Antonio Albanese – Qualunquemente

Pellicola cinema

Cetto La Qualunque - Qualunquemente

 Pellicola cinema

Qualunquemente – Trailer Film


ONDA CALABRA – COLONNA SONORA


Onda Calabra – Parto delle nuvole pesanti


Locandina film qualunquemente albanese

Qualunquemente

Un film di Giulio Manfredonia. Con Antonio AlbaneseSergio RubiniLorenza IndovinaNicola RignaneseDavide Giordano.

continua»

Commediadurata 96 min. – Italia 2011. – 01 Distribution uscita venerdì 21 gennaio 2011.

Uno spettro si aggira per la Calabria: è lo spettro della legalità. Contro questo spiacevole inconveniente, rappresentato dal candidato sindaco di Marina di Sopra, certo De Santis, la parte “furba” del paese schiera l’uomo della provvidenza: Cetto La Qualunque, di ritorno da un periodo di latitanza con una nuova moglie, che chiama Cosa, e la di lei bambina, che non chiama proprio. Volgare, disonesto, corrotto, ma soprattutto fiero di essere tutto questo e molto di peggio, Cetto prima ricorre alle intimidazioni mafiose, poi a dosi inimmaginabili di propaganda becera, quindi assolda uno specialista. Il fine, e cioè la vittoria alle elezioni, giustifica interamente i mezzi, che in questo caso vanno dal comizio in chiesa, all’offerta di ragazze seminude come fossero caramelle scartate, all’incarceramento del figlio Melo in sua vece. Fino alla più sporca delle truffe.

Il personaggio creato da Antonio Albanese e Piero Guerrera balza dal piccolo al grande schermo, vale a dire dalla misura spazio-temporale dello sketch al lungometraggio di narrazione, sotto la guida e la responsabilità di Giulio Manfredonia e della Fandango, e atterra in piedi. Non segnerà un risultato inatteso ma si posiziona bene rispetto alle aspettative: non annoia, non divaga, non infarcisce la sceneggiatura di corpi estranei, buoni per una gag in più ma in fondo accessori. Non fa nemmeno ridere, e questo può apparentemente rappresentare un problema, ma non per forza. Si mormora in giro che il film esca datato, svilito da uno sprint della realtà politica attuale, che si supera da sola, divenendo sur-realtà, al pari di quella immaginata in Qualunquemente. Eppure non è proprio o soltanto così. Se mai ad essere surreale, ma in quanto concentrato di caratteristiche e costumi assolutamente veritieri, è il personaggio di Cetto, la sua mancanza di un limite, non certo la realtà delle colate di cemento sulla spiaggia, delle fogne che scaricano in mare, dei buoni benzina in regalo o dei brogli elettorali e nemmeno della bigamia, delle allusioni ai pregiudicati e delle “assessore” scelte in base al fisico.
Il film di Albanese e Manfredonia non va scambiato per un film d’intrattenimento, anche se qualche buona battuta per fortuna non manca (“Presto io sarò sindaco per cui tu per legge vicesindaco” o “Si comincia con dare la precedenza ad un incrocio e finisce che si diventa ricchione”), e nemmeno per una tragicommedia alla Fantozzi, sebbene il regista lo citi tra le ispirazioni: piuttosto, è un film violento, che non fa sconti e regala al “cattivo” una vittoria su tutta la linea. Il qualunquismo di questo imprenditore prestato alla politica, sempre allegro e in movimento da un abuso di potere ad un altro, menefreghista in teoria e in pratica, dovrebbe essere qualcosa di cui ridere per esorcismo, per isteria dettata dalla paura, non per spasso o per il piacere di guardarci allo specchio. Se proprio occorre dargli un’etichetta, si dirà che è un film “di denuncia”, con i pregi e i limiti dei film “impegnati”, che ha scelto la via della satira anziché quella della tragedia.

