Il vero valore delle persone

Valutati di più: ci penseranno gli altri ad abbassare il prezzo.

Valutati di più: ci penseranno gli altri ad abbassare il prezzo.

Anton ČechovQuaderni, 1891-1904 (postumo, 1950)

 Valutati di più: ci penseranno gli altri ad abbassare il prezzo.

20 euroUn professore mostra un biglietto da 20 € e chieda ai suoi studenti: “Chi vuole questo biglietto? ” Tutte le mani si alzano.
Allora comincia a sgualcire il biglietto e poi chiede di nuovo: “Lo volete ancora?” Le mani si alzano di nuovo.
Getta per terra il biglietto sgualcito, lo pesta con i piedi e chiede: “Lo volete sempre?” tutte le mani si rialzano.
Quindi dice: “Avete appena avuto una dimostrazione pratica! Importa poco ciò che faccio con questo biglietto, lo volete sempre, perché il suo valore non è cambiato. Vale sempre 20 €”.
Molte volte nella vostra vita, sarete sgualciti, rigettati dalle persone e dagli avvenimenti. Avrete l’impressione di non valere più niente, ma il vostro valore non sarà cambiato agli occhi delle persone che vi amano davvero. Anche nei giorni in cui sentiamo di valere meno di un centesimo il nostro vero valore è rimasto lo stesso.



Giuseppe per i veri valori

#811

 

Come sedurre facilmente in 13 mosse

seduzione

Estate… tempo di seduzione.

 seduzione

Anche se siete convinti di essere già grandi seduttori. O se magari pensate che a voi, di conquistare qualcuno, proprio non interessa. Comunque la pensiate, qualche consiglio per sedurre un uomo o una donna potrebbe invece tornarvi molto utile: se siete single, il motivo è evidente; se siete già in coppia, per riconquistare un partner che sta per sfuggirvi…

SeduzioneCONSIGLI PER LUI
Cominciamo da qualche suggerimento solo per aspiranti seduttori maschi.

1) Sii narciso, impulsivo, manipolatore e machiavellico – Sono gli ingredienti fondamentali del grande seduttore secondo uno psicologo evoluzionista statunitense, Per Jonason dell’università del New Mexico, secondo cui però il mix di fattori vincenti deve essere attenuato da un buon livello di sense of humour (perché altrimenti potrebbe sortire l’effetto opposto…).

2) Imposta la voce - Dev’essere profonda, specie se la donna è nel suo periodo fertile. Come ha dimostrato una ricerca dell’università londinese di St. Andrews, un tono di voce basso viene letto dall’altro sesso come un indicatore di un alto livello di testosterone, e quindi come una maggiore garanzia di successo riproduttivo.

3) Tieni la barba incolta – E non è una questione di moda: lo psicologo inglese Nick Neave ha dimostrato con uno studio come l’uomo con barba non rasata da due giorni risulti molto più sexy e attraente, soprattutto per una notte di sesso.

4) Impara a ballare – Secondo lo psicologo evoluzionista Nick Neave, della Northumbria University (Gran Bretagna), quando vedono un uomo che sa ballare le donne non resistono.
Lo trovano attraente, sexy, ne restano ammirate ed entusiaste. La spiegazione? ““Accanto al gusto di vedere movimenti sinuosi, c´è una ragione molto più pragmatica: da passi e movenze in pista, la donna sa capire chi è in buona salute e con un potenziale riproduttivo di tutto rispetto”.

SeduzioneCONSIGLI PER LEI
Ci sono poi regole e suggerimenti tarati solo sulla seduzione al femminile.

1) Sii più diretta che puoi – Secondo uno studio della Bucknell University in Pennsylvania (Usa), la migliore arma di seduzione che una donna può sfruttare per ammaliare un maschio è parlare in modo chiaro. Domande come “posso darti il mio numero?” o “vuoi venire a cena?” sono di gran lunga più efficaci, perché inequivocabili. Quando si punta solo su indicazioni indirette e verbali, il maschio si trova in difficoltà perché costretto a un’opera di decifrazione che per lui è particolarmente complicata.

