Quando l’allievo supera il maestro

Professori e alunni

Una storiella per imparare ad essere umili…

 Uno studente con più talento del professore

 Professori e alunni
Professoressa stressata Professoressa stressata

Un  insegnante pranza in mensa quando uno studente si siede di fronte a lui.

L’insegnante  con un sorriso,  prende in giro lo studente: “Gli uccelli e maiali non pranzano insieme!” “Oh! Chiedo scusa, volo via.” rispose lo studente.

Sdegnato per essere stato trattato in quel modo, il professore decide di interrogarlo la settimana successiva, ma lo studente risponde perfettamente a tutte le domande.

Alla fine l’insegnante gli pone un piccolo problema: “Tu sei per strada e trovi due borse, una contenente banconote e l’altre intelligenza, quale delle due prendi?”

“La borsa piena di soldi», rispose lo studente.

“Se fossi stato in te, avrei scelto l’intelligenza!”

“La gente prende sempre ciò che non ha” rispose lo studente! Il professor inghiottì la rabbia, ma diede una nota allo studente: “STRONZO”.

Lo studente prende la sua nota, e va a sedersi, dopo pochi minuti torna indietro dall’insegnante.

“Signore,” dice “ha firmato, ma si è dimenticato di mettermi la nota!”


Versione originale in francese

Subject: Pour rire avant demain
Une petite histoire pour rythmer la semaine et apprendre à rester humble
 Un élève plus doué que le maître

Un professeur déjeune à la cantine quand un étudiant vient s’asseoir en face de lui.
Le prof lui dit avec un sourire narquois, pour le taquiner :
«Les oiseaux et les cochons ne déjeunent pas ensemble !»
- «Oh ! s’cusez, alors je m’envole». lui répond l’étudiant.
Honteux de s’être fait avoir si bêtement, le professeur décide de le coller lors du contrôle de la semaine suivante, mais l’étudiant répond parfaitement à toutes les questions.
Alors le prof lui pose un petit problème : “Tu es dans la rue et tu trouves deux sacs, l’un contient des billets de banque et l’autre de l’intelligence, lequel choisis-tu ?”
- ” Le sac rempli de billets” répond l’étudiant.
- “Moi, à ta place, j’aurais choisi l’intelligence ! “
- “Les gens prennent toujours ce qu’ils n’ont pas”  lui répond l’étudiant !
Le professeur ravale sa rage, mais il prend la copie de l’étudiant et inscrit dans la marge: “CONNARD”.
L’étudiant reprend sa copie, va s’asseoir et au bout de quelques minutes revient.
“Monsieur” lui dit-il “vous avez signé mais vous avez oublié de me mettre une note ! “
M.P.

Giuseppe per l’allievo ideale

#857

 

Lista dei compiti delle vacanze estive

Matite colorate

Lista dei compiti per le vacanze estive

 

 Matite colorate

Bambini colorati e feliciLista dei compiti per le vacanze ideale, per bambini di tutte le età:

1) Fare almeno una capriola al giorno.
2) Correre nei prati o sulla spiaggia.
3) Urlare all’eco: “Ciao, chi è più bello tra me e te?” e ascoltare cosa risponde.
4) Inventare una parola alla settimana, tipo ohporcalochettina.
5) Giocare con la fantasia.
6) Annoiarsi di tanto in tanto.
7) Farsi portare in libreria e gironzolare alla ricerca di un bel libro colorato e simpatico.
8 ) Assaggiare tutti i gusti del gelato.
9) Guardare le stelle cadenti e esprimere il desiderio più bello.
10) Farsi leggere dal nonno una storia e, a due pagine dalla fine, chiudere il libro e giocare al finale a sorpresa, poi andare a vedere come va finire la storia.
11) Scrivere una lettera alla nonna, è valido anche un disegno.
12) A scelta, ma almeno due: andare a pesca con papà, preparare una torta con la mamma, andare al cinema all’aperto con gli amici, fare un tuffo nel mare, visitare un museo.
13) Inventare le parolacce da dire quando si è arrabbiati, tipo: oh bulacca! peralessa! facciadibrodinoriscaldato!
14) Contare quante cose belle si sono fatte durante la settimana.


