Benvenuti su facebook

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Benvenuti su Facebook, qui troverete,

tanti ragazzi innamorati ma che si lasciano dopo 2 ore per poi romperci i co*****i con i loro link da emofilizzati, tantissimi bambini che condividono link sull’erba e sulle canne quando non sanno nemmeno come sono fatte, tante foto con ragazzi con le sigarette, che non sono neanche accese, troverete persone che ci aggiornano su tutto quello che fanno, se c****o se s*****o se muoiono, troverete molte t***e e c****i. Troverete ragazzi innamorati al 100% ma che vanno con la prima ragazza che vedono. Troverete ragazze bellissime che si credono cesse e cesse che si credono ragazze bellissime. A parte tutto questo, vi auguro buon divertimento. Salite sulla giostra, il prezzo vale il giro.

Giuseppe per i social network

#338

Panem et circenses

Panem et circenses - 18esimo scudetto del Milan

Panem et circenses – 18esimo scudetto del Milan

 Panem et circenses - 18esimo scudetto del Milan

Panem et circenses

Panem et circenses (letteralmente, Pane e corse dei cavalli) è una locuzione in lingua latina molto conosciuta e spesso citata. Era usata nella Roma antica.Contrariamente a quanto generalmente ritenuto, questa frase non è frutto della fantasia popolare ma è da attribuirsi ad un autore specifico. È stata scritta infatti dal poeta latino Giovenale, Questo poeta fu un grande autore satirico: amava descrivere l’ambiente in cui viveva, in un’epoca nella quale chi governava si assicurava il consenso popolare con elargizioni economiche e con la concessione di svaghi a coloro che erano governati (in questo caso le corse dei carri tirati da cavalli che si svolgevano nei circhi come il Circo Massimo e il Circo di Massenzio).

La pratica di distribuzioni di grano gratuite o a prezzi inferiori a quelli di mercato (frumentationes) era già iniziata ai tempi delle Repubblica ed era stata regolata dalle varie lex frumentaria. Anche in quel periodo le maggiori elargizioni di cibo furono fatte da magistrati che curarono molto anche i pubblici spettacoli. Marco Terenzio Varrone Lucullo nel 79 a.C. da semplice edile curò giochi molto sfarzosi e sei anni dopo fu il presentatore di una lex frumentaria molto generosa. 

Panem et circensesSotto l’impero Roma giunse ad importare 3,5 milioni di quintali di frumento, per l’epoca quantità molto impegnativa. Si potrebbe sostenere che tutta l’organizzazione politica dell’Impero fu modulata sulla duplice esigenza di rifornire di frumento la capitale e le legioni di stanza ai confini. L’immensa quantità del frumento importato da Roma proveniva da una pluralità di province, Sicilia, Sardegna, province asiatiche e africane, ma il perno dell’approvvigionamento era costituito dall’Egitto, che soddisfaceva oltre metà del fabbisogno. Anche quando il trasporto era affidato a imprenditori privati, solo il ferreo controllo statale (guerra ai pirati, organizzazione dei siti di sbarco e stoccaggio ecc.) poteva permettere un tale risultato. 

Per estensione, la locuzione è stata successivamente usata, soprattutto in funzione critica, per definire l’azione politica di singoli o gruppi di potere volta ad attrarre e mantenere il consenso popolare mediante l’organizzazione di attività ludiche collettive, o ancor più specificatamente a distogliere l’attenzione dei cittadini dalla vita politica in modo da lasciarla solo alle élite. Con intenzione simile, si è usata l’espressione Feste, farina e forca per definire la vita nella Napoli del periodo borbonico, in cui all’uso di feste pubbliche e di distribuzioni di pane si accompagnava la pratica di numerose impiccagioni pubbliche come dimostrazione della capacità del potere politico di assicurare il mantenimento della legalità. 

L’espressione Panem et Circenses rappresentava un meccanismo di potere influentissimo sul popolo romano, era la formula del benessere popolare e quindi politico; un vero bozzo/strumento in mano al potere per far cessare i malumori delle masse, che con il tempo ebbero voce proprio nei luoghi dello spettacolo. Questa locuzione (“Panem et Circenses”) viene anche usata per indicare il modo di parlare nell’età romana.

Da Wikipedia, l’enciclopedia libera.


Vi ricorda niente tutto ciò? vittorie calcistiche, spettacoli televisivi demenziali – eppure seguitissimi – , ballerine, etc… etc….