2) Non esagerare con la palestra - Più che un corpo da body-builder, gli uomini guardano anzitutto al volto. Uno studio realizzato dalla ricercatrice australiana Marianne Peters ha dimostrato come – all’occhio maschile – il viso influisca per il 52% sulla valutazione totale di una donna, mentre il corpo solo per il 24%.

3) Più che sullo sguardo, punta sul sorriso - Un team di ricercatori dell’università di Aberdeen, in Scozia, ha condotto un test per individuare quale atteggiamento femminile risultasse più attraente dal punto di vista sessuale: uno sguardo diretto, un’espressione disgustata o un sorriso. Ha stravinto quest’ultimo.

4) Sì al décolleté - È un richiamo irresistibile per l’altro sesso: è stato calcolato che il tempo di “abbordaggio” di una ragazza che indossa un top è la metà di quello necessario a rivolgere la parola a un’altra che indossa una T-shirt. Il motivo? Ci sono diverse correnti di pensiero: c’è chi ritiene che il décolleté riporti il maschio al concetto di madre e allattamento, e chi invece – come l’etologo inglese Desmond Morris – sostiene che riprodurrebbe nella parte frontale la forma dei glutei, area sessuale principale per le scimmie (da cui dovremmo discendere).

5) Passa una mano tra i capelli - Sarebbe questo, secondo la Webster University statunitense, uno dei segnali-principe di corteggiamento per attirare l’attenzione altrui sul proprio corpo. Tra gli altri, sistemarsi il vestito, accavallare le gambe, annuire. Mai, invece, incrociare le braccia, guardare il soffitto mentre l’altro parla, o evitarne lo sguardo.

SeduzioneCONSIGLI SIA PER LEI CHE PER LUI
Ci sono atteggiamenti che, secondo la scienza, possono risultare utili – dal punto di vista della seduzione – sia all’uomo che alla donna.

1) Lascia che sia il corpo a parlare - E’ la simmetria dei movimenti tra i due protagonisti di un corteggiamento a garantire una possibilità di successo della seduzione.Lo conferma una ricerca condotta dal dipartimento di scienze comportamentali della Webster University di Saint Louis (Missouri).

2) Sii solare - No a tutte le espressioni rabbuiate o forzatamente misteriose. Il cliché “bel tenebroso” o “femme fatale” lasciatelo a Hollywood. Illuminare il proprio volto con un’espressione solare, aperta e disponibile, resta il miglior modo per aprire un varco nelle “difese” altrui.

3) Ripeti e imita i suoi gesti - Il professor Emmanuele Jannini, sessuologo medico e coordinatore del corso di laurea in sessuologia all’Università dell’Aquila, suggerisce di studiate le mosse di chi avete di fronte e cercate di replicarle: “Gli darete l’idea che tra voi esistono affinità e intesa, che siete simili. Accostate alle labbra il drink nello stesso momento, afferrate la forchetta insieme, accavallate le gambe con gesti simili…”.

4) Mettiti qualcosa di rosso - Il colore rosso ci fa diventare agli occhi dell’altra persona più attraenti e desiderabili. È la tesi di un gruppo di ricercatori statunitensi dell’Università di Rochester: vestirsi di scarlatto scatena fattori biologici ancora poco chiari, che ci rimandano a istinti primordiali collegati all’attrazione fisica.

