Festa del papà 2012

19 marzo 2012 - Festa del papà - Homer e Bart

19 marzo 2012 – Festa del papà

 19 marzo 2012 - Festa del papà - Homer e Bart

Lettera di un padre alla propria figlia…

19 marzo 2012 - Festa del papàOggi parliamo bene di un uomo che non viene considerato molto, ma che a un certo punto della sua vita NON ha preso una decisione e ha fatto comunque un figlio, o magari meglio per lui, una figlia, ed è a questa ragazza che vorrei parlare… Quando parliamo di quest’uomo che ci conosce un po’ meglio solo da grandi dobbiamo considerare sempre il fatto che parliamo di un bambino che diventa ragazzo e poi uomo suo malgrado, ma non diventa mai adulto e tutte le cose della vita gli cadono addosso anche se lui non vorrebbe, perché sa di doverle affrontare senza sapere come. È quell’uomo che a volte non ha un posto dove stare a casa, perché torna sempre per ultimo, e solo da vecchio lo trovi sempre sulla poltrona con un giornale e ti farà finalmente tenerezza: perché tuo padre è quell’uomo che ti ha insegnato ad andare in bicicletta tenendoti il sellino da dietro per non farti cadere. È quell’uomo del quale ti ricordi solo all’ultimo momento di farti una foto con lui ai tuoi compleanni e se invece al suo ti scordi di fargli gli auguri non ci rimarrà male perché lui lo sa che non l’hai fatto apposta. Sappi che quell’uomo, quando uscirai per la prima volta con un ragazzo, non dormirà 19 marzo 2012 - Festa del papàtutta la notte aspettando il tuo ritorno, e il giorno dopo non ti chiederà come è andata non perché non gli interessa ma perché ha paura che tu ti sia trovata bene con un ragazzo che con te non c’entra niente. È quell’uomo che quando trovi una sua foto da giovane, ti sembra sempre fichissimo e ti dispiace di non averlo conosciuto allora quando faceva lo scemo con tua madre. È un uomo che ogni volta che esce con la macchina spera che piova per incontrarti e darti un passaggio. Tuo padre è quell’uomo che quando tornavi troppo tardi ti sgridava ma dentro ti voleva solo abbracciare. È quell’uomo che può litigare con chiunque per tutta la vita ma con te vorrà sempre fare pace in un attimo perché è quell’uomo che ti amerà come non ha mai amato niente nella sua vita. Tuo padre è quell’uomo che quando ti sposerai compierà l’ultimo sacrificio che la vita gli chiede: portarti all’altare e guardarti da dietro mentre ti lascia la mano… E ricordati, cara figlia mia, che se una volta, quando sarai una donna, dovessi attraversare un momento difficile in cui ti sentirai sola come mai ti è successo e non troverai nessuno accanto, dovrai girare la testa per guardare dietro di te. E troverai un uomo solo. Tuo padre.

Dal web


Leggete anche: 

Dedica di un padre al proprio figlio


Giuseppe per i papà

#646

 

Le 5 domande più difficili delle donne

Coppia

Le 5 domande più difficili che può farvi una donna

 

 Coppia
Le 5 domande sono:
A cosa stai pensando?
Mi ami?
Ti sembro grassa?
Pensi sia più bella di me?
Che faresti se morissi?
 

Ciò che rende queste domande così difficili è il fatto che ognuna può esplodere in una ferocissima lite e/o divorzio se l’uomo non risponde correttamente, ovvero in modo disonesto. Ad esempio:
 
Uomo che pensa1- “A cosa stai pensando?”
Ovviamente la risposta corretta è “Scusa se sembravo distratto cara, stavo riflettendo su quanto sono fortunato ad aver incontrato una donna intelligente, bella, attenta e meravigliosa come te”.
Naturalmente questa affermazione non ha attinenza con ciò che lui stava pensando in quel momento, probabilmente una di queste cose:
Calcio
Selen nuda
Quanto sei grassa
Lei è più carina di te
Come spenderebbe i soldi dell’assicurazione se lei morisse
Secondo l’articolo di Sassy, la miglior risposta a questa stupida domanda è venuta da Al Bundy di “Sposato con Figli” a sua moglie Peg: ” Se avessi voluto fartelo sapere, avrei parlato invece di pensare.”
Anche le altre domande hanno una sola risposta corretta ma molte errate.
 