Giuseppe pizia.

#337

 

Pesce d’aprile 2011

La storia del pesce d’aprile

Gli scherzi più divertenti


Da Wikipedia, l’enciclopedia libera.
Storia
Le origini del pesce d’aprile non sono note, anche se sono state proposte diverse teorie. Si considera che sia collegato all’equinozio di primavera, che cade il 21 marzo. Prima dell’adozione del Calendario Gregoriano nel 1582, veniva osservato come Capodanno da diverse culture, distanti come l’antica Roma e l’India. Il Capodanno era in origine celebrato dal 25 marzo al 1º aprile, prima che la riforma gregoriana lo spostasse indietro al 1º gennaio. In seguito a ciò, secondo una prima versione sull’origine di questa usanza, si creò in Francia la tradizione di consegnare dei pacchi regalo vuoti in corrispondenza del 1º di aprile. Il nome che venne dato alla strana usanza fu poisson d’Avril, per l’appunto pesce d’aprile.
Ma dato che l’usanza è un po’ comune a tutta l’Europa, alcuni studiosi sono andati un pochino più indietro nel tempo e hanno ipotizzato come origine del pesce d’aprile l’età classica, ed in particolare hanno intravisto sia nel mito di Proserpina che dopo essere stata rapita da Plutone, viene vanamente cercata dalla madre, ingannata da una ninfa, sia nella festa pagana di Venere Verticordia alcune possibili comunanze con l’usanza attuale.

 Scherzi

Diversi mezzi di comunicazione di massa hanno deliberatamente o involontariamente diffuso in molti paesi diversi pesci d’aprile (per gli inglesi April fool’s day, per i tedeschi Aprilscherz). Persino giornali e televisioni considerate serie considerano il primo aprile un giorno in cui è lecito far passare per informazione corretta bufale anche notevoli. Ogni anno in questo giorno compaiono delle notizie vere che poi si rivelano false
Alcuni scherzi particolarmente riusciti sono:
  • San Serriffe: nel 1977 il quotidiano The Guardian pubblicò un supplemento riguardante questa isola inesistente (con allusione a “sans-serif”, un tipo di carattere usato dalle tipografie)
  • Smell-o-vision: nel 1965 la TV pubblica inglese BBC fece un reportage su un test riguardante una nuova tecnologia che permette di trasmettere odori tramite le onde dell’aria. Diversi spettatori presero contatto con l’emittente per poter partecipare ai test.
  • Alberi degli spaghetti: ancora la BBC fece nel 1957 un reportage riguardante la raccolta degli spaghetti in Svizzera. Ci furono spettatori che volevano comprarne.
  • Nuova unità di misura per il tempo: ad intervalli regolari ricompare la notizia che il tempo verrà misurato con un sistema metrico e non più con il sistema basato su 60.
  • 1997. Enrico Bombieri, Medaglia Fields 1974, spedisce un’e-mail alla comunità scientifica di tutto il mondo nella quale annuncia la dimostrazione dell’ Ipotesi di Riemann da parte di un giovane matematico.
  • 1998. Il giornalista Franco Zanetti pubblica su rockol.it un articolo in cui annuncia l’uscita dell’ultimo album di Lucio Battisti, “L’Asola” (si legga “la sola”, che in dialetto romano sta per “burla”).
  • Chiusura di Wikipedia: la versione italiana dell’enciclopedia aveva annunciato il primo aprile 2006 una chiusura a causa di una richiesta esplicita di una non identificata persona.
  • Berlusconi: si era diffusa una sua intervista su Telelombardia nella quale l’ex premier era pronto a chiamare come ministri Massimo Cacciari e Mario Monti in caso di pareggio alle elezioni del 2008. Successivamente la tv locale smentisce, ma l’effetto in campagna elettorale è stato forte.
  • La BBC preannuncia un documentario su una nuova razza di pinguini volanti (peccato che l’autore del documentario sia un ex membro del gruppo umoristico Monty Python)
  • Google diffuse la notizia su un nuovo tipo di collegamento a Internet gratuito che consisteva nell’acquistare (senza peraltro inserire alcun link a una eventuale pagina d’acquisto) un kit comprensivo di un modem e di un cavo che andava inserito nel WC di casa. In questo modo il modem avrebbe ricevuto le onde necessarie al funzionamento di Internet.
  • Google presenta il progetto CADIE (Cognitive Autoheuristic Distributed-Intelligence Entity) che nella notte ha permesso ad un Panda di creare una pagina web personale. Tutto rigorosamente confermato da link a pagine tecniche in inglese.
  • Nonciclopedia: la nota parodia di Wikipedia ogni anno organizza qualcosa. Per esempio nel 2007, come fece 1 anno prima la sua controparte seria, finse una chiusura del sito da parte della Polizia Postale[4], mentre nel 2009 la pagina principale è stata resa identica a quella di Wikipedia, con tanto di link dirottati, creando non poca confusione tra gli utenti delle due enciclopedie.
  • TG2: 2009 il noto telegiornale, nell’edizione delle 13:00, conferma un’indiscrezione, rivelatasi falsa, che vorrebbe il calciatore della Sampdoria Cassano convocato in nazionale per la partita di quella sera, Italia-Irlanda, finita 1-1. La notizia viene arricchita da un’infondata intervista telefonica all’imitatore Butinar e da un avvistamento del calciatore all’aeroporto di Bari.
  • Sul sito TechCrunch è riportata una lista dei pesci d’aprile del 2010 dei più famosi siti internet. Particolarmente attiva Google, che annuncia diverse innovazioni (tra cui un improbabile cambio di nome in Topeka). Una però risulta vera: l’aggiunta dell’effetto 3D in Street View.
  • Il 1º aprile 2010 il sito Total Film pubblica la notizia che i film tratti dal libro Lo Hobbit saranno girati in 4D, ovvero accompagnati da stimoli sensoriali come odori e spruzzi d’acqua durante la proiezione in sala, oltre all’effetto tridimensionale, per una full immersion totale. In Italia la notizia viene riportata come vera il 9 aprile dall’ANSA[8], la Repubblica, il Giornale, TGcom e dai siti Movieplayer e Cineblog.

