I ragazzi che si amano – Jacques Prévert

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I ragazzi che si amano – Jacques Prévert


 

 

Jacques Prévert - Questo amoreI ragazzi che si amano si baciano in piedi
Contro le porte della notte
E i passanti che passano li segnano a dito
Ma i ragazzi che si amano
Non ci sono per nessuno
Ed è la loro ombra soltanto
Che trema nella notte
Stimolando la rabbia dei passanti
La loro rabbia il loro disprezzo le risa la loro invidia
I ragazzi che si amano non ci sono per nessuno
Essi sono altrove molto più lontano della notte
Molto più in alto del giorno
Nell’abbagliante splendore del loro primo amore

Giuseppe per la poesia che corrobora l’amore

#092

Il congedo di G. G. Marquez

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Il congedo di G. G. Marquez


Gabriel José de la Concordia García Márquez, soprannominato Gabo (Aracataca, 6 marzo 1927 – Città del Messico, 17 aprile 2014)

  • “Se per un istante Dio si scordasse che sono una marionetta di stoffa e mi regalasse un Gabriel José de la Concordia García Márquez Gabriel José de la Concordia García Márquez

     pezzo di vita, aprofitterei di questo tempo il più possibile”

  • Possibilmente non direi tutto ciò che penso, però infine penserei tutto quello che dico.
  • Darei valore alle cose, non per ciò che valgono, ma per quello che significano.
  • Dormirei poco, sognerei di più, essendo cosciente che per ogni minuto in cui chiudiamo gli occhi, perdiamo sessanta secondi di luce.
  • Andrei avanti quando gli altri si ritirano, mi sveglierei quando gli altri dormono.
  • Se Dio mi  regalasse un pezzo di vita, mi vestirei in modo semplice, butterei me stesso di fronte al sole, mettendo a nudo non solo il mio corpo, ma anche la mia anima
  • Mostrerei ai uomini quanto sbagliano quando pensano di smettere di innamorarsi man mano che invecchiano, non sapendo che invecchiano quando smettono di innamorarsi..
  • A un bambino darei le ali, ma lascerei che imparasse a volare da solo.
  • A i vecchi insegnerei che la morte non arriva con la vecchiaia, ma con l’oblio
  • Ho imparato tante cose dagli uomini…., Ho imparato che ciascuno vuol vivere sulla cima della montagna, senza sapere che la vera felicità sta nel come questa montagna è stata scalata.
  • Ho imparato che quando un neonato stringe per la prima volta il dito di suo padre nel pugno, lo ha catturato per sempre.
  • Ho imparato che un uomo ha il diritto di guardare dall’alto in basso un altro uomo solo per aiutarlo a rimettersi in piedi.
  • Sono tante le cose che ho potuto imparare da voi, però in verità non mi saranno granché utili, perché quando mi metteranno dentro in questa valigia, sarà purtroppo per morire..
  • Dì sempre ciò che senti e fa ciò che pensi.
  • Se sapessi che oggi fosse l’ultima volta che ti guardo mentre ti addormenti, ti abbraccerei fortemente e pregherei il Signore per poter essere il guardiano della tua anima.
  • Se sapessi che questi sono gli ultimi minuti che ti vedo, ti direi “Ti amo” e non riterrei, stoltamente, che già lo sai.
  • Sempre c’è un domani e la vita ci dà la possibilità di fare le cose bene, ma se mi sbagliassi e oggi fosse tutto ciò che ci rimane, mi piacerebbe dirti quanto ti amo,  che mai ti dimenticherò.
  • Il domani non è assicurato per nessuno, giovane o vecchio. Oggi può essere l’ultima volta che vedi chi ami. Perciò non aspettare oltre, fallo oggi,perché se il domani non arrivasse, sicuramente compiangeresti il giorno in cui non hai avuto tempo per un sorriso, un abbraccio, un bacio  e che eri troppo occupato per regalare  un ultimo desiderio.
  • Tieni chi ami vicino a te, dì loro quanto di loro hai bisogno, amali e trattali bene, trova il tempo per dir loro “mi dispiace”, “perdonami”, “per favore”, “grazie” e tutte le parole d’amore che conosci.
  • Nessuno ti ricorderà per i tuoi pensieri segreti. Chiedi al  Signore la forza e la saggezza per esprimerli.
  • Mostra ai tuoi amici quanto li ami e quanto sono importanti per te.

