Noi che …….. eravamo bambini negli anni ‘50
Noi che eravamo bambini negli anni ‘50… come abbiamo fatto a sopravvivere? |
- Da bambini andavamo in auto che non avevano cinture di sicurezza né airbag…
- Viaggiare nella parte posteriore di un furgone aperto era una passeggiata speciale e ancora ne serbiamo il ricordo.
- Le nostre culle erano dipinte con colori vivacissimi, con pitture a base di piombo.
- Non avevamo chiusure di sicurezza per i bambini nelle confezioni dei medicinali, nei bagni, alle porte.
- Quando andavamo in bicicletta non portavamo il casco e le nostre ginocchia erano sempre sbucciate per le cadute
- Bevevamo l’acqua dal tubo del giardino, invece che dalla bottiglia dell’acqua minerale e mangiavamo la frutta sugli alberi senza lavarla.
- Trascorrevamo ore ed ore costruendoci carretti a rotelle ed i fortunati che avevano strade in discesa si lanciavano e, a metà corsa, ricordavano di non avere freni Ci costruivamo anche quasi tutti i giochi: spade, archi, frecce … Giocavamo sempre alla guerra ed ora siamo pacifisti.
- Uscivamo a giocare con l’unico obbligo di rientrare prima del tramonto sempre sporchi ed ammaccati.
- La scuola durava fino a mezzoggiorno, arrivavamo a casa per pranzo, facevamo i compiti (incredibile, da soli!), poi fuori!
- Ci tagliavamo, ci rompevamo un osso, perdevamo un dente , ma non c’era alcuna denuncia per questi incidenti. la colpa non era di nessuno se non di noi stessi.
- Mangiavamo biscotti, pane e burro, bevevamo bibite zuccherate e non avevamo mai problemi di soprappeso, perché stavamo sempre in giro a giocare (ma anche solo pane e non eravamo denutriti)
- Condividevamo una bibita in quattro… bevendo dalla stessa bottiglia e nessuno moriva per questo.
- Non avevamo playstation, nintendo 64, x box, videogiochi , televisione via cavo con 99 canali , videoregistratori, dolby surround, cellulari personali, computers, chatroom su internet … invece avevamo amici.
- Uscivamo, montavamo in bicicletta o camminavamo fino a casa dell’amico , suonavamo il campanello o semplicemente entravamo senza bussare e lui era li e uscivamo a giocare.
- Si! li fuori!, nel mondo crudele! senza un guardiano! come abbiamo fatto?. facevamo giochi con bastoni e palline da tennis, si formavano delle squadre per giocare una partita; non tutti venivano scelti per giocare e gli scartati non subivano alcuna delusione che si trasformava in trauma.
- Alcuni studenti non erano brillanti come altri e quando perdevano un anno lo ripetevano. nessuno andava dallo psicologo, dallo psicopedagogo nessuno soffriva di dislessia né di problemi di attenzione né di iperattività; semplicemente ripeteva ed aveva una seconda opportunità.
- Avevamo libertà, fallimenti, successi, responsabilità ed imparavamo a gestirli. La grande domanda è:come abbiamo fatto a sopravvivere? e, ad essere le persone che siamo ora ?
- appartieni a questa generazione? se la risposta è si, allora raccontalo a gente più giovane perché sappiano come eravamo prima………… sicuramente diranno che eravamo dei noiosi, però siamo stati molto felici!!!!!!!!!
Leggi anche:
Noi che… anni 60
Noi che… gli anni 70
Noi che… gli anni 80
Noi che… anni 90
Noi che….. I suoni, i colori, le emozioni degli anni andati
Noi che… sportivo
Ecco l’ultimo “noi che…”, non potevano mancare gli anni 50. Gli anni delle nostre mamme, di Fonzie, del boom economico, del rock n’roll ,,,,,,,,,,,
Giuseppe per il nostos 4 |
#355 |
Noi che….. I suoni, i colori, le emozioni degli anni andati
Noi che….. I suoni, i colori, le emozioni degli anni andati…..
|
- Noi che giocavamo a Nascondino a tutte le ore.
- Noi che ci divertivamo anche facendo “Strega comanda color…”.
- Noi che le femmine ci obbligavano a giocare a “Regina reginella” e a “Campana”.
- Noi che bastavano due tappi per iniziare il giro d’Italia.
- Noi che facevamo “Palla Avvelenata”.
- Noi che giocavamo regolare a “Ruba Bandiera”.
- Noi che non mancava neanche “dire fare baciare lettera testamento”.
- Noi che litigavamo per stabilire se un gradino valeva come “rialzo” a “Rialzo buzzico”.
- Noi che ci sentivamo ricchi se avevamo “Parco Della Vittoria e Viale dei Giardini”.
- Noi che se avevi “Vicolo Corto e Vicolo Stretto” perdevi sicuro.
- Noi che i pattini avevano 4 ruote e si allungavano quando il piede cresceva.
- Noi che mettevamo le carte da gioco con le mollette sui raggi della bicicletta.
- Noi che chi lasciava la scia più lunga nella frenata con la bici era il più figo.