di Marianna Cappi mymovies.it


Probabilmente questo film non passerà alla storia del cinema, anche se Albanese è molto divertente e caustico, ma sicuramente alla storie del costume si. Perché, vi starete chiedendo? Perché, secondo me, segna il passaggio del superamento della realtà su qualsiasi più sfrenata fantasia. Nessun autore potrebbe sceneggiare quello che accade quotidianamente in Italia,  con la più totale connivenza del 51% del popolo italiano. Vediamo…  l’Italia è sempre quel paese che ha avuto imperatori che hanno nominato, come senatore, un cavallo? Quel paese dove mentre Roma brucia qualcuno suona la cetra? Quel paese delle travolgenti e repentine volta gabbane?  Quel paese …. e l’elenco è lunghissimo. In questi anni abbiamo aggiunto un nuovo e ancor più memorabile tassello a questa collana di perle storiche. Buon 150esimo Italia!!!

horsefly


Giuseppe per la sua povera Patria.

#306

I Passi Dell’amore

I Passi Dell'amore - Nicholas Sparks

I Passi Dell’amore - Nicholas Sparks

 I Passi Dell'amore - Nicholas Sparks

L’amore è sempre paziente e gentile, non è mai geloso… L’amore non è mai presuntuoso o pieno di se, non è mai scortese o egoista, non si offende e non porta rancore. L’amore non prova soddisfazione per i peccati degli altri ma si delizia della verità… è sempre pronto a scusare, a dare fiducia, a sperare e a resistere a qualsiasi tempesta.

I passi dell’amore è un romanzo scritto da Nicholas Sparks nel 1998, pubblicato in Italia dall’editore Frassinelli nel 1999

Attraverso un lungo flash-back Nicholas Sparks racconta la storia di Landon Carter, un adolescente giovane, bello, ma piuttosto ribelle per l’America degli anni Cinquanta. In bilico tra l’assenza di un padre mai conosciuto davvero e gli scambi di battute con compagnie poco prestigiose,Landon si vede costretto a frequentare il corso di teatro, dove incontra Jamie Sullivan, la figlia del reverendo, una ragazza dolce e sensibile ma soprattutto diversa: sempre desiderosa di aiutare il prossimo, spesso immersa nella lettura della Bibbia. Il ballo di inizio anno si avvicina ma Landon non ha trovato nessuna ragazza disposta ad accompagnarlo, così si rivolge a Jamie che accetta a patto che lui non s’innamori di lei.I due iniziano, così, a frequentarsi, seppure Landon non provi nessun sentimento nei confronti della giovane. Le prove a teatro si fanno sempre più numerose e il giorno della prima lo spettacolo riscuote un successo inaudito, mentre Landon sembra notare per la prima volta l’angelica bellezza di Jamie. Da qui in poi avviene l’inevitabile: il giovane Carter si innamora della ragazza docile e matura e per quanto assurdo possa sembrare, lei ricambia il suo sentimento. I due vivono una meravigliosa storia d’amore interrotta, però, da una realtà ingiusta e inaspettata. Jamie sta morendo. La leucemia consuma ogni fibra del suo corpo, ma prima di morire, Landon riesce a regalarle ciò che più desiderava: un matrimonio felice, in una chiesa gremita di persone.


Giuseppe per l’amore puro.

#301

Dieci inverni – Film

Dieci inverni - Film - Trailer

Dieci inverni – Film – Trailer

 Dieci inverni - Film - Trailer

Dieci inverni - visualizza locandina ingrandita

TRAMA DEL FILM DIECI INVERNI: 

È l’inverno del 1999. Un vaporetto attraversa la laguna di Venezia. Camilla, diciottenne schiva, appena arrivata dal paese per studiare letteratura russa, nota tra la folla un ragazzo. Anche lui porta con sé una valigia, anche lui è appena arrivato. I due iniziano a guardarsi: lei è timida, lui più sfacciato. Silvestro ha la stessa età di Camilla, ma diversamente da lei, nasconde la sua inesperienza dietro un’ingenua spavalderia. E quando il vaporetto attracca, decide di seguire la ragazza per le calli nebbiose di un’isola della laguna… Così comincia un’avventura lunga dieci anni che porterà i due ragazzi dalla Venezia quotidiana degli studenti fino alla straniante frenesia di Mosca, con i suoi teatri e le enormi strade trafficate.

