San Faustino: le origini della festa dei single
15 febbraio, festa dei singles |
Se il 14 febbraio si festeggia San Valentino fra rose, cioccolatini e cene al lume di candela, il 15 febbraio non è da meno, con la piccola differenza che in questa data il romanticismo è off limits.
San Faustino è la festa dei single, di tutti i tipi di single: quelli in cerca della propria metà e quelli che di compagni o compagne non ne vogliono sapere proprio nulla.
Ognuno celebra il suo San Faustino un po’ come vuole ed è da tempo ormai che si può addirittura partecipare a delle feste organizzate in cui, magari, incontrare il futuro partner o se no, divertirsi solamente.
Ma quali sono le origini di questa festa dedicata ai non innamorati?
San Faustino di Sarezzo, in provincia di Brescia, è di origine medievale ed è tutt’ora una ricorrenza patronale della Valtrompia.
Secondo la tradizione San Faustino dava opportunità alle giovani fanciulle di incontrare il loro futuro “moroso”.
Una leggenda racconta che Faustino fosse il figlio di una famiglia molto ricca di origine pagana, motivo per il quale divenne immediatamente cavaliere. Affascinato dalla religione cristiana si fece battezzare e decise di predicare la parola del signore in tutta la zona che comprendeva Brescia e i paesi circostanti.
Faustino iniziò comunque ad essere perseguitato dagli altri nobili perché si rifiutò di fare sacrifici in onore degli dei. Questione che fece infuriare anche l’imperatore, il quale la prima ordinò di darlo in pasto ai leoni che, però, si sedettero ai suoi piedi invece di divorarlo. Il sovrano, sempre più infuriato, decise quindi di farlo bruciare vivo ma anche in questo caso Faustino la scampò perché le fiamme non lo investirono.
Si racconta, infine, che dopo una serie di trasferimenti San Faustino fu ucciso il 15 febbraio.
Questo giorno è diventato la festa dei single perché il nome Faustino ha origini latine propiziatorie; non a caso, quindi, i “non accoppiati” che aspettano questa festa sperano nella fortuna di trovare l’anima gemella.
Tratto da: Sapere.it
Un po’ in anticipo sui termini
Giuseppe per i singles |
#875 |
Corso accelerato Inglese/Veneto
Corso accelerato Inglese/Veneto |
They locked me | I me ga ciavà |
Twohands | Doman |
I have expensive | Go caro |
Hungry a charity | Fame na carità |
Always finger | Sempre dito |
I’m papered | Me son incartà |
It’s a boom missing winds | Ze unboto manca venti |
Gold verygood | Oro benon |
For power | Par forsa |
I come cakes | Vegno torte |
My father yes | Me par de si |
It’s not glass | Non ze vero |
Dog of the pig | Can dal porco |
Website out? | Sito fora? |
Pig and out | Porco e fora |
It’s a boom missing winds | Ze unboto manca venti |
Your sea bitch | To mare putana |
Gold verygood | Oro benon |
For power | Par forsa |
If you fly✈ | Se te voi |
My father yes | Me par de si |
Dizionario Inglese/Romano
Questo post è comprensibile solo per i veneti
Giuseppe per il Veneto |
#874 |
Mogli e Donne a Vicenza
I 10 modi di dire più usati dalle mogli/donne vicentine |
Donne e buoi dai paesi tuoi, si dice. Quel che conta, però, è che, in qualsiasi paese tu vada, troverai usi e costumi differenti. Noi abbiamo provato a stilare una top ten delle frasi più utilizzate dalle moglie vicentine. Il risultato è simpatica analisi della nostra società.
[Adesso il local è diventato global, quindi possiamo estendere queste gustose frasi a qualsiasi donna, di qualsiasi latitudine e longitudine! [NDR]]
Moglie e Marito
1. “Ara che vien fredo” - Usata con i mariti, ma anche con i figli. Ciò che si dovrebbe raffreddare è il cibo in tavola. La moglie vicentina, però, è una donna tuttofare e sempre di corsa, così, tante volta, la tavola è ancora da apparecchiare, ma la fatidica frase viene pronunciata con un certo preavviso, per mettere le mani avanti.
2. “Ocio” - L’ocio, in dialetto veneto, è l’occhio, ma rappresenta solo l’organo della vista, è molto di più. Tale espressione, infatti, funge anche da esclamazione, avvertimento ed, infine, è indispensabile qualora si volesse fare del sarcasmo: attenzione a non confonderne i significati, basta una variazione del tono della voce.
3. “Te tendo” - Il marito sta per combinare qualcosa e, da maschio tipo, pensa che nessuno se ne possa accorgere. La moglie vicentina, però, ha occhi ovunque.
4. “Chi sea chea lì?” - Richiamo della moglie vicentina al marito, qualora un’altra donna dovesse presentarsi in maniera equivoca e/o dimostrare interesse nei confronti del maschio in questione.
5.”A gheto finia?” - Affermazione che stronca sul nascere qualsiasi tipo di discussione. Con questa frase, la moglie vicentina fa capire al maschio di non essere dell’umore per litigare né, tantomeno, essere presa in giro.
6. “Digheo a to fioeo” - Espressione sarcastica. La moglie vicentina, in questo caso, sdrammatizza sulle defezioni del figlio e, dopo aver perso tutte le speranze, rinuncia all’autorità materna passando il testimone al marito.
7. “Ghea femo?” - Frase utilizzata dalla moglie vicentine quando il suo interlocutore non sembra dare segni di comprensione.
8. “Fa l’omo” - Con questa espressione, la moglie vicentina incita il marito ad assumere un comportamento virile. Dalle sfumature molto sottili, talvolta può essere un mero sfottò.
9. “Sito imbriago?” - Formula dubitativa atta a colpire nel profondo l’orgoglio dell’uomo. Chi pronuncia questa frase sottintende nell’interlocutore uno stato di alterazione alcolica, che lo renderebbe ridicolo e poco credibile.
10. “Teo digo par l’ultima volta” - Con questa espressione, la moglie vicentina avvisa il compagno che questa è l’ultima opportunità prima di rischiare di incappare in una sfuriata di proporzioni bibliche. A questo punto, l’unica cosa da fare sarà battere la ritirata e scusarsi con la consorte.
Tratto da: www.vicenzatoday.it
Giuseppe per le donne vicentine |
#873 |
Schio (VI) – 12 gennaio 2015
Schio (VI) - 12 gennaio 2015Sunrise at Schio |
Clicca sull’immagine per ingrandire
Shooting date: 12/01/2015
Place: Schio (VI)
Title: Sunrise at Schio (VI)
Photographer: Giuseppe Horsefly
Camera: Iphone 6
Giuseppe per Schio |
#872 |
Nel mondo dei bambini le donne non si picchiano
Noi non siamo Charlie Hebdo
Noi non siamo Charlie… |
Troppa retorica! Troppo frastuono! Troppi pronti a correre in aiuto del vincitore! Io come al solito sono tormentato dai dubbi, senza avere nessuna certezza. Per fortuna in rete incontro qualcuno che la pensa come me. Ai posteri l’ardua sentenza!
Giuseppe per il coraggio… |
#869 |