Immagina che

Tempo - Orologio

… Immagina che …

 

 Tempo - Orologio

TEMPO - OROLOGIO - DE CHIRICO - SURREALISMO Immagina che esista una Banca che ogni mattina accredita la somma di Euro 86.400 sul tuo conto. Non conserva il tuo saldo giornaliero. Ogni notte cancella qualsiasi quantità del tuo saldo che non sia stata utilizzata durante il giorno. Che faresti? Ritireresti o spenderesti tutto fino al ‘ultimo centesimo ogni giorno, ovviamente!!!! Ebbene, ognuno di noi possiede un conto in questa Banca.  Il suo nome? TEMPO.
Ogni mattina questa Banca ti accredita 86.400 secondi. Ogni notte questa Banca cancella e dà come perduta qualsiasi quantità di questo credito che tu non  abbia investito in un buon proposito. Questa Banca non conserva saldi né permette trasferimenti. Ogni giorno ti apre un nuovo conto. Ogni notte elimina il saldo del giorno. Se non utilizzi il deposito giornaliero, la perdita è tua. Non si può fare marcia indietro. Non esistono accrediti sul deposito di domani.  Devi vivere nel presente con il deposito di oggi. Investi in questo modo per ottenere il meglio nella salute, felicità e successo:  l’ orologio continua il suo cammino.
Ottieni il massimo da ogni giorno..
a) Per capire il valore di un anno, chiedi ad uno studente che ha perduto un anno di studio.
b) Per capire il valore di un mese, chiedi ad una madre che ha partorito prematuramente.
c) Per capire il valore di una settimana, chiedi all’editore di un settimanale.
d) Per capire il valore di un ‘ora, chiedi a due innamorati che attendono di incontrarsi.
e) Per capire il valore di un minuto, chiedi a qualcuno che ha appena perso il treno.
f) Per capire il valore di un secondo, chiedi a qualcuno che ha appena evitato un incidente.
g) Per capire il valore di un centesimo di secondo, chiedi ad un atleta che ha vinto la medaglia d’argento alle Olimpiadi.

“Dai valore ad ogni momento che vivi, e dagli ancor più valore se lo potrai condividere con una persona speciale, quel tanto speciale da dedicarle il tuo tempo e ricorda che il tempo non aspetta nessuno”. Ieri? Storia. Domani? Mistero. E’ per questo che esiste il presente!!!

Ricorda ancora, il tempo non ti aspetterà. Dai valore ad ogni momento a tua disposizione. Lo apprezzerai ancor più se potrai condividerlo con qualcuno che sia speciale.  Buona Vita

Dal web

Giuseppe per i veri valori

#754

 

PFM – Impressioni di Settembre

PFM - Impressioni di Settembre

PFM – Impressioni di Settembre

Premiata Forneria Marconi – Ottobre 1971

(di Mussida e Pagani su testo di Mogol)

 PFM - Impressioni di Settembre


PFM – Impressioni di Settembre – testo

(di Mussida e Pagani su testo di Mogol)

Quante gocce di rugiada intorno a me
cerco il sole ma non c’è
Dorme ancora la campagna o forse no
è sveglia
mi guarda
non so
Già l’odore della terra
odor di grano
sale adagio verso me
e la vita nel mio petto batte piano
respiro la nebbia
penso a te
Quanto verde tutto intorno
e ancor più in là
sembra quasi un mare d’erba
e leggero il mio pensiero vola e va
ho quasi paura che si perda
Un cavallo tende il collo verso il prato
resta fermo come me
Faccio un passo
lui mi vede
è già fuggito
respiro
la nebbia
penso a te
No cosa sono adesso non lo so
sono un uomo
un uomo in cerca di se stesso
No cosa sono adesso non lo so
sono solo
solo il suono del mio passo
e in tanto il sole
tra la nebbia filtra già
il giorno
come sempre
sarà


Antiche suggestioni, il mese della riflessione, il riposo dalla sbornia estiva. Alle narici ritorna l’odore della terra bagnata e gli occhi si riempiono di colori intensi ma dalle mille sfumature. Nell’anima la consapevolezza che la gioventù e la maturità, sono passate e si avvicina la stagione delle nubi, delle incertezze, del freddo nelle ossa. Ma ancora è presto e siamo ancora in tempo per raccogliere i frutti della terra, del domani v’è certezza, ma meglio pensare ad altro.


Giuseppe per le impressioni di settembre

#730

Ora legale 2012

24-25 marzo 2012: torna l'ora legale

24-25 marzo 2012: torna l’ora legale

24-25 marzo 2012: torna l'ora legale
24-25 marzo 2012: torna l'ora legale

24-25 marzo 2012: torna l'ora legale


Domenica torna l’ora legale
La notte tra il 24 e il 25 marzo le lancette andranno portate un’ora avanti.

Giornate più lunghe e quella sensazione di primavera inoltrata. La notte tra sabato e domenica prossima torna l’ora legale. Alle 2 di domenica 25 marzo le lancette andranno portate avanti di un’ora: fino alle 3. Si dormirà quindi un’ora in meno. Ma si risparmierà anche tanta energia.
Ricordate quindi di regolare le sveglie. Non le apparecchiature elettroniche come i computer che si aggiornano autonomamente.
L’ora legale resterà in vigore per 217 giorni. Fino alla notte fra sabato 27 ottobre e domenica 28 ottobre 2012. Poi di nuovo l’ora solare.

