Mogli e Donne a Vicenza

Moglie e marito

I 10 modi di dire più usati dalle mogli/donne vicentine

 Moglie e marito

Donne e buoi dai paesi tuoi, si dice. Quel che conta, però, è che, in qualsiasi paese tu vada, troverai usi e costumi differenti. Noi abbiamo provato a stilare una top ten delle frasi più utilizzate dalle moglie vicentine. Il risultato è simpatica analisi della nostra società.

[Adesso il local è diventato global, quindi possiamo estendere queste gustose frasi a qualsiasi donna, di qualsiasi latitudine e longitudine! [NDR]]Firma Horsefly


Moglie e Marito Moglie e Marito

1. “Ara che vien fredo” - Usata con i mariti, ma anche con i figli. Ciò che si dovrebbe raffreddare è il cibo in tavola. La moglie vicentina, però, è una donna tuttofare e sempre di corsa, così, tante volta, la tavola è ancora da apparecchiare, ma la fatidica frase viene pronunciata con un certo preavviso, per mettere le mani avanti.

2. “Ocio” - L’ocio, in dialetto veneto, è l’occhio, ma rappresenta solo l’organo della vista, è molto di più. Tale espressione, infatti, funge anche da esclamazione, avvertimento ed, infine, è indispensabile qualora si volesse fare del sarcasmo: attenzione a non confonderne i significati, basta una variazione del tono della voce.

3. “Te tendo” - Il marito sta per combinare qualcosa e, da maschio tipo, pensa che nessuno se ne possa accorgere. La moglie vicentina, però, ha occhi ovunque.

4. “Chi sea chea lì?” - Richiamo della moglie vicentina al marito, qualora un’altra donna dovesse presentarsi in maniera equivoca e/o dimostrare interesse nei confronti del maschio in questione.

5.”A gheto finia?” - Affermazione che stronca sul nascere qualsiasi tipo di discussione. Con questa frase, la moglie vicentina fa capire al maschio di non essere dell’umore per litigare né, tantomeno, essere presa in giro.

6. “Digheo a to fioeo” - Espressione sarcastica. La moglie vicentina, in questo caso, sdrammatizza sulle defezioni del figlio e, dopo aver perso tutte le speranze, rinuncia all’autorità materna passando il testimone al marito.

7. “Ghea femo?” - Frase utilizzata dalla moglie vicentine quando il suo interlocutore non sembra dare segni di comprensione.

8. “Fa l’omo” - Con questa espressione, la moglie vicentina incita il marito ad assumere un comportamento virile. Dalle sfumature molto sottili, talvolta può essere un mero sfottò.

9. “Sito imbriago?” - Formula dubitativa atta a colpire nel profondo l’orgoglio dell’uomo. Chi pronuncia questa frase sottintende nell’interlocutore uno stato di alterazione alcolica, che lo renderebbe ridicolo e poco credibile.

10. “Teo digo par l’ultima volta” - Con questa espressione, la moglie vicentina avvisa il compagno che questa è l’ultima opportunità prima di rischiare di incappare in una sfuriata di proporzioni bibliche. A questo punto, l’unica cosa da fare sarà battere la ritirata e scusarsi con la consorte.

Tratto da: www.vicenzatoday.it

Giuseppe per le donne vicentine

#873

 

Nel mondo dei bambini le donne non si picchiano

Donna - Donne - woman - women

Nel mondo dei bambini le donne non si picchiano.

 Bambino - bambini kid children


Occorre aggiungere altro? Direi proprio di no! La violenza è adulta, nel mondo dei bambini non esiste.
E perchè? Io sono un UOMO! (VERO – ndr) – [Traduzione dal napoletano.]Firma Horsefly


Giuseppe per le donne…

#870

Una ragazza ha bisogno di attenzione

Una ragazza ha bisogno di attenzione   di Francesco Roversi

Una ragazza ha bisogno di attenzione

 di Francesco Roversi

 Una ragazza ha bisogno di attenzione   di Francesco Roversi

Una ragazza ha bisogno di attenzione   di Francesco Roversi“Una ragazza ha bisogno di attenzione”, dicono.

Io invece la penso così. “Una ragazza ha bisogno di (scarpe, coccole, sigarette, ballare, baci, libri, sesso, avere ragione, vestiti, amiche, trucco, tempo, sfogarsi, uscire, film romantici, messaggi della buonanotte) quindi, fate attenzione”.

