Happy Days… 2012

HAPPY DAYS

There was a time … HAPPY DAYS

C’erano una volta…. giorni felici.

 HAPPY DAYS
Erin Moran...oggiErin Moran…oggi Erin Moran... 1974/84Erin Moran… 1974/84 Erin Moran... 1974/84Erin Moran… 1974/84

Non è la prima volta che la si vede così. Tutti la ricorderanno come la ragazzina felice della famiglia Cunningham. Ma la piccola Joanie è cresciuta e di felice, almeno secondo quanto mostra questa immagine scattata in Indiana, è rimasto molto poco. Erin Moran, questo il nome dell’attrice americana che per anni ha interpretato il personaggio di Joanie Cunningham nella serie televisiva Happy Days, oggi ha 51 anni ed è stata sfrattata insieme al marito dalla roulotte nella quale abitavano. A cacciare la coppia sarebbe stata la suocera di Erin, stanca della vita dissipata a base di alcol e droghe dei due. Noooo “Sottiletta”, no, questo non lo dovevi fare….Firma


Giuseppe per i giorni felici

#744

 

Piccolo mondo antico e tempi moderni

Carosello Sigla

Bilancio di un’epoca

Un noi che… di rimpianti?

Carosello Sigla

Latte, burro e uova

1950: Vai a prendere il latte dal lattaio, che ti saluta, con in mano il bidone in alluminio; prendi il burro fatto con latte di mucca, tagliato a panetti. Poi chiedi una dozzina di uova che sono messe in un vaso di vetro. Paghi con il sorriso della lattaia ed esci sotto il sole splendente. Il tutto ha richiesto 10 minuti di tempo.

2010: Prendi un carrello del cavolo, che ha una ruota bloccata, che lo fa andare in tutti i sensi salvo in quello che tu vorresti, passi per la porta che dovrebbe girare, ma che è bloccata perché un cretino l’ha spinta; poi cerchi il settore latticini, dove normalmente ti ghiacci e cerchi di scegliere fra 12 marche di burro, che dovrebbe essere fatto a base di latte comunitario. E controlli la data di scadenza…. Per il latte: devi scegliere fra vitaminico, intero, scremato, nutriente, per bambini, per malati o magari in promozione, ma con la data di scadenza ed i componenti…. Lasciamo perdere! Per le uova: cerchi la data di deposizione, il nome della ditta e soprattutto verifichi che nessun uovo sia incrinato o rotto e, accidenti!!! Ti ritrovi i pantaloni sporchi di giallo! Fai la coda alla cassa, ma la cicciona davanti a te ha preso un articolo in promozione che non ha il codice…. allora aspetti e aspetti…. Poi sempre con questo carrello del cavolo, esci per prendere la tua auto sotto la pioggia, ma non la trovi perché hai dimenticato il numero della corsia…. Infine, dopo aver caricato l’auto, bisogna riportare l’arnese rotto e solo in quel momento ti accorgi che è impossibile recuperare la moneta…. Torni alla tua auto sotto la pioggia che è raddoppiata nel frattempo…. E’ più di un’ora che sei uscito.


 Fare un viaggio in aereo

1965: Viaggi con Alitalia, ti danno da mangiare e ti invitano a bere quello che vuoi, il tutto servito da bellissime hostess: il tuo sedile è talmente largo che ci può stare in due.

2010: Entri in aereo continuando ad impigliarti con la cintura, che ti hanno fatto togliere in dogana per passare il controllo. Ti siedi sul tuo sedile e se respiri un po’ forte dai una botta con il gomito allo schienale del vicino. Se hai sete lo stewart ti porta la lista e i prezzi sono stratosferici.


 Michele vuole andare nel bosco all’uscita da scuola. Mostra il suo coltellino a Giovanni, con il quale pensa di fabbricarsi una fionda.

1960: Il direttore scolastico vede il suo coltello e gli domanda dove l’ha comprato, per andarsene a comprare uno uguale.

2010: La scuola chiude, si chiama la polizia, che porta Michele in commissariato. Il TG1 presenta il caso durante il telegiornale in diretta dalla porta della scuola.


