Praticate gentilezza a casaccio

Aforisma

Praticate gentilezza a casaccio. E atti di bellezza privi di senso!

tratto dal libro “Brodo caldo per l’anima” 2° volume; di Jack Canfield e Mark Victor Hansen.)

 Valutati di più: ci penseranno gli altri ad abbassare il prezzo.

Brodo caldo per l'anima" 2° volume; di Jack Canfield e Mark Victor HansenUna giovane donna tornava a casa dal lavoro in automobile quando con il parafango andò a urtare il paraurti di un’altra macchina. Era in lacrime quando spiegò che era un’auto nuova, appena ritirata dal concessionario. Come avrebbe potuto spiegare il danno al marito? Il conducente dell’altra auto fu comprensivo, ma spiegò che dovevano scambiarsi il numero della patente e i dati del libretto. Quando la donna cercò i documenti in una grande busta marrone, cadde fuori un pezzo di carta. In una decisa calligrafia maschile vi erano queste parole: “In caso di incidente… ricorda, tesoro, io amo te, non la macchina!”.


Praticate gentilezza a casaccio. E atti di bellezza privi di senso! Praticate gentilezza a casaccio. E atti di bellezza privi di senso!
Giuseppe per i veri valori della vita e per la bellezza dell’anima

#824

 

Gemme nella pioggia

Socrate

Gemme nella pioggia

di Socrate

Gocce di pioggia

Gocce di pioggia Nell’antica Grecia Socrate aveva una grande reputazione di saggezza. Un giorno venne qualcuno a trovare il grande filosofo, e gli disse:

- Sai cosa ho appena sentito sul tuo amico?

- Un momento – rispose Socrate. – Prima che me lo racconti, vorrei farti un test, quello dei tre setacci.

- I tre setacci?

- Ma sì, – continuò Socrate. – Prima di raccontare ogni cosa sugli altri, è bene prendere il tempo di filtrare ciò che si vorrebbe dire. Lo chiamo il test dei tre setacci. Il primo setaccio è la verità. Hai verificato se quello che mi dirai è vero?

- No… ne ho solo sentito parlare…

- Molto bene. Quindi non sai se è la verità. Continuiamo col secondo setaccio, quello della bontà. Quello che vuoi dirmi sul mio amico, è qualcosa di buono?

- Ah no! Al contrario

- Dunque, – continuò Socrate, – vuoi raccontarmi brutte cose su di lui e non sei nemmeno certo che siano vere. Forse puoi ancora passare il test, rimane il terzo setaccio, quello dell’utilità. E’ utile che io sappia cosa mi avrebbe fatto questo amico?

- No, davvero.

- Allora, – concluse Socrate, – quello che volevi raccontarmi non è né vero, né buono, né utile; perché volevi dirmelo?

Se ciascuno di noi potesse meditare e metter in pratica questo piccolo test… forse il mondo sarebbe migliore.

Giuseppe per le perle di saggezza

#823

 

Le due anfore

Anfora

Le due anfore

Anfora rotta
Ogni giorno, un contadino portava l’acqua dalla sorgente al villaggio in due grosse anfore che legava sulla groppa dell’asino, che gli trotterellava accanto. Una delle anfore, vecchia e piena di fessure, durante il viaggio, perdeva acqua. L’altra, nuova e perfetta, conservava tutto il contenuto senza perderne neppure una goccia. L’anfora vecchia e screpolata si sentiva umiliata e inutile, tanto più che l’anfora nuova non perdeva l’occasione di far notare la sua perfezione: “Non Anfora rottaperdo neanche una stilla d’acqua, io!”. Un mattino, la vecchia anfora si confido con il padrone: “Lo sai, sono cosciente dei miei limiti. Sprechi tempo, fatica e soldi per colpa mia. Quando arriviamo al villaggio io sono mezza vuota. Perdona la mia debolezza e le mie ferite”. Il giorno dopo, durante il viaggio, il padrone si rivolse all’anfora screpolata e le disse: “Guarda il bordo della strada”. “Ma é bellissimo! Tutto pieno di fiori!” rispose l’anfora. “Hai visto? E tutto questo solo grazie a te”disse il padrone. “Sei tu che ogni giorno innaffi il bordo della strada. Io ho comprato un pacchetto di semi di fiori e li ho seminati lungo la strada, e senza saperlo e senza volerlo, tu li innaffi ogni giorno”. La vecchia anfora non lo disse mai a nessuno, ma quel giorno si senti morire di gioia. Siamo tutti pieni di ferite e screpolature, ma se lo vogliamo, possiamo fare meraviglie con le nostre imperfezioni.
 (Antico racconto orientale)
Giuseppe per le imperfezioni proficue