— Francesco Roversi


E come si diceva alla fine della visione di un film d’essai: “… e adesso il dibattito!”. Io penso che in questa frase ci sia più di una verità e voi?Firma Horsefly


Giuseppe per le necessità delle ragazze

#853

 

Insopportabilmente donna

Insopportabilmente donna…

By Tess Mesazza

 


www.melodramachic.com
Il blog 100% cliché dedicato alle donne.
Video di Tess Masazza
Riprese e montaggio di Beatrice Quadri


Ma le donne italiane sono veramente così? Io direi che è proprio così, ogni uomo può testimoniare che questo avviene quotidianamente in strada, a casa, in ufficio a scuola. Come difendersi? Io consiglio un low profile, meglio ancora un atteggiamento di assoluta accondiscendenza. Un po’ vigliacco? Si vero, ma la storia dell’evoluzione avrà pure insegnato qualcosa ;) .

Il video, prima di essere accusato di misoginia, è di una donna. Tess Masazza, giornalista di moda parigina residente a Milano, si è divertita a ironizzare sugli stereotipi sul gentil sesso: indecisioni, manie ed esigenze delle donne, tutto in meno di tre minuti. Il filmato, chiamato “Insopportabilmente donna“, è ovviamente un ritratto scherzoso dell’universo femminile. 

E adesso, per cortesia, care bambine/fanciulle/signorine/donne/nonne fatevi una bella risata e non crocifiggete sempre noi poveri maschietti. :)  


Giuseppe per le donne, con le donne, tra le donne….

#848

 

La verità è che non gli piaci abbastanza

La verità è che non gli piaci abbastanza

La verità è che non gli piaci abbastanza…

La verità è che non gli piaci abbastanza

La verità è che non gli piaci abbastanzaTu non sei l’eccezione. Tu sei la regola. E la regola dice che se un uomo non ti chiama, è perché non vuole chiamarti. Se ti tratta come se non gliene fregasse un cazzo, è perché non gliene frega un cazzo. Se ti tradisce, è perché non gli piaci abbastanza”. Non esistono uomini spaventati, confusi, disillusi. Non esistono uomini tragicamente segnati dalle passate esperienze, bisognosi d’aiuto, bisognosi di tempo. Gli uomini si dividono in due categorie soltanto: Quelli che…ti vogliono. E Quelli che non ti vogliono. Tutto il resto è una scusa. E Tu, Tu Donna, di mestiere fai l’avvocato, la commessa, la cameriera, l’insegnante, la casalinga, la commercialista, la modella, la ragioniera, l’attrice, la studentessa. Non la crocerossina. Quindi. Aspetta che sia lui a chiederti di uscire. Perché va bene la parità dei sessi, le quote rosa, e l’eguaglianza dei diritti. Ma i tempi non sono poi così cambiati. Gli uomini restano pur sempre dei cavernicoli, sia pure incravattati, e come tali adorano il sapore della conquista. Tieniti lontana dagli uomini sposati. Non lasceranno la moglie per te. Meno che mai lasceranno i figli per te. E non credere alla storia dell’amica della sorella di tua cugina, appena convolata a nozze con quello divorziato. Tu non sei l’eccezione. Tu sei la regola. Al bando quelli che ti costringono ad aspettare ore accanto ad un telefono che non suona. Non hanno perso il tuo numero. Non hanno investito un cane. Non hanno appena scoperto di avere un tumore alla prostata. Probabilmente sono al telefono con un’altra. Oppure sono gay. Fanculo quelli che non declinano i verbi al futuro. Non sono analfabeti. Semplicemente non vogliono impegnarsi. Perché non gli piaci abbastanza. Li riconosci facilmente. Girano con un cartello appeso al collo, e la scritta: “Ci stiamo frequentando”. Quando la senti, scappa. Non consumare le tue belle scarpe nuove (e neppure quelle vecchie) per correre dietro un uomo che non ti vuole. Usale, piuttosto, per prenderlo a calci in culo. Impara l’arte dell’essere donna. Impara l’arte di ottenere dagli uomini quello che desideri, non sbattendo i piedini, ma facendogli credere che siano stati loro a decidere. Impara a scegliere, invece che essere scelta.

