Innàmorati!

Amore e mare

La giraffa ha il cuore lontano dai pensieri. Si è innamorata ieri, e ancora non lo sa. [S.B.]

Amore e amore

Amore e MareINNAMORATi di una persona che al mattino ti dice come stai ??

Non perché tu stai male, ma perché per lei la cosa più importante e che tu stia bene.

Innamorati di una persona che ti bacia all’improvviso, senza un motivo, per avere ogni volta l’emozione di un amore che sorprende. Qualcuno che usa gli abbracci invece delle parole quando sei triste, e che, invece dei consigli usa il battito del suo cuore per calmarti.
Innamorati di una persona che tutto quello che lo circonda gli ricorda te.
Innamorati di una persona che ti prende in giro, una persona che ama ridere più che sorridere.
Innamorati di una persona che ami la tua libertà, la tua indipendenza e che rispetti le tue scelte.
Innamorati di una persona che abbia il miglior odore dell’universo, quello che riconosceresti ovunque, quello unico che solo tu puoi apprezzare. Quell’odore tanto simile alle tue emozioni…
e soprattutto se non lo trovi …ama la vita …
ma non accontentarti di un amore mediocre…

Giuseppe per … l’innamorarsi

#886

Ah l’amore!

Amore spento e accesso

L’amore, prima e poi…

Amore spento e accesso

Amore indifferenteAh l’amore, quell’apostrofo rosa tra le parole “Ho un’altra”. Ma non solo, l’amore ha anche la curiosa abitudine di trasformarsi in relazione. La cosa interessante è che non c’è nulla di interessante, se non quelle simpatiche differenze che nel giro di pochi anni si possono leggere tra le pieghe di un fidanzamento che dura più del previsto. Vediamo perciò le differenze tra una storia appena sbocciata e una oramai ben rodata.


1 All’inizio cerchi di nascondere all’altro i tuoi disturbi mentali.
A relazione consolidata il partner ha accettato il fatto di stare insieme ad una persona completamente pazza.


2 - All’inizio si limona come se non ci fosse un domani.
A relazione consolidata si limona domani.


3 - All’inizio è tutto da scoprire, si cerca di trovare una sintonia con l’altro e di costruire qualcosa che unisca.
A relazione consolidata si vincono i campionati mondiali di Taboo senza sforzo.


Bacio - Amore - Tramonto4 - All’inizio ci si racconta un sacco di aneddoti divertenti.
A relazione consolidata si tiene il conto di quante volte si è raccontata la stessa storia.


5 All’inizio non si dice “Ti amo” per paura.
A relazione consolidata si dice “Ti amo” per ricatto.


6 - All’inizio uscire insieme significa cene a lume di candela e lunghe passeggiate romantiche parlando della vita, della morte, della speranza e dell’inesorabile distanza delle anime.
A relazione consolidata uscire insieme significa stare a casa fissando un tablet.


7 - All’inizio la forma è importante. Si cerca di essere sempre perfetti agli occhi dell’altro. Lei si trucca e si profuma, lui si lava e si veste bene.
A relazione consolidata si scoreggia a letto facendo vento muovendo le lenzuola.


8 - All’inizio si fanno interminabili telefonate, anche se non si vede l’altro da poco tempo. La tua droga è sentire la voce del partner.
A relazione consolidata si comunica solo con mugugni attraverso i messaggi vocali di WhatsApp. La tua droga è la droga stessa.


Amore passionale9 - All’inizio le litigate finiscono in camera da letto.
A relazione consolidata finiscono in ospedale.


10 - All’inizio il sesso non è importante, è l’unica cosa che conta. Lo si fa ovunque: a letto, in auto, sotto le scale, sulle strisce pedonali. Insomma, è fondamentale per la relazione quanto lo è per la trama in Game of Thrones.
A relazione consolidata la vita sessuale diventa più o meno paragonabile a quella di Lino Banfi in Un Medico in Famiglia.


Amore ON OFF11 - All’inizio compri un sacco di regali cercando di scegliere qualcosa che piaccia veramente all’altro.
A relazione consolidata compri un sacco di regali cercando di scegliere qualcosa che piaccia veramente a te.