 Disciplina scolastica

1960: Fai il bullo in classe. Il professore ti molla una sberla. Quando arrivi a casa tuo padre te ne molla un altro paio.

2010: Fai il bullo. Il professore ti domanda scusa. Tuo padre ti compra una moto e va a spaccare la faccia al prof!


 Franco e Marco litigano. Si mollano qualche pugno dopo la scuola.

1960: Gli altri seguono lo scontro. Marco vince. I due si stringono la mano e sono amici per tutta la vita.

2010: La scuola chiude. Il TG1 denuncia la violenza scolastica. Il Corriere della Sera mette la notizia in prima pagina su 5 colonne.


 Enrico rompe il parabrezza di un auto nel quartiere. Suo padre sfila la cintura e gli fa capire come va la vita.

1960: Enrico farà più attenzione la prossima volta, diventa grande normalmente, fa degli studi, va all’università e diventa una bravo professionista.

2010: La polizia arresta il padre di Enrico per maltrattamenti sui minori. Enrico si unisce ad una banda di delinquenti. Lo psicologo arriva a convincere sua sorella che il padre abusava di lei e lo fa mettere in prigione.


 Giovanni cade dopo una corsa a piedi. Si ferisce il ginocchio e piange. La professoressa lo raggiunge, lo prende in braccio per confortarlo.

1960: In due minuti Giovanni sta meglio e continua la corsa.

2010: La prof è accusata di perversione su minori e si ritrova disoccupata, si becca 3 anni di prigione con la condizionale. Giovanni va in terapia per 5 anni. I suoi genitori chiedono i danni e gli interessi alla scuola per negligenza nella sorveglianza e alla professoressa per trauma emotivo. Vincono tutti i processi. La prof disoccupata è interdetta e si suicida gettandosi da un palazzo. Più tardi Giovanni morirà per overdose in una casa occupata.


 Arriva il 25 ottobre.

1960: Non succedeva nulla.

2010: E’ il giorno del cambio dell’ora legale: le persone soffrono d’insonnia e di depressione.


La fine delle vacanze.

1969: Dopo aver passato 15 giorni di vacanza con la famiglia, nella roulotte trainata da una Fiat 125, le vacanze terminano. Il giorno dopo si ritorna al lavoro freschi e riposati.

2010: Dopo 2 settimane alle Seychelles, ottenute a buon mercato grazie ai “buoni vacanze” ditta, rientri stanco ed esasperato a causa di 4 ore di attesa all’aeroporto, seguite da 12 ore di volo. Al lavoro ti ci vuole una settimana per riprenderti dal fuso orario.


 Come si dice: viviamo in un’epoca davvero formidabile!

Giuseppe per la società che muta

#722

 

60′s Camel Adventures

Come abbiamo fatto a sopravvivere noi che siamo nati negli anni ' 50, ’60 e ’70?

Come abbiamo fatto a sopravvivere noi che siamo nati negli anni ’50, ’60 e ’70?