La verità è che non gli piaci abbastanza (He’s Just Not That into You)


La verità è che in amore non esistono generi. La verità è che in amore nessuno è veramente forte. La verità è che in amore, a volte, ci vuole un po’ di fortuna. La verità è che in amore non esistono regole!

Giuseppe per le sofferenze affettive

#847

 

Gli uomini fanno fatica a dire ti amo

Gli uomini fanno fatica a dire: "Ti amo"  di Luciana Littizzetto

Gli uomini fanno fatica a dire: “Ti amo”

di Luciana Littizzetto

 Gli uomini fanno fatica a dire: "Ti amo"  di Luciana Littizzetto

Gli uomini fanno fatica a dire: "Ti amo"  di Luciana Littizzetto   Gli uomini fanno fatica a dire ti amo. Lo dicono solo in caso di estrema necessità, tipo quando proprio non ne possono fare a meno, sennò dicono dei surrogati. Dei derivati del ti amo. Che fanno danni come i derivati delle banche. Dite delle cose tipo: sei molto importante per me. E cosa vuol dire molto importante? Anche non pestare una cacca di cane prima di portare le scarpe al calzolaio è molto importante, ma non è mica la stessa cosa che dire ti amo.Dite cose tipo: Mi fai stare bene. Ma mi fai stare bene lascialo dire a Biagio Antonacci… Dillo al tuo medico Shiatzu quando ti schiaccia i piedi per metterti a posto la cervicale. Oppure sprecate quelle parole tipo tesoro, meraviglia, splendore…Ma splendore cosa? Guardami. Splendo? Non sono mica una plafoniera? Ma dite ti amo, pezzi di cretini! Se la prima volta vi vergognate mettete la testa nel sacchetto del pane?! Dite “ti amo” mentre vi lavate i denti? Sglrlb? Va bene anche quello. Poi al limite cambiate idea. Dire una volta ti amo non crea nè impotenza né assuefazione.

Poi il bello è che non capite nulla anche quando siamo noi a dirvi parole d’amore…Se vi diciamo cose romantiche tipo: Amore, guarda che luna…voi rispondete: Minchia l’una? Pensavo fossero le undici. Andiamo che mi è scaduto il parcheggio… Ma noi vi amiamo lo stesso. Cosi come siete….Vi amiamo anche quando…vi vantate di aver scritto il vostro nome facendo pipì sulla neve, amiamo i vostri piedi anche se sono armi di distruzione di massa, vi amiamo anche se di notte russate che ci sembra di dormire ai piedi dello Stromboli, vi amiamo anche se per trovarvi per casa basta seguire le tracce come per gli animali servatici, giacca, camicia, canotta, tutto lasciato per terra finchè sul divano non trovi un tizio con la felpa della Sampdoria che gioca alla Playstation, vi amiamo quando per fare un caffè ne spargete un quarto sul tappetino e due quarti sul gas. E poi dite che viene leggero. Vi amiamo quando avvitate la caffettiera fino allo spasimo che per aprirla dobbiamo chiamare i pompieri, e poi non chiudete i barattoli, appoggiate solo il coperchio sopra cosi appena lo prendi sbadabam cade tutto, Vi amiamo quando sparecchiate la tavola con la tecnica del discobolo, mettendo in frigo la pentola della minestra che poggia su due mandarini. Vi amiamo quando a Natale scavate il panettone con le dita, quando per farvi un caffè sporcate la cucina che neanche 10 Benedette Parodi…, e pure quando per farvi la doccia allagate il bagno e lasciate la malloppa di peli nello scarico, che sembra di stare insieme a un setter irlandese! Vi amiamo quando diciamo voglio un figlio da te e voi rispondete “Magari un cane” e noi vorremmo abbandonare VOI in autostrada non il cane vi amiamo quando andate a lavare la macchina e ci chiudete dentro coi finestrini aperti, vi amiamo quando fate quelle battute tipo prima di fidanzarti guarda la madre, perché la figlia diventerà cosi, Voi no. Voi spesso siete pirla fin da subito. Vi amiamo quando mettete nella lavastoviglie i coltelli di punta, che quando noi la svuotiamo ci scarnifichiamo, e quando invece di sostituire il rotolo finito della carta igienica usate il tubetto di cartone grigio come cannocchiale. E’ per amore vostro che facciamo finta di addormentarci abbracciati anche se dormire sul vostro omero ci dà un po’ la sensazione di appoggiare la mandibola su un ramo secco di castagno,e vi amiamo anche se considerate come dogma assoluto che l’arrosto della mamma è più buono di quello che facciamo noi. Il creatore non ha detto: E la suocera fece l’arrosto fatelo sempre cosi in memoria di me. Insomma, noi vi amiamo anche quando date il peggio, vi amiamo nella buona ma soprattutto nella schifosa sorte. Vi amiamo perché amiamo l’amore che è un apostrofo rosa tra le parole: E’ irrecuperabile …ma quasi quasi me lo tengo. Perché San valentino è la festa dell’amore, declinato in tutte le sue forme. L’amore delle persone che si amano. Anche delle donne che amano le donne e degli uomini che amano gli uomini. MA CHE CI INTERESSA QUELLO CHE FANNO A LETTO…  L’IMPORTANTE E’ CHE LE PERSONE SI VOGLIANO BENE, SOLO QUESTO CONTA… Pensa che bello sarebbe vivere in un paese dove tutti i diritti fossero riconosciuti. Ma non solo i diritti dei soldi. Quelli dell’anima. Quelli che mi dicono che posso vegliare la persona che ho amato per anni in un letto d’ospedale senza nessuno che mi cacci via perchè non siamo parenti. E poi vorremmo un san Valentino dove nessun uomo per farci i complimenti dicesse che siamo donne con le palle. Dirci che siamo donne con le palle non è un complimento. Non le vogliamo. Abbiamo già le tette. Tra l’altro sono due e sferiche anche quelle. Vogliamo solo rispetto. In Italia in media ogni due o tre giorni un uomo uccide una donna, compagna, figlia, amante, sorella, ex. Magari in famiglia. Perché non è che la famiglia sia sempre, per forza, quel luogo magico in cui tutto è amore. La uccide perché la considera una sua proprietà. Perché non concepisce che una donna appartenga a se stessa, sia libera di vivere come vuole lei e persino di innamorarsi di un altro.. E noi che siamo ingenue spesso scambiamo tutto per amore, ma l’amore con la violenza e le botte non c’entrano un tubo. L’amore, con gli schiaffi e i pugni c’entra come la libertà con la prigione. Noi a Torino, che risentiamo della nobiltà reale, diciamo che è come passare dal risotto alla merda.

