Buon Ferragosto 2015
Innàmorati!
La giraffa ha il cuore lontano dai pensieri. Si è innamorata ieri, e ancora non lo sa. [S.B.] |
INNAMORATi di una persona che al mattino ti dice come stai ??
Non perché tu stai male, ma perché per lei la cosa più importante e che tu stia bene.
Innamorati di una persona che ti bacia all’improvviso, senza un motivo, per avere ogni volta l’emozione di un amore che sorprende. Qualcuno che usa gli abbracci invece delle parole quando sei triste, e che, invece dei consigli usa il battito del suo cuore per calmarti.
Innamorati di una persona che tutto quello che lo circonda gli ricorda te.
Innamorati di una persona che ti prende in giro, una persona che ama ridere più che sorridere.
Innamorati di una persona che ami la tua libertà, la tua indipendenza e che rispetti le tue scelte.
Innamorati di una persona che abbia il miglior odore dell’universo, quello che riconosceresti ovunque, quello unico che solo tu puoi apprezzare. Quell’odore tanto simile alle tue emozioni…
e soprattutto se non lo trovi …ama la vita …
ma non accontentarti di un amore mediocre…
Giuseppe per … l’innamorarsi |
#886 |
Ah l’amore!
L’amore, prima e poi… |
Ah l’amore, quell’apostrofo rosa tra le parole “Ho un’altra”. Ma non solo, l’amore ha anche la curiosa abitudine di trasformarsi in relazione. La cosa interessante è che non c’è nulla di interessante, se non quelle simpatiche differenze che nel giro di pochi anni si possono leggere tra le pieghe di un fidanzamento che dura più del previsto. Vediamo perciò le differenze tra una storia appena sbocciata e una oramai ben rodata.
1 - All’inizio cerchi di nascondere all’altro i tuoi disturbi mentali.
A relazione consolidata il partner ha accettato il fatto di stare insieme ad una persona completamente pazza.
2 - All’inizio si limona come se non ci fosse un domani.
A relazione consolidata si limona domani.
3 - All’inizio è tutto da scoprire, si cerca di trovare una sintonia con l’altro e di costruire qualcosa che unisca.
A relazione consolidata si vincono i campionati mondiali di Taboo senza sforzo.
4 - All’inizio ci si racconta un sacco di aneddoti divertenti.
A relazione consolidata si tiene il conto di quante volte si è raccontata la stessa storia.
5 - All’inizio non si dice “Ti amo” per paura.
A relazione consolidata si dice “Ti amo” per ricatto.
6 - All’inizio uscire insieme significa cene a lume di candela e lunghe passeggiate romantiche parlando della vita, della morte, della speranza e dell’inesorabile distanza delle anime.
A relazione consolidata uscire insieme significa stare a casa fissando un tablet.
7 - All’inizio la forma è importante. Si cerca di essere sempre perfetti agli occhi dell’altro. Lei si trucca e si profuma, lui si lava e si veste bene.
A relazione consolidata si scoreggia a letto facendo vento muovendo le lenzuola.
8 - All’inizio si fanno interminabili telefonate, anche se non si vede l’altro da poco tempo. La tua droga è sentire la voce del partner.
A relazione consolidata si comunica solo con mugugni attraverso i messaggi vocali di WhatsApp. La tua droga è la droga stessa.
9 - All’inizio le litigate finiscono in camera da letto.
A relazione consolidata finiscono in ospedale.
10 - All’inizio il sesso non è importante, è l’unica cosa che conta. Lo si fa ovunque: a letto, in auto, sotto le scale, sulle strisce pedonali. Insomma, è fondamentale per la relazione quanto lo è per la trama in Game of Thrones.
A relazione consolidata la vita sessuale diventa più o meno paragonabile a quella di Lino Banfi in Un Medico in Famiglia.
11 - All’inizio compri un sacco di regali cercando di scegliere qualcosa che piaccia veramente all’altro.
A relazione consolidata compri un sacco di regali cercando di scegliere qualcosa che piaccia veramente a te.
Ovviamente non è sempre vero, però…
Giuseppe per l’amore… sempiterno/span> |
#882 |
San Valentino 2015
Lettera di San Paolo ai Corinzi |
“L’amore è sempre paziente e gentile, non è mai geloso. L’amore non è mai presuntuoso o pieno di sé, non è mai scortese o egoista, non si offende e non porta rancore. L’amore non prova soddisfazione per i peccati degli altri ma si delizia della verità. È sempre pronto a scusare, a dare fiducia, a sperare e a resistere a qualsiasi tempesta.”
Video tratto dal film: I passi dell’amore – Dal Romanzo di Nicholas Sparks
Forse le più belle parole sull’amore, scritte migliaia di anni fa….. Buon San Valentino a tutti.
Giuseppe per San Valentino |
#877 |
San Faustino: le origini della festa dei single
15 febbraio, festa dei singles |
Se il 14 febbraio si festeggia San Valentino fra rose, cioccolatini e cene al lume di candela, il 15 febbraio non è da meno, con la piccola differenza che in questa data il romanticismo è off limits.
San Faustino è la festa dei single, di tutti i tipi di single: quelli in cerca della propria metà e quelli che di compagni o compagne non ne vogliono sapere proprio nulla.
