Lettera ‘di’ una professoressa

Lettera 'di' una professoressa: "Bocciate mio figlio!

Bocciate mio figlio!

HOAX – BUFALA

 Lettera 'di' una professoressa: "Bocciate mio figlio!

BUONGIORNO - La Stampa
28/06/2013
Beata ingenuità
MASSIMO GRAMELLINI

«Ciao, la lettera sul pizzaiolo costretto a scegliere fra posto fisso e diploma di maturità (pubblicata da alcuni giornali e da cui è stato tratto il Buongiorno di ieri, ndr) non è stata una professoressa a scriverla. E’ opera della nostra agenzia. Abbiamo confezionato una storia da dare in pasto ai media, creato un indirizzo di posta ad hoc e inviato la mail ai tre principali quotidiani italiani con preghiera di non pubblicare il nome dell’autrice. Era l’unico modo per sollevare una riflessione sull’assenza di politiche economiche del governo. Sono certa che Gramellini saprà cogliere il senso di questa operazione che non è pubblicitaria, ma è una denuncia della situazione in cui versano le microimprese come la nostra». Chiara Ioele (Kook Artgency).

Ciao Chiara, sono Gramellini della Pirla Agency. Mi sono fidato di un’identità posticcia, che anche ieri mattina hai confermato con dovizia di particolari alla collega incaricata di intervistarti. Se nella lettera della falsa professoressa ci fossero stati riferimenti offensivi ad altre persone, avrei fatto controlli ulteriori. Invece ti ho creduto. Perché sollevavi un tema che mi sta a cuore: il divorzio, tutto italiano, fra lavoro e cultura. E perché la storia che raccontavi aveva il sapore della vita vera. Sono stato un ingenuo, ma se non mi fidassi – entro certi limiti – della buona fede di chi mi scrive, magari ci saremmo persi la storia di Gabriele Francesco – il neonato abbandonato sotto un traliccio – e quella di Pasquale, il pensionato a cui non aveva mai scritto nessuno. Continuerò a coltivare la mia ingenuità: fa comunque meno danni del cinismo.


Gentile redazione,

Insegno italiano in un istituto tecnico romano e sono commissario interno agli esami di maturità dei miei studenti.
In venti anni di servizio sono tante le cose che mi hanno dato soddisfazione, tanti gli studenti che imparando mi hanno insegnato delle cose. Tanti i sorrisi dopo le promozioni. Qualche più raro, ma impagabile, ringraziamento postumo.
Sono queste le cose che mi hanno dato la forza di continuare questo bellissimo mestiere anche di fronte alla scarsa considerazione professionale ed economica che segna la mia vita come quella di tutti i miei colleghi.
In questo periodo dell’anno è normale ricevere le telefonate da parte dei genitori dei ragazzi. È in gioco il loro futuro dei loro figli e capisco la preoccupazione di ogni genitore di far avere un voto migliore oppure evitare al ragazzo un ulteriore anno scolastico anche quando ce ne sarebbe il bisogno. A seconda del tono dei genitori alcune volte ho sorriso, altre volte mi sono arrabbiata perché sentivo invasa e violata la mia etica educativa. Ho sempre pensato di dover fornire ai miei studenti gli strumenti per affrontare la vita da adulto, per risolvere i problemi o le piccole e grandi complicazioni a cui sarebbero andati incontro una volta usciti da qui.
Ma stamattina ho ricevuto una telefonata che mi ha sconvolto.
Il padre di uno dei miei maturandi, che chiamerò Andrea, mi ha chiesto di bocciare il ragazzo. Andrea è stato uno studente molto volenteroso durante tutto l’anno e non è tra quelli che rischiano in alcun modo la bocciatura. Figlio di una famiglia dignitosa della periferia romana si è barcamenato con caparbia tra lo studio e il lavoro a nero in una pizzeria per aiutare la famiglia.
Non conoscevo il padre del ragazzo e inizialmente pensavo stesse scherzando. Solo dopo le sue insistenze accorate ho capito che diceva sul serio. Mi ha spiegato che i proprietari del ristorante dove Andrea lavora gli hanno assicurato che potevano finalmente assumerlo in maniera stabile grazie alla nuova legge sul lavoro in cui le agevolazioni sono però riservate unicamente a ragazzi senza diploma.
Non sono stata in grado di rispondere, per la prima volta in vita mia mi sono fermata a riflettere sulla mia funzione di educatrice. Un dilemma che non riesco a sciogliere: devo continuare a svolgere il mio ruolo con serietà o non è più giusto assicurare al ragazzo un lavoro stabile e bocciarlo? In fondo come mi ha spiegato il padre, Andrea si può tranquillamente diplomare il prossimo anno avendo però la fortuna di avere già un lavoro.
Io non so davvero cosa fare e spero di essere incappata in un caso limite. Mi chiedo però come sia stato possibile concepire una legge che premiando i giovani privi di diploma rischia di incentivare l’abbandono scolastico. È l’ennesima umiliazione del mio lavoro come di quello di tanti colleghi che nonostante tutto buttano il cuore e l’anima oltre le carenze strutturali della pubblica istruzione. Mi domando a questo punto quale senso abbia il mio lavoro.
(Lettera firmata)