In rete circola questa bellissima lista di “compiti”  da fare per l’estate. E’ fantastica, è quella che avrei dato anch’io se fossi stato un maestro, però poi, pensandoci bene, credo che sia estensibile ai bambini/studenti di tutte le età. Dopo il duro impegno, penso sia doveroso riposarsi e bisogna farlo in modo sano. Sciupare un periodo della vita che non avrà replica è un po’ da dissennati, e allora divertiamoci  e riposiamoci, ma con un progetto interessante da svolgere e queste semplice regole sono applicabili al riposo estivo di tutti i “bambini/studenti”. Discorso diverso per chi deve recuperare qualche materia, e anche qui una favola ci viene in aiuto per la giusta morale, chi non ricorda la cicala e la formica… Buone estate a tutti e mi raccomando mettete in pratica tutto, alla fine io controllo. ;)  Firma


Giuseppe per le sane vacanze scolastiche

#851

 

Note a scuola 3

Scuola, alunni, note, studenti, disciplina

Note a scuola….

continua la saga.

 

 Scuola, alunni, note, studenti, disciplina

Il sito Retenews24 ha stilato una classifica delle 21 note disciplinari “più divertenti”comminate dai professori nei confronti degli alunni, ecco l’elenco:

1. “Non è possibile svolgere la lezione causa olezzo nauseabondo proveniente da luogo ignoto.”
2. “C.D. aizza i compagni a lanciare penne e gomme verso il sottoscritto.”
3. “A.C. bacia appassionatamente S.D. mentre S.F. fotografa l’idillio.”
4. “Per festeggiare la sufficienza in arte L.S. spara un fumogeno dalla finestra dell’aula.”
5. “A. parla in arabo in classe e non vuole dire il significato in italiano”
6. “C. disturba la lezione dando testate al muro.”
7. “L’alunno F.M. ritorna dal bagno dopo 20 minuti dicendo che non lo trovava.”
8. “R.F. non ha il materiale di musica e tenta di nascondersi agli occhi della docente. Sono delusa.”
9. “Invito i colleghi docenti della 3^F a fare una riflessione sulla condotta dei propri alunni. La mia è la seguente: Una classe allo sbando!”
10. “L’alunno D.L. giustifica l’assenza del **/**/**** per: Ha ceduto una diga in Puglia (siamo
in Lombardia)”
11. “L’alunno A.S. assente il 16/03/2008 motivo: Dovevo picchiare bene il mio cugino”
12. “S.L. nell’ora di inglese canta con le cuffiette, poi insulta l’insegnante e viene allontanato dalla classe. D.O. di risposta si mette a cantare.”
13. “L’alunno B.C. lancia bottigliette d’acqua vuote dalla finestra facendo starnuti finti per coprire il rumore”
14. “L’alunno L.T. rimane in bagno per mezz’ora. Al suo ritorno sostiene di aver aiutato un alunno di quinta che si era perso”
15. “L’alunno B.D. peregrina senza meta per la classe.”
16. “L’alunno M.D. giustifica l’assenza del **/11/2008 per: Raccolta olive”
17. “L’alunno G.P. messaggia con mia figlia in classe e chiede al sottoscritto se è libera questo pomeriggio.”
18. “L’alunno T.U. butta il proprio banco e la sedia del suo compagno fuori dalla classe per motivi ignoti.”
19. “L.F. giustifica l’assenza del 24/05/1999 per: Mi sto preparando, con largo anticipo, alla fine del mondo”
20. “D.L. ‘abbaia’ durante la lezione”
21. “metà della classe è assente, l’altra metà tenta di convincermi che gli assenti non sono mai esistiti”

Note a scuola 1Note a scuola 2


Esagerazioni? Assolutamente no, da docente vi posso assicurare che è solo la punta di un iceberg, la realtà, adesso, è ben peggiore. Come porre rimedio a tutto ciò? Forse tutte gli attori in causa dovrebbero tornare a fare il proprio compito, senza eccezioni!


Giuseppe per la giusta disciplina scolastica

#846

 

Calendario per l’Anno Scolastico 2013-2014 – Veneto

Calendario per l’Anno Scolastico 2013-2014 - Veneto

Calendario per l’Anno Scolastico 2013-2014 – Veneto

 Calendario per l’Anno Scolastico 2013-2014 - Veneto

Con deliberazione n. 415 del 10/04/2013, la Giunta Regionale ha approvato il calendario scolastico 2013/2014.