- Noi che “se ti faccio fare un giro con la bici nuova non devi cambiare le marce”.
- Noi che passavamo ore a cercare i buchi sulle camere d’aria mettendole in una bacinella.
- Noi che ci sentivamo ingegneri quando riparavamo quei buchi col tip-top.
- Noi che andavamo in due sulla Graziella, e piú grandi sul Ciao.
- Noi che il Ciao si accendeva pedalando.
- Noi che suonavamo al campanello per chiedere se c’era l’amico in casa.
- Noi che ogni volta che suonavamo rispondeva la madre.
- Noi che pensavamo di avere segreti.
- Noi che i segreti li avevamo davvero.
- Noi che abbiamo maneggiato sostanze chimiche come il pongo, il DAS e la gommapane.
- Noi che abbiamo manipolato anche la MIKRONITE.
- Noi che facevamo a gara a chi masticava più big babol contemporaneamente.
- Noi che avevamo adottato gatti e cani randagi che non ci hanno mai attaccato nessuna malattia mortale anche se dopo averli accarezzati ci mettevamo le dita in bocca.
- Noi che quando starnutivi, nessuno chiamava l’ambulanza.
- Noi che non sapevamo leggere il termometro.
- Noi che prima di adoperarlo, “il termometro lo devi scaricare”.
- Noi che i termometri li rompevamo, e le palline di mercurio giravano per tutta casa.
- Noi che se sospettavamo che ci volevano fare la puntura, ci nascondevamo sotto il letto.
- Noi che se c’era un pallone e 4 alberi era già tutto ok per giocare a calcio.
- Noi che se non c’erano gli alberi si giocava lo stesso.
- Noi che dopo la prima partita c’era la rivincita, e poi la bella, e poi la bella della bella..
- Noi che se passavamo la palla al portiere coi piedi e lui la prendeva con le mani non era fallo.
- Noi che il portiere era l’1, lo stopper era il 5 e il centravanti il 9.
- Noi che “Non puoi giocare a pallone con noi perchè siamo già pari”.
- Noi che non dovevamo far tardi.
- Noi che era pronta la cena proprio al momento del calcio di rigore.
- Noi che giocavamo a pallone anche in casa, con la palla di spugna.
- Noi che passavamo pomeriggi giocando a Risiko.
- Noi che giocavamo a “Indovina Chi?” anche se conoscevi tutti i personaggi a memoria.
- Noi che giocavamo a Forza 4.
- Noi che Scarabeo non ci piaceva.
- Noi che il cubo di Rubik non l’abbiamo mai finito, perlomeno senza barare..
- Noi che ci scambiavamo le figurine prima delle lezioni (e durante, e dopo..).
- Noi che giocavamo a fiori frutta e città (e la città con la D era sempre Domodossola).
- Noi che con le 500 lire di carta ci venivano 10 pacchetti di figurine.
- Noi che ci mancavano sempre quattro figurine per finire l’album Panini.
- Noi che odiavamo i PlayMobil.
- Noi che avevamo la pista Polistil, e le femmine Cicciobello col disco che frignava.
- Noi che avevamo le macchine filoguidate, e le femmine la casa di Barbie con l’ascensore.
- Noi che ci spaccavamo i diti per giocare a Subbuteo.
- Noi che con un ramo di salice facevamo l’arco per sentirci Orzowei.
- Noi che avevamo il “nascondiglio segreto” con il “passaggio segreto”.
- Noi che nei prati al buio tra il frinire delle cicale scorgevamo ancora le lucciole (e non sapevamo sarebbero state le ultime).
- Noi che a volte si litigava.
- Noi che 5 minuti dopo era già tutto dimenticato..
- Noi che “se fai questo non sei più amico mio”.
- Noi che giocavamo per ore a “Merda” con le carte.
- Noi che nessuno sapeva le regole del Tresette!
- Noi che avevamo il mangiadischi schiacciato con il manico.
- Noi che le cassette se le mangiava il mangianastri, e ci toccava riavvolgere il nastro con la penna.
- Noi che in TV guardavamo solo i cartoni animati.
- Noi che avevamo i cartoni animati belli…!!
- Noi cha avevamo la tv in bianco e nero.
- Noi che litigavamo su chi fosse più forte tra Goldrake e Mazinga (Mazinga, ovvio..)
- Noi che guardavamo “La Casa Nella Prateria” anche se metteva tristezza.
- Noi che sognavamo un’avventura alla Ambrogio Fogar.
- Noi che a Natale guardavamo “Il piccolo lord”, perchè lo davano fisso.
- Noi che ridevamo se un amico rideva.
- Noi che ridevamo se un amico piangeva!
- Noi che abbiamo raccontato 1.500 volte la barzelletta del fantasma formaggino.
- Noi che le scarpe nuove duravano una settimana..
- Noi che le scarpe nuove restavano pulite un’ora!
- Noi che la domenica con le scarpe nuove dovevamo andare alla messa.
- Noi che alla messa ridevamo di continuo.
- Noi che ci emozionavamo per un bacio su una guancia.
- Noi che telefonavamo di nascosto.
- Noi che non avevamo il cellulare per andare a parlare in privato sul terrazzo.