Mi ami?2 – “Mi ami?”
La risposta corretta è “Si”. Per coloro che sentono il bisogno di essere più elaborati si pùo rispondere “Si, cara”.
Le risposte errate sono:
Penso di sì
Staresti meglio se dicessi di sì?
Dipende da ciò che intendi per amore
Ha importanza?
Chi, io?
 
Ti sembro grassa? Donna Grassa3 – “Ti sembro grassa?”
La risposta corretta nel lasciare velocemente la stanza consiste nell’affermare con enfasi “No,certamente no!”.
Le risposte errate sono:
Non direi che sei grassa ma neanche magra
Rispetto a cosa?
Un poco di peso extra ti dona
Ho visto donne più grasse
Puoi ripetere? Pensavo alla tua assicurazione
 

4 – “Pensi sia più carina di me?”

La lei in questione può essere una ex, una passante che stavate fissando così intensamente da rischiare un incidente stradale o un’attrice in un film. In ogni caso la risposta corretta è “No, tu sei molto più bella”.
Pensi sia più carina di me? - Donna bellaLe risposte errate sono:
Non più bella, bella in modo diverso
Non sò come si possano considerare certe cose
Sì ma scommetto che tu hai più personalità
Solo nel senso che è più magra e più giovane
Puoi ripetere? Pensavo alla tua assicurazione
 
5 – “Che faresti se morissi?”
Risposta corretta:”Cara, nel caso di un tua prematura dipartita la vita cesserebbe di avere senso per me, quindi mi butterei sotto il primo camion della pizza Domino che mi capitasse davanti”
Questa potrebbe essere la più stupida di queste domande,come illustrato da quanto segue:
“Caro” disse la moglie “Che faresti se io morissi?”
“Sarei terribilmente triste” rispose il marito “Perchè fai queste domande?”
“Ti risposeresti?” insistette la moglie
“No di certo” disse lui.
“Non ti piace essere sposato?” disse lei
Che faresti se morissi? - Morte“Certo cara”
“Allora perchè non ti risposeresti?”
“Va bene, mi risposerei” rispose il marito.
“Lo faresti?” disse la moglie vagamente offesa
“Sì” rispose lui.
“Dormiresti con lei nel nostro letto?” disse lei dopo una lunga pausa
“Beh, penso di sì” rispose il marito.
“Capisco” disse indignata la moglie “E le permetteresti di indossare i miei vestiti?”
“Se lei lo volesse penso di sì”
“Davvero” disse freddamente la moglie “E metteresti via le mie foto e le rimpiazzeresti con le sue?”
“Sì. Penso sarebbe la cosa più corretta da fare”
“Ah è così?” disse la moglie scattando in piedi “E suppongo che le permetteresti di giocare con le mie mazze da golf”
“Certamente no cara, lei è mancina.”
 

Giuseppe per le trappole delle donne

#645

 

Stand up for downs

Sindrome di Down

Stand up for downs

La ballata delle NON-PERSONE

 

