Incontro con Michela Murgia

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Michela Murgia presenta “Accabadora” a Schio 10 Novembre 2010

 Penna penna penna

Michela Murgia - Accabadora


Leggete il post del libro:

Michela Murgia – Accabadora


Michela Murgia sorride a Horsefly mentre la fotografa. Bella serata, grande donna, leggete il libro ne vale davvero la pena. 

horsefly


Giuseppe per il Campiello

#292

 

Niccolò Ammaniti – Io e Te

Niccolò Ammaniti  Io e Te / Branchie

Niccolò Ammaniti 
Io e Te / Branchie

 Niccolò Ammaniti  Io e Te / Branchie

Niccolò Ammaniti  Io e Te / BranchieBarricato in cantina per trascorrere di nascosto da tutti la sua settimana bianca, Lorenzo, un quattordicenne introverso e un po’ nevrotico, si prepara a vivere il suo sogno solipsistico di felicità: niente conflitti, niente fastidiosi compagni di scuola, niente commedie e finzioni. Il mondo con le sue regole incomprensibili fuori della porta e lui stravaccato su un divano, circondato di Coca-Cola, scatolette di tonno e romanzi horror. Sarà Olivia, che piomba all’improvviso nel bunker con la sua ruvida e cagionevole vitalità, a far varcare a Lorenzo la linea d’ombra, a fargli gettare la maschera di adolescente difficile e accettare il gioco caotico della vita là fuori. Con questo racconto di formazione Ammaniti aggiunge un nuovo, lancinante scorcio a quel paesaggio dell’adolescenza di cui è impareggiabile ritrattista. E ci dà con Olivia una figura femminile di fugace e struggente bellezza.


Tratto da IBS.it


Niccolò Ammaniti  Io e Te / BranchieProtagonista è un ragazzo che fabbrica acquari e studia il comportamento dei pesci. Malato di cancro, si trascina abulico da una festa all’altra al seguito di una fidanzatina, nei quartieri alti di Roma. Finché gli arriva una proposta curiosa: trasferirsi in India e costruire un acquario per una misteriosa signora. L’India di Ammaniti si rivela un continente fragorosamente eccessivo, che sembra nato da una mente eccitata e febbricitante. Succede di tutto: il ragazzo è sequestrato da una banda di arancioni, si unisce a un gruppo di musicisti che vivono sottoterra, viene sedotto da una ragazza che vive in un castello, e scopre che la signora capeggia una banda di delinquenti specializzati in trapianti di organi prelevati ad indiani vivi.

Tratto da IBS.it


In una settimana ho letto due libri di Niccolò Ammaniti, forse il nostro maggior scrittore del genere pulp.  Due giudizi completamente opposti per i due libri.
Ho letto prima “Branchie”, non mi è piaciuto per niente. Niccolò Ammaniti  Io e Te / BranchieLo so, è il suo primo libro mentre faceva ancora lo studente e quindi non era maturo. E’ quello squisitamente più di genere pulp,  il plot poteva essere anche carino ed originale, ma  l’ambientazione in una New Dahli 
ciociara-littoria-romana non mi è sembrata una trovata geniale.  Girare per New Dhali e descrivere Roma o Latina mi ha quasi infastidito. Anche certi personaggi erano decisamente “eccessivi”.  Forse è colpa mia, ho un rapporto con il genere pulp di amore ed odio, mi succede anche con i film di Tarantino, non sarebbero il mio genere, ma mi sorprendo a guardarli ogni volta che li danno in tv, e peggio ancora a comprare i DVD. Troppo sangue e troppa merda (è pulp non dimentichiamolo) ma mi attirano come una mosca alla…. Vabbè avete capito, visto che si parla di pulp.