Un uomo che ci mena non ci ama. Mettiamocelo in testa. Salviamolo nell’hard disk. Vogliamo credere che ci ami? Bene. Allora ci ama MALE. Non è questo l’amore. Un uomo che ci picchia è uno stronzo. Sempre. E dobbiamo capirlo subito. Al primo schiaffo. Perché tanto arriverà anche il secondo, e poi un terzo e un quarto. L’amore rende felici e riempie il cuore, non rompe costole e non lascia lividi sulla faccia…Pensiamo mica di avere sette vite come i gatti.? No. Ne abbiamo una sola. Non buttiamola via.

Giuseppe per la fatica di chiamarlo amore

#838

 

Come sedurre facilmente in 13 mosse

seduzione

Estate… tempo di seduzione.

 seduzione

Anche se siete convinti di essere già grandi seduttori. O se magari pensate che a voi, di conquistare qualcuno, proprio non interessa. Comunque la pensiate, qualche consiglio per sedurre un uomo o una donna potrebbe invece tornarvi molto utile: se siete single, il motivo è evidente; se siete già in coppia, per riconquistare un partner che sta per sfuggirvi…

SeduzioneCONSIGLI PER LUI
Cominciamo da qualche suggerimento solo per aspiranti seduttori maschi.

1) Sii narciso, impulsivo, manipolatore e machiavellico – Sono gli ingredienti fondamentali del grande seduttore secondo uno psicologo evoluzionista statunitense, Per Jonason dell’università del New Mexico, secondo cui però il mix di fattori vincenti deve essere attenuato da un buon livello di sense of humour (perché altrimenti potrebbe sortire l’effetto opposto…).

2) Imposta la voce - Dev’essere profonda, specie se la donna è nel suo periodo fertile. Come ha dimostrato una ricerca dell’università londinese di St. Andrews, un tono di voce basso viene letto dall’altro sesso come un indicatore di un alto livello di testosterone, e quindi come una maggiore garanzia di successo riproduttivo.

