Pesce d’aprile 2012

Pesce d'aprile

La storia del pesce d’aprile

Gli scherzi più divertenti

Pesce d'aprile

Pesce d'aprileLe origini

Le origini della festa del pesce d’aprile, che si tramanda da secoli, in molti paesi del mondo, sono incerte.
Non si conosce esattamente il periodo in cui ebbe inizio, né per opera di chi. Gli studiosi di tradizioni popolari forniscono diverse versioni – basate più su congetture teoriche che su dati scientificamente provati – che avvolgono la nascita di questa tradizione in un alone di mistero.
L’ipotesi più accreditata negli ambienti accademici fa risalire l’origine del pesce d’aprile ad un periodo antecedente al 154 A.C., quando il primo aprile segnava l’inizio dell’anno. Più tardi, la Chiesa soppresse la festa stabilendo l’inizio dell’anno il primo di gennaio. La vecchia tradizione continuò comunque a sopravvivere tra i pagani che per questo venivano derisi e scherniti.
Un’altra ipotesi, abbastanza diffusa, si rifà invece al rito pagano, legato all’antico calendario giuliano, quando il primo di aprile segnava l’inizio del solstizio di primavera. Terminato l’inverno, l’avvento della stagione primaverile segnava il rinnovamento della terra e della vita. In questa occasione, tra il 25 di marzo e il primo di aprile, si usava propiziare gli dèi offrendo doni e facendo sacrifici in loro onore. La festa era anche occasione per esprimersi in massima libertà con lazzi, burle e buffonerie.
Con l’avvento del Cristianesimo, nell’Impero Romano feste di questo tipo furono sostituite con altre festività religiose al fine di far scomparire per sempre gli usi e le tradizioni pagane. Questo fu il destino che toccò anche alla festa del primo di aprile, rimpiazzata da quella della Pasqua. Le persone che, nonostante ciò, si ostinavano a festeggiare il vecchio rito pagano venivano ridicolizzate e fatte oggetto di scherzi e burle di ogni tipo.
Entrambe le ipotesi, comunque, confermano la matrice pagana e buffonesca della festa, che continua tutt’oggi, seppur con sfumature diverse, a restare viva in gran parte del mondo.


Pesce d'aprile Pesci d’aprile… storici

Quante beffe vengono giocate il giorno del primo aprile! Proviamo a ripercorrere quelle più celebri, che hanno lasciato una traccia nella storia.
Il volo d’uccello a Firenze - La bravata più antica di cui si ha notizia è quella del maestro Buoncompagno da Firenze. Sul finire del XIII secolo questo simpatico personaggio fa sapere al popolo bolognese che il primo aprile avrebbe sorvolato la città usando un congegno di sua invenzione. Tra la popolazione la curiosità è tanta e tutti, nel giorno stabilito, si recano al Monte di Santa Maria per assistere allo strepitoso spettacolo. Puntuale, Buoncompagno si presenta all’appuntamento con un paio di enormi ali ma… un improvviso vento sfavorevole impedisce il volo! Quella che doveva essere una simulazione del volo d’uccello in realtà era un goliardico pesce d’aprile.

La cremazione del mahrajà - Nel marzo 1878 la Gazzetta d’Italia annuncia un’altra strana notizia. Il primo aprile, nel parco delle Cascine, i fiorentini avrebbero potuto assistere alla cremazione di un mahrajà indiano. La curiosità per una cerimonia del tutto sconosciuta in quell’epoca attira una grande folla. Inizia l’attesa, passano le ore ma non arriva nessun carro funebre con la salma dell’indiano da cremare. Poi, all’improvviso, tra i cespugli, si fa strada un gruppo di ragazzi che gridano: “Pesci d’Arno fritti!”. Fortunato l’indiano, che non era morto, e beffati i fiorentini che, come raccontano le cronache dell’epoca, si allontanano ammutoliti… facendo gli indiani.