Ovviamente non è sempre vero, però…Firma


Giuseppe per l’amore… sempiterno/span>

#882

San Valentino 2015

San Valentino 2014 - 10 cose da non fare a San Valentino

Lettera di San Paolo ai Corinzi

 San Valentino 2014 - 10 cose da non fare a San Valentino

San Valentino 2014 - 10 cose da non fare a San Valentino

“L’amore è sempre paziente e gentile, non è mai geloso. L’amore non è mai presuntuoso o pieno di sé, non è mai scortese o egoista, non si offende e non porta rancore. L’amore non prova soddisfazione per i peccati degli altri ma si delizia della verità. È sempre pronto a scusare, a dare fiducia, a sperare e a resistere a qualsiasi tempesta.”


Video tratto dal film: I passi dell’amore – Dal Romanzo di Nicholas Sparks


Forse le più belle parole sull’amore, scritte migliaia di anni fa….. Buon San Valentino a tutti.Firma


Giuseppe per San Valentino

#877

 

San Faustino: le origini della festa dei single

San Faustino - single

15 febbraio, festa dei singles

 San Faustino - single
Singles Singles

Se il 14 febbraio si festeggia San Valentino fra rose, cioccolatini e cene al lume di candela, il 15 febbraio non è da meno, con la piccola differenza che in questa data il romanticismo è off limits.

San Faustino è la festa dei single, di tutti i tipi di single: quelli in cerca della propria metà e quelli che di compagni o compagne non ne vogliono sapere proprio nulla.

Ognuno celebra il suo San Faustino un po’ come vuole ed è da tempo ormai che si può addirittura partecipare a delle feste organizzate in cui, magari, incontrare il futuro partner o se no, divertirsi solamente.

Ma quali sono le origini di questa festa dedicata ai non innamorati?
San Faustino di Sarezzo, in provincia di Brescia, è di origine medievale ed è tutt’ora una ricorrenza patronale della Valtrompia.
Secondo la tradizione San Faustino dava opportunità alle giovani fanciulle di incontrare il loro futuro “moroso”.

Una leggenda racconta che Faustino fosse il figlio di una famiglia molto ricca di origine pagana, motivo per il quale divenne immediatamente cavaliere. Affascinato dalla religione cristiana si fece battezzare e decise di predicare la parola del signore in tutta la zona che comprendeva Brescia e i paesi circostanti.

Faustino iniziò comunque ad essere perseguitato dagli altri nobili perché si rifiutò di fare sacrifici in onore degli dei. Questione che fece infuriare anche l’imperatore, il quale la prima ordinò di darlo in pasto ai leoni che, però, si sedettero ai suoi piedi invece di divorarlo. Il sovrano, sempre più infuriato, decise quindi di farlo bruciare vivo ma anche in questo caso Faustino la scampò perché le fiamme non lo investirono.
Si racconta, infine, che dopo una serie di trasferimenti San Faustino fu ucciso il 15 febbraio.
Questo giorno è diventato la festa dei single perché il nome Faustino ha origini latine propiziatorie; non a caso, quindi, i “non accoppiati” che aspettano questa festa sperano nella fortuna di trovare l’anima gemella.

Tratto da: Sapere.it


Un po’ in anticipo sui termini :) Firma


Giuseppe per i singles

#875

 

Festa della mamma 2014

Festa della mamma 2012 - 13 maggio 2012

Il lavoro più impegnativo al mondo, è anche il migliore del mondo.

 Auguri Mamme!

Festa della mamma 2012 - 13 maggio 2012


Il lavoro più impegnativo al mondo, è anche il migliore del mondo: quello della mamma. 