 Sindrome di Down
Stand up for downs !!! – Nasco down? – Potrebbero uccidermi…
 
Amici di Facebook e dei blog, vi invitiamo tutti a partecipare all’evento: LA BALLATA DELLE NON-PERSONE (ovvero: Stand up for downs). Vi invitiamo, cioè, sabato 17 marzo (possibilmente intorno alle 15 del pomeriggio), a SOSTITUIRE la foto del vostro profilo con quella di Cristina Acquistapace (che trovate qui sotto), e a MANTENERE la nuova foto per una settimana (fino a sabato 24 marzo).
Link alle foto di Cristina da cui scaricare la foto per il proprio profilo: https://docs.google.com/open?id=0B4NZrIoBhCQDa3FQUnVOSjFTUy1SdTlDcmJ1MER6QQ
E questo:
- Per manifestare una civile forma di dissenso rispetto alle idee espresse da due ricercatori italiani (Alberto Giubilini e Francesca Minerva) nella rivista “Journal of Medical Ethics”: sarebbe moralmente lecito uccidere i neonati disabili
- Per ricordare a tutti che il 21 marzo è la Giornata Mondiale per la Trisomia 21 – “World Down Syndrome Day”
Vi preghiamo, ugualmente, di fare “passa parola”, chiamando amici e conoscenti a partecipare all’evento: a identificarsi con il volto di Cristina e di tutti i disabili e a ballare con loro la BALLATA DELLE NON-PERSONE…
Anch'io sono Down - Cristina AcquistapaceCRISTINA ACQUISTAPACE è una ragazza down della Valtellina. Alcuni l’hanno conosciuta durante assemblee studentesche fatte nelle scuole, come è avvenuto a Schio (VI). Altri la conosceranno tra qualche mese a Catania. Molti l’hanno vista intervistata in televisione. Qualcuno ha seguito anche una fiction, trasmessa da TV2000, in cui ha recitato una parte.
Non so se lo sai, Cristina, ma tu, appena nata, durante i primi giorni, durante le prime settimane di vita, eri una PRE-PERSONA, cioè una NON-PERSONA (come del resto noi tutti, appena nati: anche i più sani, i più robusti, i più belli…). Sì, eri una non-persona (in atto), e i tuoi genitori – i tuoi magnifici genitori – avrebbero avuto, secondo i giovani ricercatori italiani Alberto Giubilini e Francesca Minerva, tutto il diritto morale di farti fuori. No, non sarebbe stato un “infanticidio”: il termine ferisce troppo la coscienza. Sarebbe stato un “aborto post-natale”: l’espressione sembra più digeribile… Saresti stata, in quei giorni, una PERSONA SOLTANTO IN POTENZA: non avevi alcun diritto di vivere, Cristina, come del resto noi tutti, e i tuoi, a ucciderti, avrebbero solo risparmiato a se stessi traumi psicologici e allo Stato i costi sociali per gli insegnanti di sostegno che hai avuti e per la pensioncina che hai…
Cristina amante della Vita e che insegni – a chi ti conosce – ad amare la Vita…
Ma cosa ci saremmo persi, Cristina, senza di Te? Quale CATTEDRA DI VITA non avremmo potuto ascoltare? E senza Francesco, senza Valeria, Veronica, Federico, Nicola, Luca, Chiara, Stefania, Michele…, senza tutti quei ragazzi disabili che ciascuno di noi ha conosciuto e che riempiono di raggi di luce – di voglia di vivere – le nostre giornate… E tu, Cristina, cosa ti saresti persa? La VITA, semplicemente la VITA: i volti dei genitori e dei fratelli incollati in un bacio al tuo volto; gli occhi nostri che incrociano i tuoi e li accarezzano; la neve delle tue montagne, che ti rimandano l’eco del tuo sorriso; il mare del tuo Salento in cui sguazzi incantata; le canzoni di De Andrè che sempre canticchi felice; l’Africa che hai tenuto in braccio nei suoi scheletriti bambini…
Dinanzi all’etica di morte – di richiamo (che lo si voglia o no) chiaramente nazista – dei due ricercatori italiani, reagiamo con una ballata: sul palcoscenico dell’esistenza assumiamo tutti, Cristina, la tua identità. SIAMO TE E BALLIAMO CON TE LA BALLATA DELLE NON-PERSONE. A nome di tutti i ragazzi down e disabili d’Italia. E delle loro famiglie. A nome del piccolo Knauer, il primo bambino finito sotto la mannaia eugenetica di Hitler. Ma a nome anche nostro: per quando diventeremo vecchi e malati, e perderemo, forse, autonomia e consapevolezza, e non sapremo attribuire alla nostra esistenza nemmeno un valore di base, riducendoci a… NON-PERSONE… E dunque a nome anche di Alberto Giubilini e Francesca Minerva (anch’essi diventeranno vecchi e malati: POST-PERSONE???…).
Uccideteci, o voi tutti nel mondo che volete avere in mano la Vita degli altri, sì, uccideteci… Se un neonato disabile è una non-persona, anche noi lo siamo stati, lo siamo, lo saremo:
UCCIDETECI! SI’, UCCIDETECI,
MINISTRI DI MORTE OVUNQUE NEL MONDO!
MA OGNI GIORNO AVRA’ LA SUA NOTTE,
E NOI CI INSINUEREMO NELLA VOSTRA COSCIENZA
E MAI VI LASCEREMO DORMIRE!
Finché un NEONATO DISABILE vi sorriderà,
un NEONATO DOWN stringerà, con la sua minuscola mano,
un dito della vostra mano possente.
E disarmerà il vostro appetito di morte…
E ANCHE VOI GLI SORRIDERETE…
È questa la nostra ballata. Perché non vogliamo tacere. Come la “brava gente” della Germania nazista che a tutto si abitua – così ci ha insegnato Paolini nel suo spettacolo “Ausmerzen” –. La “brava gente” vede i Tedeschi “imperfetti” (malati di mente e bambini disabili) salire come un “fumo lento” nel cielo, li vede disperdersi “nel vento”, e tace, fa finta di nulla, volge altrove lo sguardo… No. Noi urliamo. Non vogliamo essere la “brava gente”. Nemmeno davanti a “discussioni teoriche”, a “esercizi di logica” (che poi diventano – ci insegna sempre Paolini – proposte effettive: “Le idee camminano, hanno gambe!”). Noi urliamo. In silenzio. In silenzio noi cantiamo la BALLATA DELLE NON-PERSONE.
UCCIDETECI! SI’, UCCIDETECI,
MINISTRI DI MORTE OVUNQUE NEL MONDO!
MA OGNI GIORNO AVRA’ LA SUA NOTTE,
E NOI CI INSINUEREMO NELLA VOSTRA COSCIENZA
E MAI VI LASCEREMO DORMIRE!
Finché un NEONATO DISABILE vi sorriderà,
un NEONATO DOWN stringerà, con la sua minuscola mano,
un dito della vostra mano possente.
E disarmerà il vostro appetito di morte…
E ANCHE VOI GLI SORRIDERETE…
Appuntamento su Facebook: SABATO 17 MARZO (e FINO A SABATO 24 MARZO)
 