USCITA CINEMA: 10/12/2009

REGIA: Valerio Mieli

SCENEGGIATURA: Valerio Mieli

ATTORI: Isabella RagoneseMichele RiondinoSergei ZhigunovValerio MieliGlen BlackhallSergei NiconenkoLiuba Zaizeva

FOTOGRAFIA: Marco Onorato

MONTAGGIO: Luigi Mearelli
MUSICHE: Francesco de LucaAlessandro Forti
PRODUZIONE: CSC Production, coprodotto da: Rai Cinema, United Film Company Ltd.
DISTRIBUZIONE: Bolero
PAESE: Italia 2009
GENERE: Commedia
DURATA: 99 Min

Tratto da coming soon


Questo è un film piccolo, questo è un piccolo grande film. Mi piacciono le atmosfere rarefatte, le situazioni interrotte, l’incompiutezza delle cose…..


Giuseppe ragazzo interrotto.

#294

Treni

Filosofia

Treni

 Ci son treni che non ripassano, ci son bocche da ricordare, ci son facce che si confondono.

Treni

La vita è fatta di treni. Treni che si fermano accanto a noi ma non sappiamo se salire o meno. Treni che sfrecciano veloci ma non abbiamo il coraggio di fermare. Treni che ci chiudono le porte in faccia e se ne vanno senza di noi lasciandoci dentro il sapore amaro di come sarebbe stato salirci. E treni sui quali saliamo, nostro malgrado, per paura che la vita ci lasci a piedi.


Sliding Doors - Trama


A Londra la giovane Helen una mattina arriva in ritardo in ufficio, viene licenziata, decide di tornare a casa prima del tempo e qui la sua vita prende due svolte. Helen perde per un soffio la metropolitana, risale sul marciapiede, viene aggredita, portata per la medicazione in ospedale e quando finalmente riesce ad arrivare a casa trova Gerry, lo scrittore con cui vive, sotto la doccia, intento a prepararsi per la sua giornata di lavoro. Ma c’è anche la Helen che riesce a salire sulla metropolitana, ad arrivare a casa molto prima del solito e a sorprendere Gerry a letto con Lydia, la sua ex-fidanzata. Da questo momento le due storie si sviluppano separatamente ma in realtà intrecciandosi negli stessi luoghi, negli ambienti, negli incontri con le stesse persone. La Helen che ha scoperto il tradimento è ospitata in casa dell’amica Anna, si taglia i capelli molto corti e li tinge di biondo, è indecisa sul da farsi, accetta di uscire con James, un uomo appena conosciuto, cerca un altro lavoro. La Helen che continua a vivere con Gerry sospetta comunque qualcosa ma non ne ha le prove. La ricerca del lavoro fa incrociare le situazioni, e alcune gravidanze non previste complicano ulteriormente le cose. Coinvolte in incidenti automobilistici, le due Helen vengono ricoverate in ospedale. La Helen dai capelli corti muore, l’altra liquida definitivamente Gerry, si prepara ad uscire dall’ospedale e, in ascensore, incontra James.

Colonna sonora: I’m With You - Let Go – Avril Lavigne


Giuseppe per le “sliding doors”

#264

Vorrei

Cinema - Cinema

Vorrei … vorrei… vorrei….

Tratto dal film “Ferie d’agosto”

 Cinema - Cinema

cinema



Il più delle volte non so cosa vorrei…….


Giuseppe per i desideri inespressi.

#261

Paolo Giordano – La solitudine dei numeri primi

Penna

La solitudine dei numeri primi

Paolo Giordano

 

 Libri

Il romanzo racconta la storia di due persone, entrambe torinesi, Alice Della Rocca e Mattia Balossino, le cui vitePaolo Giordano - La solitudine dei numeri primi vengono gravemente segnate da vicende accadute nella loro infanzia. Sebbene Torino non sia mai menzionata in modo esplicito, vengono fatti riferimenti alla chiesa della Gran Madre, dove si svolge il matrimonio di Viola Bai, ed alla basilica di Superga.