Giuseppe per la letteratura che traccia le STRADE.

#085

 

Kahlil Gibran – Poesie


Kahlil Gibran - Poesie

Kahlil Gibran – Poesie

 Kahlil Gibran - Poesie

CANTO POESIA PAROLA
Se anche cantassi come gli angeli,
ma non amassi il canto,
non faresti altro che rendere sordi gli uomini
alle voci del giorno e alle voci della notte.
Kahlil Gibran ”Il profeta”

La mente soppesa e misura,Khalil Gibran
ma è lo spirito che giunge al cuore della vita
e ne abbraccia il segreto;
e il seme dello spirito è immortale.
Il vento puo’ soffiare e placarsi,
e il mare fluire e rifluire:
ma il cuore della vita
è sfera immobile e serena,
e in quel punto rifulge
una stella che è fissa in eterno.
Kahlil Gibran ”Gesu’ figlio dell’uomo”

DONO
Dai poco quando doni cio’ che hai.
Quando doni te stesso, solo allora dai veramente.
Kahlil Gibran ”Il profeta”

La forza che difende il cuore dalle ferite
è la stessa che gli impedisce
di dilatarsi alla sua massima grandezza.
Kahlil Gibran ”A Treasury of Kahlil Gibran”

La fede è il senso del cuore
come la vista è il senso dell’occhio.
Kahlil Gibran ”A Treasury of Kahlil Gibran”

RESPIRO DI VITA
Vorrei che andaste incontro al sole e al vento
con la pelle, più che con il vestito,
perchè il respiro della vita
è nella luce solare
e la mano della vita è nel vento
Kahlil Gibran ”Il profeta”

Noi stessi siamo l’infinitamente piccolo
e l’infinitamemte grande
e la vita che li unisce.
Kahlil Gibran ”The Wanderer”

Dio mi guardi dall’uomo
che si proclama fiaccola
che illumina il cammino dell’umanità.
Ben venga l’uomo che cerca il suo cammino
alla luce degli altri.
Kahlil Gibran ”Massime Spirituali”

IGNORANZA
Devo ancora incontrare un ignorante
le cui radici non affondino nella mia anima.
Kahlil Gibran ”Massime Spirituali”

TRISTEZZA
Interrogo la tristezza e scopro
che non ha il dono della parola;
eppure, se potesse,
sono convinto che pronuncerebbe
una parola più dolce della gioia.
Kahlil Gibran ”Prose Poems”

Nessuno puo’ rivelarvi nulla
se non cio’ che già si trova
in stato di dormiveglia
nell’albeggiare della nostra conoscenza.
L’insegnante che avanza
nell’ombra del tempio,
fra i suoi discepoli,
non trasmette la sua sapienza,
ma piuttosto la sua fede
e la sua amorevolezza.
Se è veramente saggio,
non vi introdurrà
nella casa della sua sapienza,
ma vi accompagnerà
alla soglia
della vostra mente.
Kahlil Gibran ”Il profeta”

RITORNAR BAMBINI
Le cose che il bambino ama
rimangono nel regno del cuore
fino alla vecchiaia.
La cosa più bella della vita
è che la nostra anima
rimanga ad aleggiare
nei luoghi dove una volta
giocavamo.
Kahlil Gibran ”Self-Portrait”

Ecco una parola io sono:
una parola che significa
a volte nulla
a volte un infinito.
Kahlil Gibran ”Prose Poems”

SOGNO E REALTA’
Com’è cieco colui che immagina
e progetta qualcosa
fino ai più realistici dettagli.
e quando non risce a darne conto interamente
con misure superficiali e prove verbali,
crede che la sua idea
e la sua fantasia siano vanità!
Se invece riflettesse con sincerità,
si convincerebbe che la sua idea è reale
tanto quanto l’uccello in volo,
solo che non è ancora cristalizzata;
e capirà che l’idea è un segmento
di conoscenza
ancora ineslicabile in cifre e parole,
poichè troppo alta e troppo vasta
per essere imprigionata
nel momento presente;
ancora troppo profondamente immersa
nello spirituale
per piegarsi al reale.
Kahlil Gibran ”A treasury of Kahlil Gibran”