Giuseppe per la festa della mamma

#850

 

La verità è che non gli piaci abbastanza

La verità è che non gli piaci abbastanza

La verità è che non gli piaci abbastanza…

La verità è che non gli piaci abbastanza

La verità è che non gli piaci abbastanzaTu non sei l’eccezione. Tu sei la regola. E la regola dice che se un uomo non ti chiama, è perché non vuole chiamarti. Se ti tratta come se non gliene fregasse un cazzo, è perché non gliene frega un cazzo. Se ti tradisce, è perché non gli piaci abbastanza”. Non esistono uomini spaventati, confusi, disillusi. Non esistono uomini tragicamente segnati dalle passate esperienze, bisognosi d’aiuto, bisognosi di tempo. Gli uomini si dividono in due categorie soltanto: Quelli che…ti vogliono. E Quelli che non ti vogliono. Tutto il resto è una scusa. E Tu, Tu Donna, di mestiere fai l’avvocato, la commessa, la cameriera, l’insegnante, la casalinga, la commercialista, la modella, la ragioniera, l’attrice, la studentessa. Non la crocerossina. Quindi. Aspetta che sia lui a chiederti di uscire. Perché va bene la parità dei sessi, le quote rosa, e l’eguaglianza dei diritti. Ma i tempi non sono poi così cambiati. Gli uomini restano pur sempre dei cavernicoli, sia pure incravattati, e come tali adorano il sapore della conquista. Tieniti lontana dagli uomini sposati. Non lasceranno la moglie per te. Meno che mai lasceranno i figli per te. E non credere alla storia dell’amica della sorella di tua cugina, appena convolata a nozze con quello divorziato. Tu non sei l’eccezione. Tu sei la regola. Al bando quelli che ti costringono ad aspettare ore accanto ad un telefono che non suona. Non hanno perso il tuo numero. Non hanno investito un cane. Non hanno appena scoperto di avere un tumore alla prostata. Probabilmente sono al telefono con un’altra. Oppure sono gay. Fanculo quelli che non declinano i verbi al futuro. Non sono analfabeti. Semplicemente non vogliono impegnarsi. Perché non gli piaci abbastanza. Li riconosci facilmente. Girano con un cartello appeso al collo, e la scritta: “Ci stiamo frequentando”. Quando la senti, scappa. Non consumare le tue belle scarpe nuove (e neppure quelle vecchie) per correre dietro un uomo che non ti vuole. Usale, piuttosto, per prenderlo a calci in culo. Impara l’arte dell’essere donna. Impara l’arte di ottenere dagli uomini quello che desideri, non sbattendo i piedini, ma facendogli credere che siano stati loro a decidere. Impara a scegliere, invece che essere scelta.

La verità è che non gli piaci abbastanza (He’s Just Not That into You)


La verità è che in amore non esistono generi. La verità è che in amore nessuno è veramente forte. La verità è che in amore, a volte, ci vuole un po’ di fortuna. La verità è che in amore non esistono regole!

Giuseppe per le sofferenze affettive

#847

 

San Valentino 2014

San Valentino 2014 - 10 cose da non fare a San Valentino

10 cose da non fare a San Valentino

Tutorial per i maschietti!

 San Valentino 2014 - 10 cose da non fare a San Valentino

San Valentino 2014 - 10 cose da non fare a San Valentino1 – Non paccarla mai all’ultimo – Lo sappiamo, le seratine con gli amici sono una sempre in pole, hai un modello di fattura tatuata nel cervello, gli sbattimenti/impegni sono tantissimi… è difficile dire di no, ma non paccarla a San Valentino (per lei è importante).

2 – Se non sai cucinare lascia perdere la cena a casa! Con i tutorial in internet rischi di preparare una mezza merda e di certo non ti salverai con le candele o il prosecco dell’enoteca! La cena è fondamentale per il post, non dimenticarlo!

3 – Valla a prendere tu e soprattutto in macchina! Niente scuse inutili: ”Cavolo, proprio stasera sono senza macchina…”. Non ci pensare minimamente a presentarti in bici, a piedi o uscirtene con frasi del tipo: ”Dai, parcheggiamo la macchina qui e prendiamo la metro! Lì è sempre un casino parcheggiare…” Inutile aggiungere spiegazioni. Ah, e mi raccomando: Parcheggiare davanti all’ingesso del ristorante è ca-te-go-ri-co!

4 – Se hai scelto giustamente l’opzione ristorante, non ti lamentare subito del servizio – Ok, lo sappiamo, sono già tre minuti che sei seduto e il cameriere non ti ha ancora servito, il tavolo non è delle dimensioni che ti aspettavi e hai una tavolata di giargiana che hanno un tono di voce più alto del dovuto… però è san Valentino, dai, rilassati!