Lo sbarco dei marziani - Lo scherzo più difficile, ma anche uno tra i più riusciti, è quello di Orson Welles. Per il primo aprile 1938 il celebre regista americano progetta uno speciale programma radiofonico. A causa di problemi tecnici, però, non è possibile mandarlo in onda. Ma Welles non si arrende e qualche mese dopo, più precisamente il 30 ottobre, finalmente la radio trasmette “La Guerra dei Mondi”: radiocronaca dello sbarco dei marziani. Tra la popolazione è subito panico generalizzato. I centralini radiofonici delle stazioni di polizia e dei giornali vengono invasi da centinaia di telefonate: gli americani vogliono capire cosa stia succedendo. Qualcuno tira fuori la maschera antigas della prima guerra mondiale, tutti scappano terrorizzati nelle strade, prendendo d’assalto autobus e treni. C’è persino chi afferma di averli visti davvero quei marziani. La cronaca della radio, che già all’epoca era considerata – soprattutto tra le masse – un medium di massima fiducia, si trasformatava in una realtà da incubo. L’indomani torna finalmente la calma, ma per le strade si contano danni per milioni di dollari. Il giorno prima non era stato il primo aprile, ma ugualmente il programma di Orson Welles era stata una bella beffa per gli americani.

Pesce d'aprile 2012Gli alberi di spaghetti - Altre tre grandi burle arrivano direttamente dalla Gran Bretagna, dove il quotidiano The Guardian e la tv pubblica BBC, si sono divertiti a comunicare notizie incredibili. La BBC nel 1957, proprio il primo aprile, ha trasmesso un reportage verosimile sulla raccolta degli spaghetti in Svizzera. Ha raccontato cioè che si stavano potando degli alberi che producevano questo tipo di pasta. Qualche anno più tardi, nel 1965, annunciò invece dei test per una nuova tecnologia: Smell-o-vision, che permetteva di trasmettere odori attraverso le onde dell’aria. In tutti e due i casi tanti telespettatori hanno chiamato per saperne di più. Il quotiano The Guardian invece il primo aprile del 1977 ha dedicato qualche pagina alla descrizione dettagliata dell’isola di San Serriffe, peccato che questo stato non esistesse.

Le beffe di Google - Il celebre motore di ricerca Google, non è da meno in quanto a scherzi. Per ben due volte ha gabbato per bene gli utenti di mezzo mondo. Una volta, nel 2007, ha lanciato Google TiSp, una connessione gratuita ad internet che prevedeva l’acquisto di un kit con modem e cavo da inserire nel wc di casa. Tutto supportato da un sito internet. Di recente poi, nel 2008, ha annunciato l’apertura delle iscrizioni per aspiranti astronauti che avessero voluto trascorrere il resto dei giorni su Marte. Una vera e propria ricerca di personale che non è passata di certo inosservata!


Il pesce d’aprile nel mondo

Italia  - In Italia, l’uso di festeggiare il pesce d’aprile, che risale al periodo a cavallo tra il 1840 e il 1860, è stato importato dalla Francia a ragione delle relazioni commerciali che intercorrevano con la città di Genova. In un primo momento la tradizione attecchì solo tra i ceti medio-alti, poi si diffuse anche tra il resto della popolazione. È tradizione appendere un pesce di carta dietro la schiena del malcapitato o peggio ancora mandarlo alla ricerca di oggetti impossibili, facendolo correre incessantemente come uno “sciocco”.

Francia – in Francia si ritiene che derivi dalla sostituzione del vecchio rito pagano legato all’arrivo del nuovo anno, quello del primo gennaio, e sia da ascriversi a Re Carlo IX, che nel 1564, adottò il Calendario gregoriano.  Lo scherzo oggi più diffuso tra i bambini francesi è quello di attaccare dietro la schiena dei loro amici un cartello a forma di pesce.