Ognuno celebra il suo San Faustino un po’ come vuole ed è da tempo ormai che si può addirittura partecipare a delle feste organizzate in cui, magari, incontrare il futuro partner o se no, divertirsi solamente.
Ma quali sono le origini di questa festa dedicata ai non innamorati?
San Faustino di Sarezzo, in provincia di Brescia, è di origine medievale ed è tutt’ora una ricorrenza patronale della Valtrompia.
Secondo la tradizione San Faustino dava opportunità alle giovani fanciulle di incontrare il loro futuro “moroso”.
Una leggenda racconta che Faustino fosse il figlio di una famiglia molto ricca di origine pagana, motivo per il quale divenne immediatamente cavaliere. Affascinato dalla religione cristiana si fece battezzare e decise di predicare la parola del signore in tutta la zona che comprendeva Brescia e i paesi circostanti.
Faustino iniziò comunque ad essere perseguitato dagli altri nobili perché si rifiutò di fare sacrifici in onore degli dei. Questione che fece infuriare anche l’imperatore, il quale la prima ordinò di darlo in pasto ai leoni che, però, si sedettero ai suoi piedi invece di divorarlo. Il sovrano, sempre più infuriato, decise quindi di farlo bruciare vivo ma anche in questo caso Faustino la scampò perché le fiamme non lo investirono.
Si racconta, infine, che dopo una serie di trasferimenti San Faustino fu ucciso il 15 febbraio.
Questo giorno è diventato la festa dei single perché il nome Faustino ha origini latine propiziatorie; non a caso, quindi, i “non accoppiati” che aspettano questa festa sperano nella fortuna di trovare l’anima gemella.
Tratto da: Sapere.it
Un po’ in anticipo sui termini
Giuseppe per i singles |
#875 |
Mogli e Donne a Vicenza
I 10 modi di dire più usati dalle mogli/donne vicentine |
Donne e buoi dai paesi tuoi, si dice. Quel che conta, però, è che, in qualsiasi paese tu vada, troverai usi e costumi differenti. Noi abbiamo provato a stilare una top ten delle frasi più utilizzate dalle moglie vicentine. Il risultato è simpatica analisi della nostra società.
[Adesso il local è diventato global, quindi possiamo estendere queste gustose frasi a qualsiasi donna, di qualsiasi latitudine e longitudine! [NDR]]
Moglie e Marito
1. “Ara che vien fredo” - Usata con i mariti, ma anche con i figli. Ciò che si dovrebbe raffreddare è il cibo in tavola. La moglie vicentina, però, è una donna tuttofare e sempre di corsa, così, tante volta, la tavola è ancora da apparecchiare, ma la fatidica frase viene pronunciata con un certo preavviso, per mettere le mani avanti.
2. “Ocio” - L’ocio, in dialetto veneto, è l’occhio, ma rappresenta solo l’organo della vista, è molto di più. Tale espressione, infatti, funge anche da esclamazione, avvertimento ed, infine, è indispensabile qualora si volesse fare del sarcasmo: attenzione a non confonderne i significati, basta una variazione del tono della voce.
3. “Te tendo” - Il marito sta per combinare qualcosa e, da maschio tipo, pensa che nessuno se ne possa accorgere. La moglie vicentina, però, ha occhi ovunque.
4. “Chi sea chea lì?” - Richiamo della moglie vicentina al marito, qualora un’altra donna dovesse presentarsi in maniera equivoca e/o dimostrare interesse nei confronti del maschio in questione.
5.”A gheto finia?” - Affermazione che stronca sul nascere qualsiasi tipo di discussione. Con questa frase, la moglie vicentina fa capire al maschio di non essere dell’umore per litigare né, tantomeno, essere presa in giro.
6. “Digheo a to fioeo” - Espressione sarcastica. La moglie vicentina, in questo caso, sdrammatizza sulle defezioni del figlio e, dopo aver perso tutte le speranze, rinuncia all’autorità materna passando il testimone al marito.
7. “Ghea femo?” - Frase utilizzata dalla moglie vicentine quando il suo interlocutore non sembra dare segni di comprensione.
8. “Fa l’omo” - Con questa espressione, la moglie vicentina incita il marito ad assumere un comportamento virile. Dalle sfumature molto sottili, talvolta può essere un mero sfottò.
9. “Sito imbriago?” - Formula dubitativa atta a colpire nel profondo l’orgoglio dell’uomo. Chi pronuncia questa frase sottintende nell’interlocutore uno stato di alterazione alcolica, che lo renderebbe ridicolo e poco credibile.
10. “Teo digo par l’ultima volta” - Con questa espressione, la moglie vicentina avvisa il compagno che questa è l’ultima opportunità prima di rischiare di incappare in una sfuriata di proporzioni bibliche. A questo punto, l’unica cosa da fare sarà battere la ritirata e scusarsi con la consorte.
Tratto da: www.vicenzatoday.it
Giuseppe per le donne vicentine |
#873 |
Nel mondo dei bambini le donne non si picchiano
Noi non siamo Charlie Hebdo
Noi non siamo Charlie… |
Troppa retorica! Troppo frastuono! Troppi pronti a correre in aiuto del vincitore! Io come al solito sono tormentato dai dubbi, senza avere nessuna certezza. Per fortuna in rete incontro qualcuno che la pensa come me. Ai posteri l’ardua sentenza!
Giuseppe per il coraggio… |
#869 |