 Come abbiamo fatto a sopravvivere noi che siamo nati negli anni ' 50, ’60 e ’70?
  1. Da bambini andavamo in auto che non avevano cinture di sicurezza né airbag…
  2. Viaggiare nella parte posteriore di un furgone aperto era una passeggiata speciale e ancora ne serbiamo il ricordo;
  3. Le nostre culle erano dipinte con colori vivacissimi, con vernici a base di piombo.
  4. Non avevamo chiusure di sicurezza per i bambini nelle confezioni dei medicinali, nei bagni, alle porte;Furgone wolkswagen
  5. Quando andavamo in bicicletta o in motorino non portavamo il casco;
  6. Bevevamo l’acqua del giardino, invece che dalla bottiglia dell’acqua minerale…
  7. Trascorrevamo ore ed ore costruendoci carretti a rotelle ed i fortunati che avevano strade in discesa si lanciavano e, a metà corsa, ricordavano di non avere freni. Dopo vari scontri contro i cespugli, imparammo a risolvere il problema. Si, noi ci scontravamo con cespugli, non con auto;
  8. Uscivamo a giocare con l’unico obbligo di rientrare prima del tramonto. Non avevamo cellulari… cosicché nessuno poteva rintracciarci. Impensabile..
  9. La scuola durava fino alla mezza, poi andavamo a casa per il pranzo con tutta la famiglia (si, anche con il papà).
  10. Saturday Night Fever (colonna sonora)Ci tagliavamo, ci rompevamo un osso, perdevamo un dente e nessuno faceva una denuncia per questi incidenti. La colpa non era di nessuno, se non di noi stessi..
  11. Mangiavamo biscotti, pane olio e sale, pane burro e marmellata, la nutella, bevevamo bibite zuccherate e non avevamo problemi di soprappeso, perché stavamo sempre in giro a giocare…
  12. Condividevamo una bibita in quattro… bevendo dalla stessa bottiglia e nessuno moriva per questo, o prendeva malattie;
  13. Non avevamo Playstation, Nintendo 64, X box, Videogiochi, televisione via cavo con 99 canali, videoregistratori dolby surround, cellulari personali, computer, chatroom su Internet… Avevamo invece tanti AMICI;
  14. Uscivamo, montavamo in bicicletta o camminavamo fino a casa dell’amico, suonavamo il campanello o semplicemente entravamo senza bussare e lui era lì e uscivamo a giocare;
  15. Si! Lì fuori! Nel mondo crudele! Senza un guardiano! Come abbiamo fatto? Facevamo giochi con bastoni e palline da tennis; si formavano delle squadre per giocare una partita; non tutti venivano scelti per giocare e gli scartati dopo non andavano dallo psicologo per il trauma;
  16. Alcuni studenti non erano brillanti come altri e quando perdevano un anno lo ripetevano senza patemi e senza che i genitori protestassero e se talvolta i maestri ci “bacchettavano” sapevamo che era solo perché avevano sbagliato e così siamo cresciuti e diventati quel che siamo oggi.. “normali”. Nessuno andava dallo psicologo, dallo psicopedagogo, nessuno soffriva di dislessia né di problemi di attenzione né di iperattività; semplicemente prendeva qualche scapaccione ed era felice ugualmente;
  17. Avevamo libertà, fallimenti, successi, responsabilità e imparavamo a gestirli.

Come abbiamo fatto a sopravvivere? A crescere e diventare grandi? Perché le nuove generazioni che hanno “tutto” non sono “sane” come la nostra?


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Anni 80

Anni 90


Beh sul fatto che siamo venuti su sani, io non ci scommetterei troppo ;)  

horsefly


Giuseppe per i “fantastici” anni 60/70

#357

 

 

Noi che …….. eravamo bambini negli anni ‘50

Happy Days

Noi che eravamo bambini negli anni ‘50

… come abbiamo fatto a sopravvivere?