Pesce d'aprile Regno Unito  - Nel Regno Unito le origini della festa, probabilmente importata dalla Francia, si attestano intorno al XVIII secolo. In Scozia, il “pesce d’aprile” dura due giorni. Durante il secondo giorno, chiamato “Taily Day” (“Giorno delle natiche”), gli scozzesi si divertono attaccando dietro le spalle del Gawk, lo sciocco, un cartello recante la scritta “Kick me” (Prendimi a calci). Possiamo ben immaginare l’ilarità che in questo giorno si scatena in Scozia!

Stati Uniti  - Negli Stati Uniti, la festa deriva dalla tradizione inglese. Quando gli inglesi si stabilirono in America perpetuarono l’uso di festeggiare il primo di aprile con scherzi veri e propri, a volte anche pesanti.

Germania  - La tradizione tedesca fa risalire l’origine di questa festa all’anno 1530, anno in cui gli Asburgo decisero di riformare il sistema monetario allora in vigore. Gran parte della popolazione attendeva con fermento la data del primo aprile per far fortuna sulle spalle di chi della riforma non era a conoscenza. Ma, la riforma, purtroppo per loro, non fu mai attuata e gli speculatori riscossero nient’altro che scherno. Oggi, in Germania, vengono fatti scherzi di ogni tipo che coinvolgono grandi e piccoli. Persino i giornali si divertono nel prendersi gioco dei lettori, pubblicando notizie improbabili, smentite ovviamente il giorno dopo.

India - Il pesce d’aprile viene festeggiato anche in India, dove esiste una analoga festa secolare chiamata “Huli”. Il 31 di marzo, si usa prendersi gioco dei conoscenti, facendo compiere loro peripezie inutili.

Messico - Usanza analoga ma data diversa invece in Messico, in cui “El Dia de los Innocentes” (l’equivalente del nostro pesce d’aprile) cade il 28 dicembre e ricorda la strage degli innocenti compiuta da Erode. Lo spirito ilare dei messicani che li induce a sdrammatizzare persino le tragedie, esorcizzandole col riso, ha fatto in modo che questo giorno drammatico si trasformasse in una occasione di festa. In questo giorno, tutto ciò che si concede in prestito non ritornerà più al legittimo proprietario, e lo scherzo consiste proprio nel convincere i conoscenti a prestare qualsiasi cosa. Se l’amico sprovveduto risponde alla richiesta, non sospettando lo scherzo, l’autore dello scherzo gli recapita a casa dei dolci o un piccolo giocattolo in memoria dei bambini innocenti uccisi da Erode.

Informazioni tratte dal web


Giuseppe per i boccaloni d’aprile

#656

Cibo & spreco

Cesto di verdure

Ri-gustami a casa

Con il tuo cibo riempi il frigo non il cestino

Sordi: scena con gli spaghetti
Il dialogo è tutt’altro che surreale e lo si può ascoltare da noi in Italia, dove l’usanza non è diffusa e sembra sempre di fare una figuraccia chiedendo di portare via gli avanzi.
– “Che fai chiedi gli avanzi del cibo?”
– “Come avanzi del cibo? E’ nei piatti dei bambini che non hanno toccato quasi nulla perché aspettando la pizza si sono fiondati sui nostri antipastini e quindi erano già sazi. Che faccio, gliela faccio buttare? Certo che no, chiedo…gli avanzi!”
Nei Paesi anglosassoni, invece, la normalità è la doggy bag: quando sulla tavola avanza del cibo, nessun cameriere si scompone se gli viene chiesto di portarlo a casa, anzi, il più delle volte non è nemmeno necessario chiedere. E non tutti, of course, hanno un cane a casa.
Qui abbiamo il terrore di passare per poveracci, più per snobismo che per altro. Poi però, alzi la mano quel genitore che di fronte al rifiuto del figlio di mangiare una pietanza o di finire il cibo nel piatto, non ha mai tirato fuori il discorso dei bimbi che muoiono di fame.
Intanto, un terzo del cibo prodotto nel mondo viene sprecato, per un totale di 1,3 miliardi di tonnellate, il problema riguarda anche l’Italia dove per gli sprechi a tavola viene perso cibo per oltre 10 milioni di tonnellate.
Ma c’è chi si muove invertendo la tendenza allo spreco. E’ la Provincia autonoma di Trento, che ha distribuito nei ristoranti quarantamila eco-vaschette per consentire ai clienti di portare a casa il cibo non consumato. Doppio il vantaggio sia dal punto di vista ambientale che etico: il ristoratore vede ridursi la frazione di rifiuto organico da smaltire, mentre il consumatore trasforma in cibo ciò che altrimenti sarebbe finito nel cestino.
“Ri-gustami a casa: col tuo cibo riempi il frigo non il cestino”, lo slogan della campagna pubblicitaria. Io lo adotto.

