Una normale giornata scolastica

Lavagna scuola

Una normale giornata scolastica

Prima ora, seconda ora, …….

Lavagna scuola

Una normale giornata scolastica


Iniziato il countdown per l’apertura delle scuole, ecco la sintesi di una normale giornata scolastica… :)


Giuseppe per la routine scolastica

#728

 

Cosa vedete nei miei occhi

La storia del vecchio Cranky

La storia del vecchio Cranky

 

La storia del vecchio Cranky

a storia del vecchio Cranky“Cosa vedi infermiera? Cosa vedete? Che cosa stai pensando mentre mi guardi? “Un povero vecchio”, non molto saggio, con lo sguardo incerto ed occhi lontani, che schiva il cibo, non dà risposte … e che quando provi a dirgli a voce alta : “Almeno assaggia”
Sembra che nulla gli importi di quello che fai per lui. Uno che perde sempre il calzino o la scarpa, che ti resiste, non permettendoti di occuparti di lui, per fargli il bagno, per alimentarlo e la giornata diviene lunga. Ma cosa stai pensando? E cosa vedi ?? Apri gli occhi infermiera !! Perchè tu non sembri davvero interessata a me..
Ora ti dirò chi sono, mentre me ne stò ancora seduto quì a ricevere le tue attenzioni lasciandomi imboccare per compiacerti.
“Io sono un piccolo bambino di dieci anni con un padre ed una madre, Fratelli e sorelle che si voglion bene.
Sono un ragazzo di sedici anni con le ali ai piedi, che sogna presto di incontrare l’amore .. A vent’anni sono già sposo, il mio cuore batte forte, giurando di mantener fede alle sue promesse.
A venticinque ho già un figlio mio.. che ha bisogno di me e di un tetto sicuro, di una casa felice in cui crescere.
Sono già un uomo di trent’anni e mio figlio è cresciuto velocemente, siamo molto legati uno all’altro da un sentimento che dovrebbe durare nel tempo.
Ho poco più di quarant’anni, mio figlio ora è un adulto e se ne va, ma la mia donna mi sta accanto per consolarmi affinché io non pianga.
A poco più di cinquant’anni… i bambini mi giocano attorno alle ginocchia , Ancora una volta, abbiamo con noi dei bambini io e la mia amata..
Ma arrivano presto giorni bui…. mia moglie muore.. guardando al futuro rabbrividisco con terrore..
Abbiamo allevato i nostri figli e poi loro ne hanno allevati dei propri.
E così penso agli anni vissuti… all’amore che ho conosciuto.
Ora sono un uomo vecchio… e la natura è crudele. Si tratta di affrontare la vecchiaia… con lo sguardo di un pazzo.

La storia del vecchio Cranky

Il corpo lentamente si sbriciola… grazia e vigore mi abbandonano. Ora c’è una pietra… dove una volta ospitavo un cuore. Ma all’interno di questa vecchia carcassa un giovane uomo vive ancora e così di nuovo il mio cuore martoriato si gonfia… Mi ricordo le gioie… ricordo il dolore. Io vorrei amare, amare e vivere ancora .. ma gli anni che restano son pochissimi… tutto è scivolato via … veloce.

E devo accettare il fatto che niente può durare..”
Quindi aprite gli occhi gente.. apriteli e guardate..
“Non un uomo vecchio”.. avvicinatevi meglio e… vedete ME !!
Ricordatevi queste parole quando incontrate una persona anziana per evitare di metterla da parte senza guardare all’anima giovane che le sta all’interno perché tutti noi un giorno, saremo così..  Purtroppo”.


Quando un uomo anziano è morto nel reparto geriatrico di una casa di cura in un paese di campagna australiana, si credeva che nulla di valore egli avesse potuto lasciare. Più tardi, le infermiere sistemando i suoi pochi averi, trovarono questa poesia. La qualità ed il contenuto impressionarono lo staff che volle farne tante copie da distribuire agli di tutto infermieri l’ospedale. Un’infermiera di Melbourne volle che una copia della poesia comparisse nelle edizioni di Natale delle riviste di tutto il paese come unico lascito di questo vecchio per i posteri e facendo in modo che figurasse su tutte le riviste per la salute mentale. E’ stata anche fatta una raccolta di immagini dedicata a questa semplice ma eloquente poesia. E così questo vecchio, che nulla pareva potesse dare al mondo, ora è l’autore di questa poesia ‘anonima’ che vola attraverso la rete internet.