Da stamattina continuo a leggere di questa notizia, professoressa che si sente implorare dal padre di un suo allievo di bocciarlo! Io che avevo pubblicato un’altra lettera ‘ad’ una professoressa , di tenore completamente opposto. Cos’è successo in questo periodo? Cos’è accaduto? Di cosa non mi sono reso conto? La cultura, il sapere dalla notte dei tempi sono sempre stati considerati valori importanti, sia per la sopravvivenza che per la crescita, per lo sviluppo e per il progresso. In che nazione mi trovo adesso, dove tutto ciò è diventato un DISvalore? Ero confuso, adesso sono smarrito, qualcuno mi aiuti. Anche se la lettera è falsa, concordo con quanto afferma Gramellini, è facile cadere nell’imbroglio in quanto in questo Paese, c’è un divorzio in corso tra cultura e lavoro.  (28 giugno 2013).


Giuseppe per la cultura o per la pizza?

#808

 

53


53 (sic! sic! sic! sic! sic! sic! sic! sic! sic! sic! sic!)

  La luna mi porterà fortuna?

23 giugno 2013 - Luna rossa       23 giugno 2013 – Luna rossa
Giuseppe …

#807

Il mio orto

Cesto verdure

Il mio orto. Working in progress…

 Cesto verdure

Gladioli

Il mio orto: non solo verdure – Giugno 2o14


orto

Il mio orto: giugno


Il mio orto: dopo

Il mio orto: dopo


Il mio orto: prima

Il mio orto: prima


Giuseppe per il pollice verde

#806

 

Quando una giornata comincia (davvero) male…

Quando una giornata comincia (davvero) male... - Buongiorno

Quando una giornata comincia (davvero) male…

 Quando una giornata comincia (davvero) male... - Buongiorno


No comment!Firma


Giuseppe per quando ci si sveglia mettendo il piede sinistro giù dal letto…

#806

 

Le lenzuola sporche…

Lenzuola pulite - raso

Le lenzuola sporche……

 Cuore pulito

Lenzuola pulite - rasoUna giovane coppia di sposi novelli andò ad abitare in una zona molto tranquilla della città.
Una mattina, mentre bevevano il caffè, la moglie si accorse, guardando attraverso la finestra, che una vicina stendeva il bucato sullo stendibiancheria.
Guarda che sporche le lenzuola di quella vicina!
Forse ha bisogno di un altro tipo di detersivo…
Magari un giorno le farò vedere come si lavano le lenzuola!
Il marito guardò e rimase zitto.
La stessa scena e lo stesso commento si ripeterono varie volte, mentre la vicina stendeva il suo bucato al sole e al vento.
Dopo un mese, la donna si meravigliò nel vedere che la vicina stendeva le sue lenzuola pulitissime, e disse al marito:
Guarda, la nostra vicina ha imparato a fare il bucato!
Chi le avrà fatto vedere come si fa?
Il marito le rispose: Nessuno le ha fatto vedere; semplicemente questa mattina, io mi sono alzato più presto e, mentre tu ti truccavi, ho pulito i vetri della nostra finestra!
Così è nella vita!
Tutto dipende dalla pulizia della finestra attraverso cui osserviamo i fatti.
Prima di criticare, probabilmente sarà necessario osservare se abbiamo pulito a fondo il nostro cuore per poter vedere meglio.
Allora vedremo più nitidamente la pulizia del cuore del vicino….