- Sistemato per le feste pure Nemo che diventa Nemo-sushi - 

Attenzione agli scherzi ;)  horsefly


Giuseppe per il pesce d’aprile

#323

Shopping time

Carrello Spesa

Shopping time – Tipi da… supermercato

 

 Carrello Spesa

Separatore Arancione

Nei supermercati, guardo sempre nei carrelli degli altri, analizzo i carrelli delle persone e cerco di immaginare le loro piccole abitudini domestiche.

Molto frequente la salutista, carrello pieno di cibo bio, naturale, frutta improbabile per origine, bibite assolutamente salutari. Quella spesa mette assolutamente malinconia, vista anche l’esiguità delle quantità. La salutista però è sempre ben truccata, sotto i vestiti si possono intravvedere muscoli guizzanti frutto di ore ed ore in palestra a fare pilates. La salutista ha quasi sempre capi firmati addosso, è ricercata nel parlare e alla cassa è molto gentile con la cassiera, dopo aver preso il sacchetto biodegradabile al 1000%.

I carrelli da meno di 1.000 euro al mese e con famiglia a carico, anche quelli sono facili da individuare, pieni all’inverosimile di prodotti primo prezzo, di offerte speciali, di generi alimentari essenziali, niente è concesso al surplus, tutto è essenziale, anche la carte igienica, che a volte ha doppio uso, la puoi utilizzare  come carta vetrata.  Quelli da 1.000 euro al mese (e anche meno) non possono concedersi lussi, altrimenti si arriva solo al 21 del mese, come diceva il buon Battisti.

Il single da poco, carrello pieno all’inverosimile di cose inutili, attrezzi per la pulizia della casa che non userà mai, tanto cibo pre-cotto, candele e ammennicoli vari per la casa e tutto quanto non serve a niente. Il carrello del neo-single è quasi sempre pieno di cose inutili, tanto poi va a mangiare e porta i panni sporchi da mammà :)

Il single organizzato e di lungo corso, ha affinato le tecniche d’acquisto dopo anni e anni  di devastanti esperienza negative: cibo andato a male, yogurt scaduto in quantità industriali, thè al jojoba disgustoso e consumato per un’unica bustina, e vari esperimenti alimentari che poi nel frigo, dopo un po’ di tempo, hanno preso vita propria. Adesso non lo freghi più, si è organizzato e porta da casa anche le sportine della spesa :)

L’alcoolista-borderline o conclamato, compra una quantità incredibile di alcool di tutti i tipi, il più delle volte di qualità scadentissima: birra neozelandese da 0.30 cents al litro, vino da tenute improbabili e altisonanti come Rocca Dei Papi, Ricosoli (si si Ricosoli e non Ricasoli), Terre di Vini. Accompagna questi acquisti alcoolici con junk food che metterebbero a dura prova anche il fegato di Homer Simpson. Nel carrello dell’alcoolista borderline non trovi mai altro, ma chi gli farà mai la spesa?