Giuseppe per i diversamente giovani

#727

 

10 consigli per il rientro dalle vacanze

L'estate sta finendo...  10 consigli per il rientro dalle vacanze

L’estate sta finendo…

10 consigli per il rientro dalle vacanze 

 L'estate sta finendo...  10 consigli per il rientro dalle vacanze

Insonnia, nervosismo e spossatezza eccessiva: sono i sintomi del “post vacation blues”, la sindrome da rientro che colpisce circa 6 milioni di italiani. Il più delle volte è dovuta al repentino cambiamento delle abitudini, dal clima di relax tipico delle vacanze ai ritmi serrati della vita quotidiana. Dalla psicologa Paola Vinciguerra, presidente dell’Eurodap  (Associazione europea disturbi da attacchi di panico), 10 consigli pratici per tornare al lavoro e a scuola senza soffrire troppo.

1- Dormire: mai passare dalle 8-10 ore di sonno delle vacanze alle 6-7 che al massimo ci si concede quando si rientra. Se ci sono problemi di insonnia, aiuta un bagno caldo con il sale e una tisana rilassante.

2 - Gradualità: rientrare dalle vacanze qualche giorno prima della fine delle ferie in modo da riabituarsi alle temperature ed ai ritmi cittadini. Se possibile, meglio anche riprendere a lavorare gradualmente.

3 - Movimento: se la vacanza è stata “attiva”, continuare a fare attività fisica perché aiuta a diminuire lo stress e a riposare meglio. L’ideale è fare jogging o bicicletta così si sfruttano i vantaggi dello stare all’aria aperta.

4 - Dieta: il cervello ha bisogno innanzitutto di zucchero perciò sì (senza eccessi) ai carboidrati semplici (saccarosio, miele, confetture, frutta) e a quelli complessi (pane, pasta, riso e cereali). Per un aiuto in più all’umore, serve la melatonina contenuta nella buccia dei chicchi d’uva.

5 - Luce: il passaggio dalla luce del sole in spiaggia, a quella artificiale dell’ufficio mette sotto stress corpo e mente. Perciò, meglio fare la pausa pranzo all’aria aperta piuttosto che al bar.

6 - Pensare positivo: ritagliarsi degli spazi di riflessione e concentrarsi sui pensieri positivi spostando l’attenzione sulla speranza e sulle nostre capacità. Solo così avremo l’energia giusta per affrontare le difficoltà del rientro.

7 - Pause frequenti: fare una pausa di almeno 15 minuti ogni due ore per riattivare la circolazione e riposare gli occhi.

8 - Tecnologia out: non tenere in camera da letto né computer, né cellulare, né televisione perché il cervello smette di associare quella stanza al sonno e la considera come un prolungamento del salotto.

9 - A scuola: dopo tre mesi di vacanza, per i bambini è ancora più importante tornare al ritmo della scuola con gradualità. Non si può tornare dalle vacanze e il giorno dopo mandare il bambino a scuola. Diamogli il tempo di abituarsi alle lunghe ore in cui saranno seduti.

10 - Week-end in libertà: finché il tempo lo consente, dedicare il fine settimana al relax e alla famiglia proprio come se si fosse ancora in vacanza. Aiuta a ricaricarsi per iniziare una nuova settimana di lavoro.

Tratto da: Repubblica.it


Righeira – L’estate sta finendo


 Giuseppe per…. l’estate che sta finendo…

#726

Scrivere un curriculum vitae

Scrivere un curriculum vitae modello

Scrivere un curriculum vitae modello: come fare?

25 consigli per compilare il proprio CV

 Scrivere un curriculum vitae modello

scrivere un curriculum vitae modello

Come scrivere un curriculum vitae modello? Cioè: come scrivere un curriculum capace di valorizzare al massimo la tua immagine e le tue competenze ed esperienze professionali?

Innanzitutto, un curriculum è composto da due documenti: la lettera di presentazione e il curriculum vitae vero e proprio.

Dal 2002, esiste uno standard europeo del cv, che però non ha avuto molto successo, perché risulta complicato da compilare e lungo da leggere. Perciò, non farò riferimento a questo tipo di documento. Scarica qui il modello

Ecco i miei 25 consigli su come scrivere un curriculum vitae modello.