Un po’ prevenuto dalla lettura precedente mi sono avvicinato a “Io e te”, una gran bella scoperta, un libro delicato, pieno d’amore, e anche molto originale (anche se il tema di ritirarsi in una cantina è un dejà vu).  L’amore fraterno che finalmente si rivela, il richiamo del sangue al quale nessuno di noi può resistere, sono stati trattati con ironia e delicatezza. La rimozione del trauma infantile che emerge da una seduta quasi psico-analitica con lo sorellastra e non con soloni della psico-analisi che ti fanno sdraiare sui loro costosissimi lettini, è una bella trovata. La risoluzione del complesso per uno e l’affondare nelle proprio debolezze per l’altra. E poi il finale davvero molto bello.
Alla fine Ammaniti Vs Ammaniti è finita con un pareggio: 1 a 1! 

horsefly


Giuseppe per il pulp/splash e il post-pulp

#291

 

Evoluzione

Smile

Qualcosa è andato storto

 Italia rotta


Evoluzione uomo


Giuseppe per Darwin

#290

 

Piove

Pioggia ombrello uomo

Musica & poesia

SITUAZIONE METEO SUL VENETO

 Note musicali

Supertramp (It’s Raining Again)


JOVANOTTI – Piove


Creedence Clearwater Revival: Have You Ever Seen The Rain?


La pioggia nel pineto – Gabriele D’Annunzio


Taci. Su le soglie

del bosco non odo
parole che dici
umane; ma odo
parole più nuove
che parlano gocciole e foglie
lontane.
Ascolta. Piove
dalle nuvole sparse.
Piove su le tamerici
salmastre ed arse,
piove sui pini
scagliosi ed irti,
piove su i mirti
divini,
su le ginestre fulgenti
di fiori accolti,
su i ginepri folti
di coccole aulenti,
piove su i nostri volti
silvani,
piove su le nostre mani
ignude,
su i nostri vestimenti
leggeri,
su i freschi pensieri
che l’anima schiude
novella,
su la favola bella
che ieri
t’illuse, che oggi m’illude,
o Ermione.
Odi? La pioggia cade
su la solitaria
verdura
con un crepitio che dura
e varia nell’aria secondo le fronde
più rade, men rade.
Ascolta. Risponde
al pianto il canto
delle cicale
che il pianto australe
non impaura,
né il ciel cinerino.
E il pino
ha un suono, e il mirto
altro suono, e il ginepro
altro ancora, stromenti
diversi
sotto innumerevoli dita.
E immensi
noi siam nello spirito
silvestre,
d’arborea vita viventi;
e il tuo volto ebro
è molle di pioggia
come una foglia,
e le tue chiome
auliscono come
le chiare ginestre,
o creatura terrestre
che hai nome
Ermione.
Ascolta, Ascolta. L’accordo
delle aeree cicale
a poco a poco
più sordo
si fa sotto il pianto
che cresce;
ma un canto vi si mesce
più roco
che di laggiù sale,
dall’umida ombra remota.
Più sordo e più fioco
s’allenta, si spegne.
Sola una nota
ancor trema, si spegne,
risorge, trema, si spegne.
Non s’ode su tutta la fronda
crosciare
l’argentea pioggia
che monda,
il croscio che varia
secondo la fronda
più folta, men folta.
Ascolta.
La figlia dell’aria
è muta: ma la figlia
del limo lontana,
la rana,
canta nell’ombra più fonda,
chi sa dove, chi sa dove!
E piove su le tue ciglia,
Ermione.
Piove su le tue ciglia nere
sì che par tu pianga
ma di piacere; non bianca
ma quasi fatta virente,
par da scorza tu esca.
E tutta la vita è in noi fresca
aulente,
il cuor nel petto è come pesca
intatta,
tra le palpebre gli occhi
son come polle tra l’erbe,
i denti negli alveoli
son come mandorle acerbe.
E andiam di fratta in fratta,
or congiunti or disciolti
(e il verde vigor rude
ci allaccia i melleoli
c’intrica i ginocchi)
chi sa dove, chi sa dove!
E piove su i nostri volti
silvani,
piove su le nostre mani
ignude,
su i nostri vestimenti
leggeri,
su i freschi pensieri
che l’anima schiude
novella,
su la favola bella
che ieri
m’illuse, che oggi t’illude,
o Ermione.

Dintorni di Schio…. 02/11/2010 – Alluvione in Veneto

SITUAZIONE METEO SUL VENETO


Giuseppe per .. mamma come piove.