 Cibo e spreco - Ri-gustami a casa

Tratto dal sito: http://www.dissapore.com/


La Provincia autonoma di Trento ha distribuito nei ristoranti quarantamila eco-vaschette per consentire ai clienti di portare a casa il cibo non consumato. Doppio il vantaggio sia dal punto di vista ambientale che etico: il ristoratore vede ridursi la frazione di rifiuto organico da smaltire, mentre il consumatore trasforma in cibo ciò che altrimenti sarebbe finito nel cestino. IO ADOTTO COMPLETAMENTE QUESTA CAMPAGNA, secondo me è segno di civiltà e rispetto per il cibo, altro che sembrare poveracci per la richiesta. 


Giuseppe per la sacralità del cibo

#655

 

Pastori & consulenti

Consulenze informatiche aziendali

Pastori & consulenti

Il trionfo del buon senso sulla tecnologia esasperata

Consulenze informatiche aziendali

ConsulenteUn pastore stava pascolando il suo gregge di pecore, in un pascolo decisamente lontano e isolato, quando all’improvviso vede avvicinarsi una BMW nuova fiammante che avanza lasciandosi dietro una nuvola di polvere.
Il guidatore, un giovane in un elegante abito di Versace, scarpe Gucci, occhiali Ray Ban e cravatta Yves Saint Laurent, rallenta, si sporge dal finestrino dell’auto e dice al pastore:
“Se ti dico esattamente quante pecore hai nel tuo gregge, me ne regali una?”
Il pastore guarda l’uomo, evidentemente uno yuppie, poi si volta verso il suo gregge e risponde con calma:
“Certo, perché no?”
A questo punto lo yuppie posteggia l’auto, tira fuori il suo computer portatile della Dell e lo collega al suo cellulare della AT&T. Si collega a internet, naviga in una pagina della NASA, seleziona un sistema di navigazione satellitare GPS per avere un’esatta posizione di dove si trova e invia questi dati a un altro satellite NASA, che scansiona l’area e ne fa una foto in risoluzione ultra definita. Apre quindi il programma di fotoritocco digitale della Adobe, Photoshop, ed esporta l’immagine a un laboratorio di Amburgo in Germania che dopo pochi secondi gli spedisce un’e-mail sul suo palmare Palm Pilot, confermando che l’immagine è stata elaborata e i dati sono stati completamente memorizzati. Tramite una connessione ODBC accede a un database MS-SQL e su un foglio di lavoro Excel con centinaia di formule complesse carica tutti i dati tramite e-mail con il suo Blackberry. Dopo pochi minuti riceve una risposta e alla fine stampa una relazione completa di 150 pagine, a colori, sulla sua nuovissima stampante HP LaserJet iper-tecnologica e miniaturizzata, e rivolgendosi al pastore esclama:
“Tu possiedi esattamente 1586 pecore!”
“Esatto. Bene, immagino che puoi prenderti la tua pecora a questo punto”, dice il pastore, e guarda il giovane scegliere un animale che si appresta poi a mettere nel baule dell’auto.
Il pastore quindi aggiunge:
“Hei, se indovino che mestiere fai, mi restituisci la pecora?”
Lo yuppie ci pensa su un attimo e dice:
“Okay, perché no?”
“Sei un consulente”, dice il pastore.
“Caspita, è vero – dice il giovane -, come hai fatto a indovinare?”
“Beh, non c’è molto da indovinare, mi pare piuttosto evidente: sei comparso senza che nessuno ti cercasse, vuoi essere pagato per una risposta che io già conosco, a una domanda che nessuno ti ha fatto e non capisci un cavolo del mio lavoro. Ora restituiscimi il cane!”