Calendario Scolastico 2012/13a. Scuole del primo e del secondo ciclo d’istruzione

  • a.1 inizio attività didattica: 12 settembre 2013 (giovedì);
  • a.2 festività obbligatorie:
    • tutte le domeniche;
    • il 1° novembre, festa di tutti i Santi;
    • l’8 dicembre, Immacolata Concezione (nel 2013 coincidente con la domenica);
    • il 25 dicembre, Natale;
    • il 26 dicembre;
    • il 1° gennaio, Capodanno;
    • il 6 gennaio, Epifania;
    • il lunedì dopo Pasqua;
    • il 25 aprile, anniversario della Liberazione;
    • il 1° maggio, festa del Lavoro;
    • il 2 giugno, festa nazionale della Repubblica;
    • la festa del Santo Patrono;
  • a.3 vacanze scolastiche:
    • da venerdì 1 novembre a domenica 3 novembre 2013 (ponte di Ognissanti);
    • da domenica 22 dicembre 2013 a lunedì 6 gennaio 2014 (vacanze natalizie);
    • da domenica 2 a mercoledì 5 marzo 2014 compreso (carnevale e mercoledì delle Ceneri);
    • da giovedì 17, compreso, a lunedi 21 aprile 2014 (vacanze pasquali);
    • da venerdi 25 a domenica 27 aprile 2014 (ponte del XXV aprile);
  • a.4 fine attività didattica: 7 giugno 2014 (sabato)

b. Scuole dell’infanzia

  • b.1 inizio attività didattica: 12 settembre 2013 (giovedì);
  • b.2 festività obbligatorie: secondo quanto sopra indicato;
  • b.3 vacanze scolastiche: secondo quanto sopra indicato;
  • b.4 fine attività didattica: 30 giugno 2014 (lunedì);

Accedi alla delibera n. 415 del 10/04/2013 [file pdf 585Kb].

Giuseppe per la scuola

#812

Scuola, lo stato dell’arte

Scuola - Matite

Scuola, la denuncia: «Classi strapiene e pochi stimoli»

 Scuola - Matite
La fine della scuola? La fine della scuola?

Anna Piccoli è la manager dei Têtes de Bois, la band italiana di musica d’autore folk rock che è nata nel 1992. In questa lettera denuncia che nella scuola di suo figlio, come in altre scuole romane, a causa dei tagli sono state sospese tutte le attività aggiuntive del piano di offerta formativo.

Cari amici,

la scuola di mio figlio, come altre scuole romane, ha preso una decisione obbligata assai grave, e cioè la sospensione di TUTTE le attività aggiuntive regolamentate dal POF (Piano offerta formativa). Che significa? Che quest’anno per i bambini non ci saranno gite, uscite, teatro, sport, progetti di alcun tipo al di fuori dall’ordinaria didattica.Non solo, la sospensione determina anche la fine di servizi come quello di logopedia o psicologico.

I soldi degli istituti destinati al POF sono stati progressivamente saccheggiati negli ultimi anni (a scapito delle energie dei docenti e della qualità dell’offerta), e l’accordo raggiunto, di cui forse avrete sentito parlare, per cui le ore degli insegnanti non sono state innalzate a 24, si è raggiunto a spese di questo stesso capitolo. I soldi verranno presi da lì e il bacino del POF ulteriormente svuotato e non si sa di quanto. A questo punto gli istituti scolastici, che ancora non hanno ricevuto la lettera di assegnazione dei fondi, sono paralizzati, e hanno deciso di dare un segnale forte, prefigurare la scuola di domani che assomiglia tanto a quella di cinquant’anni fa. A parte lo sciopero e la sospensione degli scrutini è l’unico strumento legale che gli resta.

Classi strapiene, maestro ormai unico, pochi stimoli (che a volte erano gli unici, per aree e famiglie disagiate) e se un ragazzino non ce la fa nessun sostegno e l’abbandono “signora, mi dispiace, suo figlio non ci arriva”. La distruzione della scuola pubblica. Per un bambino che nasce in una famiglia povera o carente sotto il profilo culturale, laurearsi ed emergere sarà quasi impossibile, come nel dopoguerra.

Mario Monti va da Fazio e dice di fronte a milioni di italiani che gli insegnanti si sono “rifiutati di fare due ore in più”. Cosa possono le nostre voci, le manifestazioni, le proteste, di fronte a questo? Un granello di sabbia.