Alice viene presentata come una bambina di sette anni che pur odiando la scuola di sci e non mostrando alcuna attitudine particolare per questo sport, viene costretta a frequentarne un corso dal padre, che nutre grandi aspettative nei suoi confronti. Una mattina, Alice si separa dal resto del gruppo e, nel tentativo di tornare a valle, finisce in un dirupo rimanendo gravemente ferita. La ragazza rimarrà zoppa per il resto della vita.

Mattia è un bambino dotato ed intelligentissimo, al contrario della gemella Michela che invece è affetta da una forma di ritardo mentale. Isolato dal resto dei coetanei per via della sua “scomoda” sorella, Mattia vive la propria infanzia in solitudine. Poi, un giorno, per poter partecipare alla festa di compleanno di un compagno di classe, lascia la sorella in un parco, pensando di andarla a riprendere più tardi. Ma al suo ritorno Michela è scomparsa, probabilmente annegata in un fiume vicino.

Questi avvenimenti segnano profondamente la vita dei due ragazzi. Il racconto si sposta nel periodo della loro adolescenza: Alice soffre di anoressia ed è snobbata dai ragazzi per la zoppia. Con una vita sociale pressoché nulla, Alice attira l’attenzione di Viola Bai, compagna di classe molto popolare, che decide di ammetterla nel proprio giro di amicizie. Grazie all’incoraggiamento di Viola, Alice conosce Mattia. Quest’ultimo è un ragazzo problematico: non ha alcun interesse nelle interazioni sociali e ha una malsana attitudine all’autolesionismo.

Alba Rohrwacher: Alice Della Rocca Luca Marinelli: Mattia BalossinoAlice e Mattia stringono un’amicizia particolare: ognuno svolge la propria esistenza autonomamente, ma ogni volta tornano a cercarsi. Continuano a frequentarsi anche dopo il liceo, quando Mattia si iscrive a matematica e Alice sviluppa la propria passione per la fotografia. Nel frattempo, Fernanda, la madre di Alice, si ammala di un tumore e viene fatta ricoverare in ospedale. Lì, Alice conoscerà Fabio Rovelli, un giovane medico. Mattia intanto consegue la laurea ed ottiene un prestigioso posto di lavoro in Scandinavia, che non sa se accettare. In questo periodo della sua vita, Mattia racconta per la prima volta ad Alice la storia di Michela, e per la prima volta i due ragazzi si scambieranno un bacio. Ciò nonostante un litigio fra Alice e Mattia convince il ragazzo a partire. Alla fine Fernanda muore ed Alice sposa Fabio, mentre Mattia vive in Scandinavia in solitudine.

Il matrimonio tra Fabio ed Alice declina lentamente: Fabio infatti vuole un figlio da Alice, ma lei, non avendo più le mestruazioni da anni per via dell’anoressia, non può restare incinta. La coppia si separa e Alice cade in depressione. Nel frattempo Mattia esercita in Scandinavia la professione di insegnante di topologia algebrica e conosce un collega, Alberto, anch’esso italiano. I due fanno un’importante scoperta che riguarda l’algebra e vanno a festeggiare a casa di Alberto. Lì, Mattia conosce una donna, Nadia, amica del collega, con cui passerà una notte di sesso. Alice decide di tornare in ospedale a chiarire il rapporto con Fabio, però vede una ragazza che somiglia molto a Mattia, e che ad Alice fa tornare in mente Michela, la gemella scomparsa. Nonostante non sia sicura di quanto ha visto, Alice decide di avvisare Mattia.

Mattia, pur non sapendo di cosa si tratti, accorre all’invito di Alice di raggiungerla e torna in Italia. Alice non trova il coraggio di raccontare a Mattia ciò che credeva di aver visto, ma i due amici passano un pomeriggio insieme e approfittando di un momento, la ragazza lo bacia, scoprendo così di essere ancora innamorata di lui. Nonostante ciò non riescono a superare il muro di solitudine che li separa, e Mattia ripartirà senza che il loro rapporto abbia avuto alcuno sviluppo.