Happy Days
  1. anni 50 grandi firmeDa bambini andavamo in auto che non avevano cinture di sicurezza né airbag…
  2. Viaggiare nella parte posteriore di un furgone aperto era una passeggiata speciale e ancora ne serbiamo il ricordo.
  3. Le nostre culle erano dipinte con colori vivacissimi, con pitture a base di piombo.
  4. Non avevamo chiusure di sicurezza per i bambini nelle confezioni dei medicinali, nei bagni, alle porte.
  5. Quando andavamo in bicicletta non portavamo il casco e le nostre ginocchia erano sempre sbucciate per le cadute
  6. Bevevamo l’acqua dal tubo del giardino, invece che dalla bottiglia dell’acqua minerale e mangiavamo la frutta sugli alberi senza lavarla.
  7. Happy DaysTrascorrevamo ore ed ore costruendoci carretti a rotelle ed i fortunati che avevano strade in discesa si lanciavano e, a metà corsa, ricordavano di non avere freni Ci costruivamo anche quasi tutti i giochi: spade, archi, frecce … Giocavamo sempre alla guerra ed ora siamo pacifisti.
  8. Uscivamo a giocare con l’unico obbligo di rientrare prima del tramonto sempre sporchi ed ammaccati.
  9. La scuola durava fino a mezzoggiorno, arrivavamo a casa per pranzo, facevamo i compiti (incredibile, da soli!), poi fuori!
  10. Ci tagliavamo, ci rompevamo un osso, perdevamo un dente , ma non c’era alcuna denuncia per questi incidenti. la colpa non era di nessuno se non di noi stessi.
  11. Mangiavamo biscotti, pane e burro, bevevamo bibite zuccherate e non avevamo mai problemi di soprappeso, perché stavamo sempre in giro a giocare (ma anche solo pane e non eravamo denutriti)
  12. Condividevamo una bibita in quattro… bevendo dalla stessa bottiglia e nessuno moriva per questo.
  13. Non avevamo playstation, nintendo 64, x box, videogiochi , televisione via cavo con 99 canali , videoregistratori, dolby surround, cellulari personali, computers, chatroom su internet … invece avevamo amici.
  14. Uscivamo, montavamo in bicicletta o camminavamo fino a casa dell’amico , suonavamo il campanello o semplicemente entravamo senza bussare e lui era li e uscivamo a giocare.
  15. Si! li fuori!, nel mondo crudele! senza un guardiano! come abbiamo fatto?. facevamo giochi con bastoni e palline da tennis, si formavano delle squadre per giocare una partita; non tutti venivano scelti per giocare e gli scartati non subivano alcuna delusione che si trasformava in trauma.
  16. Alcuni studenti non erano brillanti come altri e quando perdevano un anno lo ripetevano. nessuno andava dallo psicologo, dallo psicopedagogo nessuno soffriva di dislessia né di problemi di attenzione né di iperattività; semplicemente ripeteva ed aveva una seconda opportunità.
  17. Avevamo libertà, fallimenti, successi, responsabilità ed imparavamo a gestirli. La grande domanda è:come abbiamo fatto a sopravvivere? e, ad essere le persone che siamo ora ?
  18. appartieni a questa generazione? se la risposta è si, allora raccontalo a gente più giovane perché sappiano come eravamo prima………… sicuramente diranno che eravamo dei noiosi, però siamo stati molto felici!!!!!!!!!

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Ecco l’ultimo “noi che…”, non potevano mancare gli anni 50. Gli anni delle nostre mamme, di Fonzie, del boom economico, del rock n’roll ,,,,,,,,,,,  horsefly


Giuseppe per il nostos 4

#355

 

Noi che… sportivo

I love sport

Noi che… sportivo

 