Occorre forse un commento? Direi proprio di no!


Giuseppe per la pulizia interiore.

#805

 

A proposito di stupro…

Dolores Valandro insulta Cecile Kyenge: Perché nessuno stupra Cecile Kyenge

Dolores Valandro insulta Cecile Kyenge: Perché nessuno stupra Cecile Kyenge?

 Dolores Valandro insulta Cecile Kyenge: Perché nessuno stupra Cecile Kyenge

Esponenti del centrodestra operese (lega e PDL) ubriachi bestemmiano in chiesa

Pubblicato in rete il video di due consiglieri di centrodestra del comune di Opera che – in visita alla cattedrale di Monaco durante l’Oktoberfest – si riprendono in chiesa: tra birre, volgarità e un paio di bestemmie. Protagonisti del video Fabrizio Angelo Dalcerri, capogruppo Lega Nord, e Antonio Stefano Buono, capogruppo Pdl. http://tv.repubblica.it


Avevo pubblicato questo video qualche anno fa (novembre 2010), all’epoca la Lega e il Centrodestra in genere erano i paladini del Crocefisso, credo sia ritornato d’attualità. Ho sempre diffidato dai dogmatici, da quelli che hanno sempre le certezze in tasca , forse perché io sono sempre pervaso da dubbi. Ma in questi giorni le esternazioni di una “donna” (non so in che altro modo chiamarla) della lega mi hanno fatto gelare il sangue. Come può una donna augurare ad una sua simile di essere stuprata? Solo per il colore della pelle? NON CAPISCO e non mi ADEGUO!!!  Sono un educatore e cerco d’insegnare, oltre la mia materia, anche l’etica, la tolleranza, il diritto eppure chi amministra la “res pubblica”  ogni giorno mi smentisce: è giustificato evadere le tasse, si può stuprare, la costituzione può essere usata per pulirsi il …, la bandiera nel c…. Francamente a questo punto faccio fatica ad orientarmi, per cortesia datemi una bussola, la bussola del BUON SENSO. Non vi annoio oltre, chiudo qui il mio post, e parafrasando Voltaire dico: “Non condivido le tue idee, ma darei la vita perché tu possa liberamente andare………”, riempite i puntini come meglio vi pare!Firma

Giuseppe per la coerenza….

#804

 

O capitano! Mio capitano!

O capitano! Mio capitano!  - Antonio Ranzolin

O capitano! Mio capitano!

 O capitano! Mio capitano!  - Antonio Ranzolin

Il genio del professore “matto” del liceo Tron di Schio, nel vicentino. Quando l’ora di religione insegna che con la fede nell’Uomo si aprono le porte di ogni altra fede.

O capitano! Mio capitano!

 Il professore che ama e crede nei giovani.  Antonio Ranzolin è un docente di religione che insegna al liceo Tron di Schio, in provincia di Vicenza, e nelle sue lezioni cerca di seminare valori importanti. Il professore per raggiungere il suo scopo mette in campo lezioni mirabolanti che affascina gli studenti, anche i più svogliati.