Giuseppe per le consulenze… non richieste

#654

 

Gli uomini sono come…

Gli uomini sono...

Gli uomini sono…

 

Gli uomini sono...

uomini - uomo - man - men..come il caffè:

I migliori sono caldi, forti e ti tengono sveglia tutta la notte.

..come i rappresentanti:
non puoi credere a una parola di ciò che dicono.

..come i computer:
difficili da capire e costantemente senza abbastanza memoria.

..come le fotocopiatrici:
servono per la riproduzione, e per nient’altro.

..come le banane:
più diventano vecchi, più si ammosciano.

..come un conto in banca:
senza denaro, non generano interesse.

..come una nevicata:
non si sa mai quando sta venendo, di quanti centimetri sarà e quanto a lungo durerà.

..come un auto usata:
poco costosi, ma completamente inaffidabili.

..come le vacanze:
non durano mai abbastanza.

..come gli oroscopi:
ti dicono sempre cosa devi fare e di solito sbagliano.

..come il tempo:
non e’ possibile fare niente per cambiarli.

..come il cemento:
una volta stesi, ci mettono tantissimo per diventare duri.

..come le minigonne:
se non stai attenta, ti scoprono le gambe.

..come i giocatori di baseball:
una battuta e via di corsa.

..come i dipendenti statali:
qualunque cosa gli si chieda di fare hanno sempre qualcos’altro di più importante da fare, cioè niente.


Ogni tanto un po’ si sana autocritica….. giusto per ridere un po’.


Giuseppe per il sesso forte

#653

 

Ora legale 2012

24-25 marzo 2012: torna l'ora legale

24-25 marzo 2012: torna l’ora legale

24-25 marzo 2012: torna l'ora legale
24-25 marzo 2012: torna l'ora legale

24-25 marzo 2012: torna l'ora legale


Domenica torna l’ora legale
La notte tra il 24 e il 25 marzo le lancette andranno portate un’ora avanti.

Giornate più lunghe e quella sensazione di primavera inoltrata. La notte tra sabato e domenica prossima torna l’ora legale. Alle 2 di domenica 25 marzo le lancette andranno portate avanti di un’ora: fino alle 3. Si dormirà quindi un’ora in meno. Ma si risparmierà anche tanta energia.
Ricordate quindi di regolare le sveglie. Non le apparecchiature elettroniche come i computer che si aggiornano autonomamente.
L’ora legale resterà in vigore per 217 giorni. Fino alla notte fra sabato 27 ottobre e domenica 28 ottobre 2012. Poi di nuovo l’ora solare.

In tutta Europa

In tutti i paesi dell’Ue l’ora legale inizia l’ultima domenica di marzo e termina l’ultima domenica di ottobre. Lo stesso fa la Svizzera.
In altri paesi come la Russia, invece, l’ora solare è di fatto sospesa, e si adotta l’ora legale per tutto l’anno.
Al contrario, in molti paesi della fascia tropicale l’ora legale non vieme mai adottata, in quanto la variazione delle ore di luce durante l’arco dell’anno è minima.
La prima volta nel 1916

Il primo a inventare l’ora legale è stato Benjamin Franklin. Ma solo molti anni dopo fu adottata per la prima volta: in piena prima guerra mondiale, per risparmiare energia. Fu nel 1916 che la Camera dei Comuni di Londra diede il via libera al British Summer Time. Poi molti paesi hanno fatto altrettanto.