#286

 

Andrea Camilleri – L’intermittenza

Volto enigma

Andrea Camilleri – L’intermittenza

 

 libri

Andrea Camilleri - L'intermittenzaUna grande azienda, la Manuelli, che sostiene l’economia del Paese e dà lavoro a migliaia di operai. Il suo presidente, vecchio padre della rinascita industriale italiana. Il figlio di lui, inetto e velleitario. Il direttore del personale, abile e cinico. E il direttore generale, il solo a non mostrare cedimenti: Mauro De Blasi. Su questa realtà si allunga l’ombra della crisi: e allora bisogna tagliare e cassintegrare, trattare con ministri e sottosegretari, fronteggiare sindacalisti e occupazioni. Ma la Manuelli tiene botta, anzi, fiuta l’affare: si tratta dell’azienda Birolli, il cui proprietario è assillato dai creditori e pronto a svendere tutto pur di salvarsi. Un solo bene nemmeno il curatore fallimentare potrebbe togliergli: la nipote Licia, superbo esemplare di femmina determinata, intelligente e sensuale. Ancora una volta Mauro De Blasi si dimostra più furbo di tutti anche se c’è qualcosa, uno strano fenomeno, che inizia a manifestarsi con inquietante frequenza nelle sue giornate: l’intermittenza. Un thriller finanziario spietato, un dramma che ha il passo implacabile che Camilleri ci ha già mostrato in “Un sabato, con gli amici”, quando i suoi personaggi appaiono scolpiti con scabra efficacia, quasi con crudeltà, rastremati attorno alle pure motivazioni del loro agire: l’odio, il desiderio, la vendetta, il potere.

Tratto da IBS


Libro scritto completamente in italiano a differenza del suo solito “gramelot” siculo-italiano. Sembra di sfogliare la stampa quotidiana, ovviamente non quella di regime, asservita al più bieco servilismo che si ricordi a memoria d’uomo. Come al solito a condurre il gioco è la solita élite che detiene i famosi poteri forti: comunicazione, economia, istruzione e religione. La finanza, colpevole dell’ormai celeberrima “crisi”, spadroneggia impunita. Gli squali dell’economia navigano in acque melmose impunemente. Il potere politico e religioso ovviamente tengono bordone. Non mancano le figure femminili, molto attuali. Moglie decerebrate, bellissime, dalle cosce lunghe più del loro cervello (profetiche le frasi del nostro premier quando paragona la bellezza con l’intelligenza delle donne della classe politica avversa). Segretarie vittime dell’ormone e della decadenza neuronale, un vero cliché.  Donne rampanti in carriera che ovviamente usano la loro bellezza e più ancora il loro corpo come strumento per il raggiungimento del successo.
I soliti lavoratori sfigati, che salgono, inutilmente, sui tetti delle loro fabbriche per evitare una delocalizzazione sempre più inevitabile ma solo per gli appetiti e l’ingordigia di una classe imprenditoriale che ha dismesso l’etica e la morale come i suoi capannoni ormai obsoleti.
Le solite trame di potere che oramai conosciamo da decenni. La buonanima di Cossiga dava anche lezioni agli epigoni ministri degli interni su come organizzare e infiltrare nelle sacrosante rivendicazioni agenti statali.
Insomma la solita politica del “facimm ammuina” della nostra classe politica che affonda le sue origini più che nella corte Sabauda in quella di Franceschiello.
Bel libro, vale davvero la pena di leggerlo per farsi un’idea del costume dell’attuale italietta.
E ancora non era arrivato il tempo del “bunga bunga”…. (sic!)
Colpo di scena nelle ultime 3 righe del libro che ovviamente non vi svelo.  Ma allora Dio esiste!

horsefly


Giuseppe per la lettura.

#284

 

PIL 1996 – 2009

Andamento PIL 1996-2009

Andamento PIL 1996-2009

 

 Andamento PIL 1996-2009

Fonte Wikipedia


Ma non sarà che, oltre a tutte le altre iatture che lo accompagnano, quest’uomo porti anche tantissima sfiga? Io sono salernitano quindi mi attrezzo. Come diceva il grande Eduardo: “Non è vero ma ci credo!!”

horsefly


Giuseppe per la sorte buona.