I due ragazzi sono infatti paragonati a due numeri primi gemelli (i numeri primi che differiscono tra loro di due): accomunati dalle stesse particolarità, attratti l’uno verso l’altra, non riescono mai ad unirsi, separati da un solo invalicabile ostacolo.

Tratto da Wikipedia 


Ho appena finito di leggere il libro, dentro di me è rimasto un senso d’incompiuto. Sono di quelli che odiano i lieto fine nei romanzi o nei film, stavolta però mi è mancato. Come avrei voluto che Alice ritrovasse Michela e liberasse Mattia dai demoni che lo affliggono. Però la vita è così e non sempre c’è il lieto fine.  Ho compreso fino in fondo la solitudine di Mattia, liberarsi dei fantasmi dell’infanzia è davvero impossibile se sono di quelle dimensioni. Alice è un personaggio più complesso, come tutte le donne in genere. Il trauma che ha vissuto spiega, ma solo in parte il suo atteggiamento. Potrebbe, se solo lo volesse realmente, essere finalmente felice ma non ne ha il coraggio o meglio secondo me è preda di una pigrizia dell’anima che la tiene calda nel suo bozzolo di sofferenze. Non aggiungo altro, vi lascio alla lettura di questo libro che vi consiglio, si legge tutto d’un fiato e alla fine dentro rimangono forti emozioni. Emozioni che variano sicuramente da lettore a lettore ma di sicuro vale la pena di leggerlo. 

Giuseppe per i numeri primi gemelli

#234

 

La Solitudine dei Numeri Primi – Trailer film

La Solitudine dei Numeri Primi - Trailer film

La Solitudine dei Numeri Primi – Trailer film

 

 La Solitudine dei Numeri Primi - Trailer film

Locandina La solitudine dei numeri primi

Alice e Mattia. Coetanei a Torino. Bambini le cui coscienze sono attraversate da un trauma profondo che non li abbandonerà mai. Alice e Mattia. Si conoscono. Potrebbero amarsi. Si separano (lui accetta un incarico in Germania e lei si sposa). Potrebbero ritrovarsi se consentissero a se stessi ciò che si sono sempre in qualche modo vietati.

Saverio Costanzo alla sua terza prova si assume il non facile compito di rileggere un best seller quale è il romanzo omonimo di Paolo Giordano (con il quale scrive la sceneggiatura). Lo fa con grande coraggio a partire dal nuovo mutamento di stile. Nessuno dei tre film del regista è simile all’altro nello sguardo e nelle modalità di ripresa perché Costanzo adatta il proprio fare cinema (che resta coerente in quanto a scelta di tematiche di base) alla storia che racconta. Questo può spiazzare chi preferisce che un regista rimanga sempre fedele ad elementi linguistici che lo rendano facilmente identificabile e collocabile.

Costanzo destruttura la linearità narrativa del romanzo avvertendoci sin dall’inizio (grazie anche alla musica di Mike Patton e a una grafica di forte impatto) che ci troviamo dinanzi ad un horror. Perché l’orrore della sofferenza attraversa corpi ed anime dei due protagonisti. Alice, la cui lesione fisica verrà spiegata solo molto più avanti ma che da subito determina il suo rapporto con il mondo e Mattia, che ha un vulnus che lo tormenta nel profondo spingendolo all’autolesionismo. Due corpi che potrebbero fondersi ma che restano murati in una solitudine che si presenta come ineluttabile perché il senso di colpa e il sentirsi fuori posto (in una società sempre più spietata sin dalle età più giovani) finiscono con lo spingere a costruire muri in cui si possono aprire solo piccole brecce che sembrano sempre pronte a richiudersi. 

I flashback inseguono i flashforward perché il dolore non conosce percorsi canonici e gli eventi che hanno segnato una vita non chiedono il permesso per riemergere. Costanzo ricostruisce la sofferenza del vivere di Alice e Mattia quasi fosse il puzzle che quest’ultimo portò alla festa di compleanno di un compagno di classe che costituì l’atroce punto di non ritorno della sua vita. I pezzi di un puzzle si combinano per associazioni che ogni appassionato al gioco individua in modo diverso e finiscono con il determinare solo alla fine una struttura che origina dal caos di una miriade di pezzi. Così come le vite dei due protagonisti. Così come le vite di molti. Numeri primi divisibili solo per uno e per sé stessi in disperata e talvolta contraddittoria ricerca di una possibilità diversa.