L’anima non vede, nella vita,
se non cio’ che è già nell’anima stessa.
Non crede se non nella propria vicenda,
e quando sperimenta qualcosa
l’esito diventa parte di essa.
Kahlil Gibran ”Self-Portrait”

SOFFERENZA
Il tuo dolore è lo spezzarsi del guscio
che racchiude la tua capacità di comprendere.
E se potessi mantenere il cuore
sospeso in costante stupore
ai quotidiani miracoli della vita,
il dolore non ti sembrerebbe
meno meraviglioso della gioia;
e accetteresti le stagioni del tuo cuore,
come hai sempre accettato
le stagioni che passano sui tuoi campi.
Kahlil Gibran ”Il Profeta”

La tempesta è capace di disperdere i fiori
ma non è in grado di danneggiare i semi.
Kahlil Gibran ”Self-Portrait”

MAGIA DELLA VITA
In un campo ho veduto una ghianda:
sembrava così morta, inutile.
E in primavera ho visto quella ghianda
mettere radici e innalzarsi,
giovane quercia verso il sole.
Un miracolo, potresti dire:
eppure questo miracolo si produce
mille migliaia di volte
nel sonno di ogni autunno
e nella passione di ogni primavera.
Perchè non dovrebbe prodursi
nel cuore dell’uomo?
Kahlil Gibran ”Gesu’ figlio dell’uomo”

RICORDO
Non lascio che neanche un singolo fantasma del ricordo
svanisca con le nuvole,
ed è la mia perenne consapevolezza del passato
che causa a volte il mio dolore.
ma se dovessi scegliere tra gioia e dolore,
non scambierei i dolori del mio cuore
con le gioie del mondo intero.
Kahlil Gibran ”Self-Portrait”

Noi siamo gemelli, Notte,
perchè tu riveli lo spazio e io rivelo la mia anima.
Kahlil Gibran ”Il folle”

DONARE
Spesso dite:
“Voglio donare, ma solo a chi merita”.
Non così dicono
gli alberi del vostro frutteto,
né gli animali che portate al pascolo.
Danno per vivere perché trattenere é perire.
Sicuramente l’uomo che è degno di ricevere
i suoi giorni e le sue notti
é degno di ricevere da voi qualsiasi altra cosa.
Kahlil Gibran ”Il Profeta”

CANTO DEL CUORE
Il canto della voce è dolce,
ma il canto del cuore
è la pura voce dei cieli.
Kahlil Gibran ”A treasury of Kahlil Gibran”

PENSIERO
Il pensiero.. è un uccello dell’immenso,
che in una gabbia di parole
puo’ anche spiegare le ali, ma non volare.
Kahlil Gibran ”Il Profeta”

L’ALTRO
Il tuo prossimo
è lo sconosciuto che è in te, reso visibile.
Il suo volto si riflette
nelle acque tranquille,
e in quelle acque, se osservi bene,
scorgerai il tuo stesso volto.
Se tenderai l’orecchio nella notte,
è lui che sentirai parlare,
e le sue parole saranno i battiti
del tuo stesso cuore.
Non sei tu solo ad essere te stesso.
Sei presente nelle azioni degli altri uomini,
e questi, senza saperlo,
sono con te in ognuno dei tuoi giorni.
Non precipiteranno
se tu non precipiterai con loro,
e non si rialzeranno se tu non ti rialzerai.
Kahlil Gibran ”Gesu’ figlio dell’uomo”

GRANDEZZA
Il dolore è troppo grande
per regnare in piccoli cuori.
Kahlil Gibran ”A treasury of Kahlil Gibran”

Giuseppe per il profeta.

#073

Guido Gozzano – Le rose che non colsi

Penna

Tratto da “Le rose che non colsi” di Guido Gozzano.

