Google Doodle – 08032012
Google – Doodle del giorno 08 Marzo 2012
Festa della Donna – Women Day
8 marzo – Festa della Donna – Women Day Giornata internazionale della donna
Da Wikipedia, l’enciclopedia libera.La giornata internazionale della donna (comunemente definita festa della donna) ricorre l’8 marzo di ogni anno per ricordare sia le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne, sia le discriminazioni e le violenze cui esse sono ancora fatte oggetto in molte parti del mondo. Questa celebrazione si è tenuta per la prima volta negli Stati Uniti nel 1909, in alcuni paesi europei nel 1911 e in Italia nel 1922.
Giuseppe per Google |
#641 |
Vecchioni spiega Dalla
Vecchioni spiega la canzone diLucio Dalla “L’anno Che Verrà”Una lezione immensa |
L’immensa lezione di Roberto Vecchioni che spiega la canzone di Lucio Dalla “L’anno Che Verrà”. Roberto Vecchioni legge Caro Amico ti Scrivo di Lucio Dalla – Che tempo che fa 3 marzo 2012.
Giuseppe per l’anno che verrà |
#639 |
Nono anno
Anniversario Blog:5 Febbraio 2012 – Nono anno |
Since 2003 |
Grazie! Grazie per le belle persone che ho conosciuto, grazie per chi ha avuto la pazienza di leggermi, grazie a chi ha arricchito la mia mente con il proprio contributo, grazie a tutti.
Cronologia:
05 Febbraio 2003 – Nasce il blog sulla piattaforma Splinder05 Febbraio 2004 – 1° Anno
05 Febbraio 2005 – 2° Anno
05 Febbraio 2006 – 3° Anno
05 Febbraio 2007 – 4° Anno
05 Febbraio 2008 – 5° Anno
05 Febbraio 2009 – 6° Anno
05 Febbraio 2010 – 7° Anno
05 Febbraio 2011 – 8° Anno
18 agosto 2011 – Si trasferisce sul dominio Lagreca.it – Tiscali Hosting – Piattaforma WordPress
01 Febbraio 2012 – Chiude la piattaforma Splinder
05 Febbraio 2012 – 9° Anno – 614 Post pubblicati
Giuseppe per gli anniversari |
#614 |
Prodigio di semplicità
Prodigio Di Semplicità di Emanuela Pozzan
In un attimo tutto sembra passato, il mio impeto è svanito nella speranza di assopire un bisogno. In me si cerca: il sapore, l’ebbrezza di un momento e la pace di un sorso di nettare dal gusto sublime. Presto, la curiosità sulla mia natura, darà pace alla brama di sapere com’è l’annata. Io sono la vite, io sono la vita e nel mio succo si racchiude l’attesa di dodici mesi. Nell’alba di una domenica autunnale mi ritrovo qui, anonima tra sconosciute ed attendo paziente che il sole sorga pigramente dal capanno affiancato al mio filare. Mi sento soddisfatta ed orgogliosa anche quest’anno, ad ogni stagione che trascorre, assaporo sempre più il piacere di donare il mio prezioso succo; altro scopo non ho. Sono stata scelta, la mia missione è questa: dare pace ad un desiderio dei sensi. Con il mio verdeggiare e l’armonia delle mie onde lignee sono un incanto per gli occhi ed i miei tralci sembrano corde di un violino naturale che suona melodie di passione; con le mie foglie rugose e fresche ricordo l’acqua di fonte che sgorga tra innumerevoli bollicine; con il profumo dei miei frutti inebrio le menti ed evoco con gli acini che maturo piano, la pace di un molesto sogno di conoscenza. Ora è arrivato il tempo per il riposo e posso pensare; posso ricordare. Amo la mia terra, leggermente inclinata a Sud e di cui sento tutto il calore che sale dalle mie radici, profonde idealmente sino al centro del globo. L’inverno è stato lungo, solo per magia sono scampata all’acqua delle alluvioni che infondo alla collina ha creato il ristagno, e per fortuna io ero protetta su nel mio colle. Ho sentito la grande umidità fin dentro le mie scheletriche ramificazioni e non ne potevo più di sentirmi inebriata di acqua, ho pensato sonnecchiando alle calde giornate estive che prosciugano