Sciopero scuola – 12 ottobre 2012

Sciopero scuola - 12 ottobre 2012

Sciopero della scuola – 12 ottobre 2012

Lavagna scuola ABC

Leggete quest’articolo, è interessantissimo:

Scuola, il vuoto senza un mondo intorno

Sciopero scuola - 12 ottobre 2012

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Scuola, il vuoto senza un mondo intorno


12 ottobre 2012: sciopero della scuola. Perché è ora di cambiare musica. Si diranno tanti no alle politiche che schiacciano la scuola pubblica, ma tanti sì al rinnovo del contratto, a un piano per le immissioni in ruolo, alla fine dei tagli finanziari.  Firma


Giuseppe per una scuola più dignitosa.

#752

 

Scuola, il vuoto senza un mondo intorno

Scuola - Bambino che copia

Né ribelli né disperati. Solo opachi. E gonfi di alcol e coca già da adolescenti. (Nicola Baldoni – Lettera 43)

Scuola - Lavagna

Professore - alunno - tecnologiaDovevo insegnare per 15 giorni. Poi mi son ritrovato a occuparmi per sette mesi di 200 ragazzini. La scuola, ora, riapre. Loro incontreranno per la prima volta Giotto, Leopardi, Hegel. Per molti di loro quell’incontro con arte e bellezza sarà l’ultimo. Per l’Istat uno studente su cinque non finisce le superiori. In Europa, meglio di noi, va anche la Grecia con un piede fuori dall’euro. Ma chi sono? Immaginavo che col web avrei trovato studenti disordinati, ma pieni di interessi. No. È una generazione chiusa su di sé, spaventata, senza un mondo intorno. Nei temi della maturità abbiamo trovato una sola citazione, ed era de Il Venerdì. Non un poeta; non una canzone. Se toccano pagine per loro importanti, non le condividono. Impossibile trasmettere loro l’idea del «bello» Faticano a reggere i pensieri che superano i tre passaggi. Hanno il ritmo mentale di un video di YouTube, tre minuti. Hanno bisogno d’una risposta, dentro una domanda non sanno stare, li spaventa (la frase: «Tranne le lodevoli eccezioni» va aggiunta di prammatica). Se il testo che leggono li supera è un problema del testo, non loro. Non chiedono aiuto, lo rifiutano. La vera fatica non è spiegare loro un autore complicato, ma convincerli che ci sia qualcosa di bello nella poesia, nella filosofia, nell’arte. Perché di cose belle, loro, ne vedono poche. In una classe quinta – una delle migliori – nessuno aveva sentito nominare Roma città aperta.

UNA QUOTIDIANA LOTTA CONTRO L’APATIA. Insegnare è una lotta. Si lavora contro noia, ignoranza, indifferenza che lavora ai fianchi i ragazzi. Combatti per strapparli, uno per uno, a quella roba che ha un nome brutto, ma è quella, cioè l’apatia. Non ti contestano mai. Contestano un voto, ma mai ti chiedono insegnami altro.

DIO: IL SOLO A STARE ALLA PARI COL LORO EGO. L’unico argomento che li cattura è Dio. Non perché tornino al sacro, ma perché Dio è l’unica roba che sta alla pari col loro ego. Il problema loro non è la fede, ma «esiste o non esiste». Preferiscono la seconda perché poter dire a 16 anni che Dio non c’è li fa sentire fichi. La parola «politica» li terrorizza. Gli ricorda auto blu e Montecitorio, non impegno o diritti. Bevono moltissimo, la marijuana è su magliette, diari, graffiti alle pareti. Ma non con l’idea di trasgredire un ordine, bevono. Come se non ci fosse altro. Le assemblee vanno deserte. Del cartongesso separa il bagno dei professori della mia scuola da quello dei ragazzi; le chiacchiere sulla coca si sprecano. Due miei alunni sono stati in clinica per disintossicarsi dall’alcool a 16 anni. E mi piacevano un sacco. Lo spirito di contestazione si traduce in simpatie naziste Poi ci sono quelli tormentati. Mica lo sanno che quel tormento è ciò che li porterà via dalla miseria. Mica lo sanno che quella è la grazia che può renderli meno chiusi, più vivi, curiosi. Hanno i capelli decolorati (capaci d’arrivare agli esami vestite come la prostituta ne L’assenzio di Degas perché portano I paradisi artificiali, qualcosa per me al limite del genio) le braccia tagliuzzate, i sorci tatuati sulle spalle («È un pipistrello, professo’»; «È un sorcio, è un sorcio») oppure ragazzi a cui piacciono ragazzi o magari con simpatie neonazi perché non hanno visto altro capace di contestare un mondo che non va.