Non abbandonate la scuola, anche se non avete figli o se li avete già grandi, diffondete, discutete, informatevi, aiutateci a protestare. I bambini sono il futuro, per tutti.

Grazie.


Dopo 3 fantastici ministri: Moratti, Gelmini e Profumo missione compiuta. La scuola primaria ai vertici delle classifiche internazionale per efficacia ed efficienza perde posizioni. Occorrono commenti? Ancora un piccolo sforzo e la (d)istruzione pubblica è compiuta! Grazie. 

Firma

Giuseppe per la scuola efficacie ed efficiente

#774

 

Il bravo docente

Il bravo docente rende facile il difficile

Il bravo docente rende facile il difficile

di A.D.F. 22/04/2012
 Il bravo docente rende facile il difficile
Maria Montessori - Pedagogista Maria Montessori – Pedagogista

Una sintesi per definire il bravo docente è contenuta nell’aforisma di Ralph Waldo Emerson “Un educatore è un uomo che rende facili le cose difficili “. In tale aforisma si può interpretare che i bravi insegnanti devono essere in grado di indirizzare le loro energie su questioni fondamentali, quelle che fanno la vera differenza per i loro studenti. Per essere un bravo insegnante non basta l’amore per la propria professione, ma a questo va aggiunto l’impegno, affinché tale carica interiore vada sostenuta e perfezionata con rigore, studio e coinvolgimento personale, qualificandosi nel pieno possesso di modalità operative e conoscitive. Il docente professionalmente qualificato deve possedere un elevato livello di competenza pedagogica, come risultato di una dosata combinazione fra conoscenze teoriche ed attività operative. Una combinazione capace di includere quella giusta riflessività che permetta di costruire l’azione educativa. In poche parole possiamo sintetizzare quanto detto con un aforisma di Ralph Waldo Emerson “Un educatore è un uomo che rende facili le cose difficili“. In tale aforisma si può interpretare che i bravi insegnanti devono essere in grado di indirizzare le loro energie su questioni fondamentali, quelle che fanno la vera differenza per i loro studenti. I bravi insegnanti devono saper guidare e motivare i propri alunni, stabilendo in modo chiaro gli obiettivi di apprendimento all’inizio della lezione, facendo il riepilogo alla fine, e dando istruzioni chiare per i compiti a casa. I bravi insegnanti devono far capire agli alunni come la lezione si inserisca all’interno del programma complessivo, fornendogli il relativo feedback sulla loro progressione di apprendimento. I bravi insegnanti devono essere flessibili in classe e fuori. I bravi insegnanti devono essere aperti alle innovazioni tecnologiche applicate alla didattica e saper risolvere i nuovi problemi per far fronte alle diverse situazioni. I bravi insegnanti devono dire con chiarezza ciò che si aspettano in termini di comportamento e di rendimento, facendo un contratto con gli alunni, in cui stabilire chiari confini per ciò che è ammesso. I bravi insegnanti devono saper fare lavoro di squadra nelle attività progettuali. I bravi insegnanti devono sapersi organizzare, attraverso una dialettica costruttiva e propositiva, quando non si trovano d’accordo con logiche selettive errate, irregolari e poco trasparenti, come quelle subite nella prova preselettiva dell’ultimo concorso per dirigenti scolastici, progettata e gestita da chi, probabilmente, non conosceva a fondo la qualità comunicativa e la professionalità didattico-organizzativa del bravo insegnante.

Tratto da La Tecnica della scuola

Mi trovo d’accordo con quanto affermato in quest’articolo, solo che a volte mi sento inadeguato, per fare tutto ciò occorrebbe essere dei Superman/woman e noi siamo semplicementi uomini. Vorrei citare un altro aforisma che mi piace molto: “Educare non è riempire un secchio, ma accendere un fuoco” – (William B. Yeats)


Giuseppe per la pedagogia

#677

 

Note a scuola

Matite colorate

Autentiche note di classe

e personali  sui registri scolastici.

 Lavagna - scuola

Separatore

1) L’alunno S. C. lascia l’aula prima dell’orario di uscita dopo aver fotografato la lavagna con il cellulareAlunno allievo   sostenendo che avrebbe riesaminato la lezione a casa sua. 