Tratto da Mymovies


Qui la scheda del libro

La solitudine dei numeri primi – Paolo Giordano.


Giuseppe per il cinema

#256

Ronan Keating – When You Say Nothing At All

Note musicali

Ronan Keating 

When You Say Nothing At All


Notting Hill (film)

Da Wikipedia, l’enciclopedia libera.

Interpreti e personaggi

Julia Roberts: Anna Scott

Hugh Grant: William Thacker

Titolo originale Notting Hill
Paese USA
Anno 1999

Will Thacker (Hugh Grant) è il proprietario di una modesta libreria, specializzata in libri di viaggi, che si trova a Notting Hill, popolare quartiere di Londra. Will è divorziato, senza affetti, e abita con un coinquilino di nome Spike (Rhys Ifans), un pittore gallese.

La libreria “The travel bookshop” a Notting Hill, negozio nel quale lavora Will Thacker.

La vita di Will è destinata a cambiare quando nel suo negozio entra per comprare un libro Anna Scott, l’attrice americana più famosa al mondo (Julia Roberts). Potrebbe sembrare l’incontro di un momento, ma di lì a poco, Will compra un succo d’arancia e si scontra casualmente con Anna per strada. Will la invita a casa sua per sistemarsi, a pochi passi da lì. Anna accetta e, prima di andarsene, lo bacia. L’arrivo di Spike interrompe bruscamente l’idillio appena sbocciato e Anna se ne va.

Qualche giorno più tardi, Spike accenna casualmente a Will che una ragazza americana di nome Anna aveva telefonato chiedendo di essere chiamata al Ritz. Will riesce a contattarla fortunosamente, perché Spike, sulle prime, non ricordava il soprannome che Anna aveva detto di usare (Biancaneve, nell’originale “Miss Flintstone”).

Anna piomba così altre due volte nella vita di Will e altrettanto repentinamente scompare, ma ciascun incontro non fa che rafforzare il legame tra i due, benché non se ne rendano conto – specie Anna, mentre Will non riesce più a pensare ad altro. Quando infine è Anna stessa a chiedergli di amarla, lui inizialmente rifiuta, spaventato dalla distanza tra i mondi in cui vivono, ma poi ci ripensa e, nel corso di una conferenza stampa della diva, trova il coraggio per dichiararsi.


Oggi vi propongo una canzoncina dolce dolce, vedrete vi scalderà il cuore. Se poi siete anche curiosi e ancora non lo avete visto, vi consiglio pure un film “Notting Hill”. Nella colonna sonora di questo film c’è pure la canzone qui proposta. Buon ascolto e buona visione. 


Giuseppe per le colonne sonore della vita

#236

Sesso prima del matrimonio

Woody Allen

Sesso prima del matrimonio?

Pensiero del giorno 28-06-10

 Woody Allen

penna

Sesso prima del matrimonio?

Sono contrario ai rapporti prima del matrimonio:

fanno arrivare tardi alla cerimonia!

[Woody Allen]

 

 

 



Concordo pienamente con Woody…. anche se… ;)


Giuseppe per la castità pre-ante-matrimoniale.

#218

 

Colazione da Tiffany – Libro – Film

Colazione da Tiffany - Libro - Film -  Audrey Hepburn

Colazione da Tiffany – Libro – Film

 Colazione da Tiffany - Libro - Film

Colazione da Tiffany – Truman Capote (Romanzo) Trama


Da Wikipedia, l’enciclopedia libera.

La vita di Holly Golightly, una ragazza al tempo stesso dolce, caparbia, cinica e sognatrice, è raccontata da un aspirante scrittore, suo amico e vicino di casa.