3) Tieni la barba incolta – E non è una questione di moda: lo psicologo inglese Nick Neave ha dimostrato con uno studio come l’uomo con barba non rasata da due giorni risulti molto più sexy e attraente, soprattutto per una notte di sesso.

4) Impara a ballare – Secondo lo psicologo evoluzionista Nick Neave, della Northumbria University (Gran Bretagna), quando vedono un uomo che sa ballare le donne non resistono.
Lo trovano attraente, sexy, ne restano ammirate ed entusiaste. La spiegazione? ““Accanto al gusto di vedere movimenti sinuosi, c´è una ragione molto più pragmatica: da passi e movenze in pista, la donna sa capire chi è in buona salute e con un potenziale riproduttivo di tutto rispetto”.

SeduzioneCONSIGLI PER LEI
Ci sono poi regole e suggerimenti tarati solo sulla seduzione al femminile.

1) Sii più diretta che puoi – Secondo uno studio della Bucknell University in Pennsylvania (Usa), la migliore arma di seduzione che una donna può sfruttare per ammaliare un maschio è parlare in modo chiaro. Domande come “posso darti il mio numero?” o “vuoi venire a cena?” sono di gran lunga più efficaci, perché inequivocabili. Quando si punta solo su indicazioni indirette e verbali, il maschio si trova in difficoltà perché costretto a un’opera di decifrazione che per lui è particolarmente complicata.

2) Non esagerare con la palestra - Più che un corpo da body-builder, gli uomini guardano anzitutto al volto. Uno studio realizzato dalla ricercatrice australiana Marianne Peters ha dimostrato come – all’occhio maschile – il viso influisca per il 52% sulla valutazione totale di una donna, mentre il corpo solo per il 24%.

3) Più che sullo sguardo, punta sul sorriso - Un team di ricercatori dell’università di Aberdeen, in Scozia, ha condotto un test per individuare quale atteggiamento femminile risultasse più attraente dal punto di vista sessuale: uno sguardo diretto, un’espressione disgustata o un sorriso. Ha stravinto quest’ultimo.

4) Sì al décolleté - È un richiamo irresistibile per l’altro sesso: è stato calcolato che il tempo di “abbordaggio” di una ragazza che indossa un top è la metà di quello necessario a rivolgere la parola a un’altra che indossa una T-shirt. Il motivo? Ci sono diverse correnti di pensiero: c’è chi ritiene che il décolleté riporti il maschio al concetto di madre e allattamento, e chi invece – come l’etologo inglese Desmond Morris – sostiene che riprodurrebbe nella parte frontale la forma dei glutei, area sessuale principale per le scimmie (da cui dovremmo discendere).

5) Passa una mano tra i capelli - Sarebbe questo, secondo la Webster University statunitense, uno dei segnali-principe di corteggiamento per attirare l’attenzione altrui sul proprio corpo. Tra gli altri, sistemarsi il vestito, accavallare le gambe, annuire. Mai, invece, incrociare le braccia, guardare il soffitto mentre l’altro parla, o evitarne lo sguardo.

SeduzioneCONSIGLI SIA PER LEI CHE PER LUI
Ci sono atteggiamenti che, secondo la scienza, possono risultare utili – dal punto di vista della seduzione – sia all’uomo che alla donna.

1) Lascia che sia il corpo a parlare - E’ la simmetria dei movimenti tra i due protagonisti di un corteggiamento a garantire una possibilità di successo della seduzione.Lo conferma una ricerca condotta dal dipartimento di scienze comportamentali della Webster University di Saint Louis (Missouri).

2) Sii solare - No a tutte le espressioni rabbuiate o forzatamente misteriose. Il cliché “bel tenebroso” o “femme fatale” lasciatelo a Hollywood. Illuminare il proprio volto con un’espressione solare, aperta e disponibile, resta il miglior modo per aprire un varco nelle “difese” altrui.

3) Ripeti e imita i suoi gesti - Il professor Emmanuele Jannini, sessuologo medico e coordinatore del corso di laurea in sessuologia all’Università dell’Aquila, suggerisce di studiate le mosse di chi avete di fronte e cercate di replicarle: “Gli darete l’idea che tra voi esistono affinità e intesa, che siete simili. Accostate alle labbra il drink nello stesso momento, afferrate la forchetta insieme, accavallate le gambe con gesti simili…”.