NÉ CARTESIO NÉ CEZANNE. SOLO INFINITA TRISTEZZA. Che gli passi? Cartesio? Ad alcuni sì. Per alcuni la disciplina funziona. Ci sono continenti oltre la loro stanza e sembrano non saperlo. Che imparino dunque una fatica che poi premia coi miracoli che si vedono da quelle cime. Ad altri che non toccheranno mai più né Montale né Cezanne, passi – no: speri di passare – uno sguardo. Uno sguardo che tu hai solo perché in quel momento gli stai davanti e quindi li ami. Quindi, non so perché, ma quindi. Perché son tristi, sono stramente tristi. Per i tormentati della mia generazione avrei parlato di «disperati». Per quelli della loro, di «opachi».

SOLI AL CENTRO DI UN MISERABILE UNIVERSO. Hanno 16, 18 anni e si sentono – come non potrebbero? – il centro del mondo. Ma di un mondo poverissimo. Stanno stretti tra la percezione che tutto ruoti intorno a loro e quel tutto non vale niente. E la tivù racconta di fabbriche dismesse, concussione, corruzione. Come si può crescere in una realtà così? La quota di dovere, quell’«è giusto che io faccia» che ogni generazione lascia alla successiva, ecco, quella da loro ereditata è pari a zero. «Non mandare a monte tutto questo» Cos’è quello sguardo che gli devi? «Questo è importante», qualcosa che ripeta «Questo è importante» e preghi che l’estendano da Napoleone alle amicizie, agli amori loro. Perché? Questa è la cosa difficile. Non lo sai. Perché? Eppure succede che per te diventi fondamentale stargli davanti.

SOGNI VAGHI E QUASI PROSSIMI AL NULLA. «Non mandare a monte questa roba»: in qualche maniera cerchi di farlo sentire in ogni frase che ripeti, perché s’accorgano di questo mondo che li apre allo spavento e non al desiderio. Paiono volere pochissimo. I temi sono pieni di io sogno, ma senza che si comprenda se sognino di far la ballerina, aprire un bar, tirare su grattacieli. Sognano, e pare più che altro che intendano luci colorate, strass, paillette. Sogni, vaghissimo, prossimo al nulla.

CRIMINALI MIEI AMATISSIMI. I ragazzi. Questi criminali (Valeria, Ivan, Leo, Roxana, Erika, Elena, Carlinga, tutti gli altri) ora mi mancheranno tantissimo. E già non nominarli tutti mi fa sentire in colpa. Studiate, vi prego. Oltre la vostra stanza c’è un mondo, ma solo – solo – se voi gli date maniera d’accadere. La scuola è questa nostalgia, quest’impegno qui. Vi abbraccio.

Fonte: Lettera 43

Giuseppe per una una società più “accogliente”

#749

 

Primo giorno di scuola 2012

Una normale giornata scolastica - Lavagna - scuola

Primo giorno di scuola 2014

Tutti Felici? No, solo le mamme!!!

Una normale giornata scolastica - Lavagna - scuola

Primo giorno di scuola 2012  Tutti Felici? No solo le mamme!!! :)


Nonostante la crisi, questa settimana registra una forte impennate nei ricavi da parte di bar, pasticcerie, centri benessere, rivendite di dolciumi. Cosa sarà successo mai? che sia perché le mamme hanno mollato la patata bollente (figli) a noi poveri prof/maestri? Nooo :)  Firma


Giuseppe per il fronte nazionale per la liberazione dai figli

#735

 

La scuola ai tempi della crisi

Lavagna scuola

Risate a denti stretti

Lavagna scuola

La scuola ai tempi della crisi


Questa battuta in alcuni casi è tragicamente vera. Tutti i politici del mondo hanno capito che per combattere una crisi bisogna investire in cultura. Tutti i politici? o ci sono eccezioni? ……. 