Invita alle sue lezioni tante persone che nella vita hanno compiuto scelte importanti: chi ha lasciato tutto ed è diventato missionario, chi dalla dipendenza dell’alcool ha cambiato vita e O capitano! Mio capitano!adesso aiuta gli altri. Prepara meticolosamente le lezioni con gli ospiti esterni dando ai ragazzi tanti motivi di riflessione e approfondimento. In classe, oltre agli ospiti, utilizza con sapienza tutte le tecnologie: video chiamate, collegamenti con internet, video proiettori, tutto per tenere sempre desta l’attenzione. “L’ora di religione del prof Ranzolin – spiega Nicola Dal Santo- la considero l’ora di attualità. Ci fa conoscere tante realtà dell’Italia e del Mondo, dal volontario al missionario, dalla Terra Santa al Terremoto dell’Emilia. Io, come diversi miei compagni facciamo volontariato, esperienze in case famiglie e altro, un seme che ha messo in noi Ranzolin. Dal primo anno di Liceo fino ad oggi (Nicola è al quinto anno, ndr) ci ha fatto conoscere tante iniziative sociali, insegnato i valori veri e ora quel seme sta dando i suoi frutti. Inoltre è per noi un punto di riferimento, ci lancia tanti spunti, e ci incoraggia a fare esperienze nel sociale”.

Il prof Ranzolin trasmette serenità – sottolinea Giulio Pillan- la lezione l’affronta con il sorriso. Ci fa ampliare le conoscenze, affronta i temi più difficili facendoli capire ed è sempre di buon umore”.
Non avrei mai pensato di fare volontariato se non avessi avuto lui come professore- illustra Luca Dal Santo- le sue lezioni ci fanno venire voglia di metterci in gioco, di aiutare gli altri.  Ci dice sempre che facciamo tutto da soli, ma è lui che ci insegna ogni giorno come diventare persone vere. E’ un grande prof, riesce sempre a trasmetterci qualcosa di positivo”.
O capitano! Mio capitano!“Il prof è gioia, positività, allegria. Lui cerca di innescare positività nella gente- spiega Valeria Vallèri- anche in quelli che non la possiedono. Mi porta sempre come un esempio positivo (Valeria soffre di una malattia rara ma dona gioia di vivere) quando qualcuno degli studenti ha dei problemi, racconta di me, che non mi sono mai fermata ai miei problemi e m’impegno nel sociale. Le sue lezioni sono sempre molto interessanti, ci mostra le realtà della vita, temi che la scuola, la società non affronta. Lui ama stare con noi giovani e trasmette sempre cose positive”.
“E’ un uomo che può cambiare il mondo- esclama Cristiano Bertan- è la positività fatta persona, umile, semplice ma molto preparato. Ho avuto una grande fortuna a diventare suo studente, è una persona che tutti dovrebbero conoscere, gli dovrebbero dedicare una statua. I grandi media dovrebbero divulgare le sue parole e tanta gente ascoltandolo sarebbe capace di cambiare e si potrebbero mettere le basi per un mondo migliore. Ogni sua lezione è sorprendente, tocca temi importanti, ha un’impressioO capitano! Mio capitano!nante cultura umanistica. Alla fine di ogni sua lezione mi trovo a riflettere, lui è un vero insegnate che ha cuore la sua professione di educatore”.

L’opera di Antonio Ranzolin e dei suoi ragazzi è sempre più importante, proprio in questi giorni sono stati citati nel libro di Irene Ciambezzi, “ Donne nel Sisma” dell’associazione APG XXIII. L’estate scorsa una cinquantina di ragazzi del Tron sono partiti dal Veneto per andare in Emilia ad aiutare nel dopo terremoto. Anche quest’anno ci sono altri giovani che vogliono fare esperienze importanti sia in Emilia sia in altri posti. Quando ci sono professori come Antonio Ranzolin che credono nei giovani, i giovani rispondono alla grande!

Riccardo Rossi

http://www.goleminformazione.it/le-buone-notizie/liceo-tron-schio-prof-ranzolin.html/


E’ un mio collega, è un mio amico, ed è un grande professore di Religione, ma che dico, è un grande maestro di vita. Se fossi un genitore sarei orgoglioso di aver un prof come lui ad educare mio figlio. Gli faccio solo un piccolo rimprovero, averci lasciato.  Lui capirà cosa intendo. 


Giuseppe per i veri eroi

#803

 

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