4) Mettiti qualcosa di rosso - Il colore rosso ci fa diventare agli occhi dell’altra persona più attraenti e desiderabili. È la tesi di un gruppo di ricercatori statunitensi dell’Università di Rochester: vestirsi di scarlatto scatena fattori biologici ancora poco chiari, che ci rimandano a istinti primordiali collegati all’attrazione fisica.

Fonte: Libero.it


E’ tempo di facezie e questo blog si adegua! :) Qualche considerazione sulle potenzialità di seduzione del sottoscritto. (1) Non sono narciso, anzi; sono poco impulsivo, procrastinare è il mio verbo; e per niente machiavellico, direi addirittura molto prevedibile. (2) Non credo di avere una voce alla Nando Gazzolo (solo gli over 40 sapranno chi è costui), ma forse nemmeno alla paperino :) (3) Faccio la barba TUTTI i giorni!!! (4) Per quanto riguarda il ballo, ho lo stesso spessore artistico di un sasso dolomitico.  Mmmm mi sembra di capire che se ho avuto donne, è stato solo un dono Divino! Ok allora i consigli sono solo per gli altri, a cui auguro tanta fortuna… ;)  Firma


Giuseppe per seduzione

#810

 

Marina Cvetaeva – Tentativo di gelosia

Marina Cvetaeva - Tentativo di gelosia

Marina Cvetaeva – Tentativo di gelosia

 

 Marina Cvetaeva - Tentativo di gelosia - Lella Costa 

 

Ph Andrea C.

Ditemi: come va con l’altra?
Meglio? meno grane? – Mano ai remi! -
Vana linea costiera s’assottiglia,
scompare la memoria estrema

di me, isola fluttuante
(per cielo, non per mare…)
Anime, anime: sorelle! Anime:
amiche – mai più amanti!

Come vi va con la creatura
semplice? Senza divinità? E poi?
Voi, sceso dal trono, voi
che avete deposto la regina,

come vivete? Non c’è male? Non più
beghe? E bevete – quanto, adesso? E la cucina?
Il dazio della mediocrità immortale
come lo pagate, poveretto?

“Basta con le scenate, con gli eccessi -
cambio casa, vado via!”
Con la qualunque – come state
di che vivete, voi – mio eletto?

Mangiate – e dopo pranzo un sonnellino?
- Non lamentarti quando sarai sazio!…-
Con il simulacro come state
voi che avete dissacrato

il Sinai? Come vivete con la donna
terrestre? Per la costola vi piace?
Non vi frusta la fronte la vergogna?
La briglia di Giove vi dà pace?

E la salute? E i nervi? Senza
problemi? A letto tutto bene?
L’immortale piaga della coscienza
come la curate, poveretto?

Come vivete con la merce da mercato?
Troppo cara la vita? Vi assilla
l’alto prezzo? Dopo i marmi di Carrara
che ve ne fate del tritume

di gesso? (E’ in pezzi
il dio scolpito nell’argilla…)
Come ci state con la milleunesima
voi – che avete conosciuto Lilith?

Già v’annoia l’ultima trovata
della moda? Sottratto all’incantesimo,
dite, come ve la passate
con l’umana senza il sesto

senso?

In coscienza – sei felice?
No? In quel disastro senza dei
come stai, amore? E’ dura? Sì?
Come per me con l’altro?

Marina Cvetaeva


Ieri sera sono stato ad un reading di poesia, al femminile. A leggere liriche, di fantastiche poetesse  del secolo scorso, c’era Lella Costa, una delle attrici di teatro che amo di più. Serata intensa, dalle forti emozioni. Lella Costa non fa sconti a nessuno, tanto meno agli uomini che hanno secoli di “peccatucci” da farsi perdonare nei confronti delle donne. Una delle poesie più intense e belle, tra le tante, è stata questa di Marina Cvetaeva. Ve la lascio gustare tutta senza nessun commento, anzi aspetto i vostri. ;) Un particolare ringraziamento alla mia amica Ylenia D., che è nello staff che ha organizzato l’incontro con Lella Costa. Firma


Giuseppe per la poesia declinata al femminile

#797

 