5 – Non portarla sempre nel solito posto ma non azzardare nemmeno ristoranti del tutto sconosciuti. Cerca un locale carino (occhio su Tripadvisor alle recensioni dei non milanesi!). Mi raccomando, non farle capire che stai brancolando nel buio, è importante muoversi con disinvoltura! Se te la senti, saluta il proprietario come se lo conoscessi da una vita. Potrebbe aiutarti!

6 – Appena entri al ristorante non cercare sguardi di approvazione/carissimi amici in sala da salutare. Ok, metti caso di trovare più persone che conosci proprio nel ristorante dove hai prenotato. Lo sappiamo che è più forte di te, che è normale che tu conosca tutti…ma fai già PR gli altri 364 giorni dell’anno, per una sera dedicati solo alla tua donna.

7 – Non leggere le mail a tavolanon rispondere agli amici su whatsapp o, peggio ancora, parlare di business quando lei, davanti a una candela, sta per dirti “ti amo”. Se proprio non riesci a non leggerle per una sera… per lo meno vai a farlo in bagno.

8 – Evita di parlare del fatto che San Valentino è un concetto mainstream e superato, una festa del tutto commerciale, inventata da una nota marca di cioccolatini  per vendere più del solito e che aMilano, festeggiare San Valentino è una giargianata etc. etc. Anche se sai di aver ragione, tieni la bocca chiusa!

9 – Non presentarti a mani vuote! È vero che a volte basta il pensiero ma niente banalità. Zero rose, niente cioccolatini o peluche (macelafai?!) Ricordati che sei aMilano, e la tua donna probabilmente, le ha già viste tutte!

10 – Non mangiare troppo. Piuttosto beviti due bicchieri in più! Non commettere il madornale errore di ordinare antipasto, primo, secondo e dolce. Questo è un consiglio fondamentale se vuoi esser produttivo nel dopocena!

Per il resto divertiti, non parlare troppo dei tuoi viaggi, niente whatsapp o facebook a tavola, niente calcio, ordina una boccia di Chamapgnino e soprattutto non ti dimenticare che San Valentino è tra pochi giorni!

Tratto da: Il Corriere.it

Giuseppe per il bon ton di San Valentino

#841

 

Gli uomini fanno fatica a dire ti amo

Gli uomini fanno fatica a dire: "Ti amo"  di Luciana Littizzetto

Gli uomini fanno fatica a dire: “Ti amo”

di Luciana Littizzetto

 Gli uomini fanno fatica a dire: "Ti amo"  di Luciana Littizzetto

Gli uomini fanno fatica a dire: "Ti amo"  di Luciana Littizzetto   Gli uomini fanno fatica a dire ti amo. Lo dicono solo in caso di estrema necessità, tipo quando proprio non ne possono fare a meno, sennò dicono dei surrogati. Dei derivati del ti amo. Che fanno danni come i derivati delle banche. Dite delle cose tipo: sei molto importante per me. E cosa vuol dire molto importante? Anche non pestare una cacca di cane prima di portare le scarpe al calzolaio è molto importante, ma non è mica la stessa cosa che dire ti amo.Dite cose tipo: Mi fai stare bene. Ma mi fai stare bene lascialo dire a Biagio Antonacci… Dillo al tuo medico Shiatzu quando ti schiaccia i piedi per metterti a posto la cervicale. Oppure sprecate quelle parole tipo tesoro, meraviglia, splendore…Ma splendore cosa? Guardami. Splendo? Non sono mica una plafoniera? Ma dite ti amo, pezzi di cretini! Se la prima volta vi vergognate mettete la testa nel sacchetto del pane?! Dite “ti amo” mentre vi lavate i denti? Sglrlb? Va bene anche quello. Poi al limite cambiate idea. Dire una volta ti amo non crea nè impotenza né assuefazione.

