Oggi la penso così!

Penna

Oggi la penso così!

 

 pensiero - sinapsi - cervello
Pensiero - Pensatore - scimmiaMmmhhh vi state sbagliando ragazzi (scusami Carboni per la citazione), ma io con il MIO VOTO, non ho mai votato i macellai di oggi, si tratta si saper far scorrere la matita copiativa nel verso giusto durante le votazioni. Mi dispiace, ma IO NON CI STO (altra citazione attuale), io QUESTI non li ho mai votati, se poi ci sono milioni di italiani che votano: razzisti, fascisti, leghisti, capitalisti, stronzi in genere non posso farmene carico io. La strada non è segnata, la possiamo scegliere noi, se solo nella nostra testa albergano un paio di neuroni: meditate gente, meditate…..
 
Giuseppe per il libero arbitrio, quello vero non quello indotto dalle TV di MEDIASET

#606

 

Lo Zen e l’arte del sangue freddo

Filosofia Zen

Lo Zen e l’arte del sangue freddo. – Forse…..

 

 Il cerchio Zen

C’era una volta un contadino cinese il cui cavallo era scappato; tutti i vicini quella sera stessa si recarono da lui per esprimergli il loro dispiacere. “Siamo così addolorati di sentire che il tuo cavallo è fuggito. E’ una cosa terribile” Il contadino rispose “Forse.” 

Il giorno successivo il cavallo tornò portandosi dietro sette cavalli selvaggi, e quella sera tutti i vicini tornarono e dissero: “Ma che fortuna! Guarda come sono cambiate le cose. Ora hai otto cavalli!” Il contadino disse: “Forse.”

Il cerchio Zen Il cerchio Zen

Il giorno dopo suo figlio cercò di domare uno di quei cavalli per cavalcarlo, ma venne disarcionato e si ruppe una gamba, al che tutti esclamarono: “Oh, poveraccio. Questa e’ una vera disdetta” ma ancora una volta il contadino commentò: “Forse.”

Il giorno seguente il consiglio di leva si presentò per arruolare gli uomini nell’esercito, e il figlio venne lasciato a casa per via della gamba rotta. Ancora una volta i vicini si fecero intorno per commentare: ”Non è fantastico?”, ma di nuovo il contadino disse “Forse.”


Per tutti quelli che hanno sempre certezze in tasca. …”Forse”….

horsefly


Giuseppe per lo Zen

#510

C’era una volta un contadino cinese il cui cavallo era scappato; tutti i vicini quella sera stessa si recarono da lui per esprimergli il loro dispiacere. “Siamo così addolorati di sentire che il tuo cavallo è fuggito. E’ una cosa terribile” Il contadino rispose “Forse.”
Il giorno successivo il cavallo tornò portandosi dietro sette cavalli selvaggi, e quella sera tutti i vicini tornarono e dissero: “Ma che fortuna! Guarda come sono cambiate le cose. Ora hai otto cavalli!” Il contadino disse: “Forse.”
Il giorno dopo suo figlio cercò di domare uno di quei cavalli per cavalcarlo,
ma venne disarcionato e si ruppe una gamba, al che tutti esclamarono: “Ho, poveraccio. Questa e’ una vera disdetta” ma ancora una volta il contadino commentò: “Forse.”
Il giorno seguente il consiglio di leva si presentò per arruolare gli uomini nell’esercito, e il figlio venne lasciato a casa per via della gamba rotta. Ancora una volta i vicini si fecero intorno per commentare:
“Non è fantastico?”, ma di nuovo il contadino disse “Forse.”

Della vita, della morte e di qualche altra piccola sciocchezza

Della vita, della morte, della libertà e di qualche altra piccola sciocchezza.....

Della vita, della morte, della libertà e di qualche altra piccola sciocchezza…..

 Della vita, della morte, della libertà e di qualche altra piccola sciocchezza.....

“Quando mi dissero che il cadavere di Mussolini era stato portato a piazzale Loreto, corsi con mia moglie e Filippo Carpi. I corpi non erano appesi. Stavano per terra e la folla ci sputava sopra, urlando. Mi feci riconoscere e mi arrabbiai: «Tenete indietro la folla!». Poi andai al CLN e dissi che era una cosa indegna: giustizia era stata fatta, dunque non si doveva fare scempio dei cadaveri. Mi dettero tutti ragione: Salvadori, Marazza, Arpesani, Sereni, Longo, Valiani, tutti. E si precipitarono a piazzale Loreto, con me, per porre fine allo scempio. Ma i corpi, nel frattempo, erano già stati appesi al distributore della benzina. Così ordinai che fossero rimossi e portati alla morgue. Io, il nemico, lo combatto quando è vivo e non quando è morto. Lo combatto quando è in piedi e non quando giace per terra”.

