Mi chiamo Italia

Mi chiamo Italia...  Lo Zoo di 105

Mi chiamo Italia…

Lo Zoo di 105

 Mi chiamo Italia...  Lo Zoo di 105


Mi chiamo Italia – Lo zoo di 105 – Dedico questo video a tutti coloro che ancora ci credono. Grazie allo zoo di 105Firma


Giuseppe per l’Italia.

#888

Corso accelerato Inglese/Veneto

Bandiera Inglese - Britain Flag

Corso accelerato Inglese/Veneto

Bandiera Veneto - Veneto Flag
They locked me I me ga ciavà
Twohands Doman
I have expensive Go caro
Hungry a charity Fame na carità
Always finger Sempre dito
I’m papered Me son incartà
It’s a boom missing winds Ze unboto manca venti
Gold verygood Oro benon
For power Par forsa
I come cakes Vegno torte
My father yes Me par de si
It’s not glass Non ze vero
Dog of the pig Can dal porco
Website out? Sito fora?
Pig and out Porco e fora
It’s a boom missing winds Ze unboto manca venti
Your sea bitch To mare putana
Gold verygood Oro benon
For power Par forsa
If you fly✈ Se te voi
My father yes Me par de si

Dizionario Inglese/Romano


Questo post è comprensibile solo per i veneti :) Firma Horsefly


Giuseppe per il Veneto

#874

 

In nome di Dio, andatevene!

Italia

In nome di Dio, andatevene!

(Oliver Cromwell – 20 aprile 1653 sciogliendo il Parlamento Inglese)

 parlamento Italiano

Oliver Cromwell (Huntingdon, 25 aprile 1599 – Londra, 3 settembre 1658) è stato un condottiero e politico inglese.“Voi siete un gruppo fazioso, nemici del buon governo, banda di miserabili mercenari, scambiereste il vostro Paese con Esaù per un piatto di lenticchie; come Giuda, tradireste il vostro Dio per pochi spiccioli.
Avete conservato almeno una virtù ?
C’è almeno un vizio che non avete preso ?
Il mio cavallo crede più di voi; l’oro è il vostro Dio; chi fra voi non baratterebbe la propria coscienza in cambio di soldi ?
E’ rimasto a qualcuno a cui almeno interessa il bene della Repubblica ?
Siete diventati intollerabilmente odiosi per l’intera nazione; il popolo vi aveva scelto per riparare le ingiustizie, siete voi ora l’ingiustizia !
Ora basta !
Portate via la vostra chincaglieria luccicante e chiudete le porte a chiave.
In nome di Dio, andatevene !”


A voi ricordano qualcosa queste parole? Non vi sembrano dannatamente attuali, in questa Italietta da commedia dell’arte, e allora cari politici tutti: “in nome di Dio andatevene, tutti!” Colpito dal virus dall’antipolitica? No, direi proprio di no, la politica si occupa dei sui cittadini, questi di sicuro no! Cromwell non era una uno stinco di santo, anzi tutt’altro, però il senso della sua frase resta molto attuale.Firma


Giuseppe per un nuovo Rinascimento italiano

#794

 

Buon Compleanno Italia

Bandiera italiana gif

150 anni dell’unità d’Italia.


 

London Philharmonic Orchestra, Luciano Pavarotti, Pier Francesco Poli, Piero de Palma, The John Alldis Choir, Tom Krause & Zubin Mehta - Turandot: Nessun dorma!