1. Conosci te stesso

Per proporti al meglio alle aziende devi avere le idee chiare su te stesso. Cioè: devi sapere bene chi sei e quello che vuoi. Qual è la cosa che sai fare meglio? In quale settore pensi di poter esprimere le tue potenzialità al 100%? Quali sono i tuoi obiettivi di carriera? Quanto tempo vuoi dedicare al lavoro rispetto agli impegni della tua vita privata? A queste domande, che sono fondamentali, puoi rispondere solo tu.

È impossibile scrivere un curriculum vitae modello se non conosci te stesso e, di conseguenza, i tuoi obiettivi lavorativi. Perciò, devi individuare i tuoi punti di forza, le tue caratteristiche personali e i tuoi interessi. Fatto ciò, chiediti: che lavoro mi piacerebbe fare?

Ne consegue che non devi inviare candidature a qualsiasi azienda, ma scegliere un settore specifico, per il quale hai un interesse genuino e una reale preparazione.

2. Scrivi per chi ti leggerà

scrivere un curriculum vitae modelloÈ importante scrivere un curriculum vitaepersonalizzato per ogni azienda a cui ti proponi. È infatti sbagliato compilare un curriculum e inviarlo a centinai di aziende. Così è sparare nel mucchio.

Raccogli il maggior numero di informazioni su ogni singola azienda. Per esempio: guarda il sito web aziendale di ciascuna: come comunica la singola impresa, con quale stile? Se riesci, cerca di scoprire il nome della persona che leggerà il tuo curriculum. Tutte queste azioni ti permetteranno di personalizzare la tua comunicazione a seconda dello specifico destinatario. Si tratta di un modo molto efficace per scrivere un curriculum modello adeguato a ciascuna realtà aziendale.

3. Rispondi a un’inserzione o è un’autocandidatura?

Di solito, si procede a scrivere un curriculum vitae in due occasioni. La prima: in risposta a un’inserzione di ricerca di personale. La seconda: quando si propone la propria autocandidatura, magari dopo aver avuto notizia che l’azienda sta assumendo.

Nel primo caso, si deve citare la fonte con precisione: quasi sempre, c’è un codice da indicare nella lettera di presentazione o addirittura sulla busta. Lo stile di comunicazione dell’annuncio ci dovrà guidare nella redazione del curriculum.

Nel secondo caso, le fonti possono essere molte: un articolo di giornale, una trasmissione televisiva, il sito web dell’azienda ecc. Questa situazione ti dà dei vantaggi: hai più possibilità di scovare informazioni sull’azienda e su chi leggerà il tuo curriculum. Quindi, hai più probabilità di scrivere un curriculum vitae modello.

4. Scegli su quale carta scrivere il curriculum

Il foglio di carta su cui scrivere un curriculum vitae dev’essere in formato A4 e completamente bianco – quindi niente colori né disegni. La carta del foglio dev’essere di buona qualità e la stampa nitida. Il curriculum vitae non dev’essere mai una fotocopia.

Il curriculum va scritto a mano solo se è esplicitamente richiesto dall’azienda. In effetti, alcune imprese usano dei test grafologici per selezionare il personale.

5. Scrivi una lettera di presentazione efficace

Un curriculum vitae va sempre accompagnato da una lettera di presentazione. Anzi: prima del curriculum, fa in modo che il selezionatore veda la tua lettera di presentazione.

Parlerò della lettera di presentazione in un prossimo post. Qui, mi limito a dire che essa deve velocemente spiegare tutto del candidato: chi è, che cosa fa, che cosa ha studiato, che cosa vuole fare e, soprattutto, perché si propone a quell’azienda. Non sottovalutare la lettera di presentazione: scrivere un curriculum vitae modello può non bastare se la lettera di presentazione è banale.

6. Usa la prima persona singolare

Nello scrivere un curriculum vitae è meglio usare la prima persona singolare. In effetti, parlare in terza persona dà l’impressione di scansare le responsabilità. Invece, chi parla in prima persona dà la sensazione di essere protagonista di quello che fa.

7. Sii onesto

Dare enfasi alle proprie capacità è giusto. Dopotutto, stai sottolineando quelle che sono le tue qualità. Ma non esagerare. E soprattutto: non dire bugie. Differenziarsi dagli altri è giusto, barare no. Perciò, non scrivere cose che non sei poi in grado di sostenere al colloquio.