 I love sport
  • I love sportNoi che…finivamo in fretta i compiti per andare a giocare a pallone sotto casa;
  • noi che…costretti alla regola di “portieri volanti” o ” chi si trova para”,
  • noi che…”portieri volanti” e…”segnare da oltre centrocampo vale?” – Vale…vale tutto!
  • noi che…quando si facevano le squadre, se venivamo scelti per primi ci sentivamo davvero i più bravi, i più importanti;
  • noi che…l’ultimo che veniva scelto era sicuramente destinato ad andare in porta;
  • noi che…avevamo sempre un soprannome passibilmente infamante ma nessuno si offendeva;
  • noi che…chi arriva prima a dieci ha vinto;
  • noi che…mentre facevamo finta di non sentire il richiamo della mamma quando incombevano le tenebre, c’era sempre qualcuno che diceva: “chi segna l’ultimo vince” incurante del punteggio che magari era in quel momento 32 a 1,
  • noi che…abbiamo vissuto con terrore l’epoca delle “Espadrillas” con le quali ai piedi non si poteva giocare a pallone;
  • noi che…se avevamo ai piedi le Adidas Tampico ci sentivamo piu’ forti di Pelè;
  • noi che…invece avevamo ai piedi le Tepa Sport,
  • noi che…il pallone di cuoio sapevano come era fatto perché lo vedevamo in Tv esclusivamente ad esagoni bianchi e neri;
  • noi che…capivano il senso della seconda maglia quando in Tv bianco e nero mandavano le immagini del derby Milan-Inter
  • noi che…o il SUPER TELE (in mancanza d’altro) o l’ELITE (lo standard) o il TANGO DIRCEU se andava di lusso o nei giorni di festa
  • noi che… non potevamo sederci sul pallone altrimenti diventava ovale;
  • I love sportnoi che…il proprietario del pallone giocava sempre anche se era una schiappa e non andava nemmeno in porta;
  • noi che…anche senza la traversa non avevamo bisogno della moviola per capire se era goal. “Goal o rigore” metteva sempre tutti d’accordo;
  • noi che…al terzo corner è rigore;
  • noi che…”rigore seguito da goal è goal” ;
  • noi che…”siete dispari posso giocare?” – “Eh non lo so, il pallone non è mio (nel caso in cui il pretendente fosse uno scarso)!”;
  • noi che…”mi fate entrare?” – “Si basta che ne trovi un altro sennò siamo dispari”;
  • noi che…riconoscevamo i calciatori anche se sulla maglietta non c’era scritto il nome;
  • noi che…”Una vita da mediano” (Oriali-Ligabue) era già una filosofia di vita;
  • noi che…il n° 1 era il portiere, il n°2 ed il n°3 i terzini destro e sinistro, il n° 4 il mediano di spinta, il n° 5 lo stopper, il n° 6 il libero, il n° 7 l’ ala destra, il n° 8 una mezzala , il n° 9 il centravanti, il n° 11 l’altra punta possibilmente mancina, il n° 10 la mezzala con la fascia di capitano perchè era inevitabilmente il piu’ bravo;
  • noi che…perché un giocatore entrasse in nazionale doveva fare una trafila di 2/3 anni ad alto livello;
  • noi che…gli stranieri al massimo 2 per squadra e li conoscevamo tutti;
  • noi che…dormivamo con le figurine Panini sotto il cuscino ;
  • noi che…quando aprivamo le bustine intonse pregavamo per non trovare triplone o quadriplone PILONI ; il 2° mitico portiere della Juve che non aveva mai giocato una partita per colpa di ZOFF;
  • noi che…avevamo in simpatia Van de Korput per il nome e Bruscolotti perché sembrava più vecchio di nostro padre
  • noi che…il calcio in Tv lo guardavamo solo la Domenica ed il Mercoledì;
  • noi che…il sabato mattina eravamo terribilmente stanchi perché la sera prima avevamo visto Cesare Cadeo dopo Premiatissima;
  • I love sportnoi che…la Domenica alle 19,30 vedevamo un tempo di una partita di calcio;
  • noi che…vivevamo in attesa di 90° minuto e ci sentivamo protetti dalle figure paterne di Paolo Valenti, Necco da Napoli, Bubba da Genova, Giannini da Firenze, Vasino da Milano, Castellotti da Torino, Pasini da Bologna, Tonino Carino da Ascoli, Stroppa “riporto” da Bari o Lecce
  • noi che…la Stock di Trieste è lieta di presentarvi …papapà…papapà …papapapaaaaaa…paparapà ;
  • noi che…Ciotti :…”scusa Ameri,scusa Ameri….clamoroso al Cibali” (che nella nostra fantasia era piu’ famoso di Catania);
  • noi che…”tutta la squadra dell’ Internazionale retrocede a protezione dei 16 m” (sempre Ciotti);
  • noi che…ci ricordiamo i festeggiamenti del n. 1.000 della Domenica Sportiva;
  • noi che…alla DS potevamo vedere i servizi della serie A, i goal della serie B, il Gran Premio, Tennis. Basket e la pallavolo senza doverci sorbire ore di chiacchiere per vedere 4 goal;
  • noi che…Galeazzi l’abbiamo visto magro;
  • noi che…”il piede proletario di Franco Baresi” (Beppe Viola); “Maradona ha mano cucita sotto il piede sinistro” (Gianni Brera);
  • noi che…andavamo all’amica del cuore di quella che ci piaceva e le chiedevamo: “Dici a Maria se si vuole mettere con me?” Il giorno dopo tornava e la risposta era sempre la stessa: “Ha detto che ci deve pensare…”
  • noi che…Maria ancora ci stà pensando!
  • noi che…agli appuntamenti c’eravamo sempre tutti, anche senza telefonini;
  • noi che…oggi viviamo lontani, ma quando usciamo di casa e giriamo l’angolo speriamo sempre di incontrarci con il pallone in una busta di plastica;
  • noi che…oggi sorridiamo quando in Tv si inventano i più incredibili sondaggi tipo: “chi è stato il piu’ forte giocatore di tutti i tempi: Pelè o Maradona?” senza considerare che di Pelè abbiamo visto sempre gli stessi 4/5 goal;
  • noi che…se incontriamo per strada Biscardi vorremmo investirlo.
  • Voi che…questo giocattolo ce lo avete rotto… brutti bastardi!