La mamma di casa. Compra bene, tutto senza spreco. Trovi nel carrello qualche concessione per i piccoli e per il marito ma con molta parsimonia. La mamma di casa riesce a comprare tutto con poco più di 20 euro, praticamente un miracolo economico. La mamma di casa ha 27 tessere fedeltà, 25 raccolte punti in corso, le monete per il carrello, i sacchetti sapientemente piegati in macchina per la spesa successiva. La mamma di casa è laureanda in ingegneria gestionale domestica e si laureerà a pieni voti, con la lode e il bacio accademico. :)

Continua……


E io che aquirente sono? Voi che dite? :)


Giuseppe per l’economia domestica

#322

L’Italia è un paese per donne

Se Non Ora Quando?

Domenica 13 febbraio – Giornata di Mobilitazione delle Donne

 L'Italia è un paese per donne

Vicenza – Piazzale De Gasperi (davanti al PAM)

ore 14.00
Piazza Matteotti – ore 15.00


La voce delle donne scende in piazza 

“Per la dignità di tutte e tutti”

La manifestazione nazionale, nata in seguito alla vicenda Ruby che vede coinvolto il premier, è prevista per il 13 febbraio in 117 città d’Italia. Ha raggiunto oltre 50mila sottoscrizioni. A presentare l’iniziativa del comitato ‘Se non ora quando?’ anche il segretario Cgil Camusso, la parlamentare di Fli, Perina e la regista Comencini.


Giuseppe amico delle donne.

#311

Siamo ancora un paese civile?

Italia stampelle

E non è la prima volta che accade……

Bimba senza mensa, sindaco: no a solidalirietà. Nel Veneziano, “le maestre non possono cedere buono pasto”

 

Logo ansa(ANSA) – VENEZIA, 5 FEB – Niente buoni pasto ceduti dalle maestre di un asilo per far mangiare in mensa una bimba di 4 anni, figlia di immigrati in difficolta’.
A proibire il gesto di solidarietà è il sindaco leghista di Fossalta di Piave (Venezia), Massimo Sensini, che ha opposto un secco ‘no’ al gesto di 4 maestre e due bidelle, che si erano private del loro buono pasto pur di permettere alla piccola di mangiare.
Fossalta. Maestre e bidelli della scuola hanno offerto i loro buoni mensa alla piccola, perché la famiglia non ha i soldi. Ma il Comune è intervenuto e le ha fermate: «Questo è danno erariale»

articolo completo sul Gazzettino di Venezia


Stamattina ho vomitato, pensavo fosse un sintomo dell’influenza stagionale, invece era semplicemente disgusto!

horsefly


Giuseppe per la solidarietà

#309

Il delitto di Avetrana secondo Luciana Littizzetto

Luciana Littizzetto

Luciana Littizzetto: gli appassionati del delitto di Avetrana

 

 Luciana Littizzetto: gli appassionati del delitto di Avetrana

 Se volete arrivare subito alla parte su Avetrana cliccate su 8.20 minuti.


Luciana santa subito!!!!  Ha perfettamente ragione!!!! 

E poi non dimenticate che io e Luciana abbiamo avuto una storia.. non ci credete? Guardate qui


Giuseppe per la cronaca avvoltoia

#280

 

Corruzione nel mondo

Filosofia e società

Classifica dei paesi “trasparenti” ovvero i meno corrotti

 

 Filosofia e società

Corruzione, l’Italia sempre peggio.

Per Transparency International è al 67mo posto

L’Italia, nella classifica dei Paesi onesti, scivola di quattro posizioni rispetto al 2009 e finisce dietro a Ruanda e Samoa

