Sogno o son desto?

Sistema Sanitario nazionale - Stetoscopio

L’Asl punisce l’infermiere che pagò ticket a paziente

 Farmacia - Caduceo

Marco LenzoniUna donna non ha i soldi per pagare le analisi del sangue della figlia: arriva un infermiere, Marco Lenzoni, e senza pensarci due volte, paga per lei il ticket. Accade lo scorso mercoledì al centro prelievi della Asl 1 di Massa. Con la figlia gravemente malata e le analisi prescritte dal medico curante, la signora si era recata al centro di prenotazione Cup senza soldi. Non trattandosi di un nucleo familiare soggetto ad esenzione, però, l’operatore dell’Asl ha comunicato alla madre che le analisi non potevano essere effettuate senza il pagamento immediato del ticket. Ad assistere alla scena un infermiere del centro prelievi. È proprio lui a pagare i 40 euro per le analisi al posto della donna. La storia, una storia bella e brutta allo stesso tempo, potrebbe finire qui.

Invece i dirigenti dell’Asl di Massa Carrara intervengono. Vogliono vederci chiaro: forse per capire come aiutare le famiglie in difficoltà? No. L’Asl ha appena deciso di sanzionare l’infermiere. E in una nota spiega perché: “La posizione assunta dall’infermiere nei giorni scorsi discredita in modo subdolo e strumentale l’immagine dell’Azienda, già fortemente lesa dai gravi fatti degli scorsi anni. Per l’uso strumentale dell’accaduto e la grave lesione che ne è conseguita all’immagine dell’Azienda e del Servizio sanitario pubblico, oltre che per le offese personali al Direttore Generale, questa Direzione avvierà i procedimenti disciplinari necessari nei confronti dell’infermiere“.

L’infermiere buono ora rischia una multa o una sospensione temporanea.-

Marco Lenzoni, però, non fa un passo indietro. Sottolinea di non aver finora ricevuto alcun provvedimento («hanno preferito informare prima la stampa») e dice: «Non avevo dubbi sul fatto che mi venisse inflitta una sanzione disciplinare, magari anche il licenziamento. So quel che faccio e quello che si rischia per difendere la povera gente, la Costituzione e la mia dignità di lavoratore e di infermiere. Ricordo comunque alla dirigenza Asl che in Italia c’è libertà di parola e di critica, sono un delegato sindacale quindi posso e devo denunciare pubblicamente ogni mancata applicazione della Costituzione e dei diritti dei cittadini, il contratto che ho con l’azienda non mi impedisce di aprire bocca in nome dei lavoratori e dei cittadini. Ci vedremo quindi in tribunale – chiude l’infermiere – perchè è ovvio che io non accetterò nessun tipo di punizione».

Notizia tratta da Facebook e Il Tirreno


Ho letto un post su Facebook che mi ha letteralmente lasciato di sasso. In un primo momento ho pensato subito ad una bufala, spesso su Facebook ci sono notizie completamente false. La notizia era davvero troppo inverosimile per essere vera. Controllo e dal IL Tirreno, giornale toscano, scopro che è tutto assolutamente vero. Rimango basito, perplesso e incredulo. Non ho parole per commentare. Siamo sicuri di essere sulla Terra, o siamo in un universo parallelo come in Matrix? Firma


Giuseppe per il senno perduto. (Astolfo aiutaci tu)

#783

 

Copyright © All Rights Reserved · Green Hope Theme by Sivan & schiy · Proudly powered by WordPress