Festa della donna 2013

Festa della donna 2013 - 8 marzo - donna - donne

Donne e strane leggi…

Festa della donna – 8 marzo 2014

 Mimosa - mimose - Festa della donna 2013
  • Buon 8 marzo - Festa della donna 2013In Vermont (USA) le donne devono avere un pemesso scritto dai loro uomini per impiantarsi protesi dentali.
  • In Florida (USA) le donne nubili possono essere arrestate se si paracadutano di domenica.
  • Ad Hong Kong una moglie tradita può uccidere il marito adultero, ma solo a mani nude. Mentre può uccidere come desidera l’amante del marito.
  • Nello Swaziland, le donne nubili non possono stringere le mani agli uomini
  • In Arkansas un uomo può picchiare la moglie, ma non più di una volta al mese.
  • In Michigan le donne non possono tagliarsi i capelli senza l’autorizzazione del marito.
  • In Montana, è vietato per le donne sposate andare a pescare da sole la domenica. Quelle non sposate non possono andare a pescare da sole del tutto.
  • Nel South Carolina, è legale picchiare la propria moglie, ma solo la domenica sulle scalinate del tribunale.
  • A Logan, Utah, le donne non possono giurare.
  • A Norfolk, Virginia, le donne devono indossare un corsetto dopo il tramonto ed essere in compagnia di un uomo, per poter passeggiare per strada.
  • A Stafford County, Virginia, è legale picchiare la propria moglie, ma solo sulle scale del tribunale prima delle 8.00.
  • In Utah l’uomo è responsabile per ogni crimine commesso dalla moglie in sua presenza.
  • In Wisconsin è vietato tagliare i capelli di una donna.
  • A Tucson, Arizona, le donne non possono indossare pantaloni.
  • A Los Angeles, California, un uomo non può picchiare la moglie con una cinghia larga più di 2 pollici, senza il consenso di lei.
  • A Owensboro, Kentucky, una donna non può comprare un cappello se non è autorizzata dal marito.
  • Buon 8 marzo - Festa della donna 2013A New Orleans, Lousiana, una donna può guidare un’auto solo se il marito la precede a piedi, sventolando una bandiera di pericolo. Lo stesso a Waynesboro, Virginia.
  • A Detroit, Michigan, un uomo non può guardare male la moglie di domenica.
  • A Charlotte, North Carolina, le donne devono avere il loro corpo coperto con almeno 16 yard (14.63m) di stoffa
  • A Oxford, Ohio, è vietato per una donna togliersi i vestiti di fronte alla fotografia di un uomo.
  • A Schulter, Oklahoma, le donne non possono scommettere se sono nude, in lingerie o indossano solo un asciugamano.
  • A Dyersburg, Tennessee, è vietato per una donna chiamare un uomo per chiedergli un appuntamento.
  • A Memphis, Tennessee, una donna può guidare un’auto solo se un uomo la precede a piedi, sventolando una bandiera rossa.
  • A Huntington, West Virgina, è legale picchiare la moglie, ma solo in pubblico sugli scalini del tribunale, di domenica.
  • A Racine, Wisconsin, le donne non possono circolare di notte se non accompagnate da un uomo.
  • In Inghilterra, alle donne è vietato mangiare cioccolata in pubblico.
  • In Alabama, al momento del divorzo le donne possono riprendersi tutti i beni che avevano prima del matrimonio. Gli uomini no.
  • In California, una donna non può guidare indossando un grembiule.

Forse non tutti sanno che nel mondo esistono leggi sulle donne a dir poco curiose, sopra un campionario delle più bizzarre e strane. Incredibile no?…. ma è sempre utile saperlo, anche se supponiamo che, ormai, facciano solo parte del folklore locale. A parte gli scherzi e le stranezze legislative, un caloroso augurio a tutte le donne. SmackkkkFirma

2008

2010

2011

2012

Dedica


Giuseppe per donne

#791

 