Qualche giorno fa ho letto questa frase: “Sono nato senza una gamba. A volte sono triste, ma poi penso ai ragazzi meno fortunati di me, quelli che mi prendono in giro. A loro è andata peggio. Sono nati senza cuore.” Beh ho pensato ai due medici dell’articolo, a loro è andata decisamente male, non sono Down però sono, irrimediabilmente, senza cuore.


Giuseppe per gli angeli Down

#644

 

The Nutell

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The Nutell by Riccardo Cassini

 

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The Nutell di Riccardo Cassini - Nutella - Bambino

Who invented the Nutell ?  Once upon a time, many, many, many, ma’na cifra of many years ago, at the beginning of the initiation of the mond, there was the caos. One day, God (God is the nome d’art of Dio), God, who was disoccupated,had a folgorant idea and so God created the Nutell. And God saw that  the Nutell was good, very good, very very good, good ‘na cifra. The mangiation of God was long, He manged one million of barattols of Nutell sfrutting the fact that God has not a Mamm that strills if you  sbaff too much Nutell…And after this mangiation, God invented the Water Closed Run, the cors in  the cabinet, and some Nutell’s derivates like the red bubbons, the panz, the cellulit and ceter, and ceter. After di which (dopodiche’) he invented Adamo ed Eva and all the paradise and he diss to Adamo and Eva:  “Now you have all the Paradise, you can do everything, very tutt: you  have the permission to eat, to drink, to kiss, to scop; nothing lavor, nothing affit, nothing concors of impiegats, nothing cod alla post, nothing IRPEF, ILOR. Only very ozious life: television, telenovels, football, moviols, process of Monday, appell of Tuesday, cassazion of  Wednesday, and ceter, and ceter. You have gratis restaurants, cinemas, theaters, all the Paradise is yours: air-conditioned, autom riscaldament, moquette, parquett, tresset, bidet, omelette, eccet, eccet….”There’s just one thing, remember, in tutt the Paradise just one thing absolutely prohibited. Come, come to me in the giardin: this is  “the Nocciol”, the alber of the Nutell. Only this alber of the Nutell is  prohibited, because I like the NutellNutella - Nutella - Nutella - Nutella - Nutella - Nutella - Nutella - Nutella - Nutella - Nutella - Nutella - Nutellavery much, very very much, much ‘na cifra and I want all the Nutell, tutt the Nutell for me.” During the prim temps, Adamo and Eva were very happy. Adamo  said:”What a cool! (‘Cool’ is not in Italian ‘freddo’, no, ‘What a cool’  means  ‘Che cul’) All the Paradise is nostr!” And everyday, ognigiorn, they discovered something new. A lot of scoperts, many scoperts, many many scoperts, ‘na cifra di scoperts. One day the scopert of the hot water, one day the scopert of the spaghettis, one day the cigarettes, and ceter, and ceter. But one day, a trist day, a very very trist day, trist ‘na cifra,Adamo and Eva fecer the scopert of the first colazion. And after theof the cappuccin, the scopert of the aranch succ, the scopert of the  cornetts, they understood that something was mancant.  “Eva!” said Adamo “Don’t you think that qualcos is mancant here,  proprio here, ‘ncopp this fett?”  “Second me” Eva risposed “‘ncopp the fett you have to metter burr”No, no Eva, you know that the marmelade schif myself. I want ‘ncopp this fett something very particular, very very particular, particular  ‘na cifra. What do you think about the Nutell?”  “No, Adamo you are scording that the Signor said that’s vietat!”.”Yes, remember, but only a little assaggiation, don’t succed nothing!” And Adamo sces in the cortil where the alber of the Nutell was and he  pres a small barattol and spalmed the brown cream on the fett and assagged  the Nutell. Adamo and Eva don’t ebber the time to exprimer the godiment that  the tuons and fulmins apparved in the ciel and one voice said:”Potevamo stupirv you with special effects, but I’m God, not Fantagod! Adamo, Eva, come here! I’m very incazz with you, very very incazz, incazz ‘na  cifra!  How did you permit to tocc the Nutell? Didn’t you remember that it  was prohibited?”  “Cazz!” esclamed Adamo “It was prohibited! Oh, sorry, God, I’m very very sorry, sorry ‘na cifra, God, I really really was completely scordat…”
RICCARDO CASSINI
 