In tutta Europa

In tutti i paesi dell’Ue l’ora legale inizia l’ultima domenica di marzo e termina l’ultima domenica di ottobre. Lo stesso fa la Svizzera.
In altri paesi come la Russia, invece, l’ora solare è di fatto sospesa, e si adotta l’ora legale per tutto l’anno.
Al contrario, in molti paesi della fascia tropicale l’ora legale non vieme mai adottata, in quanto la variazione delle ore di luce durante l’arco dell’anno è minima.
La prima volta nel 1916

Il primo a inventare l’ora legale è stato Benjamin Franklin. Ma solo molti anni dopo fu adottata per la prima volta: in piena prima guerra mondiale, per risparmiare energia. Fu nel 1916 che la Camera dei Comuni di Londra diede il via libera al British Summer Time. Poi molti paesi hanno fatto altrettanto.

Un picco jet-lag

In generale, nei giorni immediatamente successivi al “cambio dell’ora” alcune persone lamentano disturbi dovuti all’alterazione del ciclo sonno-veglia. Si tratta dello stesso fenomeno che si riscontra nelle persone che viaggiano in aereo tra paesi separati da diversi fusi orari, il cosiddetto jet lag). In questo caso però l’effetto è minore perché il cambiamento di orario è di una sola ora e molte persone non avvertono alcun disturbo.


Giuseppe per il blog di servizio

#651

Tempus fugit

Tempus fugit

IL TEMPO PASSA…… INESORABILMENTE.

 

 Tempus fugit

Vi siete già sentiti in colpa per aver guardato le persone della vostra età ed aver pensato: “non posso sembrare così vecchio”?

Allora il racconto di questa signora vi riguarda.

Ero seduta in sala d’attesa per il mio primo appuntamento con un nuovo dentista, quando ho notato che il suo diploma era affisso al muro. C’era scritto il suo cognome, e improvvisamente mi sono ricordata di un gran moro che portava quello stesso cognome. Era nella mia classe di liceo 30 anni prima, e mi sono chiesta se poteva essere lo stesso ragazzo per il quale avevo “sbavato” all’epoca.

Quando sono entrata nello studio, ho immediatamente allontanato questo pensiero. Quest’uomo brizzolato,stempiato e con il viso segnato da profonde rughe era troppo vecchio per essere stato il mio amore segreto.

Dopo avermi visitato, gli ho chiesto se era stato al liceo de Mons.

‘Si’, mi ha risposto.

‘Quando si è diplomato?’, gli ho chiesto.

‘Nel 1988. Perché questa domanda?’, rispose.

‘Allora Lei era nella mia classe’, ho esclamato!

E allora questo orribile, vecchio, piccolo, stronzo figlio di puttana mi ha chiesto:

‘Lei era professoressa di cosa???’


Dopo aver letto questa storiellina mi corre l’obbligo di raccontarvi un mio piccolo aneddoto similare, forse ribaltato, ma poi chissà se è ribaltato sul serio. Andavo spesso in un negozio cooperativo poco fuori della mia città, siccome ci facevo spesso la spesa e diventando socio avrei avuto diritto a parecchie offerte speciali mi sono deciso a fare la tessera socio anche se un po’ fuori dalla mia portata logistica. Prendo la mia carta d’identità e mi avvicino al desk per fare la mia fiammante tessera di socio. Al desk c’è una bella signora matura, corpulenta, una classica “mammotta” come le chiamo io quelle belle signore per niente anoressiche, dai fianchi larghi da fattrici, che esprimono il concetto di famiglia e di mamma classica JNon esprimo mai giudizi sulle persone, però quella volta lì mi sono detto tra me e me che bella signora e gli ho dato come età qualcosa come 50/52 anni (io ne avevo 47). Molto gentile, molto efficiente, mi chiede la carta d’identità per procedere alla pratica di immatricolazione come socio. Sorride sempre, è molto affabile, sprizza simpatia,  efficienza e “maturità”. Prende la mia carta, legge il nome e dopo un po’ mi dice con molta noncuranza: “Signor XXXXX?  io alle superiori avevo un professore con questo nome, non è mica lei?”. Io rimango di sasso, sono l’unico prof. XXXXXX della provincia, quel professore non posso essere che io. Le chiedo il suo cognome e l’anno in cui andava alle superiore. Tutto coincide, è il mio secondo anno di insegnamento, il 1985, avevo 25 anni, lei 19 era in quinta. Mi faccio dire il cognome e tutto torna, adesso la ricordo, era una bella morettina, esile esile, con un sorriso da furbetta e devo confessare, io ne ero innamorato (non dimenticate che io avevo 25 anni e lei 19). Ho pensato se lei è così figuriamoci io come sono diventato. Ah ah ah ah ah ah. Tempus fugit….. davvero!!!


Giuseppe per il tempo che fugge

#245

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