Poi il bello è che non capite nulla anche quando siamo noi a dirvi parole d’amore…Se vi diciamo cose romantiche tipo: Amore, guarda che luna…voi rispondete: Minchia l’una? Pensavo fossero le undici. Andiamo che mi è scaduto il parcheggio… Ma noi vi amiamo lo stesso. Cosi come siete….Vi amiamo anche quando…vi vantate di aver scritto il vostro nome facendo pipì sulla neve, amiamo i vostri piedi anche se sono armi di distruzione di massa, vi amiamo anche se di notte russate che ci sembra di dormire ai piedi dello Stromboli, vi amiamo anche se per trovarvi per casa basta seguire le tracce come per gli animali servatici, giacca, camicia, canotta, tutto lasciato per terra finchè sul divano non trovi un tizio con la felpa della Sampdoria che gioca alla Playstation, vi amiamo quando per fare un caffè ne spargete un quarto sul tappetino e due quarti sul gas. E poi dite che viene leggero. Vi amiamo quando avvitate la caffettiera fino allo spasimo che per aprirla dobbiamo chiamare i pompieri, e poi non chiudete i barattoli, appoggiate solo il coperchio sopra cosi appena lo prendi sbadabam cade tutto, Vi amiamo quando sparecchiate la tavola con la tecnica del discobolo, mettendo in frigo la pentola della minestra che poggia su due mandarini. Vi amiamo quando a Natale scavate il panettone con le dita, quando per farvi un caffè sporcate la cucina che neanche 10 Benedette Parodi…, e pure quando per farvi la doccia allagate il bagno e lasciate la malloppa di peli nello scarico, che sembra di stare insieme a un setter irlandese! Vi amiamo quando diciamo voglio un figlio da te e voi rispondete “Magari un cane” e noi vorremmo abbandonare VOI in autostrada non il cane vi amiamo quando andate a lavare la macchina e ci chiudete dentro coi finestrini aperti, vi amiamo quando fate quelle battute tipo prima di fidanzarti guarda la madre, perché la figlia diventerà cosi, Voi no. Voi spesso siete pirla fin da subito. Vi amiamo quando mettete nella lavastoviglie i coltelli di punta, che quando noi la svuotiamo ci scarnifichiamo, e quando invece di sostituire il rotolo finito della carta igienica usate il tubetto di cartone grigio come cannocchiale. E’ per amore vostro che facciamo finta di addormentarci abbracciati anche se dormire sul vostro omero ci dà un po’ la sensazione di appoggiare la mandibola su un ramo secco di castagno,e vi amiamo anche se considerate come dogma assoluto che l’arrosto della mamma è più buono di quello che facciamo noi. Il creatore non ha detto: E la suocera fece l’arrosto fatelo sempre cosi in memoria di me. Insomma, noi vi amiamo anche quando date il peggio, vi amiamo nella buona ma soprattutto nella schifosa sorte. Vi amiamo perché amiamo l’amore che è un apostrofo rosa tra le parole: E’ irrecuperabile …ma quasi quasi me lo tengo. Perché San valentino è la festa dell’amore, declinato in tutte le sue forme. L’amore delle persone che si amano. Anche delle donne che amano le donne e degli uomini che amano gli uomini. MA CHE CI INTERESSA QUELLO CHE FANNO A LETTO…  L’IMPORTANTE E’ CHE LE PERSONE SI VOGLIANO BENE, SOLO QUESTO CONTA… Pensa che bello sarebbe vivere in un paese dove tutti i diritti fossero riconosciuti. Ma non solo i diritti dei soldi. Quelli dell’anima. Quelli che mi dicono che posso vegliare la persona che ho amato per anni in un letto d’ospedale senza nessuno che mi cacci via perchè non siamo parenti. E poi vorremmo un san Valentino dove nessun uomo per farci i complimenti dicesse che siamo donne con le palle. Dirci che siamo donne con le palle non è un complimento. Non le vogliamo. Abbiamo già le tette. Tra l’altro sono due e sferiche anche quelle. Vogliamo solo rispetto. In Italia in media ogni due o tre giorni un uomo uccide una donna, compagna, figlia, amante, sorella, ex. Magari in famiglia. Perché non è che la famiglia sia sempre, per forza, quel luogo magico in cui tutto è amore. La uccide perché la considera una sua proprietà. Perché non concepisce che una donna appartenga a se stessa, sia libera di vivere come vuole lei e persino di innamorarsi di un altro.. E noi che siamo ingenue spesso scambiamo tutto per amore, ma l’amore con la violenza e le botte non c’entrano un tubo. L’amore, con gli schiaffi e i pugni c’entra come la libertà con la prigione. Noi a Torino, che risentiamo della nobiltà reale, diciamo che è come passare dal risotto alla merda.