Separatore arancione
Italia mia
di Francesco Petrarca
Italia mia, benché ’l parlar sia indarno
a le piaghe mortali
che nel bel corpo tuo sí spesse veggio,
piacemi almen che’ miei sospir’ sian quali
spera ‘l Tevero et l’Arno,
e ‘l Po, dove doglioso et grave or seggio.
Rettor del cielo, io cheggio
che la pietà che Ti condusse in terra
Ti volga al Tuo dilecto almo paese.
Vedi, Segnor cortese,
di che lievi cagion’ che crudel guerra
e i cor’, che ‘ndura et serra
Marte superbo et fero
apri Tu, Padre, e ‘ntenerisci et snoda
ivi fa’ che ‘l Tuo vero,
qual io mi sia, per la mia lingua s’oda.
Voi cui Fortuna à posto in mano il freno
de le belle contrade,
di che nulla pietà par che vi stringa,
che fan qui tante pellegrine spade?
perché ‘l verde terreno
del barbarico sangue si depinga?
Vano error vi lusinga:
poco vedete, et parvi veder molto,
ché ‘n cor venale amor cercate o fede.
Qual piú gente possede,
colui è piú da’ suoi nemici avolto.
O diluvio raccolto
di che deserti strani,
per inondar i nostri dolci campi!
Se da le proprie mani
questo n’avene, or chi fia che ne scampi?
Ben provide Natura al nostro stato,
quando de l’Alpi schermo
pose fra noi et la tedesca rabbia;
ma ‘l desir cieco, e ‘ncontra ‘l suo ben fermo,
s’è poi tanto ingegnato,
ch’al corpo sano à procurato scabbia.
Or dentro ad una gabbia
fiere selvagge et mansuete gregge
s’annidan sí, che sempre il miglior geme;
et è questo del seme,
per piú dolor, del popol senza legge,
al qual, come si legge,
Mario aperse sí ‘l fianco,
che memoria de l’opra ancho non langue,
quando assetato et stanco
non piú bevve del fiume acqua che sangue.
Cesare taccio che per ogni piaggia
fece l’erbe sanguigne
di lor vene, ove ‘l nostro ferro mise.
Or par, non so per che stelle maligne,
che ‘l cielo in odio n’aggia:
vostra mercé, cui tanto si commise.
Vostre voglie divise
guastan del mondo la piú bella parte.
Qual colpa, qual giudicio o qual destino
fastidire il vicino
povero, et le fortune afflicte et sparte
perseguire, e ‘n disparte
cercar gente et gradire,
che sparga ‘l sangue et venda l’alma a prezzo?
Io parlo per ver dire,
non per odio d’altrui, né per disprezzo.
Né v’accorgete anchor per tante prove
del bavarico inganno
ch’alzando il dito colla morte scherza?
Peggio è lo strazio, al mio parer, che ‘l danno;
ma ‘l vostro sangue piove
piú largamente, ch’altr’ira vi sferza.
Da la matina a terza
di voi pensate, et vederete come
tien caro altrui che tien sé così vile.
Latin sangue gentile,
sgombra da te queste dannose some;
non far idolo un nome
vano senza soggetto:
ché ‘l furor de lassú, gente ritrosa,
vincerne d’intellecto,
peccato è nostro, et non natural cosa.
Non è questo ‘l terren ch’i’ tocchai pria?
Non è questo il mio nido
ove nudrito fui sí dolcemente?
Non è questa la patria in ch’io mi fido,
madre benigna et pia,
che copre l’un et l’altro mio parente?
Perdio, questo la mente
talor vi mova, et con pietà guardate
le lagrime del popol doloroso,
che sol da voi riposo
dopo Dio spera; et pur che voi mostriate
segno alcun di pietate,
vertú contra furore
prenderà l’arme, et fia ‘l combatter corto:
ché l’antiquo valore
ne l’italici cor’ non è anchor morto.
Signor’, mirate come ‘l tempo vola,
et sí come la vita
fugge, et la morte n’è sovra le spalle.
Voi siete or qui; pensate a la partita:
ché l’alma ignuda et sola
conven ch’arrive a quel dubbioso calle.
Al passar questa valle
piacciavi porre giù l’odio et lo sdegno,
vènti contrari a la vita serena;
et quel che ‘n altrui pena
tempo si spende, in qualche acto piú degno
o di mano o d’ingegno,
in qualche bella lode
in qualche honesto studio si converta:
così qua giù si gode,
et la strada del ciel si trova aperta.
Canzone, io t’ammonisco
che tua ragion cortesemente dica,
perché fra gente altera ir ti convene,
et le voglie son piene
già de l’usanza pessima et antica,
del ver sempre nemica.
Proverai tua ventura
fra’ magnanimi pochi a chi ‘l ben piace.
Di’ lor: – Chi m’assicura?
I’ vo gridando: Pace, pace, pace.
Canzoniere 
(Rerum vulgarium fragmenta)
O patria mia, vedo le mura e gli archi
Separatore arancione 
All’Italia
di Giacomo Leopardi
E le colonne e i simulacri e l’erme
Torri degli avi nostri,
Ma la gloria non vedo,
Non vedo il lauro e il ferro ond’eran carchi
I nostri padri antichi. Or fatta inerme,
Nuda la fronte e nudo il petto mostri.
Oimè quante ferite,
Che lividor, che sangue! oh qual ti veggio,