Giuseppe per una scuola più cheap

#734

 

A tutti gli studenti

Appello a tutti gli studenti - Lavagna scuola

Appello a tutti gli studenti

 Anno scolastico 2012/13/14/15/16/17/18/19/20/………..

Appello a tutti gli studenti - Lavagna scuola

Contro il bullismo e per l'accoglienza


Se sei uno studente, di qualsiasi età, che a settembre ricomincerà la scuola, questo è per te: se vedi qualcuni che fatica a farsi degli amici o che è preso di mira perchè non è popolare, perchè è timido o non è troppo carino o simpatico, o semplicemente non si veste con gli abiti alla moda… per favore, fai tu il primo passo!

Salutalo, o almeno fai un sorriso in corridoio o sulle scale. Non sappiamo com’è la vita delle persone al di fuori della scuola, un semplice gesto di gentilezza può fare una ENORME differenza.


Giuseppe per l’integrazione e contro il bullismo

#717

 

 

Note a scuola

Matite colorate

Autentiche note di classe

e personali  sui registri scolastici.

 Lavagna - scuola

Separatore

1) L’alunno S. C. lascia l’aula prima dell’orario di uscita dopo aver fotografato la lavagna con il cellulareAlunno allievo   sostenendo che avrebbe riesaminato la lezione a casa sua. 

2) L’alunno A., assente dall’aula dalle ore 12.03, rientra in classe alle ore 12.57 con un nuovo taglio di capelli. 
3) Gli alunni M. P. e D. A. dopo aver rubato diversi gessetti dalla lavagna di classe, simulano durante la lezione l’uso di sostanze stupefacenti tramite carte di credito e banconote arrotolate, tentando inoltre di vendere le sopraccitate finte sostanze ai propri compagni. A mia insistente richiesta di smetterla vengo incitato a provare pure io per non avere così tanti pregiudizi.

4) La classe non mostra rispetto per l’illustre filosofo Pomponazzi e ne altera il nome in modo osceno.
5) L’alunno M. dopo la consegna del pagellino da far firmare ai genitori riconsegna il pagellino firmato 2 minuti dopo. Sospetto che la firma non sia autentica.
6) Il crocefisso dell’aula è stato rovinato. Il Cristo ora porta la maglia della nazionale. 
7) L’alunno A. durante l’intervallo intrattiene dalla finestra dell’aula gli alunni dell’istituto imitando Benito Mussolini, munito di fez e camicia nera, presentando una dichiarazione di guerra all’istituto che sta dall’altra parte della strada. 
8) Dopo aver fatto scena muta durante l’interrogazione di geografia astronomica V. chiede di avvalersi dell’aiuto del pubblico.
9) L’alunno M. G. al termine della ricreazione sale sul bancone adiacente la cattedra e dopo aver gridato “Ondaaaa energeticaa!!!”, emette un rutto notevole che incita la classe al delirio collettivo.
10) Facendo l’appello e notando l’assenza dell’alunno S., mi viene detto dall’alunno C. di non preoccuparmi. Quest’ultimo estrae il portafoglio, lo apre e simulando di parlare ad una terza persona urla “Scotty: teletrasporto!”. Con fragorosi effetti sonori fatti con la bocca, l’alunno S. fuoriesce dall’armadio.
11) L’alunno L.P. durante l’ora di educazione fisica insegue le compagne di classe sventolando in aria lo scopino del water.

