Schio (VI) – 12 gennaio 2015

Fotografo disegno

Schio (VI) - 12 gennaio 2015

Sunrise at Schio

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Schio (VI) - 12 gennaio 2015 - Sunrise Schio (VI) – 12 gennaio 2015 – Sunrise

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Shooting date: 12/01/2015
Place: Schio (VI) 
Title: Sunrise at Schio (VI)
Photographer: Giuseppe Horsefly
Camera: Iphone 6


Giuseppe per Schio

#872

 

Wabi Sabi – 12 variazioni sul tema

Wabi-Sabi

Wabi-Sabi è la bellezza delle cose imperfette, temporanee e incompiute.
Wabi-Sabi è la bellezza delle cose umili.
Wabi-Sabi è la bellezza delle cose insolite.

Wabi-Sabi


La lingua giapponese possiede un lessico per definire l’esperienza estetica che é, o dovrebbe essere, invidiato dal mondo occidentale. Queste parole non sono traducibili direttamente nelle lingue europee, ma offrono una varietà articolata di tipologie di bellezza a cui chiunque può avvicinarsi.
Il Wabi-Sabi è l’aspetto più evidente e caratteristico di quella che noi consideriamo la bellezza giapponese tradizionale e, nel pantheon giapponese dei valori estetici, occupa pressappoco lo stesso ruolo che noi occidentali attribuiamo agli ideali greci di bellezza e perfezione.
Wabi inteso come bellezza è umiltà, asimmetria e imperfezione, una bellezza fatta di disgregazione, di terra, foglie autunnali, erba nella siccità. Wabi dal punto di vista estetico è una connessione con il mondo nella sua imperfezione, un modo di vedere l’imperfezione come incarnazione stessa della bellezza. Sabi significa solitudine, sia come stato di isolamento personale sia come povertà di oggetti. L’arte giapponese della composizione floreale, l’ikebana, per esempio, può essere Sabi in confronto allo stile occidentale, perché dispiega una estrema economia di mezzi, magari solo un paio di steli, e pone altrettanta enfasi in un ramo o in una foglia o in un fiore. Sabi è calma e isolamento, una malinconia che è una delle principali risorse che l’uomo ha della bellezza. Wabi-Sabi è la bellezza delle cose appassite, erose, ossidate, graffiate, intime, ruvide, terrose, evanescenti, incerte, transitorie.

“Wabi-Sabi. 12 Variazioni sul tema” è il titolo della prima edizione del Calendario dell’Inclusione Sociale di Vicenza e Provincia, che ha visto coinvolti in una serie di laboratori sensoriali, fotografici e poetici, più di trenta ospiti dei centri di accoglienza di Vicenza (Casa San Martino della Caritas Diocesana, Albergo Cittadino), Arzignano (Casa Alice Dalli Cani), Bassano del Grappa (Casa San Francesco), Schio (Casa Bakhita), e Valdagno (Asilo Notturno Mulini d’Agno): spazi dove sostare trovando un momento per la cura di sé, in un clima di accoglienza e non giudizio. Un tempo diverso dalla precarietà del quotidiano, dove costruire un momento di revisione personale ma anche di creatività.
Creatività che quest’anno è sfociata nella costruzione di testi poetici ispirati ai tradizionali haiku giapponesi; questi sono andati ad affiancare i ritratti degli ospiti, protagonisti di un servizio fotografico ispirato alla moda dei primi del 900 e alla pittura di Tiziano e Antonello da Messina, e una serie di immagini di paesaggio Veneto colto con sensibilità orientale.
Il tutto condensato in questo calendario che nasce per dissolversi, per far emergere lentamente aspetti minori e nascosti, per mettere in relazione la delicatezza di un paesaggio con la fragilità di un uomo e la sofferenza della parola. Per comprendere l’inevitabilità del cambiamento e l’impossibilità della perfezione e, in definitiva, per donare felicità agli altri.
Questa è la strada che porta al Wabi-Sabi.


Voglio presentare questo progetto vicentino per l’inclusione, perché è molto interessante e poi perché, è come un salmone canadese quando deve andare a riprodursi, va controcorrente. E’ incidentale che nel progetto sia impegnata una mia cara amica. Una di quelle menti fervide e creative che possono dare una grossa mano a questa nazione in piena entropia. Grazie Betta!