fin dentro l’intimo. Tutto ha uno scopo. Alla fine anche l’inverno è passato, lungo e freddo, mi ha ghiacciato la corteccia, avevo paura, e poi, è giunta la potatura, un misto di dolore e di piacere. Sento ancora il vibrare del mio corpo all’avvicinarsi del contadino che mi tocca, sento le sue mani calde in un pomeriggio di sole sofferente, sembra quasi sia primavera ed invece il suo tocco, dapprima dolce e rincuorante, si trasforma in una mano esperta che sradica i miei tralci inutili, e taglia, mi lascia lo stretto necessario per crescere ancora e rinvigorire. Mi chiedo a volte se lui si renda conto del dolore che mi provoca, se vede che poi piango. In realtà mi medico dove lui mi lacera, ma gli uomini chiamano: “lacrime”, il mio sangue. Laddove loro sanguinano, io irrigo le mie ferite di linfa, considerata medicamentosa, tanto che qualcuno ancora gira per i vigneti per raccogliere queste gocce ritenute un balsamo per gli occhi. Tra i prodigi della natura c’è anche questo: assistere ad un’alba nel vigneto che piange lacrime necessarie. Un altro anno è passato, sonnecchio nel pomeriggio tedioso di novembre e penso a quando, su qualche tavolo imbandito o nell’allegria delle osterie, qualcuno stapperà una bottiglia e penserà inconsciamente a me che sono qui pronta al riposo, ma in prima linea per ripetere il mio miracolo con l’avventarsi delle stagioni. Il sonno giunge avvolgente come nebbia ed offusca i miei pensieri ed io delirio, tra finzione e realtà, nel sognare il momento in cui il mio nettare darà la gioia, magari adesso, magari tra anni, tra gli scaffali di una cantina, amerò come un’amante appassionata chi mi sceglierà, chi mi avrà. Emanuela Pozzan per http://www.santamargherita.com/
Bello questo racconto vero? Ha vinto un premio, che un’importante casa vinicola italiana ha bandito. Vi chiederete perché l’ho pubblicato? C’è un motivo, l’autrice è una mia ex-alunna. Quando l’ho letto mi sono emozionato molto per queste parole ed ho subito scritto una mail a Manuela, vi riporto il testo qui: “Cara Manu, ho letto il tuo breve racconto con voracità, così come quando da piccolo, assaporavo i grappoli d’uva dolcissimi, che il mio papà coltivava. Ho sentito il profumo dell’uva, il sapore del sole, della vita, dell’essenza delle cose. Hai descritto con pennellate di colori e sapori ciò che noi suggiamo dalla natura. Sei stata fantastica! Mi hai commosso! Grazie per queste emozioni che ci dai.” La cosa che mi ha colpito di più di questo breve racconto è stata la vite come metafora della vita. Non a caso hanno nomi simili, almeno in italiano. Così come la vite è orgogliosa di poter donare il proprio nettare, così noi dovremmo essere orgogliosi di donare noi stessi agli altri, senza pretendere grossi ringraziamenti, fieri soltanto di essere stati utili. Il senso dell’altruismo, che oramai è perso e forse faremo fatica a ritrovare. Ma quanto è bello sapere di essere utili a qualcuno, sapere che la nostra linfa alimenta gli altri, che non siamo piante sterili destinate a inaridirci perché incapaci di donare. Ringrazio ancora Manuela per le belle parole con cui ha espresso il concetto di vita, semplicità e amore. Bastano parole come queste per pensare che 26 anni d’insegnamento non sono stati inutili, ripagano di una vita intera dedicata alla scuola.
Giuseppe per i sapori veri. |
#539 |
Comma ammazza-blog
Comma ammazza-blog: un post a Rete unificata
Raccolgo l’invito di Valigia Blu
Raccolgo l’invito di Valigia Blu
Raccolgo l’invito di Valigia Blu
Cosa prevede il comma 29 del ddl di riforma delle intercettazioni, sinteticamente definito comma ammazzablog?