Fonte: Libero.it


E’ tempo di facezie e questo blog si adegua! :) Qualche considerazione sulle potenzialità di seduzione del sottoscritto. (1) Non sono narciso, anzi; sono poco impulsivo, procrastinare è il mio verbo; e per niente machiavellico, direi addirittura molto prevedibile. (2) Non credo di avere una voce alla Nando Gazzolo (solo gli over 40 sapranno chi è costui), ma forse nemmeno alla paperino :) (3) Faccio la barba TUTTI i giorni!!! (4) Per quanto riguarda il ballo, ho lo stesso spessore artistico di un sasso dolomitico.  Mmmm mi sembra di capire che se ho avuto donne, è stato solo un dono Divino! Ok allora i consigli sono solo per gli altri, a cui auguro tanta fortuna… ;)  Firma


Giuseppe per seduzione

#810

 

La vita senza cellulare

Iphone I-Phone Apple

Come sarebbe la nostra vita senza smartphone?

 Divieto cellulare


Perdere il proprio telefono cellulare infatti è un po’ come perdere un braccio. Come potresti aggiornare il tuo status sui social network, controllare la posta e tenerti occupato mentre vai al lavoro al mattino? Qualcomm, tra le aziende leader nel campo dei processori per dispositivi mobili, ha provato a immaginare cosa potrebbe succedere tra un postino che ti consegna una busta dietro l’altra e la pagina Facebook come un muro che ti crolla addosso mentre l’aggiorniamo. – La Repubblica


Giuseppe per il futuro possibile

#809

 

53


53 (sic! sic! sic! sic! sic! sic! sic! sic! sic! sic! sic!)

  La luna mi porterà fortuna?

23 giugno 2013 - Luna rossa       23 giugno 2013 – Luna rossa
Giuseppe …

#807

Il mio orto

Cesto verdure

Il mio orto. Working in progress…

 Cesto verdure

Gladioli

Il mio orto: non solo verdure – Giugno 2o14


orto

Il mio orto: giugno


Il mio orto: dopo

Il mio orto: dopo


Il mio orto: prima

Il mio orto: prima


Giuseppe per il pollice verde

#806

 

Quando una giornata comincia (davvero) male…

Quando una giornata comincia (davvero) male... - Buongiorno

Quando una giornata comincia (davvero) male…

 Quando una giornata comincia (davvero) male... - Buongiorno


No comment!Firma


Giuseppe per quando ci si sveglia mettendo il piede sinistro giù dal letto…

#806

 

Le lenzuola sporche…

Lenzuola pulite - raso

Le lenzuola sporche……

 Cuore pulito

Lenzuola pulite - rasoUna giovane coppia di sposi novelli andò ad abitare in una zona molto tranquilla della città.
Una mattina, mentre bevevano il caffè, la moglie si accorse, guardando attraverso la finestra, che una vicina stendeva il bucato sullo stendibiancheria.
Guarda che sporche le lenzuola di quella vicina!
Forse ha bisogno di un altro tipo di detersivo…
Magari un giorno le farò vedere come si lavano le lenzuola!
Il marito guardò e rimase zitto.
La stessa scena e lo stesso commento si ripeterono varie volte, mentre la vicina stendeva il suo bucato al sole e al vento.
Dopo un mese, la donna si meravigliò nel vedere che la vicina stendeva le sue lenzuola pulitissime, e disse al marito:
Guarda, la nostra vicina ha imparato a fare il bucato!
Chi le avrà fatto vedere come si fa?
Il marito le rispose: Nessuno le ha fatto vedere; semplicemente questa mattina, io mi sono alzato più presto e, mentre tu ti truccavi, ho pulito i vetri della nostra finestra!
Così è nella vita!
Tutto dipende dalla pulizia della finestra attraverso cui osserviamo i fatti.
Prima di criticare, probabilmente sarà necessario osservare se abbiamo pulito a fondo il nostro cuore per poter vedere meglio.
Allora vedremo più nitidamente la pulizia del cuore del vicino….


Occorre forse un commento? Direi proprio di no!


Giuseppe per la pulizia interiore.

#805

 

A proposito di stupro…

Dolores Valandro insulta Cecile Kyenge: Perché nessuno stupra Cecile Kyenge

Dolores Valandro insulta Cecile Kyenge: Perché nessuno stupra Cecile Kyenge?