Compilata dall’ong Transparency International


CPI 2010  - posizione – punteggio – stato

001 – 9.3 – Denmark
001 – 9.3 – New Zealand
001 – 9.3 – Singapore
004 – 9.2 – Finland
004 – 9.2 – Sweden
006 – 8.9 – Canada
007 – 8.8 – Netherlands
008 – 8.7 – Australia
008 – 8.7 – Switzerland
010 – 8.6 – Norway
011 – 8.5 – Iceland
011 – 8.5 – Luxembourg
013 – 8.4 – Hong Kong
014 – 8.0 – Ireland
015 – 7.9 – Austria
015 – 7.9 – Germany
017 – 7.8 – Barbados
017 – 7.8 – Japan
019 – 7.7 – Qatar
020 – 7.6 – United Kingdom
021 – 7.2 – Chile
022 – 7.1 – Belgium
022 – 7.1 – United States
024 – 6.9 – Uruguay
025 – 6.8 – France
026 – 6.5 – Estonia
027 – 6.4 – Slovenia
028 – 6.3 – Cyprus
028 – 6.3 – United Arab Emirates

030 – 6.1 – Israel
030 – 6.1 – Spain
032 – 6.0 – Portugal
033 – 5.8 – Botswana
033 – 5.8 – Puerto Rico
033 – 5.8 – Taiwan
036 – 5.7 – Bhutan
037 – 5.6 – Malta
038 – 5.5 – Brunei
039 – 5.4 – Korea (South)
039 – 5.4 – Mauritius
041 – 5.3 – Costa Rica
041 – 5.3 – Oman
041 – 5.3 – Poland
044 – 5.2 – Dominica
045 – 5.1 – Cape Verde
046 – 5.0 – Lithuania
046 – 5.0 – Macau
048 – 4.9 – Bahrain
049 – 4.8 – Seychelles
050 – 4.7 – Hungary
050 – 4.7 – Jordan
050 – 4.7 – Saudi Arabia
053 – 4.6 – Czech Republic
054 – 4.5 – Kuwait
054 – 4.5 – South Africa
056 – 4.4 – Malaysia
056 – 4.4 – Namibia
056 – 4.4 – Turkey
059 – 4.3 – Latvia
059 – 4.3 – Slovakia
059 – 4.3 – Tunisia
062 – 4.1 – Croatia
062 – 4.1 – FYR Macedonia
062 – 4.1 – Ghana
062 – 4.1 – Samoa
066 – 4.0 – Rwanda
067 – 3.9 – Italy
068 – 3.8 – Georgia
069 – 3.7 – Brazil
069 – 3.7 – Cuba
069 – 3.7 – Montenegro
069 – 3.7 – Romania
073 – 3.6 – Bulgaria
073 – 3.6 – El Salvador
073 – 3.6 – Panama
073 – 3.6 – Trinidad and Tobago
073 – 3.6 – Vanuatu
078 – 3.5 – China
078 – 3.5 – Colombia
078 – 3.5 – Greece
078 – 3.5 – Lesotho
078 – 3.5 – Peru
078 – 3.5 – Serbia
078 – 3.5 – Thailand
085 – 3.4 – Malawi
085 – 3.4 – Morocco
087 – 3.3 – Albania
087 – 3.3 – India
087 – 3.3 – Jamaica
087 – 3.3 – Liberia