2) L’alunno A., assente dall’aula dalle ore 12.03, rientra in classe alle ore 12.57 con un nuovo taglio di capelli. 
3) Gli alunni M. P. e D. A. dopo aver rubato diversi gessetti dalla lavagna di classe, simulano durante la lezione l’uso di sostanze stupefacenti tramite carte di credito e banconote arrotolate, tentando inoltre di vendere le sopraccitate finte sostanze ai propri compagni. A mia insistente richiesta di smetterla vengo incitato a provare pure io per non avere così tanti pregiudizi.

4) La classe non mostra rispetto per l’illustre filosofo Pomponazzi e ne altera il nome in modo osceno.
5) L’alunno M. dopo la consegna del pagellino da far firmare ai genitori riconsegna il pagellino firmato 2 minuti dopo. Sospetto che la firma non sia autentica.
6) Il crocefisso dell’aula è stato rovinato. Il Cristo ora porta la maglia della nazionale. 
7) L’alunno A. durante l’intervallo intrattiene dalla finestra dell’aula gli alunni dell’istituto imitando Benito Mussolini, munito di fez e camicia nera, presentando una dichiarazione di guerra all’istituto che sta dall’altra parte della strada. 
8) Dopo aver fatto scena muta durante l’interrogazione di geografia astronomica V. chiede di avvalersi dell’aiuto del pubblico.
9) L’alunno M. G. al termine della ricreazione sale sul bancone adiacente la cattedra e dopo aver gridato “Ondaaaa energeticaa!!!”, emette un rutto notevole che incita la classe al delirio collettivo.
10) Facendo l’appello e notando l’assenza dell’alunno S., mi viene detto dall’alunno C. di non preoccuparmi. Quest’ultimo estrae il portafoglio, lo apre e simulando di parlare ad una terza persona urla “Scotty: teletrasporto!”. Con fragorosi effetti sonori fatti con la bocca, l’alunno S. fuoriesce dall’armadio.
11) L’alunno L.P. durante l’ora di educazione fisica insegue le compagne di classe sventolando in aria lo scopino del water.

12) L’alunno L.P. durante la lezione di educazione fisica usa la pertica come simbolo fallico.
13) Si espelle dall’aula l’alunna M. Ilaria perchè ha ossessivamente offeso la compagna Sabatino Domenica chiamandola Week End.
Alunno perplesso14) L’alunna B.R. fa sfoggio della sua biancheria intima lanciandola sul registro del professore.
15) La classe nonostante i continui richiami del professore continua imperterrita durante le ore di c.t.a. a emanare flatulenze senza che i colpevoli si dichiarino e l’aria ormai è resa irrespirabile da tali esalazioni. Si prega di fare nota ai genitori di tale maleducazione.
16) Gli alunni M. e P. incendiano volontariamente le porte dei bagni femminili per costringere le ragazze ad utilizzare il bagno maschile.
17) L’insegnante di latino: “L’alunno è entrato in aula, dopo essere stato per 20 minuti al bagno, aprendo la porta con un calcio; ha fatto una capriola e ha puntato un’immaginaria pistola verso l’insegnate dicendo “ti dichiaro in arresto nonnina!”
18) L’alunno giustifica l’assenza del giorno precedente scrivendo “credevo fosse domenica”.
19) T., L. e B. chiudono in bagno una loro compagna perchè ritenuta da loro “cesso”.
20) Gli alunni B. e B. durante l’ora di italiano compiono irrispettosi esperimenti di balistica usando proiettili di carta e saliva (stoppini) contro il ritratto dell’Onorevole Presidente della Repubblica Ciampi. Si giustificano dicendo di necessitare un bersaglio.


Leggete anche:

Gentile prof - Le più improbabili giustificazioni


Giuseppe per la fantasia in classe :)

#561

Note a scuola 2

Note a scuola 2 – La vendetta

 