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La Favola di Cappucciett Red

Nutella Nutellae

Giuseppe per la dolcezza… infinita.

#642

 

Google Doodle – 08032012

Google Logo

Google – Doodle del giorno 08 Marzo 2012


Festa della Donna – Women Day

 

8 marzo - Festa della Donna - Women Day 8 marzo – Festa della Donna – Women Day
Giornata internazionale della donna
 Mimosa - Mimose - Festa della donna - 8 marzoDa Wikipedia, l’enciclopedia libera.La giornata internazionale della donna (comunemente definita festa della donna) ricorre l’8 marzo di ogni anno per ricordare sia le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne, sia le discriminazioni e le violenze cui esse sono ancora fatte oggetto in molte parti del mondo. Questa celebrazione si è tenuta per la prima volta negli Stati Uniti nel 1909, in alcuni paesi europei nel 1911 e in Italia nel 1922.
Giuseppe per Google

#641

Google Doodle – 07032012

Logo Google

Google – Doodle del giorno 07 Marzo 2012


227esimo anniversario nascita di Alessandro Manzoni

 

Google - Doodle del giorno 07 Marzo 2012  227esimo anniversario nascita di Alessandro Manzoni 227esimo anniversario nascita di Alessandro Manzoni
 Il 227° anniversario della nascita di Alessandro Manzoni viene oggi celebrato da Google Italia con un logo in home page su www.google.it. Il logo è un disegno in stile “affresco” che pone alcuni celebri personaggi de I Promessi Sposi (come La Monaca di Monza, Renzo e Lucia, Don Abbondio, L’Innominato) sui caratteri stilizzati di Google.
Come da tradizione, il logo Google concentra l’attenzione di milioni di persone sulla vita di un personaggio, questa volta tocca ad Alessandro Francesco Tommaso Manzoni (questo il nome completo), famoso scrittore italiano nato a Milano i 7 marzo del 1785 e morto nella stessa città il 22 maggio del 1873. Pronti a saperne di più su di lui? Alessandro Manzoni
Giuseppe per Google

#640

 

Vecchioni spiega Dalla

Lucio Dalla - L'anno che verrà

Vecchioni spiega la canzone di

Lucio Dalla “L’anno Che Verrà”

Una lezione immensa

 Lucio Dalla - L'anno che verrà


L’immensa lezione di Roberto Vecchioni che spiega la canzone di Lucio Dalla “L’anno Che Verrà”. Roberto Vecchioni legge Caro Amico ti Scrivo di Lucio Dalla – Che tempo che fa 3 marzo 2012.


Giuseppe per l’anno che verrà

#639

 

Festa della donna 2012

8 marzo 2012 - donna - donne - festa della donna

Noi ragazze…

Festa della donna – 8 marzo 2012

 