12) L’alunno L.P. durante la lezione di educazione fisica usa la pertica come simbolo fallico.
13) Si espelle dall’aula l’alunna M. Ilaria perchè ha ossessivamente offeso la compagna Sabatino Domenica chiamandola Week End.
Alunno perplesso14) L’alunna B.R. fa sfoggio della sua biancheria intima lanciandola sul registro del professore.
15) La classe nonostante i continui richiami del professore continua imperterrita durante le ore di c.t.a. a emanare flatulenze senza che i colpevoli si dichiarino e l’aria ormai è resa irrespirabile da tali esalazioni. Si prega di fare nota ai genitori di tale maleducazione.
16) Gli alunni M. e P. incendiano volontariamente le porte dei bagni femminili per costringere le ragazze ad utilizzare il bagno maschile.
17) L’insegnante di latino: “L’alunno è entrato in aula, dopo essere stato per 20 minuti al bagno, aprendo la porta con un calcio; ha fatto una capriola e ha puntato un’immaginaria pistola verso l’insegnate dicendo “ti dichiaro in arresto nonnina!”
18) L’alunno giustifica l’assenza del giorno precedente scrivendo “credevo fosse domenica”.
19) T., L. e B. chiudono in bagno una loro compagna perchè ritenuta da loro “cesso”.
20) Gli alunni B. e B. durante l’ora di italiano compiono irrispettosi esperimenti di balistica usando proiettili di carta e saliva (stoppini) contro il ritratto dell’Onorevole Presidente della Repubblica Ciampi. Si giustificano dicendo di necessitare un bersaglio.


Leggete anche:

Gentile prof - Le più improbabili giustificazioni


Giuseppe per la fantasia in classe :)

#561

La dura legge dello studente

Lavagna scuola

La dura legge dello studente…

Parola di studente….. In modo che i genitori e i professori non pensino che siamo così stupidi come sembriamo!!!’

Abbiamo sempre ragione!


Studenti in classe

 
1) Non copiamo mai… consultiamo solamente i nostri dubbi!
2) Non scriviamo i banchi… li decoriamo!
3) Non insultiamo i professori… solamente gli ricordiamo quello che sono!
4) Non ci distraiamo… studiamo semplicemente le mosche!
5) Non leggiamo riviste… arricchiamo la nostra informazione!
6) Non scriviamo bigliettini… studiamo un altro mezzo di comunicazione!
7) Non dormiamo in classe… riflettiamo!
8 ) Non parliamo… intercambiamo espressioni!
9) Non mastichiamo gingomme… stimoliamo i nostri muscoli!
10) Non ci facciamo bocciare… ci vogliono bocciare!
11 Non lanciamo matite… studiamo la legge di gravità!
12 Non ridiamo… siamo felici!

E noi che pensavamo che…. Prof. Giuseppe ;)

#520

 

Gentile prof

Matite colorate

La giustificazione corre sul filo….

Le giustificazioni più creative

Lavagna - scuola - giustificazione - alunni - professore

Prego, giustificare mia figlia che ieri, non essendo venuta a scuola, èLibretto scolastico rimasta a casa. [Anche la tautologia ha le sue regole]

Mio figlio è rimasto assente a causa di gravi motivi condominiali. [Ci sarà stata una rivolta per le spese condominiali, a volte danno forti dolori addominali]

Mio figlio ieri è rimasto a casa per acuto attacco di pigrizia. [Ah l'accidia, è un peccato capitale però]

Giustifico l’assenza di mio figlio a causa della morte del papà. [Firmato dal padre del ragazzo. Si pensa che il defunto fosse il nonno, a meno che non si tratti di un caso di spiritismo.]

Gentile prof. chiedo di giustificare l’assenza di mio figlio poiché è rimasto bloccato al bagno a causa di uno sconvolgente problema intestinale. [E' vero nella dichiarazione dei redditi ci sono 1000 euro di detrazione per Imodium]

Giustifico l’assenza di mio figlio per banale tonsillite, curata dal Dr. House. [Avendo i mezzi meglio nn fidarsi della sanità italiana]

Mia figlia H. F. non ha potuto studiare in quanto ha dovuto aiutare  Sasuke a sconfiggere il fratello Itachi Uchiha. Cordiali saluti. [Ma gli acidi lisergici non erano passati di moda con gli anni 70?]

La prego di giustificare l’assenza di ieri di mio figlio perché ha avuto la diarrea sciolta. [Pensa se fosse stato un pacchetto intero!]