Un uomo che ci mena non ci ama. Mettiamocelo in testa. Salviamolo nell’hard disk. Vogliamo credere che ci ami? Bene. Allora ci ama MALE. Non è questo l’amore. Un uomo che ci picchia è uno stronzo. Sempre. E dobbiamo capirlo subito. Al primo schiaffo. Perché tanto arriverà anche il secondo, e poi un terzo e un quarto. L’amore rende felici e riempie il cuore, non rompe costole e non lascia lividi sulla faccia…Pensiamo mica di avere sette vite come i gatti.? No. Ne abbiamo una sola. Non buttiamola via.

Giuseppe per la fatica di chiamarlo amore

#838

 

Innamoramento e amore

Innamoramento e Amore - Amore vuol dire non dover mai dire mi dispiace

Innamoramento e Amore

Amore vuol dire non dover mai dire mi dispiace

Innamoramento e Amore - Amore vuol dire non dover mai dire mi dispiace

Innamoramento e Amore - Amore vuol dire non dover mai dire mi dispiace“Mentre mia moglie mi serviva la cena, le presi la mano e le dissi: ”Devo parlarti”.
Lei annui e mangiò con calma. La osservai e vidi il dolore nei suoi occhi, quel dolore che all’improvviso mi bloccava la bocca. Mi feci coraggio e le dissi:’ ‘Voglio il divorzio”. Lei non sembrò disgustata dalla mia domanda e mi chiese soavemente: ”Perché?”.
Quella sera non parlammo più e lei pianse tutta la notte. Io sapevo che lei voleva capire cosa stesse accadendo al nostro matrimonio, ma io non potevo risponderle. Aveva perso il mio cuore a causa di un’altra donna, Giovanna! Io ormai non amavo più mia moglie, mi faceva solo tanta pena.
Mi sentivo in colpa, ragion per cui sottoscrissi nell’atto di separazione che a lei restasse la casa, l’auto e il 30% del nostro negozio. Lei quando vide l’atto lo strappo a mille pezzi! Come?! Avevamo passato dieci anni della nostra vita insieme ed eravamo ridotti a due perfetti estranei?!.
A me dispiaceva tanto per tutto questo tempo che aveva sprecato insieme a me, per tutte le sue energie, però non potevo farci nulla, io amavo Giovanna!
All’improvviso mia moglie cominciò a urlare e a piangere ininterrottamente per sfogare la sua rabbia e la sua delusione, l’idea del divorzio cominciava ad essere realtà.
Il giorno dopo tornai a casa e la incontrai seduta alla scrivania in camera da letto che scriveva, non cenai e mi misi a letto ero molto stanco dopo una giornata passata con Giovanna.
Durante la notte mi svegliai e vidi mia moglie sempre li’ seduta a scrivere, mi girai e continuai a dormire. La mattina dopo mia moglie mi presentò le condizioni affinché accettasse la separazione. Non voleva la casa, non voleva l’auto, tanto meno il negozio, soltanto un mese di preavviso, quel mese che stava per cominciare l’indomani. Inoltre voleva che in quel mese vivessimo come se nulla fosse accaduto! Il suo ragionamento era semplice: ”Nostro figlio in questo mese ha gli esami a scuola e non è giusto distrarlo con i nostri problemi”. Io fui d’accordo però lei mi fece un ulteriore richiesta: ”Devi ricordarti del giorno in cui ci sposammo, quando mi prendesti in braccio e mi accompagnasti nella nostra camera da letto per la prima volta, in questo mese però ogni mattina devi prendermi in braccio e devi lasciarmi fuori dalla porta di casa”.
Pensai che avesse perso il cervello, ma acconsentii per non rovinare le vacanze estive a mio figlio per superare il momento in pace. Raccontai la cosa a Giovanna che scoppiò in una fragorosa risata dicendo: ”Non importa che trucchi si sta inventando tua moglie, dille che oramai tu sei mio, se ne faccia una ragione!”.
Io e mia moglie era da tanto che non avevamo più intimità, così quando la presi in braccio il primo giorno eravamo ambedue imbarazzati, nostro figlio invece camminava dietro di noi applaudendo e dicendo: ” Grande papà, ha preso la mamma in braccio!”.