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#354

 

Noi che….. I suoni, i colori, le emozioni degli anni andati

I love 60s

Noi che….. I suoni, i colori, le emozioni degli anni andati…..

 

 I love 80s

  • anni 50Noi che giocavamo a Nascondino a tutte le ore.
  • Noi che ci divertivamo anche facendo “Strega comanda color…”.
  • Noi che le femmine ci obbligavano a giocare a “Regina reginella” e a “Campana”.
  • Noi che bastavano due tappi per iniziare il giro d’Italia.
  • Noi che facevamo “Palla Avvelenata”.
  • Noi che giocavamo regolare a “Ruba Bandiera”.
  • Noi che non mancava neanche “dire fare baciare lettera testamento”.
  • Noi che litigavamo per stabilire se un gradino valeva come “rialzo” a “Rialzo buzzico”.
  • I love 60sNoi che ci sentivamo ricchi se avevamo “Parco Della Vittoria e Viale dei Giardini”.
  • Noi che se avevi “Vicolo Corto e Vicolo Stretto” perdevi sicuro.
  • Noi che i pattini avevano 4 ruote e si allungavano quando il piede cresceva.
  • Noi che mettevamo le carte da gioco con le mollette sui raggi della bicicletta.
  • Noi che chi lasciava la scia più lunga nella frenata con la bici era il più figo.
  • Noi che “se ti faccio fare un giro con la bici nuova non devi cambiare le marce”.
  • Noi che passavamo ore a cercare i buchi sulle camere d’aria mettendole in una bacinella.
  • Noi che ci sentivamo ingegneri quando riparavamo quei buchi col tip-top.
  • I love 70sNoi che andavamo in due sulla Graziella, e piú grandi sul Ciao.
  • Noi che il Ciao si accendeva pedalando.
  • Noi che suonavamo al campanello per chiedere se c’era l’amico in casa.
  • Noi che ogni volta che suonavamo rispondeva la madre.
  • Noi che pensavamo di avere segreti.
  • Noi che i segreti li avevamo davvero.
  • Noi che abbiamo maneggiato sostanze chimiche come il pongo, il DAS e la gommapane.
  • Noi che abbiamo manipolato anche la MIKRONITE.
  • Noi che facevamo a gara a chi masticava più big babol contemporaneamente.
  • I love 80sNoi che avevamo adottato gatti e cani randagi che non ci hanno mai attaccato nessuna malattia mortale anche se dopo averli accarezzati ci mettevamo le dita in bocca.
  • Noi che quando starnutivi, nessuno chiamava l’ambulanza.
  • Noi che non sapevamo leggere il termometro.
  • Noi che prima di adoperarlo, “il termometro lo devi scaricare”.
  • Noi che i termometri li rompevamo, e le palline di mercurio giravano per tutta casa.
  • Noi che se sospettavamo che ci volevano fare la puntura, ci nascondevamo sotto il letto.
  • Noi che se c’era un pallone e 4 alberi era già tutto ok per giocare a calcio.
  • Noi che se non c’erano gli alberi si giocava lo stesso.
  • I love 90sNoi che dopo la prima partita c’era la rivincita, e poi la bella, e poi la bella della bella..
  • Noi che se passavamo la palla al portiere coi piedi e lui la prendeva con le mani non era fallo.
  • Noi che il portiere era l’1, lo stopper era il 5 e il centravanti il 9.
  • Noi che “Non puoi giocare a pallone con noi perchè siamo già pari”.
  • Noi che non dovevamo far tardi.
  • Noi che era pronta la cena proprio al momento del calcio di rigore.
  • Noi che giocavamo a pallone anche in casa, con la palla di spugna.
  • Noi che passavamo pomeriggi giocando a Risiko.
  • Noi che giocavamo a “Indovina Chi?” anche se conoscevi tutti i personaggi a memoria.
  • Noi che giocavamo a Forza 4.
  • I love sportsNoi che Scarabeo non ci piaceva.
  • Noi che il cubo di Rubik non l’abbiamo mai finito, perlomeno senza barare..