Formosissima donna! Io chiedo al cielo
E al mondo: dite dite;
Chi la ridusse a tale? E questo è peggio,
Che di catene ha carche ambe le braccia;
Sì che sparte le chiome e senza velo
Siede in terra negletta e sconsolata,
Nascondendo la faccia
Tra le ginocchia, e piange.
Piangi, che ben hai donde, Italia mia,
Le genti a vincer nata
E nella fausta sorte e nella ria.
Se fosser gli occhi tuoi due fonti vive,
Mai non potrebbe il pianto
Adeguarsi al tuo danno ed allo scorno;
Che fosti donna, or sei povera ancella.
Chi di te parla o scrive,
Che, rimembrando il tuo passato vanto,
Non dica: già fu grande, or non è quella?
Perché, perché? dov’è la forza antica,
Dove l’armi e il valore e la costanza?
Chi ti discinse il brando?
Chi ti tradì? qual arte o qual fatica
O qual tanta possanza
Valse a spogliarti il manto e l’auree bende?
Come cadesti o quando
Da tanta altezza in così basso loco?
Nessun pugna per te? non ti difende
Nessun de’ tuoi? L’armi, qua l’armi: io solo
Combatterò, procomberò sol io.
Dammi, o ciel, che sia foco
Agl’italici petti il sangue mio.
Dove sono i tuoi figli? Odo suon d’armi
E di carri e di voci e di timballi:
In estranie contrade
Pugnano i tuoi figliuoli.
Attendi, Italia, attendi. Io veggio, o parmi,
Un fluttuar di fanti e di cavalli,
E fumo e polve, e luccicar di spade
Come tra nebbia lampi.
Né ti conforti? e i tremebondi lumi
Piegar non soffri al dubitoso evento?
A che pugna in quei campi
L’itala gioventude? O numi, o numi:
Pugnan per altra terra itali acciari.
Oh misero colui che in guerra è spento,
Non per li patrii lidi e per la pia
Consorte e i figli cari,
Ma da nemici altrui
Per altra gente, e non può dir morendo:
Alma terra natia,
La vita che mi desti ecco ti rendo.
Oh venturose e care e benedette
L’antiche età, che a morte
Per la patria correan le genti a squadre;
E voi sempre onorate e gloriose,
O tessaliche strette,
Dove la Persia e il fato assai men forte
Fu di poch’alme franche e generose!
Io credo che le piante e i sassi e l’onda
E le montagne vostre al passeggere
Con indistinta voce
Narrin siccome tutta quella sponda
Coprìr le invitte schiere
De’ corpi ch’alla Grecia eran devoti.
Allor, vile e feroce,
Serse per l’Ellesponto si fuggia,
Fatto ludibrio agli ultimi nepoti;
E sul colle d’Antela, ove morendo
Si sottrasse da morte il santo stuolo,
Simonide salia,
Guardando l’etra e la marina e il suolo.
E di lacrime sparso ambe le guance,
E il petto ansante, e vacillante il piede,
Toglieasi in man la lira:
Beatissimi voi,
Ch’offriste il petto alle nemiche lance
Per amor di costei ch’al Sol vi diede;
Voi che la Grecia cole, e il mondo ammira.
Nell’armi e ne’ perigli
Qual tanto amor le giovanette menti,
Qual nell’acerbo fato amor vi trasse?
Come sì lieta, o figli,
L’ora estrema vi parve, onde ridenti
Correste al passo lacrimoso e duro?
Parea ch’a danza e non a morte andasse
Ciascun de’ vostri, o a splendido convito:
Ma v’attendea lo scuro
Tartaro, e l’onda morta;
Né le spose vi foro o i figli accanto
Quando su l’aspro lito
Senza baci moriste e senza pianto.
Ma non senza de’ Persi orrida pena
Ed immortale angoscia.
Come lion di tori entro una mandra
Or salta a quello in tergo e sì gli scava
Con le zanne la schiena,
Or questo fianco addenta or quella coscia
Tal fra le Perse torme infuriava
L’ira de’ greci petti e la virtute.
Ve’ cavalli supini e cavalieri;
Vedi intralciare ai vinti
La fuga i carri e le tende cadute
E correr fra’ primieri
Pallido e scapigliato esso tiranno;
Ve’ come infusi e tinti
Del barbarico sangue i greci eroi,
Cagione ai Persi d’infinito affanno,
A poco a poco vinti dalle piaghe,
L’un sopra l’altro cade. Oh viva, oh viva:
Beatissimi voi
Mentre nel mondo si favelli o scriva.
Prima divelte, in mar precipitando,
Spente nell’imo strideran le stelle,
Che la memoria e il vostro
Amor trascorra o scemi.
La vostra tomba è un’ara; e qua mostrando
Verran le madri ai parvoli le belle
Orme del vostro sangue. Ecco io mi prostro,
O benedetti, al suolo,
E bacio questi sassi e queste zolle,
Che fien lodate e chiare eternamente
Dall’uno all’altro polo.
Deh foss’io pur con voi qui sotto, e molle
Fosse del sangue mio quest’alma terra.
Che se il fato è diverso, e non consente
Ch’io per la Grecia i moribondi lumi
Chiuda prostrato in guerra,
Così la vereconda
Fama del vostro vate appo i futuri
Possa, volendo i numi,
Tanto durar quanto la vostra duri.

