Il sogno berlusconiano

Berlusconi ridens

Il sogno berlusconiano, purtroppo, è diventato realtà!!!

 

 Berlusconi ridens

 Amaca - Michele Serra

L’amaca di Michele Serra è pubblicata su Repubblica


Quoto completamente il pensiero di Michele Serra in questa “Amaca”, il sogno di Berlusconi è completamente realizzato, i fatti parlano da soli.


Giuseppe per i sogni che, non sempre, terminano all’alba.

#747


Wabi Sabi – 12 variazioni sul tema

Wabi-Sabi

Wabi-Sabi è la bellezza delle cose imperfette, temporanee e incompiute.
Wabi-Sabi è la bellezza delle cose umili.
Wabi-Sabi è la bellezza delle cose insolite.

Wabi-Sabi


La lingua giapponese possiede un lessico per definire l’esperienza estetica che é, o dovrebbe essere, invidiato dal mondo occidentale. Queste parole non sono traducibili direttamente nelle lingue europee, ma offrono una varietà articolata di tipologie di bellezza a cui chiunque può avvicinarsi.
Il Wabi-Sabi è l’aspetto più evidente e caratteristico di quella che noi consideriamo la bellezza giapponese tradizionale e, nel pantheon giapponese dei valori estetici, occupa pressappoco lo stesso ruolo che noi occidentali attribuiamo agli ideali greci di bellezza e perfezione.
Wabi inteso come bellezza è umiltà, asimmetria e imperfezione, una bellezza fatta di disgregazione, di terra, foglie autunnali, erba nella siccità. Wabi dal punto di vista estetico è una connessione con il mondo nella sua imperfezione, un modo di vedere l’imperfezione come incarnazione stessa della bellezza. Sabi significa solitudine, sia come stato di isolamento personale sia come povertà di oggetti. L’arte giapponese della composizione floreale, l’ikebana, per esempio, può essere Sabi in confronto allo stile occidentale, perché dispiega una estrema economia di mezzi, magari solo un paio di steli, e pone altrettanta enfasi in un ramo o in una foglia o in un fiore. Sabi è calma e isolamento, una malinconia che è una delle principali risorse che l’uomo ha della bellezza. Wabi-Sabi è la bellezza delle cose appassite, erose, ossidate, graffiate, intime, ruvide, terrose, evanescenti, incerte, transitorie.

“Wabi-Sabi. 12 Variazioni sul tema” è il titolo della prima edizione del Calendario dell’Inclusione Sociale di Vicenza e Provincia, che ha visto coinvolti in una serie di laboratori sensoriali, fotografici e poetici, più di trenta ospiti dei centri di accoglienza di Vicenza (Casa San Martino della Caritas Diocesana, Albergo Cittadino), Arzignano (Casa Alice Dalli Cani), Bassano del Grappa (Casa San Francesco), Schio (Casa Bakhita), e Valdagno (Asilo Notturno Mulini d’Agno): spazi dove sostare trovando un momento per la cura di sé, in un clima di accoglienza e non giudizio. Un tempo diverso dalla precarietà del quotidiano, dove costruire un momento di revisione personale ma anche di creatività.
Creatività che quest’anno è sfociata nella costruzione di testi poetici ispirati ai tradizionali haiku giapponesi; questi sono andati ad affiancare i ritratti degli ospiti, protagonisti di un servizio fotografico ispirato alla moda dei primi del 900 e alla pittura di Tiziano e Antonello da Messina, e una serie di immagini di paesaggio Veneto colto con sensibilità orientale.
Il tutto condensato in questo calendario che nasce per dissolversi, per far emergere lentamente aspetti minori e nascosti, per mettere in relazione la delicatezza di un paesaggio con la fragilità di un uomo e la sofferenza della parola. Per comprendere l’inevitabilità del cambiamento e l’impossibilità della perfezione e, in definitiva, per donare felicità agli altri.
Questa è la strada che porta al Wabi-Sabi.


Voglio presentare questo progetto vicentino per l’inclusione, perché è molto interessante e poi perché, è come un salmone canadese quando deve andare a riprodursi, va controcorrente. E’ incidentale che nel progetto sia impegnata una mia cara amica. Una di quelle menti fervide e creative che possono dare una grossa mano a questa nazione in piena entropia. Grazie Betta!


Giuseppe per l’inclusione sociale

#746

 

29 settembre 2012

29 settembre di Mogol-Battisti - Lucio Battisti - Equipe 84

29 settembre di Mogol-Battisti

Correva l’anno 1967.