Mio figlio non ha potuto fare i compiti perché ha avuto problemi a riprendersi dallo shock subito a causa dell’eliminazione del suo beniamino da Amici. [Conosco lo stato d'animo a me è successo lo stesso quando è morta madre Teresa di Calcutta]

Per motivi strettamente segreti mia figlia non ha potuto svolgere i compiti. [Questione d'intelligence intelligente, alunna con licenza di bruciare]

Giustifico l’entrata posticipata di mio figlio causa ricerca delle sfere del drago (incompiuta). [Gli hobbit quel giorno erano in sciopero]

Mio figlio è rimasto assente dalle lezioni la settimana scorsa per partecipare alla caccia alla volpe. [Sicuramente dei nobili inglesi, Honi soit qui mal y pense]

Prego di voler giustificare mio figlio M. per tutte le assenze effettuate al sabato mattina. Purtroppo io ingenuamente gli ho creduto quando mi ha detto che nella nuova scuola al sabato non c’era lezione. Mi dispiace sinceramente. [Ingenuità adulta, e poi ci lamentiamo dei figli?]

Mio figlio non ha potuto frequentare la scula in questi giorni per il trapasso di un parente. [Una situazione risolta e vecchia, il famoso trapassato remoto]

Mia figlia non è potuta venire a scuola causa malattia di terzo tipo. [Un incontro ravvicinato con l'accidia]

Io sottoscritto S., genitore dell’alunna G., chiedo alla Signoria Vostra di giustificare mia figlia per non aver studiato, in quanto afferma che il tedesco non le servirà mai nella vita, e inoltre le fa schifo, ed io sono d’accordo con lei. [Le sane tradizioni famigliare perchè interromperle?]

Mia figlia Giulia è rimasta assente dalle lezioni per demotivazione e leggera depressione indotta dall’ormai ex-fidanzato. [Ah l'amore, devastante anche per la propria cultura personale]

Andrea G. è rimasto assente il 10, 11 e 12 ottobre per morte e risorgimento della zia. [Che sia la zia di Gesù? una nuova messia? un miracolo?]

La prego di perdonare il ritardo di mio figlio. Vorrei spiegarle il motivo ma per la privacy non posso. [Sarebbe d'accordo anche Rodotà (Garante per la privacy)]

Prego voler giustificare l’assenza del giorno X/X/XX per motivi di tappa al Gods of Metal. 

Il sottoscritto chiede di voler accordare al proprio figlio alunno della classe 4 sez. A il permesso di entrare a scuola alle ore 09.00 di domani per missione speciale. [Parente della ragazza di prima, tutti agenti speciali gli alunni]

Mio figlio A. non è potuto venire a scuola per maltempo e malumore. [Ci sono dei giorni e delle lune, come direbbe  Claude Lelouch]

Prego voler giustificare l’assenza di mio figlio D. del giorno X/X/XX per motivi a noi sconosciuti. [Ve lo avevo detto è pieno di agenti segreti...]

Gentile professore, la prego di voler giustificare mio figlio dal non aver studiato perché non aveva capito niente della sua spiegazione. [Beh in qualche caso la giustificazione può essere anche.... giustificabile.. ah ah ah ah]

Le chiedo gentilmente con questa mia di giustificare mio figlio dalle interrogazioni odierne. La motivazione non mi viene, ma so che capirà ugualmente. Cordialmente, F. A. [Insegnanti empatici cercasi]

Gentile professore, spero voglia giustificare mio figlio dalle interrogazioni odierne, per indisposizione. 

La invito poi a pranzo da noi in un giorno a sua scelta. [Beh a me sembra che possa andare, do ut des]


Mio figlio è rimasto a casa gli ultimi due giorni, su consiglio del medico, per aerofagia. [Tira una brutta aria...]

Causa forti venti contrari, mio figlio non è potuto venire a scuola ieri. [Di sicuro abitano a Trieste... si va a scuola Bora permettendo]

Mi scusi ma sono costretta a dire che mio figlio è indisposto anche quest’oggi. La prego di non credergli. [Genitore sotto scacco....]