Un picco jet-lag

In generale, nei giorni immediatamente successivi al “cambio dell’ora” alcune persone lamentano disturbi dovuti all’alterazione del ciclo sonno-veglia. Si tratta dello stesso fenomeno che si riscontra nelle persone che viaggiano in aereo tra paesi separati da diversi fusi orari, il cosiddetto jet lag). In questo caso però l’effetto è minore perché il cambiamento di orario è di una sola ora e molte persone non avvertono alcun disturbo.


Giuseppe per il blog di servizio

#651

Flussi e riflussi storici

Bastimenti emigranti

Scritto da Ispettorato del Congresso Americano sugli immigrati italiani negli USA, 1912

Bastimenti emigranti

Emigrazione italiana in America“Non amano l’acqua, molti di loro puzzano perché tengono lo stesso vestito per molte settimane. Si costruiscono baracche di legno ed alluminio nelle periferie delle città dove vivono, vicini gli uni agli altri. Quando riescono ad avvicinarsi al centro affittano a caro prezzo appartamenti fatiscenti. Si presentano di solito in due e cercano una stanza con uso di cucina. Dopo pochi giorni diventano quattro, sei, dieci. Tra loro parlano lingue a noi incomprensibili, probabilmente antichi dialetti.

Molti bambini vengono utilizzati per chiedere l’elemosina ma sovente davanti alle chiese donne vestite di scuro e uomini quasi sempre anziani invocano pietà, con toni lamentosi e petulanti. Fanno molti figli che faticano a mantenere e sono assai uniti tra di loro. Dicono che siano dediti al furto e, se ostacolati, violenti.

Le nostre donne li evitano non solo perché poco attraenti e selvatici ma perché si è diffusa la voce di alcuni stupri consumati dopo agguati in strade periferiche quando le donne tornano dal lavoro. I nostri governanti hanno aperto troppo gli ingressi alle frontiere ma, soprattutto, non

Albanesi alla fine degli anni 90? No italiani all'inizio del secolo ventesimo Albanesi alla fine degli anni 90? No italiani all’inizio del secolo ventesimo

hanno saputo selezionare tra coloro che entrano nel nostro paese per lavorare e quelli che pensano di vivere di espedienti o, addirittura, attività criminali”.

La relazione così prosegue: “Propongo che si privilegino i veneti e i lombardi, tardi di comprendonio e ignoranti ma disposti più di altri a lavorare. Si adattano ad abitazioni che gli americani rifiutano pur che le famiglie rimangano unite e non contestano il salario. Gli altri, quelli ai quali è riferita gran parte di questa prima relazione, provengono dal sud dell’Italia. Vi invito a controllare i documenti di provenienza e a rimpatriare i più. La nostra sicurezza deve essere la prima preoccupazione”.


Il filosofo Giambattista Vico affermava che la storia è fatta di flussi e riflussi storici. Leggere questa relazione senza conoscerne la fonte o la datazione porterebbe a pensare che sia la relazione di un partito politico, per anni al governo, che ha fatto di questo argomento il suo cavallo di battaglia, salvo poi firmare, regolarmente, il decreto per i flussi e fare entrare nuovi emigranti, indispensabili alla nostra economia. Ma la relazione non parla dei nostri “extra-comunitari” ma bensì di noi italiani verso l’inizio del secolo scorso. L’ultimo capoverso poi è davvero impressionante, ho la pelle d’oca. Quelle persone puzzolenti e tarde di comprendonio sono poi diventate: Nancy Pelosi, capo del parlamento americano; Geraldine Ferraro, prima donna a concorrere alla carica di vice-presidente degli Usa; Fiorello Laguardia, grande sindaco di New York; etc etc. Come affermo da sempre, una maggiore cultura storica non farebbe male alle nostre cellule neuronali.Firma