091 – 3.2 – Bosnia and Herzegovina

091 – 3.2 – Djibouti
091 – 3.2 – Gambia
091 – 3.2 – Guatemala
091 – 3.2 – Kiribati
091 – 3.2 – Sri Lanka
091 – 3.2 – Swaziland
098 – 3.1 – Burkina Faso
098 – 3.1 – Egypt
098 – 3.1 – Mexico
101 – 3.0 – Dominican Republic
101 – 3.0 – Sao Tome & Principe
101 – 3.0 – Tonga
101 – 3.0 – Zambia
105 – 2.9 – Algeria
105 – 2.9 – Argentina
105 – 2.9 – Kazakhstan
105 – 2.9 – Moldova
105 – 2.9 – Senegal
110 – 2.8 – Benin
110 – 2.8 – Bolivia
110 – 2.8 – Gabon
110 – 2.8 – Indonesia
110 – 2.8 – Kosovo
110 – 2.8 – Solomon Islands
116 – 2.7 – Ethiopia
116 – 2.7 – Guyana
116 – 2.7 – Mali
116 – 2.7 – Mongolia
116 – 2.7 – Mozambique
116 – 2.7 – Tanzania
116 – 2.7 – Vietnam
123 – 2.6 – Armenia
123 – 2.6 – Eritrea
123 – 2.6 – Madagascar
123 – 2.6 – Niger
127 – 2.5 – Belarus
127 – 2.5 – Ecuador
127 – 2.5 – Lebanon
127 – 2.5 – Nicaragua
127 – 2.5 – Syria
127 – 2.5 – Timor-Leste
127 – 2.5 – Uganda
134 – 2.4 – Azerbaijan
134 – 2.4 – Bangladesh
134 – 2.4 – Honduras
134 – 2.4 – Nigeria
134 – 2.4 – Philippines
134 – 2.4 – Sierra Leone
134 – 2.4 – Togo
134 – 2.4 – Ukraine
134 – 2.4 – Zimbabwe
143 – 2.3 – Maldives
143 – 2.3 – Mauritania
143 – 2.3 – Pakistan
146 – 2.2 – Cameroon
146 – 2.2 – Cote d’Ivoire
146 – 2.2 – Haiti
146 – 2.2 – Iran
146 – 2.2 – Libya
146 – 2.2 – Nepal
146 – 2.2 – Paraguay
146 – 2.2 – Yemen
154 – 2.1 – Cambodia
154 – 2.1 – Central African Republic
154 – 2.1 – Comoros
154 – 2.1 – Congo-Brazzaville
154 – 2.1 – Guinea-Bissau
154 – 2.1 – Kenya
154 – 2.1 – Laos
154 – 2.1 – Papua New Guinea
154 – 2.1 – Russia
154 – 2.1 – Tajikistan
164 – 2.0 – Democratic Republic of the Congo
164 – 2.0 – Guinea
164 – 2.0 – Kyrgyzstan
164 – 2.0 – Venezuela
168 – 1.9 – Angola
168 – 1.9 – Equatorial Guinea
170 – 1.8 – Burundi
171 – 1.7 – Chad
172 – 1.6 – Sudan
172 – 1.6 – Turkmenistan
172 – 1.6 – Uzbekistan
175 – 1.5 – Iraq
176 – 1.4 – Afghanistan
176 – 1.4 – Myanmar
178 – 1.1 – Somalia
Compilata dall’ong Transparency International

L’Italia è al 67° posto tra i paesi più trasparenti, prima di noi viene anche il Rwanda! C’è bisogno di un commento? E anche nel 2010 la posizione non migliora, sempre 67esimi, speriamo negli anni futuri.
horsefly


Giuseppe per la Glasnost

#279

 

Cugini Di Campagna – Preghiera

Preghiera - Cugini Di Campagna  (Una storia tristissima)

Preghiera – Cugini Di Campagna

(Una storia tristissima)

Preghiera - Cugini Di Campagna  (Una storia tristissima)


In un  post avevo scritto che non avrei postato niente dei Cugini di Campagna, perché è ancora un gruppo conosciutissimo degli anni 70 e la canzone “Anima Mia” forse è la traccia più conosciuta di quel periodo, tant’è vero che Fabio  Fazio l’ha utilizzata come titolo per una trasmissione che celebrava gli anni 70 qualche anno fa. Perché ho cambiato idea? Sollecitato da una mia amica (Sim64) di postare almeno “preghiera” mi è venuto in mente che qualche anno fa avevo letto la storia di quella canzone ed era una storia tragica, molto shakespeariana, la ricordavo, l’ho cercata e ve la posto qui senza nessun commento. 

horsefly


In questa pagina è riportato l’articolo di giornale, risalente al 1975, che racconta di una sfortunata storia d’amore di due adolescenti di Sassari, e che ha ispirato la canzone Preghiera. A questo segue la lettera di ringraziamento scritta dalla mamma della ragazza ai Cugini di Campagna, un ricordo al quale essi sono molto affezionati. Per motivi di riservatezza sono state riportate solamente le iniziali dei nomi citati.

ECCO COME A 18 ANNI SI PUO’ ANCORA MORIRE D’AMORE

A diciott’anni E. è morto per amore. Questo, però, la folla che si è accalcata, la mattina di lunedì 18 Agosto, sotto l’alto ponte del Rasello per soddisfare la curiosità morbosa di vedere da vicino i resti di un suicida, non lo sapeva. Per loro quel mucchietto di vestiti, di ossa e di carne, era soltanto “uno che si è buttato da trenta metri”. Orrore, pietà, la parola “follia”, serpeggiavano tra vecchi e giovani, tra padri e madri con i figlioletti in braccio e il collo proteso per guardare.

La verità è venuta dalla lettera che i poliziotti hanno trovato in tasca dei calzoni del ragazzo. E. l’aveva scritta verso mezzanotte: pochi minuti prima di buttarsi oltre la balaustra del ponte che unisce la Sassari vecchia alla nuova. In essa non c’erano scuse. Soltanto un addio a tutti “perchè senza J. la mia vita non ha più senso”.