8. Sii concreto

Scrivere un curriculum vitae efficace significa soprattutto parlare di fatti, di risultati, di numeri. Hai ottenuto una promozione? Scrivilo. Hai fatto risparmiare il 20% alla tua azienda con una tua decisione? Scrivilo. Hai acquisito dieci nuovi clienti in un mese? Scrivilo. I fatti, i risultati e i numeri sono il miglior alleato per scrivere un curriculum vitae modello.

9. Sii breve

Essere concisi è indispensabile, anche perché si viene giudicati pure da quello! Molte aziende ricevono decine e decine di curriculum al giorno. Si può perciò immaginare che i loro selezionatori dedichino a ogni curriculum solo pochi secondi d’attenzione. Ecco allora che essere sintetici e saper isolare le informazioni più importanti diventa un obbligo per chi vuole scrivere un curriculum vitae modello.

In questo senso, si possono dare alcuni consigli pratici: il tuo curriculum non deve mai superare ledue pagine. Non usare il trucco di ridurre il corpo del carattere per poter scrivere di più: raggiungerai l’effetto opposto. Primo: perché il selezionatore farà più fatica a leggere il tuo cv. Secondo: perché non conta quanto scrivi, ma quello che scrivi.

Perciò, nello scrivere un curriculum vitae va’ subito al sodo e sii conciso.

10. Usa uno stile semplice e chiaro

Usare uno stile semplice e chiaro è utile per due motivi. Innanzitutto, perché scrivere un curriculum in questo modo dimostra al selezionatore che sei una persona che sa esprimersi con chiarezza. Poi, perché la semplicità ti evita di scrivere curricula troppo lunghi che, come visto in precedenza, sono controproducenti.

In sostanza: usa un vocabolario semplice, non tecnico. Allo stesso tempo, evita le parole colloquiali e le espressioni gergali o dialettali.

11. Niente errori di ortografia, grammatica, sintassi

Qui c’è davvero poco da commentare. Siccome sei giudicato anche per le tue capacità di esprimerti, evita di usare un italiano sciatto. Se vuoi scrivere un curriculum vitae modello, il tuo italiano dev’essere perfetto.

12. Usa il font giusto

Il font Times New Roman va benissimo per scrivere un curriculum su carta. Non variare il font in alcun punto: sceltone uno, devi scrivere con quello tutto il curriculum vitae.

Il corpo del carattere non dev’essere inferiore a undici, altrimenti rischi di scrivere troppo piccolo. Il colore del carattere? Il nero.

13. Cura la sezione dei dati anagrafici

Per scrivere un curriculum vitae efficace, devi prevedere una sezione “dati anagrafici”. In essa, devi scrivere:

- nome e cognome
- data e luogo di nascita
- nazionalità
- domicilio
- telefono fisso o telefono cellulare.
- e-mail personale
- posizione militare
- patenti automobilistiche

Se decidi di indicare anche un numero di telefono lavorativo, specifica che si tratta del numero del lavoro, affinché il selezionatore possa essere discreto. L’e-mail deve essere quella personale e non quella lavorativa. E fa’ attenzione che sia un indirizzo e-mail che ti qualifichi come una persona professionale.

Per quanto concerne la posizione militare: oggi, non è più fondamentale inserirla, poiché il servizio di leva non è più obbligatorio. Parlane solo se hai avuto un’esperienza particolarmente brillante o qualificante.

Anche l’indicazione delle patenti automobilistiche è facoltativa. Inseriscile solo se indispensabili per il lavoro per cui ti candidi.

Una cosa importante per scrivere un curriculum vitae modello: alcuni dati di questa sezione vanno riportati in alto a sinistra su ogni pagina, anche sulla lettera di presentazione. Questi dati sono: nome, cognome, domicilio, numero di telefono e indirizzo e-mail. Aiuteranno il selezionatore a contattarti velocemente.

14. Cura la sezione “Istruzione e formazione”

scrivere un curriculum vitae modello Per sorridere un po’… ma solo un po’!

In questa sezione devi indicare i tuoi titoli scolastici, scuola dell’obbligo esclusa. Parti dal più recente. Indica prima l’anno, poi il tipo di titolo conseguito, l’eventuale votazione – ma solo se è brillante – e il nome dell’istituto che ha rilasciato il titolo. Un esempio:

2012 – Laurea in Lettere moderne, 110/100 – Università degli Studi di Milano

Indica anche il titolo e gli argomenti della tesi, se ritieni che siano pertinenti con la professionalità richiesta dall’azienda a cui decidi di scrivere il curriculum vitae.