Leggete anche:

Tamponamento, pronto soccorso e razzismo


Giuseppe per la Storia

#650

 

Google Doodle – 20032012

Google – Doodle del giorno 20 Marzo 2012


Equinozio di primavera – 1° giorno di Primavera

 

Equinozio di primavera - 1° giorno di Primavera

Primo (equinozio) giorno di Primavera - 20 marzo 2012

Il 20 marzo 2012 alle 5.14 (6.14 ora solare dell’Europa centrale) cade l’equinozio di primavera, che segna l’inizio della primavera astronomica nell’emisfero settentrionale.

L’equinozio (dal latino “equi-noctis”, “notte uguale” al giorno) è l’istante di tempo in cui il Sole sorge esattamente ad est e tramonta esattamente ad ovest. È il momento in cui le ore di luce sono quasi uguali alle ore di buio, e quindi la durata del giorno e quella della notte sono uguali.

All’equinozio di primavera, e all’inizio di questa nuova stagione, sono legate feste e tradizioni che si svolgono in tutto il mondo. La primavera celebra il ritorno della fertilità della terra, segna la rinascita della Natura e, con essa, degli uomini.

Giuseppe per Google

#649

Google Doodle – 19032012

Google – Doodle del giorno 19 Marzo 2012


Festa del Papà

 

Google - Doodle del giorno 19 Marzo 2012  Festa del Papà

Festa del papà - 19 marzo 2012

La festa del babbo, come la intendiamo oggi, nasce nei primi decenni del XX secolo, complementare alla festa della mamma per festeggiare la paternità e i padri in generale. La festa è celebrata in varie date in tutto il mondo, spesso è accompagnata dalla consegna di un regalo al proprio padre.
La prima volta documentata che fu festeggiata sembra essere il 5 luglio 1908 a Fairmont in West Virginia, presso la chiesa metodista locale.[1] Fu la signora Sonora Smart Dodd la prima persona a sollecitare l’ufficializzazione della festa; senza essere a conoscenza dei festeggiamenti di Fairmont, ispirata dal sermone ascoltato in chiesa durante la festa della mamma del 1909, ella organizzò la festa una prima volta il 19 giugno del 1910 a Spokane, Washington. La festa fu organizzata proprio nel mese di giugno perché in tale mese cadeva il compleanno del padre della signora Dodd, veterano della guerra di secessione americana.

Giuseppe Google

#648

L’amore è più forte

Amore - Love

Un giorno un ragazzo chiese al vecchio saggio del paese quale fosse la cosa più forte

 

 Amore - Love
Amore - Love Amore – Love

Il saggio dopo qualche minuto gli rispose: Le cose più forti al mondo sono nove:”Il ferro è più forte, ma il fuoco lo fonde. Il fuoco è forte, ma l’acqua lo spegne. L’acqua è forte ma nelle nuvole evapora. Le nuvole sono forti ma il vento le disperde. Il vento è pure esso forte ma la montagna lo ferma. La montagna è forte, ma l’uomo la conquista. L’uomo è forte ma purtroppo la morte lo vince”.
“Allora è la morte la più forte!” – lo interruppe il ragazzo
- “No” – continuò il vecchio saggio – “L’AMORE … sopravvive alla morte!

Giuseppe per la potenza dell’amore

#652

 

Nutella Nutellae

Nutella - Nutella - Nutella - Nutella - Nutella - Nutella - Nutella - Nutella - Nutella - Nutella

De inutilitate nascondimenti barattolorum Nutellae ab illusibus mammibus.

 by Riccardo Cassini

Nutella - Nutella - Nutella - Nutella - Nutella - Nutella - Nutella - Nutella - Nutella - Nutella

The Nutell di Riccardo Cassini - Nutella - Bambino - Nutella - Nutella - Nutella - Nutella - Nutella - Nutella - Nutella - Nutella - Nutella - Nutella