J., la fidanzatina quindicenne di E., era spirata alcune ore prima, a metà mattina di domenica, nell’ospedale sassarese, stroncata da un male inesorabile, la leucemia. Il ragazzo non è stato capace di sopravviverle. E non si può dire che la sua decisione sia maturata in un momento di sconforto. E’ venuta, invece, purtroppo, dopo un logorante calvario durato dieci giorni, quanti ne sono passati tra le prime avvisaglie del male e la morte di J.

Dieci giorni e dieci notti di agonia che i due giovani hanno condiviso. Lei preda della malattia, lui pervaso ogni ora di più dalla disperazione di non poter fare nulla per salvarla, di vedere dissolversi, istante dopo istante, la felicità che avevano scoperto e assaporato soltanto da pochi mesi.

E. e J. si erano innamorati in primavera. Si trattava per entrambi di quel primo amore che, nonostante la rivoluzione sessuale e gli stress del modo di vivere odierno, ognuno di noi si porta chiuso dentro per tutta la vita, delicato miscuglio di dolce orgoglio, di tenerezza e di piacere.

Presi da questo sentimento esaltante, E. e J. si sono avvicinati, ma con una delicatezza e una serietà davvero d’altri tempi. “Per tutti e due era una cosa seria”, sono concordi nell’affermare gli amici di lui. “Non che parlassero di matrimonio, però tra loro non c’erano quelle “crisi” tipiche delle cottarelle che durano solo qualche mese e poi chi s’è visto s’è visto”, dice una compagna di J.

“Li univa qualcosa di tranqulli e profondo. Non so trovare le parole giuste: ma J. era felice e serena”, spiega un’altra.

Assieme, dunque, E. e J. formavano una coppia affiatata e serena, al riparo dai velleitarismi così comuni a troppi loro coetanei per i quali amore e sesso fanno subito tutt’uno. In comune i due ragazzi avevano anche un particolare interesse: facevano parte di un’associazione scoutistica alla quale si dedicavano con grande entusiasmo.

Erano stati perciò doppiamente felici quando, alla fine di luglio, erano partiti con le loro squadre di giovani esploratori per il campo-raduno di Montepisanu, presso Bono, a un centinaio di chilometri da Sassari. Era un’occasione per vedersi più spesso, per assolvere uno accanto all’altra le incombenze della giornata. Quasi uno spensierato preambolo a quella che sarebbe stata la loro futura vita coniugale. Un sogno a occhi aperti nel quale era naturale giurarsi amore eterno e immergersi in una felicità che nulla sembrava poter scalfire.

La serietà delle intenzioni di entrambi è fuori discussione: un sacerdote vicino a E. e a J. ce l’ha confermato. “Niente di ufficiale per il momento; il ragazzo si sarebbe diplomato geometra l’anno prossimo: J. frequentava il secondo anno del liceo scientifico”, dice il nostro interlocutore. “Erano giovani e per sposarsi potevano tranquillamente aspettare che lui finisse l’università e trovasse una buona sistemazione. Volevano fare le cose con calma e com’è giusto. Invece…”

Invece, dopo una decina di giorni di campeggio, J. ha cominciato ad accusare malesseri e il suo stato di salute si è andato rapidamente aggravando. Tanto che il medico curante ne ha ordinato il ricovero in ospedale per una serie di analisi. Il responso degli esami clinici è stata una sentenza inappellabile: leucemia, il “cancro del sangue” che distrugge i globuli rossi e contro il quale la medicina non ha ancora trovato armi valide. Anche le trasfusioni di sangue, in moltissimi casi, sono soltanto un palliativo.

Per E. quella notizia ha rappresentato il passaggio da un sogno esaltante al peggiore degli incubi. Dapprima incredulo, poi sempre più disperato, si è trovato nella mente l’assillo di una domanda esasperante, che mai trova una risposta: “Perchè doveva capitare proprio a noi? Che cos’ha fatto J., che cosa ho fatto io, per meritarci una punizione simile?”. I rari sprazzi di speranza sono destinati a durare soltanto poche ore. I ricordi di felicità goduta fino a pochi giorni prima, adesso sono motivo di dolore per quanto egli sa ormai perduto e irripetibile.

E. si chiudeva ogni giorno di più in se stesso”, racconta uno dei suoi migliori amici. “Era diventato cupo e a nulla servivano le parole di conforto mie e degli altri. Ogni volta che lasciava l’ospedale appariva più abbattuto. Era come se quel male terribile avesse preso anche lui”.