#631

 

Apologo sulla collaborazione

Sinergia

 L’altruismo è una forma di egoismo con risultati a lungo termine. (F. Latini)

Sinergia
Un sant’uomo ebbe un giorno da conversare con Dio e gli chiese “Signore, mi piacerebbe vedere come sono ilCollaborazione - Asini Paradiso e l’Inferno”. Dio condusse il sant’uomo verso due porte. 
Ne aprì una e gli permise di guardare all’interno. Al centro della stanza c’era una grandissima tavola rotonda. Al centro della tavola, si trovava un grandissimo recipiente contenente cibo dal profumo delizioso. Il sant’uomo sentì l’acquolina in bocca. Le persone sedute attorno al tavolo erano magre, dall’aspetto livido e malato. Avevano tutte l’aria affamata. Avevano dei cucchiai dai manici lunghissimi attaccati alle loro braccia. Tutti potevano raggiungere il piatto di cibo e raccoglierne un po’, ma poichè il manico del cucchiaio era più lungo del loro braccio, non potevano accostare il cibo alla bocca. Il sant’uomo tremò alla vista della loro miseria e della loro sofferenza. Dio disse “Hai appena visto l’Inferno“. 

Dio e l’uomo si diressero verso la seconda porta. Dio l’aprì. La scena che l’uomo vide era identica alla precedente. C’era la grande tavola rotonda, il recipiente colmo di cibo delizioso che gli fece ancora venire l’acquolina. Le persone attorno alla tavola avevano anch’esse i cucchiai dai lunghissimi manici. Questa volta però, le persone erano ben nutrite e felici e conversavano tra di loro sorridendo. Il sant’uomo disse a Dio “Non capisco!”. “E’ semplice- rispose Dio- dipende solo da un’abilità. Essi hanno appreso a nutrirsi gli uni gli altri, mentre gli altri non pensano che a loro stessi”.


Eppure l’uomo non riesce a capire una cosa così semplice, alla fine anche i somari ci riescono…… mah!!!!

horsefly


Giuseppe per le sinergie

#257

Il dolore genera perle?

Filosofia - Uomo - Enigma

Il dolore genera perle?

 Ostrica - Perla - Dolore

Disse un’ostrica a una vicina:

“Ho veramente un gran dolore dentro di me. È qualcosa di pesante e di tondo, e sono stremata”.
Rispose l’altra con borioso compiacimento:
“Sia lode ai cieli e al mare, io non ho dolori in me. Sto bene e sono sana sia dentro che fuori”.
Passava in quel momento un granchio e udì le due ostriche,
e disse a quella che stava bene ed era sana sia dentro che fuori:
“Sì, tu stai bene e sei sana; ma il dolore che la tua vicina porta dentro di sé è una perla di straordinaria bellezza”. 
Ostrica perla pearl
È la grazia più grande, quella dell’ostrica.
Quando le entra dentro un granello di sabbia, una pietruzza che la ferisce,
non si mette a piangere, non strepita, non si dispera.
Giorno dopo giorno trasforma il suo dolore in una perla: – il capolavoro della natura.

Horsefly - FirmaIl dolore è una lacrima che si cristallizza in una perla.


Giuseppe per dolore prezioso

#247

 

Nella vita…

Nella vita…

Penna stilografica



Nella vita bisogna guardarsi intorno e darsi da fare, prima o poi arriva anche la nostra occasione.

 


Giuseppe riflettendo su Andy

#032

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