- Noi che i messaggini li scrivevamo su dei pezzetti di carta da passare al compagno.
- Noi che c’era la Polaroid e aspettavi che si vedesse la foto.
- Noi che quando ritiravi le foto dal fotografo eravamo curiosi di vederle.
Questo per girare un po’ il coltello nella piaga.
Leggi anche:
Noi che… anni 60
Noi che… gli anni 70
Noi che… gli anni 80
Noi che… anni 90
Noi che….. I suoni, i colori, le emozioni degli anni andati
Noi che… sportivo
Giuseppe per il NOSTOS |
#353 |
Anni 80
Sei figlio/a degli anni ’80 se: |
Leggi anche:
Noi che… anni 60
Noi che… gli anni 70
Noi che… gli anni 80
Noi che… anni 90
Noi che….. I suoni, i colori, le emozioni degli anni andati
Noi che… sportivo
Giuseppe per gli anni 80 |
#352 |
Anni 90
Quanto hanno influito gli anni ’90 |
01. Cerchi di inserire la password per far funzionare il microonde.
02. Non fai un solitario con carte vere da anni.
03. Chiedi via e-mail ai tuoi colleghi nel tavolo di fianco se vogliono andare albar, e loro rispondono via mail “ok, dammi cinque minuti”.
04. Hai una lista di 15 numeri diversi per chiamare la tua famiglia composta da 3 persone.
05. Chatti varie volte al giorno con uno che vive in Sud America, ma quest’anno non hai mai parlato col tuo vicino di casa.
06. Compri un computer e la settimana dopo è obsoleto.
07. Il motivo per cui perdi di vista gli amici è che non hanno un indirizzo e-mail.
08. Chiami le Poste Italiane “snail mail”.
09. Per te essere organizzato significa avere post-it colorati.
10. La maggior parte delle barzellette che conosci le hai lette via e-mail.
11. Quando vai a casa dopo una lunga giornata di lavoro, rispondi al telefono dicendo il nome della ditta.
12. Quando fai telefonate da casa, per sbaglio premi 0 per prendere linea e telefoni alle Bermuda.
13. Sei seduto alla stessa scrivania da 4 anni, e hai lavorato per tre ditte diverse.
14. La targa della ditta è attaccata col velcro.
15. La peggiore cosa di un crash del computer è la perdita delle tue barzellette migliori.
16. E’ buio quando vai al lavoro e quando vai a casa, anche in estate.
17. Sai esattamente il numero di giorni che mancano alla pensione, fino al prossimo cambio di legislazione.
18. Vedi una persona ben vestita e distinta, e capisci che è un visitatore.
19. Il buffet dei meeting è la tua dieta abituale.
20. Essere ammalati significa non poter camminare o essere all’ospedale.
21. “Ferie” è qualcosa che rimandi all’anno prossimo, o un assegno che prendi in gennaio.
22. I tuoi genitori ti descrivono come “uno che lavora coi computer”.
23. Il motivo per cui riconosci i tuoi figli è che hai la loro foto sul desktop.
24. Hai letto questo elenco continuando ad annuire.
25. Stai pensando di “forwardare” ad altri questo elenco.
Leggi anche:
Noi che…. gli anni 10
Noi che… anni 90
Noi che… gli anni 80
Noi che… gli anni 70
Noi che… anni 60
60′s Camel Adventures
Noi che …….. eravamo bambini negli anni ‘50
Noi che… sportivo
Noi che….. I suoni, i colori, le emozioni degli anni andati
Anni 80
Anni 90
Giuseppe (anche) per gli anni 90 |
#351 |
Cilento e Vallo di Diano
Vi faccio conoscere la mia terra!- Un luogo dell’anima - |
Vivo nel Veneto da 28 anni, terra ospitale, terra che mi ha accolto con calore e rispetto. Il Veneto è stato il mio ieri, è il mio oggi e sarà il mio domani. Sono felice di vivere in Veneto e devo molto a questa terra. Ma le mie radici sono qui. Cilento e Vallo di Diano: terra che non ti regala niente, terra che ti fa sudare, terra che ti fa piangere. Ma è la mia Terra. Terra che ti toglie il fiato per la sua bellezza. Terra che non ti dà il pane per vivere una vita dignitosa. Terra che ti costringe ad andare via. Terra Madre che non puoi rinnegare. Terra calda, premurosa, protettiva. Troppi ossimori? Si davvero tanti, ma è la mia terra e io l’amo.
Domenico Modugno – Amara Terra Mia
Sole alla vallee sole alla collina
per le campagne
non c’è più nessuno
Addio addio amore
Io vado via
Amara terra mia
Amara e be..e..e..e..lla
Cieli infiniti
e volti come pie..e..tra
mani incallite ormai
senza speranza
Addio Addio Amore
Io vado via
Amara terra Mia
Amara e be..e..e..e..lla
Tra gli uliveti è nata
già la luna
Un bimbo piange allatta
un seno magro
Addio Addio Amore
Io vado via
Amara Terra mia
Amara e be..e..lla.
Amara e be..e..lla.
Giuseppe per la sua terra. |
#275 |