Le sue parole furono come un coltello nel mio cuore, camminai dieci metri con mia moglie in braccio, lei chiuse gli occhi e mi disse a bassa voce: ”Non dirgli nulla del divorzio, per favore”. Acconsentii con un cenno, un po’ irritato, e la lasciai sull’uscio. Lei uscì e andò a prendere il bus per andare al lavoro.
Il secondo giorno eravamo tutti e due piu’ rilassati, lei si appoggiò al mio petto e potetti sentire il suo profumo sul mio maglione. Mi resi conto ch era da tanto tempo che non la guardavo. Mi resi conto che non era più così giovane, qualche ruga, qualche capello bianco! Si notava il danno che le avevo fatto! Ma cosa avevo potuto fare da ridurla così?
Il quarto giorno, prendendola in braccio come ogni mattina avvertii che l’intimità stava ritornando tra noi, questa era la donna che mi aveva donato dieci anni della sua vita, la sua giovinezza, un figlio e nei giorni a seguire ci avvicinammo sempre più. Non dissi nulla a Giovanna per rispetto!
Ogni giorni era più facile prenderla in braccio e il mese passava velocemente. Pensai che mi stavo abituando ad alzarla, e per questo ogni giorno che passava la sentivo più leggera. Una mattina lei stava scegliendo come vestirsi, si era provata di tutto, ma nessun indumento le andava bene e lamentandosi disse: ”I miei vestiti mi vanno grandi”. Lì mi resi conto che era dimagrita tanto, ecco perché mi sembrava così leggera! Di colpo mi resi conto che era entrata in depressione, troppo dolore e troppa sofferenza pensai. Senza accorgermene le toccai i capelli, nostro figlio entrò all’improvviso nella nostra stanza e disse: ”Papà è arrivato il momento di portare la mamma in braccio (per lui era diventato un momento basilare della sua vita).
Mia moglie lo abbracciò forte ed io girai la testa, ma dentro sentivo un brivido che cambiò il mio modo di vedere il divorzio. Ormai prenderla in braccio e portarla fuori cominciava ad essere per me come la prima volta che la portai in casa quando ci sposammo, la abbracciai senza muovermi e sentii quanto era leggera e delicata, mi venne da piangere! L’ultimo giorno feci la stessa cosa e le dissi: ”Non mi ero reso conto di aver perduto l’intimità con te”.
Mio figlio doveva andare a scuola e io lo accompagnai con la macchina, mia moglie restò a casa. Mi diressi verso il posto di lavoro, ma a un certo punto passando davanti casa di Giovanna mi fermai, scesi e corsi sulle scale, lei mi aprì la porta e io le dissi: ”Perdonami, ma non voglio più divorziare da mia moglie. Lei mi guardò e disse: “Ma sei impazzito?” Io le risposi: ”No, è solo che amo mia moglie, era stato un momento di noia e di routine che ci aveva allontanato, ma ora ho capito i veri valori della vita, dal giorno in cui l’ho portata in braccio mi sono reso conto osservandola e guardandola che dovevo farlo per il resto della mia vita!”
Giovanna pianse mi tirò uno schiaffo e entrò in casa sbattendomi in faccia la porta. Io scesi le scale velocemente, andai in macchina e mi fermai in un negozio di fiori. Le comprai un mazzo di rose e la ragazza del negozio mi disse: “Cosa scriviamo sul biglietto?” Le dissi: ”Ti prenderò in braccio ogni giorno della mia vita finché morte non ci separi”.
Arrivai di corsa a casa, feci le scale entrai e di corsa mi precipitai in camera felicissimo e col sorriso sulla bocca, ma mia moglie era a terra, morta!
Stava lottando contro il cancro ed io che invece ero occupato a passare il tempo con Giovanna senza nemmeno accorgermene. Lei per non farmi pena non me lo aveva detto, sapeva che stava per morire e per questo mi chiese un mese di tempo. Si un mese, affinché a nostro figlio non rimanesse un cattivo ricordo del nostro matrimonio, affinché nostro figlio non subisse traumi, affinché a nostro figlio rimanesse impresso il ricordo di un padre meraviglioso e innamorato della madre.”