 Mimosa - mimose
Mimosa - MimoseQuando Dio creò la donna era già al suo sesto giorno di lavoro facendo pure gli straordinari. Apparve un angelo e gli chiese:”Come mai ci metti tanto con questa?” E il Signore rispose: “Hai visto il mio Progetto per lei?” Deve essere completamente lavabile, però non deve essere di plastica, avere più di 200 parti muovibili ed essere capace di funzionare con una dieta di
Auguri festa della donna - 8 marzo 2012
qualsiasi cosa avanzi, avere un grembo che possa accogliere quattro bimbi contemporaneamente, avere un bacio che possa curare da un ginocchio sbucciato ad un cuore spezzato e lo farà tutto con solamente due mani.” L’angelo si meravigliò dei requisiti. “Solamente due mani….Impossibile! E questo è solamente il modello base? E’ troppo lavoro per un giorno…. Aspetta fino a domani per terminarla.” “No lo farò!” protestò il signore. “Sono tanto vicino a terminare questa creazione che ci sto mettendo tutto il mio cuore… Ella si cura da sola quando è ammalata e può lavorare 18 ore al giorno.” L’angelo si avvicinò di più e toccò la donna. “Però l’hai fatta così delicata, Signore” “E’ delicata, ribatté Dio, però l’ho fatta anche robusta. Non Hai idea di quello che è capace di sopportare o ottenere” “Sarà capace di pensare?” chiese l’angelo. Dio rispose: “Non solo sarà capace di pensare ma pure di ragionare e di trattare” L’angelo allora notò qualcosa e allungando la mano toccò la guancia della donna… “Signore, pare che questo modello abbia una perdita…” “Ti Festa della donna 8 marzo 2012avevo detto che stavo cercando di mettere in lei moltissime cose… non c’è nessuna perdita… è una lacrima” lo corresse il Signore. A che cosa serve una lacrima?” chiese l’angelo. E Dio disse: “Le lacrime sono il suo modo di esprimere la sua gioia, la sua pena, il suo disinganno, il suo amore, la sua solitudine, la sua sofferenza, e il suo orgoglio.” Ciò impressionò molto l’angelo “Sei un genio, Signore, hai pensato a tutto. La donna è veramente meravigliosa” Lo è! Le donne hanno delle energie che meravigliano gli uomini. Affrontano difficoltà, reggono gravi pesi, però hanno felicità, amore e gioia. Sorridono quando vorrebbero gridare, cantano quando vorrebbero piangere, piangono quando sono felici e ridono quando sono nervose. Lottano per ciò in cui credono. Si ribellano all’ingiustizia. Non accettano un “no” per risposta quando credono che ci sia unafesta della donna 8 marzo 2012 soluzione migliore. Si privano per mantenere in piedi la famiglia. Vanno dal medico con un’amica timorosa. Amano incondizionatamente. Piangono quando i loro figli hanno successo e si rallegrano per le fortune dei loro amici. Sono felici quando sentono parlare di un battesimo o un matrimonio. Il loro cuore si spezza quando muore un’ amica. Soffrono per la perdita di una persona cara. Senza dubbio sono forti quando pensano di non avere più energie. Sanno che un bacio e un abbraccio possono aiutare a curare un cuore spezzato. Non ci sono dubbi però… nella donna c’è un difetto: E’ che si dimentica quanto vale.

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Festa della Donna: la mia dedica

Festa della donna 2010

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Giuseppe per le donne 2012

#638

 

Cervello donna/uomo

Cervello

Cervello donna/uomo

Le differenti aree

Cervello

Separatore arancione

Cervello Femminile Cervello Femminile

Separatore arancione

Cervello maschile Cervello maschile

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Brain-Storm – La battaglia dei sessi

Giuseppe per le diversità… neuronali

#643

 

Lucio Dalla – 4 Marzo 1943

Lucio Dalla - 4 Marzo 1943  - Copertina disco

Lucio Dalla – 4 Marzo 1943

1 Marzo 2012 – Ciao Lucio!

 Lucio Dalla - 4 Marzo 1943  - Copertina disco


Lucio Dalla - 4 Marzo 1943 - 1 marzo 2012Lucio Dalla (Bologna, 4 marzo 1943 – Montreux, 1º marzo 2012) è stato un cantautore, attore e regista italiano.
Sul piano musicale è stato uno dei più affermati cantautori italiani, considerando la continuità della sua carriera che sfiora i 50 anni di attività artistica. Musicista di formazione jazz, riscopertosi poi autore dei testi delle sue canzoni in una fase matura, suona da clarinettista e sassofonista, e talvolta da tastierista. La sua produzione musicale ha attraversato numerose fasi, dalla stagione beat alla sperimentazione ritmica e musicale, fino alla canzone d’autore, arrivando a varcare i confini della lirica e della melodia italiana.

Ciao Lucio, tutta la mia vita ha avuto come colonna sonora le tue canzoni, sono cresciuto con te, ho imparato ad avere un po’ meno paura della vita anche grazie alla tua musica. Muore l’uomo, ma nel tuo caso, l’opera rimarrà eterna. Firma


Giuseppe per Lucio

#637

 

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