La storia prende inizio dal ritrovamento, da parte del barista Joe (innamorato di Holly), di una strana foto che ritrae una statua africana dalle fattezze della ragazza. Da qui si dipana un lungo flashback nel quale l’autore ricorda gli anni precedenti, quando conobbe Holly, sua vicina di appartamento nell’Upper East Side di New York. Ella era alla ricerca del suo posto nel mondo, un posto come la gioielleria Tiffany, dove si sarebbe sentita protetta e al sicuro e avrebbe smesso di avere quelle che chiama le sue “paturnie”. Nel frattempo, però, vive una vita altamente sregolata, fatta di mondanità, eccessi e di espedienti atti a mantenerla sempre così. Tra di essi ci sono quelli di accompagnarsi a dei ricchi facoltosi di cui non è assolutamente innamorata, e di andare a trovare ogni giovedì Sally Tomato, gangster mafioso in cella a Sing Sing e riferire al suo avvocato delle misteriose ‘”previsioni del tempo”. Unica compagnia fissa è quella di un gatto rosso senza nome.

Tra il protagonista e Holly nasce un rapporto di difficile interpretazione: amore platonico, amicizia tra uomo e donna, complicità che a volte sembra alludere all’omosessualità del narratore. Lui è ammirato dal carattere e dallo stile di vita della ragazza, finché fa la conoscenza di un veterinario del Texas che gli rivela molte cose su Holly: la ragazza si chiama in realtà Lula Mae ed è sua moglie. Il dottore dice di averla sposata quando ancora era una ragazzina, un’orfana che lui aveva adottato assieme al fratello Fred. Doc tenta di riportarla a casa, ma lei rifiuta.

Questo episodio, assieme alla relazione di Holly con Rusty Tawler, un miliardario immaturo e antipatico, porta a diversi attriti tra il protagonista e la ragazza, che sfociano in una rottura. Che però si acquieta quando lui la soccorre in seguito a una crisi dovuta alla morte di suo fratello Fred in guerra. In seguito alla fine della relazione con Rusty, Holly si fidanza con un politico brasiliano, Jose, gentile ma molto attaccato all’immagine politica. Ben presto Holly rimane incinta di Jose, e questi decide di portarla con sé in Brasile per sposarla.

Quando ormai tutto sembra essere stato deciso, Holly invita il protagonista ad una cavalcata nel parco; il cavallo di quest’ultimo si imbizzarrisce e, per salvarlo, Holly perde il bambino. Al ritorno, Holly viene però arrestata: le “previsioni del tempo” che lei portava da Sally Tomato al suo avvocato erano in realtà istruzioni spionistiche e mafiose. Solo grazie all’intercessione del suo ex manager Holly viene liberata, ma Jose la abbandona dicendo di non voler essere vittima di uno scandalo, sposandola. Holly tuttavia decide di non rinunciare ad andarsene in Brasile, e così abbandona il suo gatto a Spanish Harlem, sulla via per l’aeroporto. Solo poco prima di partire lei ha dei ripensamenti e, in lacrime, corre a cercare la bestiola, capendo quanto fossero in realtà legati e si appartenessero (e, indirettamente, lei fosse legata allo scrittore). Ma purtroppo non riesce a ritrovarlo e, dopo aver strappato al suo amico la promessa di ritrovare il gatto, parte per il Brasile.

Il protagonista non sentirà mai più Holly se non da una sola lettera pochi mesi dopo. Ritroverà il gatto, che adesso abita in una famiglia, e spera che anche Holly abbia trovato il suo posto nel mondo.


Colazione da Tiffany – Audrey Hepburn – (Film)


Breakfast at Tiffany’s(1961) – Moon River – Colonna Sonora – Henry Mancini


Finalmente una bella notizia dal mondo dei giovani:  Audrey Hepburn icona di riferimento per tante ragazzine contemporanee: la sua classe, il suo tubino nero, gli occhialoni che nascondevano qualche stravizio diventano importanti per le nostre ragazzine veline-addict. Bene!!! allora qualcosa si muove in positivo, speriamo bene (Horsefly)


Giuseppe per Holly.

#216

 

Copyright © All Rights Reserved · Green Hope Theme by Sivan & schiy · Proudly powered by WordPress