  1. Alunno perplesso sorpresoL’alunno F. porta banchi, sedie, cattedra e lavagna nel cortile della scuola dicendo che l’aula l’aveva data in affitto e riesce a convincere i suoi compagni a sedersi nel cortile. Si richiede per l’ennesima volta il consiglio straordinario.
  2. L’alunno S. scappa all’improvviso dalla classe durante il compito di matematica urlando ripetutamente “Ho visto la Madonna!”.
  3. L’alunno R. continua nonostante ripetuti avvertimenti a mangiare caramelle, tirando alla sottoscritta le carte delle stesse, dicendo che sono io l’unica busta di spazzatura.
  4. L’alunno M. prende in giro la sua compagna “Sabatino Domenica” chiamandola week end.
  5. professore alunnoDurante la lezione gli alunni O. ed E. imitano spiderman attaccandosi all’attaccapanni e dicendo “Siamo i suoi gentili spiderman di quartiere”. Non so più che fare, richiedo riunione dei professori.
  6. L’alunno F. disteso su tre banchi simula l’azione del nuotatore.
  7. L’ alunno S., dopo numerosi richiami, si crede Mussolini cantando ‘faccetta nera’ e incitando i compagni a tatuarsi in fronte la svastica.
  8. L’alunna M. malgrado i ripetuti richiami afferma di voler continuare a tagliare le doppie punte alla sua compagna F.
  9. P. e B. giocano a carte in classe, e per questo, vengono buttati fuori dalla classe. P. e B. non vogliono rientrare in classe perchè sostengono di voler finire la partita.
  10. L’alunno S., dopo le mie minacce di mettere un 4 a chi disturba, fa di tutto per ottenerlo, sostenendo che gli avrebbe alzato la media.
  11. L’alunno B. contratta la frutta con il fruttivendolo fuori chiedendo se ha bisogno di una mano, e poi chiede a me se può andare a guadagnarsi la giornata.
  12. L’alunno M. si giustifica per il suo ritardo di minuti 20 affermando di non riuscire a parcheggiare l’Enterprise.
  13. L’alunno B. dopo mezz’ora dall’inizio della mia lezione esce dall’armadio dicendo di essere stato impegnato in una conversazione ultraterrena con Dante.
  14. Gli alunni S., A. e F. si rifiutano di consegnare il tema svolto in classe ritenendo di avere scritto “cagate”.
  15. L’alunno A., dopo aver finto un mal di testa, si rende latitante. Viene scoperto mentre giocava a calcio sotto la neve.
  16. L’alunno P. salta dal banco gridando “Verso l’infinito e oltre!”.
  17. scuola cellulari professoriL’alunno C., durante la mia ora di supplenza, ad ogni mia domanda risponde con un fastidioso “Daje Ciccio”, ironizzando sulla mia somiglianza con Ciccio Graziani.
  18. L’alunno Y. ironizza sul fatto che non ha studiato la lezione del giorno, e tenta di deviare il discorso inventando scuse impossibili come la morte del proprio servo o la malattia del proprio autista. chiedo di controllare che suo figlio faccia il suo dovere, e consiglio, se possibile, di tenere a freno le sue fantasie.
  19. L’alunno L. lancia una penna in direzione della cattedra sfiorando il viso della sottoscritta. Al mio rimprovero verso la classe, si giustifica, mostrando almeno un po’ di coraggio, dicendo: “Sono stato io, ma mi è partita per sbaglio”.
  20. L’alunno M. si nasconde ripetutamente sotto il banco durante la lezione di storia, dicendo di essere in trincea.

Giuseppe per una scuola di…. classe :)

#427

 

Ultimo giorno di scuola

Ultimo giorno di scuola... perchè un emozione non finisce mai.

Ultimo giorno di scuola…

perchè un emozione non finisce mai.

 Ultimo giorno di scuola... perchè un emozione non finisce mai.


Giuseppe per la nostalgia…. scolastica.

#393

 

Insegnare…..

Essere docenti - studenti

Essere docenti

 Essere docenti - lavagna

 “Educare  non è riempire un secchio, ma accendere un fuoco”   (William B. Yeats “Educare  non è riempire un secchio, ma accendere un fuoco”   (William B. Yeats)



Grisu pompiereHo trovato questa citazione nel blog di Laeura e mi è piaciuta molto. Sarà che, come insegnante, vivo un profondo periodo di crisi. Mi sento incompleto. inadeguato al ruolo. Non mi riconosco più nella mia funzione, vorrei essere un piromane invece mi trovo ad essere un “badante”. Vorrei essere usato per trasmettere qualcosa (cultura mi sembra troppo) e invece devo solo motivare, inascoltato. Tutto quello in cui credo è difficilmente apprezzato dai miei allievi. Ho messo la cultura sempre al primo posto, forse perché ne ho una fame atavica, ma oramai non è più un valore fondante, ci sono altre strade, scorciatoie più comode da percorrere. Spero proprio di sbagliarmi, spero di svegliarmi in un altro mondo, più giusto, più curioso…….

horsefly


 

Giuseppe disilluso

#310

 

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