 Dolores Valandro insulta Cecile Kyenge: Perché nessuno stupra Cecile Kyenge

Esponenti del centrodestra operese (lega e PDL) ubriachi bestemmiano in chiesa

Pubblicato in rete il video di due consiglieri di centrodestra del comune di Opera che – in visita alla cattedrale di Monaco durante l’Oktoberfest – si riprendono in chiesa: tra birre, volgarità e un paio di bestemmie. Protagonisti del video Fabrizio Angelo Dalcerri, capogruppo Lega Nord, e Antonio Stefano Buono, capogruppo Pdl. http://tv.repubblica.it


Avevo pubblicato questo video qualche anno fa (novembre 2010), all’epoca la Lega e il Centrodestra in genere erano i paladini del Crocefisso, credo sia ritornato d’attualità. Ho sempre diffidato dai dogmatici, da quelli che hanno sempre le certezze in tasca , forse perché io sono sempre pervaso da dubbi. Ma in questi giorni le esternazioni di una “donna” (non so in che altro modo chiamarla) della lega mi hanno fatto gelare il sangue. Come può una donna augurare ad una sua simile di essere stuprata? Solo per il colore della pelle? NON CAPISCO e non mi ADEGUO!!!  Sono un educatore e cerco d’insegnare, oltre la mia materia, anche l’etica, la tolleranza, il diritto eppure chi amministra la “res pubblica”  ogni giorno mi smentisce: è giustificato evadere le tasse, si può stuprare, la costituzione può essere usata per pulirsi il …, la bandiera nel c…. Francamente a questo punto faccio fatica ad orientarmi, per cortesia datemi una bussola, la bussola del BUON SENSO. Non vi annoio oltre, chiudo qui il mio post, e parafrasando Voltaire dico: “Non condivido le tue idee, ma darei la vita perché tu possa liberamente andare………”, riempite i puntini come meglio vi pare!Firma

Giuseppe per la coerenza….

#804

 

O capitano! Mio capitano!

O capitano! Mio capitano!  - Antonio Ranzolin

O capitano! Mio capitano!

 O capitano! Mio capitano!  - Antonio Ranzolin

Il genio del professore “matto” del liceo Tron di Schio, nel vicentino. Quando l’ora di religione insegna che con la fede nell’Uomo si aprono le porte di ogni altra fede.

O capitano! Mio capitano!

 Il professore che ama e crede nei giovani.  Antonio Ranzolin è un docente di religione che insegna al liceo Tron di Schio, in provincia di Vicenza, e nelle sue lezioni cerca di seminare valori importanti. Il professore per raggiungere il suo scopo mette in campo lezioni mirabolanti che affascina gli studenti, anche i più svogliati.

Invita alle sue lezioni tante persone che nella vita hanno compiuto scelte importanti: chi ha lasciato tutto ed è diventato missionario, chi dalla dipendenza dell’alcool ha cambiato vita e O capitano! Mio capitano!adesso aiuta gli altri. Prepara meticolosamente le lezioni con gli ospiti esterni dando ai ragazzi tanti motivi di riflessione e approfondimento. In classe, oltre agli ospiti, utilizza con sapienza tutte le tecnologie: video chiamate, collegamenti con internet, video proiettori, tutto per tenere sempre desta l’attenzione. “L’ora di religione del prof Ranzolin – spiega Nicola Dal Santo- la considero l’ora di attualità. Ci fa conoscere tante realtà dell’Italia e del Mondo, dal volontario al missionario, dalla Terra Santa al Terremoto dell’Emilia. Io, come diversi miei compagni facciamo volontariato, esperienze in case famiglie e altro, un seme che ha messo in noi Ranzolin. Dal primo anno di Liceo fino ad oggi (Nicola è al quinto anno, ndr) ci ha fatto conoscere tante iniziative sociali, insegnato i valori veri e ora quel seme sta dando i suoi frutti. Inoltre è per noi un punto di riferimento, ci lancia tanti spunti, e ci incoraggia a fare esperienze nel sociale”.