Quattro giorni prima della morte di J., quando ormai i medici avevano tolto ogni speranza, E. era andato a parlare con un sacerdote, don D., della parrocchia di San Giuseppe, per chiedergli conforto. “Se J. muore non voglio più vivere”, aveva detto al religioso. Questi aveva fatto ricorso a tutta la sua forza di persuasione ricordando al giovane i suoi doveri di cristiano e di uomo, che Dio ci sottopone a prove durissime e che non sta a noi giudicare, che la vera vita non è su questa terra e così via, proponendogli il conforto della fede e della preghiera.

Fosse stato meno innamorato, meno giovane, meno idealista, E. forse avrebbe compreso e si sarebbe fatto una ragione del dramma che stava vivendo. Invece, quando la mattina della domenica seguente ha visto spirare J., è corso fuori dall’ospedale gridando: “La seguirò nella tomba”.

Ai presenti, ed era naturale, è sembrato che si trattasse di una frase pronunciata nel momento del dolore più grande, che la solitudine di alcune ore sarebbe stata la cura migliore. Per questo, soltanto a sera, non vedendolo rientrare, i parenti hanno incominciato a preoccuparsi seriamente. E’ stato diramato l’allarme e sono iniziate le ricerche. Per tutta la notte parenti e amici hanno setacciato le vie di Sassari alla ricerca del ragazzo. Inutilmente.

Soltanto l’indomani mattina un giovane ha visto un corpo sfracellato in un orto sotto l’arcata centrale dell’altissimo ponte del Rasello e ha avvertito la polizia. Tra una folla indisponente di curiosi in cerca di macabre sensazioni, un fratello e due sorelle di E. hanno ricunosciuto ufficialmente il cadavere e hanno letto la lettera con la quale il ragazzo ha detto addio a tutti.

“Perchè senza J. la mia vita non ha più senso”. Cambiate il nome e potrebbe averla scritta il Romeo di Shakespeare.


Gentilissimo complesso,

sono la mamma di J., la ragazza morta a Sassari il 17 Agosto affetta da leucemia, e nella stessa sera E. si buttò dal ponte per amore di mia figlia.

Molti ragazzi dei boy-scout mi dicono che voi avete scritto e musicato la canzone Preghiera dedicata ai nostri ragazzi, mi complimento con voi, è molto bella, è come mia figlia era. Ed E. ha veramente implorato il Signore, ciò che voi con le vostre parole e musica dite. Ve ne sono molto grata di quanto avete scritto e continuate a dire verso i nostri angeli, che sicuramente dall’alto per il breve cammino secondo quanto ha scritto sulla nostra esistenza terrena il buon Dio.
Vorrei da voi un conferma, cercate di capire due mamme.
Vorrei dilungarmi tanto, dandovi tante benedizioni, ma credetemi la commozione mi ha vinta.
L’angelo di J. e di E. vi protegga per tutta la vita.
Vi abbraccio tutti con tanto tanto amore come se voi foste i mei ragazzi.

M.


Giuseppe per le tragedie d’amore.

#248

 

Quello che le donne dicono

Viso donna bellissimo

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Viso donna bellissimo
  • Andy Cappsi = no
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  • fai come ti pare = lo pagherai in seguito
  • dobbiamo parlare = ho bisogno di lamentarmi di qualcosa
  • fallo pure se vuoi = non voglio che tu lo faccia
  • non sono arrabiata = certo che sono arrabbiata stronzo
  • sei così mascolino = hai bisogno di raderti
  • certo che stasera sei proprio carino con me = possibile che pensi sempre al sesso ?
  • spegni la luce = ho la cellulite
  • questa cucina è così poco pratica = voglio una casa nuova
  • voglio delle nuove tendine = e tappeti, e mobili, e carta da parati
  • ho sentito un rumore = mi ero accorta che stavi per addormentarti
  • mi ami? = sto per chiederti qualcosa di costoso
  • quanto mi ami? = ho fatto qualcosa che non ti piacerà sentire
  • ho il sedere grosso? = dimmi che sono stupenda
  • devi imparare a comunicare = devi solo essere d’accordo con me
  • niente, davvero = è solo che sei un tale stronzo!

Io ci provo sempre a studiare le regole, ma puntualmente vengo colto impreparato!!!! :)

horsefly

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Giuseppe che ci prova.

#187

 

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