i mutui sulle case distrutte. E ripartiranno regolarmente i pagamenti dei prestiti. Anche per chi non ha più nulla. Che, a luglio, un terremotato con uno stipendio lordo di 2.000 euro vedrà in busta paga 734 euro di retribuzione netta. Che non solo torneremo a pagare le tasse, ma restituiremo subito tutte quelle non pagate dal 6 aprile. Che lo stato non versa ai cittadini senza casa ,che si gestiscono da soli, ben ventisettemila, neanche quel piccolo contributo di 200 euro mensili che dovrebbe aiutarli a pagare un affitto. Che i prezzi degli affitti sono triplicati. Senza nessun controllo.Che io pago ,in un paesino di cinquecento anime, quanto Bertolaso pagava per un’appartamento in via Giulia, a Roma. La sento respirare pesantemente. Le parlo dei nuovi quartieri costruiti a prezzi di residenze di lusso. Le racconto la vita delle persone che abitano lì. Come in alveari senz’anima. Senza neanche un giornalaio. O un bar. Le racconto degli anziani che sono stati sradicati dalla loro terra. Lontani chilometri e chilometri. Le racconto dei professionisti che sono andati via. Delle iscrizioni alle scuole superiori in netto calo. Le racconto di una città che muore. E lei mi risponde, con la voce che le trema. ” Non è possibile che non si sappia niente di tutto questo. Non potete restare così. Chiamate i giornalisti televisivi. Dovete dirglielo. Chiamate la stampa. Devono scriverlo.”


Guardate anche questo video e leggete questa storia, è davvero commovente:

Nonostante tutto è Pasqua – Ferzan Ozpetek – Alessandra Cora


Giuseppe per l’Abruzzo.

#225

Acciaio – Silvia Avallone

Acciaio - Silvia Avallone

Acciaio – Silvia Avallone

 

 Acciaio - Silvia Avallone

Acciaio - Silvia Avallone

Anna e Francesca, “tredici anni quasi quattordici”, vivono nei casermoni di cemento costruiti negli anni Settantadalla Lucchini S.p.a., la grande acciaieria che ancora oggi dà pane e disperazione a tutta Piombino. Anna e Francesca, la mora e la bionda, sono bellissime e irriverenti, e soprattutto sono inseparabili. Ma quando Anna scopre l’amore e il sesso con Mattia, qualcosa si rompe tra le due, che verranno risucchiate nelle loro storie private, sole davanti a genitori buoni a nulla o assenti o violenti, e si riabbracceranno solo quando la vita le sottoporrà alle prove più crudeli. Nel suo sorprendente romanzo d’esordio, Silvia Avallone racconta una periferia che non sembra avere rappresentazione pubblica, un’Italia alla ricerca di un’identità e di un futuro che paiono orizzonti lontanissimi, irraggiungibili come l’isola d’Elba, bellissima e a poche miglia di mare: un paradiso a portata di mano che resta però inaccessibile.

La Feltrinelli


Giuseppe…. working in progress

#224


Prima di tutto… – Bertold Brecht

Prima Di Tutto Vennero A Prendere Gli Zingari -

Prima Di Tutto Vennero A Prendere Gli Zingari

 Prima Di Tutto Vennero A Prendere Gli Zingari -

Di Bertold Brecht

Berlino, 1932

Prima di tutto vennero a prendere gli zingarie fui contento, perché rubacchiavano.
Poi vennero a prendere gli ebreie stetti zitto, perché mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere gli omosessuali,e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi.
Poi vennero a prendere i comunisti,ed io non dissi niente, perché non ero comunista.
Un giorno vennero a prendere me,e non c’era rimasto nessuno a protestare

Alcuni siti attribuiscono il testo a Martin Niemoller, pastore protestante, estimatore del nazismo prima e oppositore poi. Pare che un suo sermone fece talmente infuriare Hitler che questi lo fece internare in un campo di concentramento (dove vi rimase per anni).


C’è bisogno di commenti? 


.

Giuseppe per gli zingari, ebrei, omosessuali, comunisti e per Se stesso

#223

Jan Garbarek – Red Wind

Jan Garbarek – Red Wind

 Jan Garbarek - Red Wind


Sarà anche norvegese ma il suono del suo basso ci porta alla grande Madre Africa. Ritmi ancestrali, vitali, caldi. Sembra di essere sull’Acrocoro etiopico, camminare nelle assolate lande della Rift Valley. Sentire nelle orecchie l’assordante rimbombare dei tamburi delle foreste. In faccia un caldo vento rosso… Chi direbbe mai che è nato nei freddi fiordi norvegesi? (horsefly)


Giuseppe per il basso afro/norvegese.

#222

Hair – The Musical

Hair "The Musical"  Hair - Aquarius

Hair “The Musical”

Hair - Aquarius

 Hair "The Musical"  Hair - Aquarius


Hair – Let The Sunshine


In un commento ad un post della mia amica Titti c’e il video di Lucio Battisti di “Let The Sunshine”.  E’ l’ultima canzone del musical “Hair”, l’unico musical che ho amato e che ho visto fino alla noia. Battisti è stupendo quando canta le sue canzoni e quelle di Mogol, un po’ meno efficacie con questa cover. Hair “è” il 68 americano, è la contestazione, è la voglia di un mondo migliore, è la costruzione di un mondo migliore, è l’avvento dell’era della acquario…… Lo so, sono vaneggiamenti di un vecchio nostalgico, senza neanche aver assunto acido lisergico (LSD)….


Giuseppe per l’avvento dell’era dell’acquario.

#221

 

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