Il prof Ranzolin trasmette serenità – sottolinea Giulio Pillan- la lezione l’affronta con il sorriso. Ci fa ampliare le conoscenze, affronta i temi più difficili facendoli capire ed è sempre di buon umore”.
Non avrei mai pensato di fare volontariato se non avessi avuto lui come professore- illustra Luca Dal Santo- le sue lezioni ci fanno venire voglia di metterci in gioco, di aiutare gli altri.  Ci dice sempre che facciamo tutto da soli, ma è lui che ci insegna ogni giorno come diventare persone vere. E’ un grande prof, riesce sempre a trasmetterci qualcosa di positivo”.
O capitano! Mio capitano!“Il prof è gioia, positività, allegria. Lui cerca di innescare positività nella gente- spiega Valeria Vallèri- anche in quelli che non la possiedono. Mi porta sempre come un esempio positivo (Valeria soffre di una malattia rara ma dona gioia di vivere) quando qualcuno degli studenti ha dei problemi, racconta di me, che non mi sono mai fermata ai miei problemi e m’impegno nel sociale. Le sue lezioni sono sempre molto interessanti, ci mostra le realtà della vita, temi che la scuola, la società non affronta. Lui ama stare con noi giovani e trasmette sempre cose positive”.
“E’ un uomo che può cambiare il mondo- esclama Cristiano Bertan- è la positività fatta persona, umile, semplice ma molto preparato. Ho avuto una grande fortuna a diventare suo studente, è una persona che tutti dovrebbero conoscere, gli dovrebbero dedicare una statua. I grandi media dovrebbero divulgare le sue parole e tanta gente ascoltandolo sarebbe capace di cambiare e si potrebbero mettere le basi per un mondo migliore. Ogni sua lezione è sorprendente, tocca temi importanti, ha un’impressioO capitano! Mio capitano!nante cultura umanistica. Alla fine di ogni sua lezione mi trovo a riflettere, lui è un vero insegnate che ha cuore la sua professione di educatore”.

L’opera di Antonio Ranzolin e dei suoi ragazzi è sempre più importante, proprio in questi giorni sono stati citati nel libro di Irene Ciambezzi, “ Donne nel Sisma” dell’associazione APG XXIII. L’estate scorsa una cinquantina di ragazzi del Tron sono partiti dal Veneto per andare in Emilia ad aiutare nel dopo terremoto. Anche quest’anno ci sono altri giovani che vogliono fare esperienze importanti sia in Emilia sia in altri posti. Quando ci sono professori come Antonio Ranzolin che credono nei giovani, i giovani rispondono alla grande!

Riccardo Rossi

http://www.goleminformazione.it/le-buone-notizie/liceo-tron-schio-prof-ranzolin.html/


E’ un mio collega, è un mio amico, ed è un grande professore di Religione, ma che dico, è un grande maestro di vita. Se fossi un genitore sarei orgoglioso di aver un prof come lui ad educare mio figlio. Gli faccio solo un piccolo rimprovero, averci lasciato.  Lui capirà cosa intendo. 


Giuseppe per i veri eroi

#803

 

10 tipi di studenti universitari

Studente - Studentessa - Università - Universitario - Universitaria

I 10 tipi di studenti universitari

 Studente - Studentessa - Università - Universitario - Universitaria

Esame universitario - test1. IL FOTOFINISH – Ama le grandi sfide. Pretende di scalare l’Everest in due ore, pretende di andare a New York in mezz’ora, pretende di perdere 3 chili in un giorno. Pretende di studiare 900 pagine in due giorni. Prende per la prima volta in mano il libro a sette giorni dall’esame, a sei lo apre, a cinque lo sottolinea, a quattro finisce il primo capitolo, a tre giorni dalla fine ha fatto solo due capitoli su 39. Di un libro su quattro. E’ messo talmente male che chiede aiuto alla Protezione Civile, ma visto che Bertolaso è a spegnere un incendio del finto vulcano della villa di Berlusconi in Sardegna, si affida al WWF che lo considera specie protetta. Perché quasi sempre, non si sa come (culo, mazzette, scollatura) ce la fa.