Giuseppe per l’unità d’Italia

#315

 

L’itagliano, almeno sallo!

Matita rossa e blue - Correzione - Scuola - Errori

L’itagliano…..

Corso accelerato d’italiano

Matita rossa e blue - Correzione - Scuola - Errori

matita rossa e blue

 

  • Anche l’occhio va dalla sua parte/Anche l’ottico vuole la sua parte
  • Spezziamo un’arancia in favore della libertà
  • Scambiamoci i connotati
  • Ha bruciato tutte le mappe del successo
  •   Non mettere il dito nella piastra
  •  Non dare alito ai pettegolezzi
  • Eh, qui gatta ci-cogna
  •   Eh, qui gatta ci-coria
  •  Il cane bordò
  •   Ho avuto un lampo di luce
  •  Mettiamo i bastoncini sulle ‘i’
  •  Non bisogna piangere sul latte macchiato
  •   Non fare occhi da mercante
  •   Tagliamo la testa al topo
  •   Non è tutto oro quello che illumina
  •   Dulcis in findus
  •   De gustibus non est sputante
  •   Affrontare le cose a spadatrak
  •   Non posso vivere con la spada di Adamo sulla testa
  •   Non sapevo dove andare, brulicavo nel buio
  •   Uniamo l’utero al dilettevole
  •   Ti licenzio sul tronco
  •  Finchè la vacca va…..
  •   Non voglio fare da capro respiratorio
  •  Non posso fare tutto, non ho il dono dell’obliquità
  •   Chi più lo ha più lo metta
  • Grammatica italiana
     Il buco dell’orzoro
  •   Le api impallinano i fiori
  •   I cristalli di Skaroski
  •   I giardini prensili
  •   Le notti di pediluvio
  •   Divieto di balenazione
  •   Arrivano certe zampate di caldo
  •   E all’improvviso un’onda anonima
  •  Attenzione ai branchi di nebbia
  •   La camicia con i vulevan
  •  Piume di stronzo
  •  I pantaloni a zampa di fosso
  •  Hai preso i depilant nell’agenzia di viaggio?
  •   Qui si batte la fiaccola
  •  Il lavoro mobilita l’uomo
  •   Mi sono dato la zuppa sui piedi
  •   Ha vinto per il rotto della muffa/rotolo della cuffia
  •   Occhio pinocchio dente perdente
  •   Non farmi uscire dai gamberi….ma stendiamo un velo peloso
  •   E’ raro come l’araba felice
  •   Capisce le cose a scopo ritardato
  •   Sono scremato dalla fatica
  •  Non bisogna foschilizzarsi così
  •   Sono un po’ duro di comprensorio/sospensorio
  •   E’ diventata la pietra biliare
  •   Sono il fax-totum
  •   Mi sono uscite le orbite fuori dagli occhi

matita rossa e blue

TRASPORTI

 