29 settembre di Mogol-Battisti - Lucio Battisti - Equipe 84

29 settembre di Mogol-Battisti – La versione di Battisti


29 settembre di Mogol-Battisti – La versione dell’Equipe 84


 29 Settembre - (Battisti-Mogol)

Seduto in quel caffè io non pensavo a te…. Guardavo il mondo che girava intorno a me… Poi d’improvviso lei sorrise e ancora prima di capire mi trovai sottobraccio a lei stretto come se non ci fosse che lei. Vedevo solo lei e non pensavo a te… E tutta la città correva incontro a noi. Il buio ci trovò vicini un ristorante e poi di corsa a ballar sottobraccio a lei stretto verso casa abbracciato a lei quasi come se non ci fosse che, quasi come se non ci fosse che lei. Mi son svegliato e e sto pensando a te. Ricordo solo che, che ieri non eri con me… Il sole ha cancellato tutto di colpo volo giu’ dal letto e corro li’ al telefono parlo, rido e tu.. tu non sai perché t’amo, t’amo e tu, tu non sai perché parlo, rido e tu, tu non sai perché t’amo t’amo e tu, tu non sai perché parlo, rido e tu, tu non sai perché t’amo, t’amo tu, tu non sai perché.


Correva l’anno 1967 e Mogol e Battisti scrivevano questa bellissima canzone, ma un po’ di anni prima e precisamente il 29 settembre 1936, nasceva a Milano, l’ennesimo uomo della provvidenza italiana: Silvio Berlusconi. Nessuno formula auguri per questo uomo così importante per l’Italia? Io per stavolta passo…..Firma


Giuseppe per gli uomini della provvidenzna italica

#745

 

Happy Days… 2012

HAPPY DAYS

There was a time … HAPPY DAYS

C’erano una volta…. giorni felici.

 HAPPY DAYS
Erin Moran...oggiErin Moran…oggi Erin Moran... 1974/84Erin Moran… 1974/84 Erin Moran... 1974/84Erin Moran… 1974/84

Non è la prima volta che la si vede così. Tutti la ricorderanno come la ragazzina felice della famiglia Cunningham. Ma la piccola Joanie è cresciuta e di felice, almeno secondo quanto mostra questa immagine scattata in Indiana, è rimasto molto poco. Erin Moran, questo il nome dell’attrice americana che per anni ha interpretato il personaggio di Joanie Cunningham nella serie televisiva Happy Days, oggi ha 51 anni ed è stata sfrattata insieme al marito dalla roulotte nella quale abitavano. A cacciare la coppia sarebbe stata la suocera di Erin, stanca della vita dissipata a base di alcol e droghe dei due. Noooo “Sottiletta”, no, questo non lo dovevi fare….Firma


Giuseppe per i giorni felici

#744

 

Gentilissima signora Polverini

Gentilissima signora Polverini...  di Angela Vitaliano | 22 settembre 2012

Gentilissima signora Polverini…

di Angela Vitaliano | 22 settembre 2012

 Gentilissima signora Polverini...  di Angela Vitaliano | 22 settembre 2012

Gentilissima signora Polverini...  di Angela Vitaliano | 22 settembre 2012La smetta, per cortesia, e se le resta un briciolo di dignità, di parlare del suo tumore, come vittima, come metafora, come difesa, come paravento.

Le ricordo prima di tutto che Lei è una sopravvissuta mentre c’è chi questa battaglia la sta ancora vivendo, senza molte speranze o chi non l’ha vinta. Perciò la smetta. Le ricordo ancora che è volgare e patetico provare ad usare una malattia per attirarsi simpatie di cittadini che, invece, in ogni caso, dovrebbero cacciarla via senza neppure un arrivederci. Perciò la smetta. Le ricordo che in un paese civile, anzi no, mi scusi, normale, lei dignitosamente avrebbe già annunciato e dato seguito alle sue dimissioni. E, invece, non lo ha fatto. Perciò la smetta.

Le ricordo, infine, che quando un rappresentante delle istituzioni tradisce il significato più importante del suo ruolo e cioè, glielo ricordo, occuparsi dei cittadini (e non tradirli) non dovrebbe provare minore o maggiore vergogna solo perché sopravvissuta a qualche malattia. Perciò la smetta.

Se non vuole abbandonare il suo posto come dovrebbe, si difenda usando, se le riesce, la ragione politica e la legalità. Ma, in nome dell’umana dignità, la smetta di usare la sua malattia.

Cordialmente.