Giuseppe per l’inclusione sociale

#746

 

Manuela Scortegagna – L’ultimo pensiero

libri

L’ultimo pensiero

 Manuela Scortegagna - L’ultimo pensiero

Manuela Scortegagna - L’ultimo pensieroCosa succederebbe se il ricchissimo, potente ed arrogante signor B., per uno strano scherzo del destino, si trovasse a dover vivere con una pensione di 886 euro? Cosa farebbe se dovesse improvvisamente fare i conti con la miseria, il risparmio estremo, le code alle Poste, la spesa al discount e una moglie sua coetanea che si chiama Bertilla?
Ma più di tutto: saprebbe conquistarsi il vero rispetto, quello che ci si deve guadagnare sul campo e che non ti puoi comprare quando fai parte della folta schiera dei signor Nessuno?

Un romanzo scritto con ironia e leggerezza, che attinge al vissuto quotidiano di migliaia di famiglie e che affronta e smaschera le contraddizioni e le ipocrisie del momento storico attuale.


Manuela Scortegagna - L’ultimo pensiero

Manuela Scortegagna, nata a Schio nel 1971, vive a Torrebelvicino, un paese del vicentino ai piedi delle Prealpi.

Laureata in Scienze Politiche all’Università di Padova, ha scritto per alcune riviste locali e ha collaborato con il quotidiano “Il Giornale di Vicenza”, ottenendo nel 1995 l’ammissione all’Ordine dei Giornalisti – Pubblicisti.
Ha lavorato per dieci anni presso un istituto bancario e nel 2007 si è dimessa per seguire la sua passione per la didattica. Oggi è un’insegnante precaria di Diritto ed Economia.

Tratto da Aletti Editore


Ho comprato e letteralmente divorato questo libro. L’autrice mi aveva anticipato che mi sarei fatto qualche risata nel leggerlo. A dire il vero di risate me ne sono scappate ben poche, forse perché, visto il periodo storico che abbiamo passato e che ci tocca vivere grazie al nostro Mr B, c’è ben poco da ridere. Ho trovato il libro fantastico, un vero trattato di sociologia. Un condensato di analisi psico/sociologica del nostro periodo: la voglia di gran parte della gente di essere “qualcuno” e quindi di riconoscersi nel DUX corrente; e agli antipodi l’onestà e il senso del dovere che comunque pervade una gran fetta della nostra nazione. La storia e la nemesi storica, che purtroppo, nella realtà non si è ancora realizzata e francamente – credo – non si realizzerà mai.  Mr Jekyll e Dr Hide dell’italica gente. Mi è piaciuto il plot, davvero originale.  Non sono tipo da “happy end”,  ma il finale  è davvero commovente ed originale, mi piaciuto da morire, davvero bello. Cosa dire? sono innamorato di questo libro. Grazie Manuela.

Giuseppe per la buona letteratura

#720

 

Impressioni di Novembre

Foliage Scledense – 01/11/2011 – Le colline


Le foglie stanno volando via dal mondo e sopra c’erano dei messaggi e degli enigmi che non abbiamo decifrato. Anche le mani: lette poco, troppo poco; anche le rughe, i lobi… Non abbiamo letto che dei libri. Guido CeronettiPensieri del tè, 1987








Shooting date: 01/11/2011
Place: Hills of Schio
Photographer: Giuseppe Horsefly
Camera: Iphone 4


Giuseppe per l’autunno

#509

Papilio Machaon – Macaone

Fotografo disegno

Papilio Machaon – Macaone - 24 agosto 2011

 Nikon coolpix
Papilio Machaon – Macaone - Papilio Machaon – Macaone – 24 agosto 2011

Shooting date: 24/08/2011
Place: Schio
Title: Papilio machaon – Macaone
Photographer: Giuseppe Horsefly
Camera: Nikon Coolpix 300


Giuseppe per la flora alpina

#715

 

La prima neve 2010

Fotografia

Stamattina apro la finestra e vedo la prima neve dell’inverno 2010/11

 Fiocco di neve

Schio neve novembre


schio neve novembre



schio neve novembre


Shooting date: 26/11/2011
Place: suburb of Schio
Photographer: Giuseppe Horsefly
Camera: Sony Coolpix


Giuseppe per la prima neve

#296

La prima neve 2010

Fotografia

Stamattina apro la finestra e vedo la prima neve dell’inverno 2010/11

 Fiocco di neve

Neve altovicentino





Shooting date: 26/11/2011
Place: suburb of Schio
Photographer: Giuseppe Horsefly
Camera: Sony Coolpix


Giuseppe per la prima neve

#295

 

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