@valigia blu – riproduzione consigliata
Post originale: http://www.tisbe.it/2011/09/29/comma-ammazza-blog-un-post-a-rete-unificata/#ixzz1ZRYIwjTP
Giuseppe per la libertà d’espressione. |
#467 |
Ottavo anno
Anniversario Blog:Ottavo anno |
Cominciò tutto così……..
mercoledì, 05 febbraio 2003
Qui comincia l’avventura
postato da lagreca alle ore 21:32 | link | commenti (2)
categorie:
Grazie! Grazie per le belle persone che ho conosciuto, grazie per chi ha avuto la pazienza di leggermi, grazie a chi ha arricchito la mia mente con il proprio contributo, grazie a tutti.
Giuseppe per gli anniversari |
#308 |
Mondiali 2010 – 14062010
Horsefly – Tafano
Il filosofo è “un tafano” |
Socrate ci mostra come sia vero filosofo solo colui che, come “un tafano”, sottopone agli altri e se stesso una serie di martellanti domande.
Egli invita l’uomo a “conoscere se stesso”, a non aver paura a porsi e a porre continuamente domande su ciò che lo circonda, senza, tuttavia, la pretesa di arrivare sempre alla risposta incontrovertibile.
Occorre essere fastidiosi come “tafani”, per evitare “l’incantesimo” delle apparenze, spesso comodo per chi ha paura di attraversare”il mare della vita” da solo e da uomo libero.
Ma ecco le precise parole di Socrate: ” Ché se voi ucciderete me, non sarà facile troviate un altro al pari di me il quale- non vi sembri risibile il paragone – realmente sia stato posto dal dio ai fianchi della città come ai fianchi di un cavallo grande e di buona razza, ma per la sua stessa grandezza un poco tardo e bisognoso di essere stimolato, un tafano. Così appunto mi pare che il dio abbia posto me ai fianchi della città; nè mai io cesso di stimolarvi, di persuadervi, di rampognarvi, uno per uno, standovi addosso tutto il giorno, dovunque.”
Il Socrate – tafano diventa, allora, l’emblema del filosofo a tutto tondo: stimolare se stessi e gli altri ad interrogarsi sull’esistenza in un fecondo alternarsi di domande e risposte. Fino al vero e proprio fastidio.
Il Blog
La Più bella definizione di BLOG
“Il blog
è un apostrofo che rende pubblico un diario segreto, per cui si passa dall’io che soffre all’io che s’offre.”Autore anonimo
Giuseppe per la cura antalgica. |
#148 |
Strana aritmetica, chissà se è vero poi!!
Strana aritmetica, chissà se è vero poi!! |
Uomo intelligente + Donna intelligente = Storia d’amore Uomo intelligente + Donna stupida = Gravidanza Uomo stupido + Donna intelligente = Avventura senza domani Uomo bello + Donna bella = Sesso Uomo bello + Donna brutta = Uomo stupido Uomo brutto + Donna bella = Soldi Uomo brutto + Donna brutta = Disperazione Uomo giovane + Donna giovane = Amore Uomo giovane + Donna vecchia = Mamma Uomo vecchio + Donna giovane = Soldi Uomo vecchio + Donna vecchia = Amicizia Uomo stanco + Donna attiva = Frustrazione Uomo attivo + Donna stanca = Stupro Uomo stanco + Donna stanca = Insonnia della donna per colpa del russare dell’uomo Uomo attivo + Donna attiva = Insonnia dei vicini Lavoro appassionante + Vita familiare appassionante = Difficoltà di organizzazione e grosse fatiche Lavoro appassionante + Vita familiare noiosa = Ore straordinarie Lavoro noioso + Vita familiare appassionante = Congedo per malattia e ferie non retribuite Lavoro noioso + Vita familiare noiosa = Adulterio o Internet (oppure entrambi) Moglie stupida + Amante intelligente = Futuro celibe Moglie intelligente + Amante stupida = Amante bellissima Moglie intelligente + Amante intelligente = Futuro divorzio Moglie stupida + Amante stupida = Sogno mancato
Giuseppe pitagorico |
#017 |