In questa sezione puoi anche riportare i corsi di formazione, di specializzazione o di perfezionamento, gli eventuali master, le borse di studio e gli stage professionali.

15. Cura la sezione “Esperienze professionali”

È una sezione fondamentale per scrivere un curriculum efficace e va perciò curata nei dettagli. Per ogni lavoro passato, inserisci il nome dell’azienda, il periodo di collaborazione, una breve descrizione delle mansioni svolte e, se vuoi, il tipo di rapporto di lavoro che avevi – stage, contratto a progetto, contratto a tempo indeterminato ecc.

Se sei alla ricerca del primo impiego che puoi scrivere in questa sezione? Indica le attività extra lavorative che hai svolto in passato e che ti possono qualificare come una persona attiva. Per esempio, indica gli eventuali lavori estivi, le attività nel volontariato, i blog creati ecc.

16. Cura la sezione “Lingue straniere”

Scrivere un curriculum vitae significa anche indicare le lingue che conosci, specificando quanto le conosci. Se vuoi, per ciascuna lingua, puoi specificare le tue abilità scritte, orali e di comprensione. Elenca eventuali viaggi di studio o diplomi di corsi seguiti in Italia o all’estero.

17. Cura la sezione “Conoscenze informatiche”

Elenca in modo dettagliato le capacità di uso dei software e dei linguaggi di programmazione che conosci. Inoltre, specifica il livello di conoscenza dei sistemi operativi e dei seguenti programmi del pacchetto Office: Word, Excel, Access, PowerPoint.

18. Indica i tuoi “Interessi”

Si tratta di indicare i tuoi hobby. Non è una sezione obbligatoria, ma facoltativa.

Presta attenzione a questa sezione del curriculum vitae soprattutto se le tue esperienze lavorative sono scarse. È utile per scrivere un curriculum personalizzato per la singola azienda. In questo senso, seleziona i tuoi hobby facendo attenzione a quelli che ben si sposano con le caratteristiche dell’azienda a cui stai scrivendo.

19. Indica i tuoi “Progetti per il futuro”

Ecco un’altra sezione facoltativa. Per meglio dire: le informazioni contenute qui possono essere inserite nella lettera di accompagnamento.

In questa sezione indica quali sono i tuoi obiettivi professionali. Sta’ attento a non esagerare: tieni i piedi per terra. Personalizza la sezione a seconda dell’azienda che riceverà il tuo curriculum vitae.

20. Cura l’impaginazione del curriculum vitae

Scrivere un curriculum vitae modello ti può senz’altro dare un vantaggio rispetto agli altri candidati. Però, oltre ai contenuti del tuo curriculum, cura anche la loro impaginazione.

In questo senso, il tuo obiettivo dev’essere scrivere un curriculum facile da consultare. Cioè: chi legge deve poter scorrere rapidamente il cv alla ricerca delle informazioni più importanti.

Tranne quando usi il cv nel formato europeo, non esiste un layout grafico preciso per un curriculum vitae: è una questione di gusti personali. La raccomandazione è però quella di scrivere un curriculum semplice e chiaro, che agevoli la lettura e che faccia risaltare le informazioni che contano.

21. Inserisci la liberatoria sulla privacy

La dichiarazione liberatoria sulla privacy è obbligatoria. Molto spesso, scrivere un curriculum vitae senza liberatoria equivale a farti cestinare, perché l’azienda non può trattare i tuoi dati personali.

La frase da inserire è questa: “Autorizzo il trattamento dei miei dati personali ai sensi del D.Lgs. 196/2003”.

22. Firma il curriculum vitae

Se alleghi una lettera di presentazione – cosa caldamente consigliata –, la firma puoi metterla direttamente alla fine della lettera. E deve essere autografa.

23. Non allegare una fotografia

Non è obbligatorio allegare una fotografia al tuo curriculum vitae. A meno che debba scrivere un curriculum in risposta a un’inserzione che la richiede. In questo caso, la fotografia dev’essere in formato tessera e puoi graffettarla direttamente sul cv.

24. Non parlare dei tuoi obiettivi economici

Nello scrivere il curriculum vitae – ma vale anche per la lettera di presentazione – non fare cenno ai tuoi obiettivi economici. Saranno oggetto di discussione nell’eventuale colloquio.

25. Come scrivere un curriculum vitae da inviare via e-mail?

scrivere un curriculum vitae modello

Se devi scrivere un curriculum vitae che poi sarà inviato via e-mail, dovrai inserire il cv come allegato. Considera invece l’e-mail come la tua lettera di presentazione.