Giuseppe per la dignità tradita

#742

Essere o apparire?

Enigma

Tutti vedono ciò che sembri… pochi vedono ciò che sei veramente (N. Machiavelli)

 Enigma
Essere o apparire? Essere o apparire?

Spesso, oggi, apparire è più importante che essere proprio perché la maggioranza lo pensa. Ma, noi, dobbiamo sottostare a questo diktat o possiamo ampiamente “fregarcene” ed essere orgogliosi del nostro essere? Io no so dare consigli, la cosa che mi riesce meglio è seminare il dubbio, non per niente sono un tafano (Horsefly) fastidioso….  Firma

Giuseppe per l’ESSERE

#741

 

Natalino Balasso è l’ispettore Poaret (di Equitalia)

Natalino Balasso- Logo Equitalia

Natalino Balasso è l’ispettore Poaret (di Equitalia)

 Natalino Balasso testimonial Rolex


Microfilm di 6 minuti. L’ispettore Poaret di Equitalia. In un paese in cui per fare un partito il primo passo è depositare un logo, in un paese in cui se viene un terremoto i giornalisti ti chiedono “Ha avuto paura?”, in un paese in cui le prime notizie al telegiornale parlano di papi, regine e zoccole come nell’800; c’è un uomo che lotta contro l’ingiustizia in nome di un’altra ingiustizia. L’ispettore Poaret si tiene stretto il suo lavoro perché non ne ha un altro.

Natalino Balasso testimonial Rolex

Balasso testimonial smartphone

Balasso testimonial Frecciarossa

Balasso testimonial Mercedes

Balasso testimonial Superalcolici

Giuseppe per il noir rovigino.

#740

21 settembre 2012: Autunno

Autunno - Foliage

Fall is here

L’autunno è una seconda primavera, quando ogni foglia è un fiore.
Albert Camus

 Autunno - Foliage

Lo sapevate che quest’anno l’equinozio d’autunno non cadrà il 21 settembre? Dovremo attendere il 22 e, in alcuni paesi, addirittura il 23 settembre per abbandonare l’estate ed entrare nella stagione dai toni caldi.
Nell’emisfero settentrionale, il Sole sorgerà più tardi e la notte arriverà prima. L’equinozio, in pratica, giunge quando le giornate sono più brevi e la durata del giorno e della notte è approssimativamente la stessa. Inoltre, l’autunno porta temperature più fresche, mentre a sud dell’equatore ha inizio la primavera.


Autunno di Vincenzo Cardarelli

Separatore Autunno. Già lo sentimmo venire
nel vento d’agosto,
nelle pioggie di settembre
torrenziali e piangenti
e un brivido percorse la terra
che ora, nuda e triste,
accoglie un sole smarrito.
Ora passa e declina,
in quest’autunno che incede
con lentezza indicibile,
il miglior tempo della nostra vita
e lungamente ci dice addio.

Fiori autunnali - Schio 21 settembre 2012 Fiori autunnali – Schio 21 settembre 2012

La stagione della maturità. La stagione della ripresa. La stagione della nostalgia. La stagione del riposo, del sogno. La stagione delle certezze, prima dell’insondato inverno. La stagione della luce, prima delle tenebre invernali…. la VERA stagione delle gioie. Firma

Giuseppe per la stagione della maturità dell’anima

#739

 

La stupidità umana

 