  • ‘Ministerico’ dei trasporti
  •  Gli autobus possono camminare lungo le corsie
  • previdenziali/presidenziali
  • In metropolitana ci sono i tappeti rullanti
  •   Ho sbattuto la macchina sul paraguail
  • La mia macchina ha la marmitta paralitica
  • Banchine spargitraffico
  • Non riusciro’ a partire, c’e’ lo sciopero dei voli incontinentali
  • Mi hanno multato per guida in stato di brezza
  • La mia auto ha il salvasterzo
  • La domenica certi treno vengono oppressi
  • In autostrada sono vietate le immersioni ad u
  • I catarro rinfrangenti
  • L’ambulanza correva a sirene spietate
  • Meno male che l’auto aveva l’iceberg incorporato
  • (in autobus) Scende o perseguita?
  • Odio il traffico, per questo prendo i mezzi pubici
  • Che bell’auto nuova fiammegiante

matita rossa e blue

DICA 33

  • Sono piena di smanigliature sulle coscie
  •  Ho un dolore in mezzo allo sterco
  • Ho un accesso al dente
  • Ho la prospera ingrossata
  • Quando ho la pressione bassa cado in calesse
  • Non posso mangiare dolci, ho l’abete alto
  • Sono giorni che non vado al bagno, ho una occasione intestinale
  • Da quando fa la dieta è diventata una sifilide
  • Purtroppo è nel mio carattere:sodomizzo tutto
  • L’adidas è la peste del secolo
  • Ho la spalla lustrata
  • Dovrò fare le cure termiche
  • Le vene vorticose
  • Devo avere le piastrelle basse
  • Ho lo zagarolo nell’occhio
  • La vena giubilare
  • Mi hanno prescritto i gargarozzi contro il mal di gola
  • E’ spizzotremito
  • I raggi ultraviolenti
  • Le pupille gustative

matita rossa e blue

MATERNITA’

 

  • Scusi dov’e’ il reparto ginecologia donne?
  •  I bambini devono mangiare i biscotti al plasma
  • Quella signora ha avuto due gemelli monozotici
  • Chiamate l’ostrica, mia moglie sta per partorire

matita rossa e blue

LENTI

 

  • Da vicino vedo bene, da lontano sono lesbica
  •  E’ miopia o presbiterio?
  • Mi mancano 4 dottrine
  • Non sono fotoigienica

matita rossa e blue

IN FARMACIA

 

  • Aspirina: fluorescente, pubescente, evanescente, fosforescente
  •  Il sapone clinicamente intestato
  • Ho una dafne in bocca
  • La tintura di odio
  • Il bicarbonato di soia
  •   Gli isterismi della cellulite
  • I sandali del dottor Kilder

matita rossa e blue

CULINARIA

 

  • Dolce con l’uva passeragrammatica italiana
  • La frittura di crampi
  • La birra doppio smalto
  • Le scorie di parmigiano reggiano
  • Il pisto alla genovese
  • Una granata di limone con panna
  • La pasta con le gondole voraci
  • A Londra mi ingozzerò di after shave
  • Mi metta la spesa nella busta di cefalon
  • Un caffè con una zolla di zucchero
  • Caciocavallo ammufficato
  • Pesche sciroccate
  • Il forno a microbombe
  • Funghi traforati/intrufolati
  • Zucchero al vento
  • Me lo avvolge nella carta spagnola
  • Non mangiare la cioccolata, ti vengono le eruttazioni cutanee
  • Ci facciamo due braciole sul beautycase?
  • Carta all’uminio
  • La pasticerria mignot
  • Latte pazzamente scremato/parzialmente stremato/screpolato,
  • e a lunga conversazione

matita rossa e blue

VARIE

  • Che fisico…fai bidi bolding?
  • Posso affliggere questi manifesti?
  • Riposiamoci e diamoci una rifucilata
  • Tomba ha vinto lo slavo gigante
  • Al TG parlavano degli ambientalisti islamici
  • Adoro leggere, ma solo nei rigagnoli di tempo
  • Ho comprato un puzzolo da ’200 pezzi
  • Il patè d’animo
  • Di fronte a queste cose rimango putrefatto
  • Sei il non super ultra’
    Grammatica italiana
     Stringi, non ti divulgare
  • Illudere la sorveglianza
  • Siamo agli antilopi
  • La forza di gravidanza
  • Le discriminature razziali
  • Quando passa lascia uno sciame di profumo
  • La rovina della Russia è stata la Pera storica
  • Per le elezioni bisogna procedere allo sballottamneto
  • Lo sciopero è stato rievocato
  • Sintonizziamo gli orologi
  • Quando muoio mi faccio cromare
  • Ho un dubbio a croce
  • Sono rimasto stereofatto
  • C’e’ peluria di operai
  • La polizia ha usato i gas saporiferi
  • Non ha il senso il senso dell’umus
  • Ha studiato da solo e’ un auto di latta
  • L’album degli avvocati
  • Si spende bene nei boyscout
  • Una mandria di pesci
  • Le mando un fax simile
  • Ha lasciato le impronte digitate sulla porta
  • Ha la pedina penale sporca

Giuseppe per la grammatica

#064

 

Lapsus linguae?