Non inviare il tuo curriculum in formato Word (.doc). Non hai infatti la certezza che potrà essere letto dal selezionatore, che potrebbe usare una versione di Word più vecchia della tua. Dunque, come fare? Allega il tuo cv in formato Rich text format (.rtf) oppure in formato PDF.

Attento al nome che dai al file! Un nome come “cv-Rossi” non va bene. Scegli piuttosto: “Rossi-Mario-curriculum-vitae”.

Tratto da: Comunicare sul web

Giuseppe per il blog al servizio dell’occupazione

#725

 

Bassano Del Grappa – 24 agosto 2012

Fotografo disegno

Bassano Del Grappa

24 agosto 2012

View from the Bridge 

 Nikon coolpix s3000
Bassano Del Grappa  - Vista dal Ponte degli Alpini Bassano Del Grappa – 24 agosto 2012 – Vista dal Ponte degli Alpini

Clicca sull’immagine per ingrandire


Shooting date: 24/08/2012
Place: Bassano Del Grappa 
Title: View from the Bridge
Photographer: Giuseppe Horsefly
Camera: Nikon Coolpix 300


Giuseppe per Bassano del Grappa

#724

 

L’amore è meraviglioso… e caro

palloncino cuore

Anello matrimoniale e palloncino

 Quando i dettagli ammazzano il romanticismo!

 Anello di fidanzamento


L’anello di fidanzamento prende il volo - La bionda accetta di sposarlo ed ovviamente lascia andare il palloncino, non sapendo che vi è attaccato il diamante. Ad essere onesti il partner non ha avuto un’idea geniale. Questione di sfiga? o cattivo presagio per il matrimonio futuro? mah


Giuseppe per le promesse d’amore… volatili

#723

 

Piccolo mondo antico e tempi moderni

Carosello Sigla

Bilancio di un’epoca

Un noi che… di rimpianti?

Carosello Sigla

Latte, burro e uova

1950: Vai a prendere il latte dal lattaio, che ti saluta, con in mano il bidone in alluminio; prendi il burro fatto con latte di mucca, tagliato a panetti. Poi chiedi una dozzina di uova che sono messe in un vaso di vetro. Paghi con il sorriso della lattaia ed esci sotto il sole splendente. Il tutto ha richiesto 10 minuti di tempo.

2010: Prendi un carrello del cavolo, che ha una ruota bloccata, che lo fa andare in tutti i sensi salvo in quello che tu vorresti, passi per la porta che dovrebbe girare, ma che è bloccata perché un cretino l’ha spinta; poi cerchi il settore latticini, dove normalmente ti ghiacci e cerchi di scegliere fra 12 marche di burro, che dovrebbe essere fatto a base di latte comunitario. E controlli la data di scadenza…. Per il latte: devi scegliere fra vitaminico, intero, scremato, nutriente, per bambini, per malati o magari in promozione, ma con la data di scadenza ed i componenti…. Lasciamo perdere! Per le uova: cerchi la data di deposizione, il nome della ditta e soprattutto verifichi che nessun uovo sia incrinato o rotto e, accidenti!!! Ti ritrovi i pantaloni sporchi di giallo! Fai la coda alla cassa, ma la cicciona davanti a te ha preso un articolo in promozione che non ha il codice…. allora aspetti e aspetti…. Poi sempre con questo carrello del cavolo, esci per prendere la tua auto sotto la pioggia, ma non la trovi perché hai dimenticato il numero della corsia…. Infine, dopo aver caricato l’auto, bisogna riportare l’arnese rotto e solo in quel momento ti accorgi che è impossibile recuperare la moneta…. Torni alla tua auto sotto la pioggia che è raddoppiata nel frattempo…. E’ più di un’ora che sei uscito.


 Fare un viaggio in aereo

1965: Viaggi con Alitalia, ti danno da mangiare e ti invitano a bere quello che vuoi, il tutto servito da bellissime hostess: il tuo sedile è talmente largo che ci può stare in due.

2010: Entri in aereo continuando ad impigliarti con la cintura, che ti hanno fatto togliere in dogana per passare il controllo. Ti siedi sul tuo sedile e se respiri un po’ forte dai una botta con il gomito allo schienale del vicino. Se hai sete lo stewart ti porta la lista e i prezzi sono stratosferici.