La stupidità - Homer Simpson Cervello

LE LEGGI FONDAMENTALI DELLA STUPIDITA’ UMANA

di Carlo M. Cipolla, Professore Emerito di storia Economica a Berkeley

La stupidità - Homer Simpson Cervello

Il grafico della stupiditàFatti:
1. gli stupidi danneggiano l’intera società;
2. gli stupidi al potere fanno più danni degli altri;
3. gli stupidi democratici usano le elezioni per mantenere alta la percentuale di stupidi al potere;
4. gli stupidi sono più pericolosi dei banditi perché le persone ragionevoli possono capire la logica dei banditi;
5. i ragionevoli sono vulnerabili dagli stupidi perché:
* generalmente vengono sorpresi dall’attacco;
* non riescono ad organizzare una difesa razionale perché l’attacco non ha alcuna struttura razionale.
Prima Legge - Sempre e inevitabilmente ognuno di noi sottovaluta il numero degli individui stupidi in circolazione:
a) persone che reputiamo razionali ed intelligenti all’improvviso risultano essere stupide senza ombra di dubbio;
b) giorno dopo giorno siamo condizionati in qualunque cosa che facciamo da gente stupida che invariabilmente compaiono nei luoghi meno opportuni.
E’ impossibile stabilire una percentuale, dato che qualsiasi numero sarà troppo piccolo.
Seconda Legge - La probabilità che una certa persona sia stupida é indipendente da qualsiasi altra caratteristica della stessa persona, spesso ha l’aspetto innocuo/ingenuo e ciò fa abbassare la guardia.
Se studiamo la percentuale di stupidi fra i bidelli che puliscono le classi dopo che se ne sono andati alunni e maestri, scopriremo che è molto più alta di quello che pensavamo. Potremmo supporre che è in relazione con il basso livello culturale o col fatto che le persone non stupide hanno maggiori opportunità di avere buoni lavori. Però se analizziamo gli studenti ed i professori universitari (o i programmatori di software) la percentuale è esattamente la stessa.
Le femministe militanti potranno arrabbiarsi, ma la percentuale di stupidi è la stessa in ambo i sessi (o in tutti i sessi a seconda di come si considerano).

Non si può trovare nessuna differenza del fattore Y nelle razze, condizioni etniche, educazione, eccetera.
Terza Legge - Una persona stupida è chi causa un danno ad un altra persona o gruppo di persone senza nel contempo realizzare alcun vantaggio per sé o addirittura subendo una perdita.
Quarta Legge - Le persone non stupide sottovalutano sempre il potenziale nocivo delle persone stupide. Dimenticano costantemente che in qualsiasi momento, e in qualsiasi circostanza, trattare e/o associarsi con individui stupidi si dimostra infallibilmente un costosissimo errore.
Quinta Legge  - La persona stupida é il tipo di persona più pericolosa che esista.
Questa è probabilmente la più comprensibile delle leggi per la conoscenza comune che la gente intelligente, per quanto possano essere ostili, sono prevedibili mentre gli stupidi non lo sono.


Vi voglio solo ricordare la famosa frase di Arthur Bloc:  Non discutere mai con un idiota: la gente potrebbe non notare la differenza.Firma


Giuseppe per la lotta – impari – contro la stupidità

#738

 

Veneto e …. luoghi comuni.

Veneto e ....luoghi comuni.

Veneto e ….luoghi comuni.

 

Veneto e ....luoghi comuni.


“Venessiani gran signori,
Padovani gran dottori,
Vizentini magna gàti,
Veronesi tutti mati,
Trevisani pan e tripe,
Rovigoti baco e pipe,
… e Belun? poro Belun, te si propio de nissun!”

Vediamo di spiegare alcuni stereotipi riguardanti gli abitanti delle province venete.
- Nei secoli precedenti alla scoperta dell’America, la città di Venezia era ricca e famosa per i numerosi scambi commerciali che intratteneva con l’Oriente;
- Padova è conosciuta per la sua prestigiosa università, una delle più antiche d’Europa, che risale al tredicesimo secolo;
- Durante il periodo di guerra i vicentini hanno patito molto la fame. Ma c’è anche chi sostiene che il detto riasale attorno al 1670 quando Vicenza era invasa dai topi e Venezia,che ha dominato vicenza dal 1404 al 1797,inviò in soccorso della città una schiera di gatti che però non bastarono a risolvere il problema,quindi Vicenza fece richiesta di aiuto per altre due volte al doge veneziano del tempo che alla terza richiesta di invio di gatti da parte dei vicentini, preoccupato di doverne fornire ancora, disse: “ma voi vicentini ve li mangiate i gatti?”
- All’interno della città di Verona esistevano due manicomi famosi, uno a San Giacomo e uno a Marzana. Oltre a questo, i veronesi sono definiti ‘matti’ perchè simpatici e scherzosi;
- Rovigo è conosciuta per le sue buonissime grappe che esporta in tutta Italia; si dice anche che gli stessi rovigoti siano dei gran bevitori e che fumino molto;
- Treviso era un territorio povero, una zona sottosviluppata. Una pietanza tipica è il pane e trippe, un piatto povero;
- Belluno era una cittadina piccola, sperduta in mezzo alle montagne e con una economia povera.
 
E adesso scusatemi che devo andare a cuocere  il gat… eau.* :)
——–
* ”Gateau”. dolce scledense - Gli strati sono questi:
disco di meringa con nocciole
crema chantilly alla nocciola
crema zabaione
pan di Spagna con bagna al rum
crema chantilly alla nocciola
crema zabaione
disco di meringa con nocciole

Giuseppe per il campanile regionale

#737

 

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