#283

Cascada – Everytime We Touch

Cascada - Everytime We Touch

Cascada – Everytime We Touch

 Cascada - Everytime We Touch

Slow version

 


Dance version


Io vi consiglio la versione slow.
horsefly


Giuseppe per la musica dance & ambient

#281

 

Il delitto di Avetrana secondo Luciana Littizzetto

Luciana Littizzetto

Luciana Littizzetto: gli appassionati del delitto di Avetrana

 

 Luciana Littizzetto: gli appassionati del delitto di Avetrana

 Se volete arrivare subito alla parte su Avetrana cliccate su 8.20 minuti.


Luciana santa subito!!!!  Ha perfettamente ragione!!!! 

E poi non dimenticate che io e Luciana abbiamo avuto una storia.. non ci credete? Guardate qui


Giuseppe per la cronaca avvoltoia

#280

 

Corruzione nel mondo

Filosofia e società

Classifica dei paesi “trasparenti” ovvero i meno corrotti

 

 Filosofia e società

Corruzione, l’Italia sempre peggio.

Per Transparency International è al 67mo posto

L’Italia, nella classifica dei Paesi onesti, scivola di quattro posizioni rispetto al 2009 e finisce dietro a Ruanda e Samoa

Compilata dall’ong Transparency International


CPI 2010  - posizione – punteggio – stato

001 – 9.3 – Denmark
001 – 9.3 – New Zealand
001 – 9.3 – Singapore
004 – 9.2 – Finland
004 – 9.2 – Sweden
006 – 8.9 – Canada
007 – 8.8 – Netherlands
008 – 8.7 – Australia
008 – 8.7 – Switzerland
010 – 8.6 – Norway
011 – 8.5 – Iceland
011 – 8.5 – Luxembourg
013 – 8.4 – Hong Kong
014 – 8.0 – Ireland
015 – 7.9 – Austria
015 – 7.9 – Germany
017 – 7.8 – Barbados
017 – 7.8 – Japan
019 – 7.7 – Qatar
020 – 7.6 – United Kingdom
021 – 7.2 – Chile
022 – 7.1 – Belgium
022 – 7.1 – United States
024 – 6.9 – Uruguay
025 – 6.8 – France
026 – 6.5 – Estonia
027 – 6.4 – Slovenia
028 – 6.3 – Cyprus
028 – 6.3 – United Arab Emirates

030 – 6.1 – Israel
030 – 6.1 – Spain
032 – 6.0 – Portugal
033 – 5.8 – Botswana
033 – 5.8 – Puerto Rico
033 – 5.8 – Taiwan
036 – 5.7 – Bhutan
037 – 5.6 – Malta
038 – 5.5 – Brunei
039 – 5.4 – Korea (South)
039 – 5.4 – Mauritius
041 – 5.3 – Costa Rica
041 – 5.3 – Oman
041 – 5.3 – Poland
044 – 5.2 – Dominica
045 – 5.1 – Cape Verde
046 – 5.0 – Lithuania
046 – 5.0 – Macau
048 – 4.9 – Bahrain
049 – 4.8 – Seychelles
050 – 4.7 – Hungary
050 – 4.7 – Jordan
050 – 4.7 – Saudi Arabia
053 – 4.6 – Czech Republic
054 – 4.5 – Kuwait
054 – 4.5 – South Africa
056 – 4.4 – Malaysia
056 – 4.4 – Namibia
056 – 4.4 – Turkey
059 – 4.3 – Latvia
059 – 4.3 – Slovakia
059 – 4.3 – Tunisia
062 – 4.1 – Croatia
062 – 4.1 – FYR Macedonia
062 – 4.1 – Ghana
062 – 4.1 – Samoa
066 – 4.0 – Rwanda
067 – 3.9 – Italy
068 – 3.8 – Georgia
069 – 3.7 – Brazil
069 – 3.7 – Cuba
069 – 3.7 – Montenegro
069 – 3.7 – Romania
073 – 3.6 – Bulgaria
073 – 3.6 – El Salvador
073 – 3.6 – Panama
073 – 3.6 – Trinidad and Tobago
073 – 3.6 – Vanuatu
078 – 3.5 – China
078 – 3.5 – Colombia
078 – 3.5 – Greece
078 – 3.5 – Lesotho
078 – 3.5 – Peru
078 – 3.5 – Serbia
078 – 3.5 – Thailand
085 – 3.4 – Malawi
085 – 3.4 – Morocco
087 – 3.3 – Albania
087 – 3.3 – India
087 – 3.3 – Jamaica
087 – 3.3 – Liberia