Nutella omnia divisa est in partes tres:Unum: Nutella in vaschetta plasticae. Duum: Nutella in viteris bicchieribus custodita. Treum: Nutella sita in magno barattolo (magno barattolo sì, sed medium est si magno Nutella IN barattolo).Nutella placet omnibus pueris atque puellis sed, si troppa Nutella fagocitare, cicciones divenire, cutaneis eructionibus sottostare et brufolos peticellosque supra facie tua stratos formare atque, ispo facto, diarream cacalleramque subitaneam venire. Propterea quod familiares, et mamma in particulare, semper Nutella celat in impensabilis locis ut eviteant filiis sbafare, come soliti sunt.Sed domanda spontanea nascet: si mamma contraria est filiales sbafationes, perché Nutella comprat et postea celat? Intelligentiore fuisse non comprane manco per nihil…sed forse mammae etiam Nutella sbafant: celatio altrui non est vendetta trasversalis materna propterea quod ea stessa victima fuit, sua volta, matris suae. “Sic heri tua mamma Nutella celavit, sic hodie celis filiis tuis”. Nutella - Nutella - Nutella - Nutella - Nutella - Nutella - Nutella - Nutella - Nutella - Nutella Sed populus totus cognoscit ingenium puoerorum si in ballo Nutella est: vista felinos similante habent ut scruteant in tenebris credentiarum; manes prensiles aracnidarum modo ut arrampiceant super scaffalos sgabuzzinarum; olfactum caninum-canibus superior- per Nutellam scovare inter mucchios anonimarum marmellatarum fructarum.Memento semper: filius, inevitabile, nutella scovat sed non semper magnat. Infactum, fruxtratione maxima filii si habet quando filius scovat barattolorum sed hoc barattolus novus atque sigillatus est, propterea quod si filius aprit et intaccat barattolum intonsum, sputtanatus fuisse! (Eh!Erat novus…).Hoc res demonstrat omnibus mammis nascondimentos novorum barattolorum Nutellae fatica sprecata esse.Non fruxtatione maxima, sed notevolis incavolatio si habet si filius ritrovat barattolorum quasi vacuum, giusto minima cum nutella et alcunam partem manducare non potest quod barattolum vacuum buttatum fuisse ab mamma, non conservatum, inde semper minimum fondum Nutellae rimanendum est. Nutella Nutellae - Nutella - Nutella - Nutella - Nutella - Nutella - Nutella - Nutella - Nutella - Nutella - Nutella Hoc res demonstrat omnibus mammis nascondimentos quasi vacuorum barattolorum Nutellae ulteriore fatica sprecata al quadratum esse.Unica possibilitas felicitatis filii est rinvenire barattolorum medio vacuum et medio plenum, in hoc modo dues o tres cucchiailli Nutellae videantur sbafandi sunt. Sed, post sbafationem, ad editandum sgamati esse mamorandae sunt smucinatio atque mischiatio Nutellae rimastae ut si fingeat nemo toccavit nemo magnavit. Etiam, primariae imoportantiae res, cucchiallus lavare asciugareque ne tracciam ullam lasciare.Hac termia ipotesis unica ragione est pro fatica mammarum, sed ulteriores domandae spontanea nascunt. Ne valet la penam?Hoc casinus toto per tres cucchiaillos fetientos Nutellae ?Qui ve lo fecit fare ? Et, postea, postea, non vi lamentatis si filii, provati astinentiarum Nutellarum, drogaturi sunt! Ullae lacrimae coccodrillarum accettatae sunt: non diciate non avvertendi non fuissimus.Salutiis bacisque Caius Julius Ferrerus                                                                            RICCARDO CASSINI

E dopo la versione in lingua simil-inglese non poteva mancare un epopea della Nutella in lingua simil-latino. Buon divertimento

 

Leggi anche:

La Favola di Cappucciett Red

The Nutell

Giuseppe per le dolci tentazioni

#647

 

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