 Michele vuole andare nel bosco all’uscita da scuola. Mostra il suo coltellino a Giovanni, con il quale pensa di fabbricarsi una fionda.

1960: Il direttore scolastico vede il suo coltello e gli domanda dove l’ha comprato, per andarsene a comprare uno uguale.

2010: La scuola chiude, si chiama la polizia, che porta Michele in commissariato. Il TG1 presenta il caso durante il telegiornale in diretta dalla porta della scuola.


 Disciplina scolastica

1960: Fai il bullo in classe. Il professore ti molla una sberla. Quando arrivi a casa tuo padre te ne molla un altro paio.

2010: Fai il bullo. Il professore ti domanda scusa. Tuo padre ti compra una moto e va a spaccare la faccia al prof!


 Franco e Marco litigano. Si mollano qualche pugno dopo la scuola.

1960: Gli altri seguono lo scontro. Marco vince. I due si stringono la mano e sono amici per tutta la vita.

2010: La scuola chiude. Il TG1 denuncia la violenza scolastica. Il Corriere della Sera mette la notizia in prima pagina su 5 colonne.


 Enrico rompe il parabrezza di un auto nel quartiere. Suo padre sfila la cintura e gli fa capire come va la vita.

1960: Enrico farà più attenzione la prossima volta, diventa grande normalmente, fa degli studi, va all’università e diventa una bravo professionista.

2010: La polizia arresta il padre di Enrico per maltrattamenti sui minori. Enrico si unisce ad una banda di delinquenti. Lo psicologo arriva a convincere sua sorella che il padre abusava di lei e lo fa mettere in prigione.


 Giovanni cade dopo una corsa a piedi. Si ferisce il ginocchio e piange. La professoressa lo raggiunge, lo prende in braccio per confortarlo.

1960: In due minuti Giovanni sta meglio e continua la corsa.

2010: La prof è accusata di perversione su minori e si ritrova disoccupata, si becca 3 anni di prigione con la condizionale. Giovanni va in terapia per 5 anni. I suoi genitori chiedono i danni e gli interessi alla scuola per negligenza nella sorveglianza e alla professoressa per trauma emotivo. Vincono tutti i processi. La prof disoccupata è interdetta e si suicida gettandosi da un palazzo. Più tardi Giovanni morirà per overdose in una casa occupata.


 Arriva il 25 ottobre.

1960: Non succedeva nulla.

2010: E’ il giorno del cambio dell’ora legale: le persone soffrono d’insonnia e di depressione.


La fine delle vacanze.

1969: Dopo aver passato 15 giorni di vacanza con la famiglia, nella roulotte trainata da una Fiat 125, le vacanze terminano. Il giorno dopo si ritorna al lavoro freschi e riposati.

2010: Dopo 2 settimane alle Seychelles, ottenute a buon mercato grazie ai “buoni vacanze” ditta, rientri stanco ed esasperato a causa di 4 ore di attesa all’aeroporto, seguite da 12 ore di volo. Al lavoro ti ci vuole una settimana per riprenderti dal fuso orario.


 Come si dice: viviamo in un’epoca davvero formidabile!

Giuseppe per la società che muta

#722

 

Buon Ferragosto 2012

Buon Ferragosto 2012   15 agosto 2012

Buon Ferragosto 2012

 15 agosto 2012

Buon Ferragosto 2012   15 agosto 2012

Buon Ferragosto 2012


Un buon ferragosto a tutti.Buon Ferragosto 2012

Giuseppe per una caldissima estate di divertimento e relax

#721

 

Manuela Scortegagna – L’ultimo pensiero

libri

L’ultimo pensiero

 Manuela Scortegagna - L’ultimo pensiero

Manuela Scortegagna - L’ultimo pensieroCosa succederebbe se il ricchissimo, potente ed arrogante signor B., per uno strano scherzo del destino, si trovasse a dover vivere con una pensione di 886 euro? Cosa farebbe se dovesse improvvisamente fare i conti con la miseria, il risparmio estremo, le code alle Poste, la spesa al discount e una moglie sua coetanea che si chiama Bertilla?
Ma più di tutto: saprebbe conquistarsi il vero rispetto, quello che ci si deve guadagnare sul campo e che non ti puoi comprare quando fai parte della folta schiera dei signor Nessuno?

Un romanzo scritto con ironia e leggerezza, che attinge al vissuto quotidiano di migliaia di famiglie e che affronta e smaschera le contraddizioni e le ipocrisie del momento storico attuale.