 

Libri

Guido Gozzano

“Il mio sogno è nutrito d’abbandono,

di rimpianto. Non amo che le rose che non colsi.

Non amo che le cose che potevano essere e non sono state…

Vedo la casa; ecco le rose

del bel giardino di vent’anni or sono! ”


Perchè dover cogliere sempre tutto e subito? Fose non scalda di più un qualcosa di inesplorato? Lasciare alla fantasia quello che poteva essere e non è stato? Una sottile nostalgia….. un nostos a qualcosa di incompiuto? A voi il giudizio. Ascolterò tutti.

horsefly


Giuseppe per la poesia inevasa.

#068

 

Se, di Rudyard Kipling

Se, di Rudyard Kipling

Se, di Rudyard Kipling

 

IF,  by  Rudyard Kipling

SE
di
Rudyard Kipling


Se puoi mantenere la calma quando tutti intorno a te la stan perdendo ed a te ne attribuiscono la colpa;

se tu puoi fidarti di te stesso quando tutti dubitano di te ed essere indulgente verso chi dubita;
se tu puoi aspettare e non stancartene,
e mantenerti retto se la falsità ti circonda e non odiare se sei odiato,
e malgrado questo non apparire troppo buono ne
parlare troppo saggio;
se tu puoi sognare e non abbandonarti ai sogni;
se tu puoi pensare e non perderti nei pensieri,
se tu puoi affrontare il Trionfo e il Disastro
e trattare ugualmente questi due impostori;
se tu puoi sentire la verità che hai dette
e trasformate dai cattivi per trarre in inganno gli ingenui;
e vedere infranti gli ideali cui dedicasti la vita
e resistere e ricostruire con istruenti logori;
se tu puoi fare un fascio di tutte le tue fortune
e giocarle ad un colpo di testa e croce
e perdere e ricominciare da capo
e mai dire una parola di quanto hai pensato;
se tu puoi costringere cuore nervi muscoli
a resistere anche quando sono esausti,
e così continuare finchè non vi sia altro in te
che la volontà che dice ad essi: RESISTETE;
se tu puoi crescere in dominio e mantenerti onesto;
o avvicinare i grandi e non disdegnare gli umili,
se nè amici nè nemici possono ferirti;
se ti curi di tutti, ma di nessuno troppo;
se tu puoi colmare l’inesorabile minuto
con sessanta secondi di opere compiute
TUO E’ IL MONDO E TUTTO CIO’ CHE E’ IN ESSO
E QUEL CHE CONTA DI PIU’, TU SEI UN UOMO FIGLIO MIO.

IF
by
Rudyard Kipling


If you can keep your head when all about you

Are losing theirs and blaming it on you,
If you can trust yourself when all men doubt you,
But make allowance for their doubting too;
If you can wait and not be tired from waiting,
Or being lied about, don’t deal in lies,
Or being hated, don’t give way to hating,
And yet don’t look too good, nor talk too wise:
If you can dream – and not make dreams your master;
If you can think – and not make thoughts your aim;
If you can meet with Triumph and Disaster
And treat those two impostors just the same;
If you can bear to hear the truth you’ve spoken
Twisted by knaves to make a trap for fools,
Or watch the things you gave your life to, broken,
And stoop and build ‘em up with worn-out tools:
If you can make one heap of all your winnings
And risk it on one turn of pitch-and-toss,
And lose, and start again at your beginnings
And never breathe a word about your loss;
If you can force your heart and nerve and sinew
To serve your turn long after they are gone,
And so hold on when there is nothing in you
Except the Will which says to them: “Hold on!”
If you can talk with crowds and keep your virtue,
Or walk with Kings – nor loose the common touch,
If neither foes nor loving friends can hurt you,
If all men count with you, but none too much;
If you can fill the unforgiving minute
With sixty seconds’ worth of distance run,
Yours is the Earth and everything that’s in it,
And – which is more – you’ll be a Man, my son!

Se, di Rudyard Kipling Se, di Rudyard Kipling

Rudyard Kipling

Se, di Rudyard Kipling Se, di Rudyard Kipling

Rudyard Kipling

Giuseppe per la poesia d’autore

#066

 

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