Margherita sorridente

Non è ben chiaro se si debba ridere o piangere, perchè sono frasi effettivamente dette!!

Margherita sorridente
  1. Mi puoi disinnescare la segreteria telefonica? (Ordigni moderni)Grammatica
  2. Soffro di vene vorticose. (Sarà un ballerino)
  3. Di fronte a queste cose rimango putrefatto! (Che schifo!)
  4. In farmacia: Puoi darmi un ‘una tantum’? (Forse si chiama ‘tantum verde’?)
  5. Quando muoio mi faccio cromare. (Valido!)
  6. Arriva il treno, hai blaterato il biglietto? (…)
  7. Come faccio a fare tutte queste cose simultaneamente?Dovrei avere il dono dell’obliquità!(La torre di Pisa???)
  8. Un’onda anonima ha travolto i surfisti. (E nessuno la sa riconoscere???)
  9. Almeno l’italiano… sallo! (Eh…)
  10. Basta! Vi state coagulando contro di me!(trasfusione?)
  11. E’ nel mio carattere: quando qualcosa non va, io sodomizzo! (Stategli lontano!)
  12. Anche l’occhio va dalla sua parte. (Si chiama strabismo…)
  13. Non so a che santo riavvolgermi. (Una video cassetta devota…)
  14. Avete i nuovi telefonini GPL? (No mi spiace solo benzina!!!)
  15. Il cadavere presentava evidenti segni di decesso. (Ma va?! Strano)
  16. Prima di operarmi mi fanno un’ autopsia generale. (Auguri!)
  17. Vorrei un pacco di cotone idraulico. (Ha una perdita???)
  18. Abbiamo mangiato la trota salmonellata. (Ancora auguri!)
  19. Vorrei un’aspirina in supposte effervescenti. (Quando si dice faccia da culo…)
  20. Vorrei una maglia con il collo a volpino. (Non era lupetto?)
  21. Devo andare dall’otorinolalinguaiatra. (Che dire…)
  22. Ho visitato palazzo degli infissi a Firenze. (Si ci sono infissi alla finestre e allora??)
  23. GrammaticaVorrei una pomata per l ‘Irpef. (Herpes è difficile!)
  24. Se lo sapevo glielo divo! (Ovvio…)
  25. Usare il DDT fa diventare più grande il buco nell’Orzoro.. (Addio colazione)
  26. Tu non sei proprio uno sterco di santo. (Menomale…)
  27. Tu l’hai letto il fu Mattia Bazar? (Antonella Ruggero???)
  28. E’ andato a lavorare negli evirati arabi. (Contento lui…)
  29. Lo scontro ha causato 5 feriti e 10 confusi. (Uno dei confusi sei tu??)
  30. A forza di andare di corpo mi sono quasi disintegrata. (O disidratata??? Alla faccia della diarrea!)
  31. Mia nonna ha il morbo di Pakistan. (…)
  32. La mia auto ha la marmitta paralitica. (E al posto dei cavalli ha le sedie a rotelle??)
  33. Verrà in ufficio una stragista per il tirocinio. (Si salvi chi può!)
  34. Sono momentaneamente in stand-bike. (L’attesa in bicicletta?)
  35. Che lingua si parla in Turchia? Il turchese. (Logico!!)
  36. Davanti alla sua prepotenza resto illibato.(Si…)
  37. Scendi il cane che lo piscio. (Guinzagliato però!!!!)
  38. Da vicino vedo bene, è da lontano che sono lesbica.(Aiuto)
  39. C’è una peluria di operai. (Che schifo!!)
  40. E’ inutile piangere sul latte macchiato. (Meglio farlo su un bel cappuccino…)
  41. Sono sempre io il cappio espiatorio (L’ impiccato)
  42. Beviamo una Magnum di Kruger. (Salute)
  43. Signora, vorrei 100 grammi di prosciutto senza polistirolo. (Che faccio un po’ fatica a digerirlo)
  44. Mi sono fatta il Leasing al viso. (Pensavo un mutuo…)

Grammatica


Giuseppe per il CEPU

#012

 

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