SANDRO PERTINI


Non posso che essere d’accordo con questo pensiero del grande, immenso Sandro Pertini. La morte, la Grande Falce, la Livellatrice è uguale per tutti. Bisogna giudicare gli atti che si fanno in vita, dopo è solo un tempo passato, un tempo morto.

horsefly


Giuseppe per la morte che è una livella!

#501

Comma ammazza-blog

Comma ammazza-blog: un post a Rete unificata

Raccolgo l’invito di Valigia Blu

Raccolgo l’invito di Valigia Blu

Raccolgo l’invito di Valigia Blu

Cosa prevede il comma 29 del ddl di riforma delle intercettazioni, sinteticamente definito comma ammazzablog?

Il comma 29 estende l’istituto della rettifica, previsto dalla legge sulla stampa, a tutti i “siti informatici, ivi compresi i giornali quotidiani e periodici diffusi per via telematica”, e quindi potenzialmente a tutta la rete, fermo restando la necessità di chiarire meglio cosa si deve intendere per “sito” in sede di attuazione.
Cosa è la rettifica?
La rettifica è un istituto previsto per i giornali e le televisione, introdotto al fine di difendere i cittadini dallo strapotere di questi media e bilanciare le posizioni in gioco, in quanto nell’ipotesi di pubblicazione di immagini o di notizie in qualche modo ritenute dai cittadini lesive della loro dignità o contrarie a verità, questi potrebbero avere non poche difficoltà nell’ottenere la “correzione” di quelle notizie. La rettifica, quindi, obbliga i responsabili dei giornali a pubblicare gratuitamente le correzioni dei soggetti che si ritengono lesi.
Quali sono i termini per la pubblicazione della rettifica, e quali le conseguenze in caso di non pubblicazione?
La norma prevede che la rettifica vada pubblicata entro due giorni dalla richiesta (non dalla ricezione), e la richiesta può essere inviata con qualsiasi mezzo, anche una semplice mail. La pubblicazione deve avvenire con “le stesse caratteristiche grafiche, la stessa metodologia di accesso al sito e la stessa visibilità della notizia cui si riferiscono”, ma ad essa non possono essere aggiunti commenti. Nel caso di mancata pubblicazione nei termini scatta una sanzione fino a 12.500 euro. Il gestore del sito non può giustificare la mancata pubblicazione sostenendo di essere stato in vacanza o lontano dal blog per più di due giorni, non sono infatti previste esimenti per la mancata pubblicazione, al massimo si potrà impugnare la multa dinanzi ad un giudice dovendo però dimostrare la sussistenza di una situazione sopravvenuta non imputabile al gestore del sito.
Se io scrivo sul mio blog “Tizio è un ladro”, sono soggetto a rettifica anche se ho documentato il fatto, ad esempio con una sentenza di condanna per furto?
La rettifica prevista per i siti informatici è quella della legge sulla stampa, per la quale sono soggetti a rettifica tutte le informazioni, atti, pensieri ed affermazioni ritenute dai soggetti citati nella notizia “lesivi della loro dignità o contrari a verità”. Ciò vuol dire che il giudizio sulla assoggettabilità delle informazioni alla rettifica è esclusivamente demandato alla persona citata nella notizia, è quindi un criterio puramente soggettivo, ed è del tutto indifferente alla veridicità o meno della notizia pubblicata.
Posso chiedere la rettifica per notizie pubblicate da un sito che ritengo palesemente false?
E’ possibile chiedere la rettifica solo per le notizie riguardanti la propria persona, non per fatti riguardanti altri.
Chi è il soggetto obbligato a pubblicare la rettifica?
La rettifica nasce in relazione alla stampa o ai telegiornali, per i quali esiste sempre un direttore responsabile. Per i siti informatici non esiste una figura canonizzata di responsabile, per cui allo stato non è dato sapere chi sarà il soggetto obbligato alla rettifica. Si può ipotizzare che l’obbligo sia a carico del gestore del blog, o più probabilmente che debba stabilirsi caso per caso.
Sono soggetti a rettifica anche i commenti?
Un commento non è tecnicamente un sito informatico, inoltre il commento è opera di un terzo rispetto all’estensore della notizia, per cui sorgerebbe anche il problema della possibilità di comunicare col commentatore. A meno di non voler assoggettare il gestore del sito ad una responsabilità oggettiva relativamente a scritti altrui, probabilmente il commento (e contenuti similari) non dovrebbe essere soggetto a rettifica.
Qui l’articolo completo

@valigia blu – riproduzione consigliata


Post originale: http://www.tisbe.it/2011/09/29/comma-ammazza-blog-un-post-a-rete-unificata/#ixzz1ZRYIwjTP


Giuseppe per la libertà d’espressione.

#467

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