2. IL NERVOSO – Pazzo, sclerotico, urla a chiunque gli si avvicini in periodo di esami. Il brutto è che è sempre in periodo di esami, perché studia tutti i giorni, a tutte le ore, forse si riposa solo a Natale. Se mentre sta studiando gli chiedi (gentilmente) l’ora, ti risponde urlando: “MACHECAZZOMICHIEDIL’ORANONVEDICHESTOSTUDIANDO,CAZZO!”. Intrattabile, irascibile, ansioso: sembra Paperino quando, tormentato dalla sfortuna, fa i suoi scatti d’ira. Ora che ha letto questa classifica starà pensando: “Ma come cazzo ti permetti di prendermi in giro brutto coglione??”. Scusami.

Esame università - maturità - di stato3. IL METODICO – Passa più tempo a organizzare lo studio che a studiare. Ha già programmato tutti gli esami da qui al 2015. Sa che il 23 gennaio 2014 avrà un esame di 872 pagine divise in tre libri: 400 da studiare tra il 3 novembre e il 14 dicembre. 300 da studiare e ripassare bene entro e non oltre il 5 gennaio, mentre le restanti da fare per il 16 gennaio, sottolineando questa volta in blu i concetti principali, in rosso le nozioni secondarie e ripetendo tutto. E’ talmente preciso che studia ogni giorno 23,25 pagine, fermandosi esattamente a un quarto della pagina. Niente e nessuno potrà distrarlo dalla sua tabella di marcia, neanche l’uscita al cinema del suo film preferito, neanche un viaggio omaggio ai Caraibi, neanche la caduta di un meteorite sul balcone di casa.

4. IL GHIRO – La sua sveglia sta ancora suonando. Ma lui sta dormendo. E’ il Re del Posponi, il mago del sonnellino pomeridiano sul divano. Si addormenta letteralmente sui libri, crolla sulle pagine. In pratica dorme a tutte le ore. Prova a studiare di notte ma crolla sotto ai colpi del sonno e pensa: “Non è poi così tardi, ora dormo e mi sveglio prima domani mattina per studiare”. Il problema è che il giorno dopo sente la sveglia e la ignora, si alza tardi e alla fine non studia niente né la sera prima né la mattina. Poi mangia e dopo pranzo gli sale l’abbiocco facile, irresistibile. Dice: “Stavolta non dormo, chiudo solo un attimo gli occhi sdraiandomi sul divano ma non dormo”. Come nei film, appare il sottotitolo ‘Due ore dopo…’ e c’è lui ancora schiantato sul divano che sta sognando l’esame.

5. L’AFFAMATO – Non ha fame di cultura, né di libri. Ha solo fame. Di cioccolato, di merendine, di gelato, di tutto. Appena apre un libro, gli viene un vuoto allo stomaco ed è costretto a recarsi in cucina e ad aprire il frigorifero. In periodo di esami si mangerebbe pure il divano, soprattutto nei giorni appena prima dell’appello. Ingrassa talmente tanto che il professore all’esame gli chiede se è parente di Galeazzi. Finito l’esame, si consola ingozzandosi di cibo. Fino all’esame dopo.