Tratto da comix


Le giustificazioni sono tratte dal sito Comix [Il commento tra parentesi quadre è mio]. Non aggiungo altro…. ho detto tutto.

horsefly


Giuseppe per la scuola

#456

 

Note a scuola 2

Note a scuola 2 – La vendetta

 

  1. Alunno perplesso sorpresoL’alunno F. porta banchi, sedie, cattedra e lavagna nel cortile della scuola dicendo che l’aula l’aveva data in affitto e riesce a convincere i suoi compagni a sedersi nel cortile. Si richiede per l’ennesima volta il consiglio straordinario.
  2. L’alunno S. scappa all’improvviso dalla classe durante il compito di matematica urlando ripetutamente “Ho visto la Madonna!”.
  3. L’alunno R. continua nonostante ripetuti avvertimenti a mangiare caramelle, tirando alla sottoscritta le carte delle stesse, dicendo che sono io l’unica busta di spazzatura.
  4. L’alunno M. prende in giro la sua compagna “Sabatino Domenica” chiamandola week end.
  5. professore alunnoDurante la lezione gli alunni O. ed E. imitano spiderman attaccandosi all’attaccapanni e dicendo “Siamo i suoi gentili spiderman di quartiere”. Non so più che fare, richiedo riunione dei professori.
  6. L’alunno F. disteso su tre banchi simula l’azione del nuotatore.
  7. L’ alunno S., dopo numerosi richiami, si crede Mussolini cantando ‘faccetta nera’ e incitando i compagni a tatuarsi in fronte la svastica.
  8. L’alunna M. malgrado i ripetuti richiami afferma di voler continuare a tagliare le doppie punte alla sua compagna F.
  9. P. e B. giocano a carte in classe, e per questo, vengono buttati fuori dalla classe. P. e B. non vogliono rientrare in classe perchè sostengono di voler finire la partita.
  10. L’alunno S., dopo le mie minacce di mettere un 4 a chi disturba, fa di tutto per ottenerlo, sostenendo che gli avrebbe alzato la media.
  11. L’alunno B. contratta la frutta con il fruttivendolo fuori chiedendo se ha bisogno di una mano, e poi chiede a me se può andare a guadagnarsi la giornata.
  12. L’alunno M. si giustifica per il suo ritardo di minuti 20 affermando di non riuscire a parcheggiare l’Enterprise.
  13. L’alunno B. dopo mezz’ora dall’inizio della mia lezione esce dall’armadio dicendo di essere stato impegnato in una conversazione ultraterrena con Dante.
  14. Gli alunni S., A. e F. si rifiutano di consegnare il tema svolto in classe ritenendo di avere scritto “cagate”.
  15. L’alunno A., dopo aver finto un mal di testa, si rende latitante. Viene scoperto mentre giocava a calcio sotto la neve.
  16. L’alunno P. salta dal banco gridando “Verso l’infinito e oltre!”.
  17. scuola cellulari professoriL’alunno C., durante la mia ora di supplenza, ad ogni mia domanda risponde con un fastidioso “Daje Ciccio”, ironizzando sulla mia somiglianza con Ciccio Graziani.
  18. L’alunno Y. ironizza sul fatto che non ha studiato la lezione del giorno, e tenta di deviare il discorso inventando scuse impossibili come la morte del proprio servo o la malattia del proprio autista. chiedo di controllare che suo figlio faccia il suo dovere, e consiglio, se possibile, di tenere a freno le sue fantasie.
  19. L’alunno L. lancia una penna in direzione della cattedra sfiorando il viso della sottoscritta. Al mio rimprovero verso la classe, si giustifica, mostrando almeno un po’ di coraggio, dicendo: “Sono stato io, ma mi è partita per sbaglio”.
  20. L’alunno M. si nasconde ripetutamente sotto il banco durante la lezione di storia, dicendo di essere in trincea.

Giuseppe per una scuola di…. classe :)

#427

 

Ultimo giorno di scuola

Ultimo giorno di scuola... perchè un emozione non finisce mai.

Ultimo giorno di scuola…

perchè un emozione non finisce mai.

 Ultimo giorno di scuola... perchè un emozione non finisce mai.


Giuseppe per la nostalgia…. scolastica.

#393

 

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