  • Noi che ci scambiavamo le figurine prima delle lezioni (e durante, e dopo..).
  • Noi che giocavamo a fiori frutta e città (e la città con la D era sempre Domodossola).
  • Noi che con le 500 lire di carta ci venivano 10 pacchetti di figurine.
  • Noi che ci mancavano sempre quattro figurine per finire l’album Panini.
  • Noi che odiavamo i PlayMobil.
  • Noi che avevamo la pista Polistil, e le femmine Cicciobello col disco che frignava.
  • Noi che avevamo le macchine filoguidate, e le femmine la casa di Barbie con l’ascensore.
  • Noi che ci spaccavamo i diti per giocare a Subbuteo.
  • Noi che con un ramo di salice facevamo l’arco per sentirci Orzowei.
  • Love isNoi che avevamo il “nascondiglio segreto” con il “passaggio segreto”.
  • Noi che nei prati al buio tra il frinire delle cicale scorgevamo ancora le lucciole (e non sapevamo sarebbero state le ultime).
  • Noi che a volte si litigava.
  • Noi che 5 minuti dopo era già tutto dimenticato..
  • Noi che “se fai questo non sei più amico mio”.
  • Noi che giocavamo per ore a “Merda” con le carte.
  • Noi che nessuno sapeva le regole del Tresette!
  • Noi che avevamo il mangiadischi schiacciato con il manico.
  • Noi che le cassette se le mangiava il mangianastri, e ci toccava riavvolgere il nastro con la penna.
  • Mafalda - QuinoNoi che in TV guardavamo solo i cartoni animati.
  • Noi che avevamo i cartoni animati belli…!!
  • Noi cha avevamo la tv in bianco e nero.
  • Noi che litigavamo su chi fosse più forte tra Goldrake e Mazinga (Mazinga, ovvio..)
  • Noi che guardavamo “La Casa Nella Prateria” anche se metteva tristezza.
  • Noi che sognavamo un’avventura alla Ambrogio Fogar.
  • Noi che a Natale guardavamo “Il piccolo lord”, perchè lo davano fisso.
  • Noi che ridevamo se un amico rideva.
  • Noi che ridevamo se un amico piangeva!
  • Noi che abbiamo raccontato 1.500 volte la barzelletta del fantasma formaggino.
  • Noi che le scarpe nuove duravano una settimana..
  • Noi che le scarpe nuove restavano pulite un’ora!
  • Noi che la domenica con le scarpe nuove dovevamo andare alla messa.
  • Noi che alla messa ridevamo di continuo.
  • Noi che ci emozionavamo per un bacio su una guancia.
  • Noi che telefonavamo di nascosto.
  • Noi che non avevamo il cellulare per andare a parlare in privato sul terrazzo.
  • Noi che i messaggini li scrivevamo su dei pezzetti di carta da passare al compagno.
  • Noi che c’era la Polaroid e aspettavi che si vedesse la foto.
  • Noi che quando ritiravi le foto dal fotografo eravamo curiosi di vederle.

Questo per girare un po’ il coltello nella piaga.


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Giuseppe per il NOSTOS

#353

 

Happy Days

E’ morto il signor Cunningham

 

 Happy days

ANSA) – WASHINGTON, 19 OTT – L’attore Tom Bosley, famoso per il ruolo di Howard Cunningham (il padre di Richie) nella serie ‘Happy Days’, e’ morto nella sua abitazione a Palm Spring, in California. Aveva 83 anni. Bosley aveva ottenuto il suo primo successo come attore a Broadway nel 1959 come protagonista del musical ‘Fiorello!’, ma era stato il ruolo di Howard Cunningham in Happy Days a rendere il suo volto familiare agli americani.

Interpretava anche lo sceriffo Amos Tupper nella serie tv ‘La Signora in Giallo’.


E’ morto il signor Cunningham di Happy Days…. e adesso noi e Fonzie saremo un po’ più soli……

horsefly


Giuseppe per i giorni felici……

#274

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