Camilleri Lucarelli – Acqua in bocca

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Camilleri  Lucarelli – Acqua in bocca

 Camilleri  Lucarelli - Acqua in bocca

Nella notte del 27 maggio 2006, in un appartamento nel centro di Bologna, viene rinvenuto il cadavere di unCamilleri  Lucarelli - Acqua in bocca uomo. È riverso in cucina, la testa è avvolta da un sacchetto di plastica, indossa una sola scarpa e accanto a lui ci sono alcuni pesci rossi, ugualmente morti.

Le indagini vengono affidate all’ispettrice Grazia Negro che di lì a poco ritiene opportuno rivolgersi al collega Salvo Montalbano, commissario a Vigata, in Sicilia, per ottenerne l’aiuto: non solo perché la vittima, Arturo Magnifico, era originaria appunto di Vigata, ma anche perché si sono verificati molti fatti strani che hanno messo in allarme l’ispettrice.

Mediante una fitta corrispondenza affidata ai più diversi canali non ufficiali (spedizioni di cannoli e tortellini, amici di passaggio a Bologna) i due poliziotti riescono a trovare la probabile soluzione del caso: si tratta di un’azione dei servizi deviati che per occultare alcuni pericolosi segreti si sono serviti di una spietata donna killer, non ignota al commissario.

Poiché l’ostinazione a proseguire l’indagine mette ormai in pericolo le loro stesse vite, Montalbano e Grazia si incontrano a Milano Marittima, dove organizzano una trappola per rendere inoffensiva l’assassina.

Il piano funziona (un po’ fortunosamente… ) al di là delle più ottimistiche speranze e la faccenda si conclude di fatto con un insabbiamento.

Tratto da Wikipedia


Premesso che ho letto quasi-tutto Camilleri, di aver guardato qualche volta “Notte Blu” su Raitre, di averAndrea Camilleri letto un altro libro di Lucarelli che nn era stato malaccio. Premesso tutto ciò questo libro nn mi ha entusiasmato, forse risente di una piccola furbata commerciale. Mettere insieme due mostri sacri del noir all’italiana poteva di sicuro portare grosse entrate nelle casse dell’editore.  Il plot nn è malaccio, però io lo trovo un po’ sottotono rispetto alle potenzialità dei due autori. Si vede chiaramente che “gigioneggiano” ed io fedele lettore mi sento un po preso per il c… ollo. Comunque è stata una lettura piacevole di un paio d’ore, ma non rimarrà negli annali della letteratura noir, nonostante le vendite. 


Giuseppe ipercritico

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