Manuela Scortegagna - L’ultimo pensiero

Manuela Scortegagna, nata a Schio nel 1971, vive a Torrebelvicino, un paese del vicentino ai piedi delle Prealpi.

Laureata in Scienze Politiche all’Università di Padova, ha scritto per alcune riviste locali e ha collaborato con il quotidiano “Il Giornale di Vicenza”, ottenendo nel 1995 l’ammissione all’Ordine dei Giornalisti – Pubblicisti.
Ha lavorato per dieci anni presso un istituto bancario e nel 2007 si è dimessa per seguire la sua passione per la didattica. Oggi è un’insegnante precaria di Diritto ed Economia.

Tratto da Aletti Editore


Ho comprato e letteralmente divorato questo libro. L’autrice mi aveva anticipato che mi sarei fatto qualche risata nel leggerlo. A dire il vero di risate me ne sono scappate ben poche, forse perché, visto il periodo storico che abbiamo passato e che ci tocca vivere grazie al nostro Mr B, c’è ben poco da ridere. Ho trovato il libro fantastico, un vero trattato di sociologia. Un condensato di analisi psico/sociologica del nostro periodo: la voglia di gran parte della gente di essere “qualcuno” e quindi di riconoscersi nel DUX corrente; e agli antipodi l’onestà e il senso del dovere che comunque pervade una gran fetta della nostra nazione. La storia e la nemesi storica, che purtroppo, nella realtà non si è ancora realizzata e francamente – credo – non si realizzerà mai.  Mr Jekyll e Dr Hide dell’italica gente. Mi è piaciuto il plot, davvero originale.  Non sono tipo da “happy end”,  ma il finale  è davvero commovente ed originale, mi piaciuto da morire, davvero bello. Cosa dire? sono innamorato di questo libro. Grazie Manuela.

Giuseppe per la buona letteratura

#720

 

10 agosto – La notte delle stelle cadenti

Stelle - Stars

Oggi il tradizionale appuntamento con le stelle e la serata di San Lorenzo. Ma il momento migliore per vederle sarà tra 2 giorni

10 agosto - La notte delle stelle cadenti

Mordillo -  Stelle cadenti«Stella, mia bella stella, desidero che…». Oggi è San Lorenzo e come tradizione e/o scienza vuole il cielo piangerà. Stelle, stelle cadenti. Le lacrime di san Lorenzo martire ucciso arso vivo il 10 agosto 258 (dicono leggenda e tradizione). Particelle di polvere della cometa Swift-Tuttle che entrando nell’atmosfera s’incendiano e si trasformano in meteore (spiegano gli astronomi).

LO SPETTACOLO - Con un picco di cento scie luminose all’ora che quest’anno, a dire il vero, arriverà con due giorni di ritardo, soltanto nella notte a cavallo tra domenica e lunedì. E sarà uno spettacolo godibilissimo: la luna sarà calante e sorgerà dopo mezzanotte regalandoci un palcoscenico particolarmente adatto all’osservazione. Con la complicità delle condizioni meteo che, su buona parte della Penisola, dovrebbero essere buone. L’astrofisica Margherita Hack non esprimerà desideri rivolgendo lo sguardo alle Perseidi. «Sono frammenti di piccoli sassi della nebulosa proto planetaria da cui si è formato il sistema solare e residui delle code delle comete – dice -. L’orbita della Terra taglia questa scia e incontra questi residui che al suo contatto creano la scia luminosa che noi chiamiamo stelle cadenti».

Mordillo - Stelle cadenti Mordillo – Stelle cadenti

LE REGOLE - Sdraiati con gli occhi rivolti al cielo in riva al mare o su un plaid steso in un prato di montagna, le regole della buona osservazione sono sempre le stesse: scegliere un luogo buio, lontano dal luccichio della città, orientarsi verso un orizzonte aperto a Nord-Est, portare con sé solo i propri occhi (binocolo e telescopio non sono indispensabili) e magari un maglione per potersi regalare un lungo spettacolo. Gli astronomi assicurano che se i fattori cielo-buio, cielo-sereno e posizione dell’osservatore sono adeguati si possono vedere almeno una dozzina di stelle cadenti in un’ora.

di Alessandra Mangiarotti – tratto dal Corriere della sera


Auguro a tutti voi l’avverarsi di ogni desiderio espresso in queste notti. E stasera… tutti con il naso all’insù

Giuseppe per i sogni che son desideri

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