Scarpe, scarpiera e vecchie ciabatte

Devo proprio buttarle le scarpe vecchie?

No, amore, possono sempre servire. dio solo sa come, ma potrebbero sempre servire.
 

Dopo aver letto l’ultima parte del post mi sono ricordato che ho una scarpiera colma di …..scarpe vecchie.  Allora ho deciso! Butto via un po’  di scarpe inutilizzate tanto sono distrutte, a cosa possono servire, solo Dio sa a cosa. Sono partito incendiario insomma :)

Apro la scarpiera e faccio un rapido inventario, 27 paia di scarpe… vecchie!!! Burp non pensavo di averne tante. Meglio buttarne più di un paio, la scarpiera non si chiude più.

Passo in rassegna le scarpe, le analizzo, cerco tutti i possibili difetti, m’immergo nei ricordi di quando, dove, come le ho comprate e quando le ho indossate. Ma sono deciso, assolutamente deciso, 4 paia si devono buttar via. Però difetti grossi non ne vedo, questa con il tacco un po’ consunto potrei metterle quando pulisco il garage, queste con una piccola scalfittura potrei lucidarle e sono come nuove…. si ma ne devo buttare assolutamente almeno 3 paia

Guarda queste!! le ho indossate quella volta che….. non le butto mica via, sono quasi nuove e ci sono troppi ricordi legati. Ma almeno 2 paia devo buttarle: quelle messe peggio.

Queste della montagna, si le getto sono messe davvero male. Mmmmm però sono forti, ancora belle isolanti, con un po’ di grasso tornano come nuove. Vabbè dai ne getto 1 paio solo quello messe male male. 

Ribalto tutta l scarpiera, le metto in fila, le guardo, nessuna risponde a tutti i requisiti per essere ignobilmente buttate via, come delle vecchie ciabatte. :)  

Vabbè adesso le lascio tutte qui e poi la prossima volta ne butto qualche paio e mi sono mestamente allontanato da pompiere dalla scarpiera.

27 settembre 2010 – pomeriggio ore 15.00


Giuseppe indeciso (Shoes or not  shoes that is the question)

#511

 

Lo Zen e l’arte del sangue freddo

Filosofia Zen

Lo Zen e l’arte del sangue freddo. – Forse…..

 

 Il cerchio Zen

C’era una volta un contadino cinese il cui cavallo era scappato; tutti i vicini quella sera stessa si recarono da lui per esprimergli il loro dispiacere. “Siamo così addolorati di sentire che il tuo cavallo è fuggito. E’ una cosa terribile” Il contadino rispose “Forse.” 

Il giorno successivo il cavallo tornò portandosi dietro sette cavalli selvaggi, e quella sera tutti i vicini tornarono e dissero: “Ma che fortuna! Guarda come sono cambiate le cose. Ora hai otto cavalli!” Il contadino disse: “Forse.”

Il cerchio Zen Il cerchio Zen

Il giorno dopo suo figlio cercò di domare uno di quei cavalli per cavalcarlo, ma venne disarcionato e si ruppe una gamba, al che tutti esclamarono: “Oh, poveraccio. Questa e’ una vera disdetta” ma ancora una volta il contadino commentò: “Forse.”

Il giorno seguente il consiglio di leva si presentò per arruolare gli uomini nell’esercito, e il figlio venne lasciato a casa per via della gamba rotta. Ancora una volta i vicini si fecero intorno per commentare: ”Non è fantastico?”, ma di nuovo il contadino disse “Forse.”


Per tutti quelli che hanno sempre certezze in tasca. …”Forse”….

horsefly


Giuseppe per lo Zen

#510

C’era una volta un contadino cinese il cui cavallo era scappato; tutti i vicini quella sera stessa si recarono da lui per esprimergli il loro dispiacere. “Siamo così addolorati di sentire che il tuo cavallo è fuggito. E’ una cosa terribile” Il contadino rispose “Forse.”
Il giorno successivo il cavallo tornò portandosi dietro sette cavalli selvaggi, e quella sera tutti i vicini tornarono e dissero: “Ma che fortuna! Guarda come sono cambiate le cose. Ora hai otto cavalli!” Il contadino disse: “Forse.”
Il giorno dopo suo figlio cercò di domare uno di quei cavalli per cavalcarlo,
ma venne disarcionato e si ruppe una gamba, al che tutti esclamarono: “Ho, poveraccio. Questa e’ una vera disdetta” ma ancora una volta il contadino commentò: “Forse.”
Il giorno seguente il consiglio di leva si presentò per arruolare gli uomini nell’esercito, e il figlio venne lasciato a casa per via della gamba rotta. Ancora una volta i vicini si fecero intorno per commentare:
“Non è fantastico?”, ma di nuovo il contadino disse “Forse.”

Impressioni di Novembre

Foliage Scledense – 01/11/2011 – Le colline


Le foglie stanno volando via dal mondo e sopra c’erano dei messaggi e degli enigmi che non abbiamo decifrato. Anche le mani: lette poco, troppo poco; anche le rughe, i lobi… Non abbiamo letto che dei libri. Guido CeronettiPensieri del tè, 1987








Shooting date: 01/11/2011
Place: Hills of Schio
Photographer: Giuseppe Horsefly
Camera: Iphone 4


Giuseppe per l’autunno

#509

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