Esci con una ragazza che legge

Diga libri

Esci con una ragazza che legge

by Rosemarie Urquico

Reading girl

Ragazza che leggeEsci con una ragazza che spende i suoi soldi in libri invece che in vestiti, con una che ha problemi di spazio nell’armadio perché ha troppi volumi. Esci con una ragazza che ha una lista di libri che vuole leggere, che ha la carta della biblioteca da quando aveva dodici anni.
Trova una ragazza che legge.
Saprai che lo fa perché avrà sempre un libro da finire nella borsa. È lei, quella che guarda adorante gli scaffali delle librerie; è quella che esulta in silenzio quando trova il libro che voleva.
La vedi quella tipa strana che annusa le pagine di una vecchio volume in un negozio di libri usati? Quella è la lettrice.
Loro non sanno resistere all’odore delle pagine, specialmente se sono ingiallite e consumate.
È lei, la ragazza che legge mentre aspetta in quel bar in fondo alla strada. Se dai una sbirciata alla sua tazza, vedrai che la crema senza latticini sta galleggiando in superficie, perché lei si è già immersa nella lettura. Persa in un mondo creato dall’autore. Seduta. Potrebbe lanciarti un’occhiataccia, dato che molte ragazze che leggono non amano essere interrotte.
Chiedile se il libro le sta piacendo.

Offrile un altro caffè.

Falle sapere cosa pensi davvero di Murakami. Vedi se ha finito il primo capitolo del Signore degli Anelli. Sai che, se dice che ha capito l’Ulisse di James Joyce, lo sta dicendo solo per suonare intelligente. Chiedile se ama Alice o se vorrebbe essere come lei.
È facile frequentare una ragazza che legge. Regalale libri per il suo compleanno, per Natale e per gli anniversari. Regalale il dono delle parole, con una poesia, con una canzone. Regalale Neruda, Pound, Sexton, Cummings. Falle sapere che capisci che le parole sono fatte d’amore; che capisci che lei conosce la differenza tra i libri e la realtà ma, in ogni modo, cercherà di rendere la propria vita almeno un po’ simile al suo libro preferito. Non sarà colpa tua se lo farà.
Deve almeno provarci in qualche modo.

Ragazza che leggeMentile. Se capisce la sintassi, comprenderà che tu hai bisogno di mentirle. Dietro le parole si trovano altre cose: motivi, valori, sfumature, dialoghi. Non sarà la fine del mondo.
Deludila. Perché una ragazza che legge sa che il fallimento porta al climax. Perché le ragazze che leggono capiscono che tutte le cose devono giungere al termine, ma che puoi sempre scrivere un seguito. Che puoi ricominciare ancora e ancora ed essere sempre l’eroe. Che nella vita è destino che si incontri un cattivo o due.
Perché essere spaventati da tutto ciò che non si è? Le ragazze che leggono capiscono che le persone, come i personaggi, crescono. A parte nella saga di Twilight.

Se trovi una ragazza che legge, tienitela stretta. Quando la trovi alle due del mattino stringendo un libro al petto e piangente, falle una tazza di tè e abbracciala. Potresti perderla per un paio d’ore, ma tornerà sempre indietro da te. Parlerà come se i personaggi del libro fossero reali, perché per un po’ lo sono sempre.
Le chiederai di sposarla su una mongolfiera. O durante un concerto rock. O molto occasionalmente la prossima volta che si ammalerà. Tramite Skype.
Sorriderai così tanto che ti chiederai meravigliato come mai il tuo cuore non sia ancora scoppiato, macchiando di sangue il tuo petto. Scriverai la storia delle vostre vite, avrai figli con nomi assurdi e con gusti ancora più assurdi. Lei presenterà ai tuoi bambini Il Gatto e il Cappello Matto e Aslan, forse nello stesso giorno. Attraverserete gli inverni della vostra vecchiaia insieme e lei reciterà Keats in un sospiro, mentre tu ti scrollerai la neve dagli stivali.

Esci con una ragazza che legge perché lo meriti. Meriti una ragazza che può darti la vita più colorata possibile. Se tu a lei puoi dare solo monotonia, ore vuote e mezze proposte, allora è meglio che rimani solo. Ma se desideri il mondo e i mondi che esistono al di là, esci con una ragazza che legge.

O ancora meglio, con una ragazza che scrive.

Original Essay: Date a girl who reads by Rosemarie Urquico

Translated to Italian by Chiara Lodi


Cosa aggiungere ad un brano del genere? Solo una considerazione personale, sono proprio fortunato perchè esco con una “ragazza” che legge, ho amiche che leggono e anche le mie amiche virtuali di blog leggono tantissimo. Cosa desiderare di più?Firma


Giuseppe per la lettura senza nessun genere (sia maschile o femminile, sia letterario)

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