Le etichette più bizzarre – 2

Codice a barre - bar code

Il festival dell’ovvio e della demenza

 

 Codice a barre - bar code
  • Codice a barre - bar codeSu una coperta da Taiwan: non usare come protezione da un ciclone.
  • Su uno specchio usato dai ciclisti degli stati uniti: ricordarsi che gli oggetti nello specchio sono realmente dietro voi.
  • Su uno shampoo di Taiwan: usare ripetutamente per danni seri.
  • Sulla bottiglia di una bevanda a base di latte aromatizzato: dopo l’apertura, mantenere verticale.
  • Su uno spray contro gli insetti della nuova zelanda: questo prodotto non è testato sugli animali.
  • In una guida statunitense per settare un nuovo computer: per evitare la condensa, lasciare che la scatola si riscaldi fino alla temperatura ambiente prima dell’ apertura. (Ragionevole, ma l’ istruzione era all’interno della scatola.)
  • Su un prodotto giapponese usato per alleviare le emorroidi dolorose: stando sdraiaiti nel letto inserire poscool lentamente fino all’impugnatura nel condotto anale. Mentre si inserisce poscool per circa 5 minuti, conservare la calma.
  • In alcuni paesi, sulla parte inferiore delle bottiglie di coca cola: aprire l’altra estremità.
  • Su un casco-phon: non usare mentre si dorme.
  • Sulla manopola di un distributore di sapone: attenzione – usare sapone normale. (quale sarebbe non normale?)
  • Su unaAttenzione - Attention - Warning - Achtung scatola di dessert “tesco” tiramisù (stampato sulla parte inferiore della scatola): “non girare sotto-sopra.” (troppo tardi!)
  • Sui contrassegni del “pane di spencer“: il prodotto sarà caldo dopo il riscaldamento. (siete sicuri? Sperimentiamo.)
  • Su una coltello coreano da cucina: conservare lontano dai bambini. (Diamine! Chi sono per dirmi che cosa fare con i miei bambini?)
  • Su un presepe di natale che si illumina fatto in Cina: soltanto per un uso all’interno o all’esterno. (Dove altro potrei usarlo?)
  • Su un forno giapponese: non essere usato per l’altro uso. (Ora sono curioso.)
  • Sulle arachidi di ASainsbury: – attenzione – contiene arachidi. (Davvero? E perché non va bene?)
  • Su un motosega svedese: non tentare di arrestare la catena con le mani o con i genitali. (Che razza di avviso è?)

Giuseppe per la pubblicità

#438

 

Musicaccia – muzak

Musicaccia - muzak

Post con profonde  riflessioni psico-sociologiche

 

 Musicaccia - muzak

(Se il tutto sia scientificamente vero non lo so, ma sono un tafano e instillo il dubbio, è il mio lavoro)

Musicaccia - muzakLa Falsa Credenza: La musica soffusa che si sente in centri commerciali e supermercati è solo musicaccia (muzak) di sottofondo.
 
La Verità: La musicaccia è progettata per manipolare le abitudini d’acquisto dei consumatori.
 
L’hai sentita magari in un ascensore, magari al supermercato, e magari ci hai fatto caso.
 
Una versione di merda di una canzone di merda viene diffusa da qualche entità invisibile. Sembra innocua, ma non lo è.
 
Tu liquidi la questione adducendola al cattivo gusto del proprietario, o forse pensi che si tratta del tentativo di trovare qualcosa che piaccia al grande pubblico.
 
No, è Muzak, ed è progettata per far cambiare il tuo comportamento.
 
Douglas Rushkoff ha scritto un libro definitivo sulla coercizione del mercato, e questo è quello che scrive:
“I clienti dei centri commerciali esposti alla muzak fanno durare la spesa il 18% in più ed acquistano il 17% in più. I clienti di un supermercato rispondono meglio a muzak che ha tempi lenti, causando un enrome 38% in più di acquisti.
I fast-food usano muzak che ha un alto numeri di beat al minuto per aumentare la frequenza con cui un cliente mastica.”
 
La muzak è intorno a noi da circa 70 anni. Iniziò come una specie di impianto privato in filodiffusione ma tale modalità non funzionò del tutto.
 
Negli Anni ’50 si passò alla musica registrata su dischi e fu venduta agli amministratori delegati promettendo un aumento di produttività dei lavoratori.
 
E furono condotte ricerche per sostenere tali affermazioni.
 
Per i successivi 20 anni, le aziende assunsero orde di psicologi per disegnare la perfetta esperienza musicale per forgiare la mente del perfetto lavoratore – dolce, senza emozioni, piuttosto subliminale.
 
L’intento della muzak è di avere uno specifico set di brani per ogni ora del giorno, in modo accompagnare il cambiamento di umore delle persone: sincopato quando è ora di lavorare, lento quando è ora di digerire.
 
Casa Bianca e la NASA iniziarono ad usarla e, l’esplosione del business di ospedali e grattacieli, portò all’espressione attuale: musica da ascensore.
 
Ora, con 70 anni di studi psicologici alle spalle, un cliente può disporre di un soprendentemente specifico set di comportamenti che la muzak promette di influenzare.
 
Volete che la gente trovi scomode le loro scarpe? Volete che le persone si prendano cura dei loro figli o dei loro animali domestici? O volete che la gente acquisti del caffè o che si sieda in un negozio? La muzak vi assicura che ciò accada.
 
Quella area di lettura così carina che vedete in libreria non è per il vostro conforto. E’ basata su intense ricerche che dimostrano che è ciò che serve per farvi comprare un libro.
 
Musicaccia - muzakNon c’è più bisogno di vendere dischi, musicassette o CD, le aziende distribuiscono attualmente 2,6 milioni di brani attraverso servizi via satellite come XM e Sirius.
 
Ma è intervenuto un imprevisto a salvarci da tutto questo: la diffusione di dispositivi portatili personali per l’ascolto della musica, quali player e cuffiette per PC. Ciò ha praticamente distrutto il business delle case discografiche ormai sulla via della bancarotta.
 
Forse ci siamo salvati dal lavaggio del cervello della muzak, ma non perchè siamo particolarmente furbi, solo perchè Bill Gates Steve Jobes lo è. (E perchè le case discografiche sono ancora più coglioni di noi).

Tratto da Il blog di ChartItalia


Ho letto questo post sul blog di Chart Italia, che uso per controllare le classifiche di musica degli anni andati e mi ha un po’ sorpreso (beh neanche tanto a dire il vero). In maniera istintiva ho capito che la musica che mi propinano nei negozi, al supermercato e un po’ ovunque c’è d’acqusitare  non è casuale e la mia atavica diffidenza mi ha portato ad usare il mio personal I-Pod quando vado a far la spesa. Ho capito che qualcosa va a sovrapporsi alla mia psiche, mentre  semplicemente compro la pasta. Direte: sei un paranoico delle cospirazioni. Vabbè potrebbe anche essere vero però. Io, nel mio piccolo, mi difendo come posso.  Voi pensateci un po’ e poi traete le vostre considerazioni. Ciao gente.

horsefly


Giuseppe per la manipolazione subliminale.

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