Autore anonimo, accetto segnalazioni. – Tratto dal Web


No comment!


Giuseppe… no comment

#835

 

10 motivi per cui è necessario farsi le coccole

coccole gatto

10 motivi per cui è necessario farsi le coccole

Tratto da: D-Donna-Repubblica

coccole

coccole fidanzatiSono diversi i buoni motivi per incrementare questa modalità di comunicazione nelle nostre relazioni. Vediamone alcuni:

1) Il cervello ha bisogno di coccole e contatto,
 la concentrazione di alcuni ormoni ipofisari lo prova. Le affettuosità innalzano il livello di ossitocina, ormone del benessere che riduce ansia e paura e dona sensazione di calma. Aumenta durante l’orgasmo e quando siamo accarezzati (secondo studi recentissimi interviene anche in seguito a situazioni negative come paura, stress e ansia).

2) Le affettuosità fisiche rinsaldano il legame di coppia:
 essere teneri l’uno con l’altro è un grosso collante. Manifestare il proprio affetto con i gesti tra partner è un modo per consolidare la relazione e favorire l’empatia.

3) Il beneficio della vicinanza e del contatto non è solo psicologico, si riflette sulla salute complessiva.
 Ricevere gesti affettuosi ha effetti sulla pressione sanguigna. Aumenta la risposta immunitaria, aiutandoci a difenderci e reagire meglio alle malattie.

4) Toccare ed essere toccati affettuosamente rinforza emotivamente.
 Ci fa sentire consolati, contenuti, amati. Infonde sicurezza. Quando due persone sono unite in un abbraccio si registra una sorta di sincronizzazione cerebrale sull’elettroencefalogramma, con effetti positivi sul benessere psicofisico.

5) L’espressione dell’affetto attraverso gesti di tenerezza ci rende più attendibili,
 degni di fiducia agli occhi degli altri, più “veri”. Se i gesti sono spontanei e autentici, ovvio.

6) Con abbracci, baci e carezze si abbassa il livello di colesterolo, l’ormone dello stress.
 Migliorano la concentrazione e l’efficienza, si dorme meglio e più profondamente. La mancanza di contatto fisico e di “calore” è posta in relazione all’insicurezza, all’aggressività e all’ansia.

7) La manifestazione di affetto attraverso gesti è associato ad una maggiore soddisfazione della relazione di coppia. Alcuni studi dimostrano che più i partner sono affettuosi l’uno con l’altro, più sono soddisfatti della loro relazione.

8) I vantaggi dell’affetto attraverso i gesti si protraggono nel tempo,
 non si limitano al momento ma si ripercuotono positivamente sull’umore e il benessere generale.
I piccoli ricoperti di tenerezze dai genitori diventeranno adulti più socievoli, meno aggressivi e meno stressati. Le coccole ricevute durante la primissima infanzia determinano la stabilità emotiva dell’adulto. Ma ci sono benefici anche immediati perché è attraverso le carezze e il contatto che i neonati imparano a conoscere il mondo.

9) Con le carezze si stimola l’attività cerebrale dei neonati.
 Potenziano lo sviluppo cerebrale, ne stimolano la maturazione. I piccoli accarezzati mostrano una maggiore attività cerebrale (misurata tramite l’elettroencefalogramma), oltre che minori livelli di cortisolo, l’ormone dello stress.

10 ) Un abbraccio attenua anche la sofferenza fisica.
 La pelle contiene moltissime fibre nervose che vengono attivate al contatto, quando siamo abbracciati o anche solo quando una mano si poggia sulla spalla. La loro stimolazione blocca il lavoro di altre fibre, che trasmettono i messaggi di dolore.

Giuseppe per un mondo coccoloso

#825

 

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