Studiare - Studiare - Studiare - Studiare - Studiare - Studiare - Studiare - Studiare - 6. IL POETA – Non pensate che sia un novello Dante o la reincarnazione di Petrarca. No, lui è un ragazzo semplice che però sotto esami si ispira e tira fuori perle di saggezza. E’ quello che: “Come va lo studio? Bene, domani arrivano anche i mobili”. Oppure: “Come vai in università? A piedi. Ma restano nella mente le narrazioni dei suoi orali: “La prima domanda non la sapevo, 1-0 professore con una sassata dalla distanza dopo 5 minuti. In contropiede però trovo l’1-1, salvandomi in corner con alcune cose dette a caso. Colpo importante a fine primo tempo, due domande giuste su due e l’impressione di chi sa: 3-1 e vantaggio per me. Dialettica e sapienza, sembro il Barcellona. Secondo tempo tutto in difesa, catenaccio all’italiano. Ma non basta: domanda tranello ed è 3-2, come un rigore che non c’è. Poi l’unica cosa che non avevo neanche aperto, chiesta: 3-3. Grande sofferenza, risultato in bilico a pochi minuti dalla fine. L’esame sta per finire, ma al novantesimo inoltrato, all’ultima domanda, la fiammata del bomber: risposta esatta e 4-3, esame passato e tre punti preziosi”.

7. MISTER 30 E LODE – E’ una categoria a parte. Quasi una setta. Come se fosse scritto nella Costituzione: loro devono prendere 30 e lode sempre. Chi non è iscritto al club non può capirlo e pensa che ci siano giri di soldi o di mazzette, che abbiano salvato la vita al professore durante una vacanza insieme in Colorado nel 1997, che in realtà il professore sia suo padre in incognito, che visto che ha un 30 e lode sul libretto allora siano costretti a dare solo 30 e lode da quel momento in poi. Un 30 e lode è per sempre, chi entra nel circolo non esce più. Il giorno prima dell’esame, l’amico che prende sempre 18 (chi non ne ha uno), chiede a Mister 30 (spesso una ragazza): “Come sei messo? Io mi sento pronto”. La risposta è sempre: “Stavolta non benissimo, andrà male”. Poi il ’18′ prende 18, il ’30′ prende 30. E amici come prima.

8. LO SCIALLO – Ha l’esame il 13 ma non lo sa. I suoi amici, due giorni prima, lo avvisano: “Ma non avevi l’esame il 13?”. In effetti, a pensarci bene, è vero. Ma si era dimenticato. Il bello è che non prova neanche a rimediare studiando in extremis, preferisce presentarsi e poi ‘come va va’. Guarda solo un po’ su Wikipedia per capire gli argomenti dell’esame. E’ quello che non studia perché si sente dotato di una brillante dialettica. Pensa infatti di intortare il professore, con giri e giri di parole. Il problema ovviamente è che non studiando va sempre male. Però a lui non interessa, va oltre le apparenze, si sente avanti. Ah, è 4 anni fuoricorso.

9. IL BALZATORE – Balza. Sempre e comunque. Uno stile di vita. E’ quello che non dà mai gli esami. Finge di avere qualcosa da fare, ma in realtà ha sempre paura di fare brutte figure. ‘O la va o la spacca’ è l’opposto del suo pensiero. Lui, nel dubbio, non va. Non si presenta agli appelli e si sente come se avesse passato l’esame. E’ ancora convinto di avere un fratello gemello che dà gli esami al posto suo. Nei casi più gravi, dice di aver dato l’esame e di aver preso un onesto 26 mentre in realtà è rimasto fuori dall’università. Sul suo libretto i pochi voti presenti tentano il suicidio per solitudine.

10. IL RIPETITORE – Legge e ripete. Di continuo. Parla, parla, parla. Le sue parole sono come i Rotoloni Regina, non finiscono mai. In pratica ripete tutto quello che c’è da studiare, parola per parola. Il resto della famiglia, dopo aver pensato al suicidio, decide di comprarsi dei tappi per le orecchie, dopo il vano tentativo con le cuffie per la musica. Il bello è che se uno cerca di parlargli, verrà accusato di averlo disturbarlo. Parla così tanto che all’esame si ricorda tutto, ma non ha più voce all’esame. Da premio Oscar le sue interpretazioni dell’esame allo specchio, con tanto di shampoo/microfono.

Fonte: buulb.com

Giuseppe per gli universitari

#802

 

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