Pataterna – Ode alla macchinetta distributrice

Pataterna Libro

Pataterna – Ode alla macchinetta distributrice di merendine e schifezze varie

 

Margherita smile
Macchinetta distributrice merendine - Pausa lavoro La nostra ancora di salvezza durante le dure ore di lavoro

Questa ode in forma di poesia si chiama La Macchinetta Distributrice

La macchinetta distributrice di schifezze
distribuisce la felicità,
soprattutto il lunedì quando la reincontri.
Distribuisce i caffè e le colazioni di gente addormuta,
distribuisce l’acqua agli assetati,
il tè a quelli con il poco della diarrea
distribuisce il chitammuorto di quando si incastra il soldo dentro,
mi avrebbe distribuito il mio pranzo
se solo non fosse stata spenta e se solo non fossi stata così fiduciosa che mettere il soldo dentro l’avrebbe fatta risvegliare
così improvvisamente
ti metto il soldo e ti svegli
ma invece no
ma la macchinetta non si svegliò
e io non ho mangiato
e questo destino mi vuole dire di non mangiare
non devo mangiare perchè l’estate è vicina
ma in fondo deve ancora venire Natale lo so
però l’estate non è mai tanto lontana quando vorresti smettere di essere una buatta ma ti concedi lo sfizio,
lo sfizio,il capriccio a forma di cracker, una soddisfazione di cioccolata,che bello usare questi nomi che fanno di me la pubblicitaria della mia stessa vita
ma uno sfizio oggi,uno sfizio domani e lo vedi che pari un buattone di pummarola?
Propongo una macchinetta distributrice di collera: tu metti il soldo e lei ti dice che sei chiatto.
Questo lavoro seduti ci logora le natiche.
Addio.

Tratto dal blog: sto bloggata con la schiena


Pataterna è una blogger e scrittrice napoletana che vive a Roma. Lei si definisce: “ero una brava persona. poi mi sono laureata.” e anche: “Forse sono una ragazza prodigio ma non so bene in che cosa”. Io l’adoro, Feltrinelli dice: “Pataterna è apparentemente piena di certezze, ma in realtà è fragile e insicura come un’adolescente. Dice parolacce, ha la frangetta, piange in metropolitana, ha un “Amoregiammio” e il terrore degli zampognari. Da Napoli, dove ha lasciato nonna, genitori e fratelli, è andata a studiare a Roma. Ha preso una stanza in affitto in un quartiere multiculturale, ma non si sente a casa da nessuna parte. Va da uno psicoterapeuta, un tipo così vivace da meritarsi il nome di Catacomba, sul quale riversa i suoi monologhi esilaranti e sgrammaticati. Pataterna ha un’immaginazione fuori controllo e una sua idea precisa sul mondo. Si rivolge ai cinesi, a Barack Obama, sogna di fare il discorso a reti unificate. Niente e nessuno può fermarla, perché ha dalla sua un’arma potente: della vita, degli altri e di se stessa osserva e racconta il lato irresistibilmente comico. Forse anche per questo è Padreterna?”. A me piace da morire, astenersi iscritti all’Accademia della Crusca.Firma

Giuseppe per la PDA (piccola distribuzione alimentare)

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Pataterna: I diari di Parigi 1

Pataterna Libro

I diari di Parigi – 1

 

Smile

Francesi - BaguetteParigi è una città ovviamente della bellezza che si esprime dalla noscialanza delle persone che si mettono la baguette con dentro il formaggio sotto tutte le ascelle del mondo e nessuno gli dice le controindicazioni. Parigi è una città parigina che mentre cammini piove poi scendi una scalinata parigina e viene il sole poi giri una strada di parigi e viene il vento poi sali a una parte di parigi  e viene la nebbia poi esci da un portone e  ti hai rotto il cazzo.
A parigi quando ti danno un panino è freddo del frigorifero, questo popolo non conosce l’uso del fornetto giustificato dalle cameriere dalla presenza di tracce di maionese nel panino che non permette il riscaldamento. Non ho avuto modo di controbattere alla cameriera nella lingua parigina perchè si sarebbe creata una disturbata in terra parigi che sarebbe terminata in tafferugli sulle banlieue con loro che mi lanciavano le baguette con la maionese e io che rispondevo con il lancio dello sfilatino con la sasiccia.e avrei vinto.
Parigi la metropolitana passa ogni minuto e mezzo però se in quel tempo non riesci ad entrare nella porta del treno a loro non gliene fotte niente che sei rimasto con la parte del corpo sinistro fuori, poi quando arrivi alla fermata dopo ti puoi sistemare, puoi controllare se hai perduto definitivamente la sensibilità di metà corpo oppure se devono venire a ingessarti. Ma non fa niente, pure se stai ingessato, pure se ti è venuta la rinotracheite e si è bloccato il collo per il vento Parigi è sempre bella e ti puoi mangiare un dolcetto nelle caffetterie di parigi con un’irrisoria accensione di un temporaneo mutuo che comunque non era un problema visto che parigi è bella e che te ne fotte , mangiatela una sciù a cioccolata, tanto stai a parigi.

Tratto dal blog: sto bloggata con la schiena


Pataterna è una blogger e scrittrice napoletana che vive a Roma. Lei si definisce: “ero una brava persona. poi mi sono laureata.” e anche: “Forse sono una ragazza prodigio ma non so bene in che cosa”. Io l’adoro, Feltrinelli dice: “Pataterna è apparentemente piena di certezze, ma in realtà è fragile e insicura come un’adolescente. Dice parolacce, ha la frangetta, piange in metropolitana, ha un “Amoregiammio” e il terrore degli zampognari. Da Napoli, dove ha lasciato nonna, genitori e fratelli, è andata a studiare a Roma. Ha preso una stanza in affitto in un quartiere multiculturale, ma non si sente a casa da nessuna parte. Va da uno psicoterapeuta, un tipo così vivace da meritarsi il nome di Catacomba, sul quale riversa i suoi monologhi esilaranti e sgrammaticati. Pataterna ha un’immaginazione fuori controllo e una sua idea precisa sul mondo. Si rivolge ai cinesi, a Barack Obama, sogna di fare il discorso a reti unificate. Niente e nessuno può fermarla, perché ha dalla sua un’arma potente: della vita, degli altri e di se stessa osserva e racconta il lato irresistibilmente comico. Forse anche per questo è Padreterna?”. A me piace da morire, astenersi iscritti all’Accademia della Crusca.Firma

Giuseppe per il marketing

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