091 – 3.2 – Bosnia and Herzegovina

091 – 3.2 – Djibouti
091 – 3.2 – Gambia
091 – 3.2 – Guatemala
091 – 3.2 – Kiribati
091 – 3.2 – Sri Lanka
091 – 3.2 – Swaziland
098 – 3.1 – Burkina Faso
098 – 3.1 – Egypt
098 – 3.1 – Mexico
101 – 3.0 – Dominican Republic
101 – 3.0 – Sao Tome & Principe
101 – 3.0 – Tonga
101 – 3.0 – Zambia
105 – 2.9 – Algeria
105 – 2.9 – Argentina
105 – 2.9 – Kazakhstan
105 – 2.9 – Moldova
105 – 2.9 – Senegal
110 – 2.8 – Benin
110 – 2.8 – Bolivia
110 – 2.8 – Gabon
110 – 2.8 – Indonesia
110 – 2.8 – Kosovo
110 – 2.8 – Solomon Islands
116 – 2.7 – Ethiopia
116 – 2.7 – Guyana
116 – 2.7 – Mali
116 – 2.7 – Mongolia
116 – 2.7 – Mozambique
116 – 2.7 – Tanzania
116 – 2.7 – Vietnam
123 – 2.6 – Armenia
123 – 2.6 – Eritrea
123 – 2.6 – Madagascar
123 – 2.6 – Niger
127 – 2.5 – Belarus
127 – 2.5 – Ecuador
127 – 2.5 – Lebanon
127 – 2.5 – Nicaragua
127 – 2.5 – Syria
127 – 2.5 – Timor-Leste
127 – 2.5 – Uganda
134 – 2.4 – Azerbaijan
134 – 2.4 – Bangladesh
134 – 2.4 – Honduras
134 – 2.4 – Nigeria
134 – 2.4 – Philippines
134 – 2.4 – Sierra Leone
134 – 2.4 – Togo
134 – 2.4 – Ukraine
134 – 2.4 – Zimbabwe
143 – 2.3 – Maldives
143 – 2.3 – Mauritania
143 – 2.3 – Pakistan
146 – 2.2 – Cameroon
146 – 2.2 – Cote d’Ivoire
146 – 2.2 – Haiti
146 – 2.2 – Iran
146 – 2.2 – Libya
146 – 2.2 – Nepal
146 – 2.2 – Paraguay
146 – 2.2 – Yemen
154 – 2.1 – Cambodia
154 – 2.1 – Central African Republic
154 – 2.1 – Comoros
154 – 2.1 – Congo-Brazzaville
154 – 2.1 – Guinea-Bissau
154 – 2.1 – Kenya
154 – 2.1 – Laos
154 – 2.1 – Papua New Guinea
154 – 2.1 – Russia
154 – 2.1 – Tajikistan
164 – 2.0 – Democratic Republic of the Congo
164 – 2.0 – Guinea
164 – 2.0 – Kyrgyzstan
164 – 2.0 – Venezuela
168 – 1.9 – Angola
168 – 1.9 – Equatorial Guinea
170 – 1.8 – Burundi
171 – 1.7 – Chad
172 – 1.6 – Sudan
172 – 1.6 – Turkmenistan
172 – 1.6 – Uzbekistan
175 – 1.5 – Iraq
176 – 1.4 – Afghanistan
176 – 1.4 – Myanmar
178 – 1.1 – Somalia
Compilata dall’ong Transparency International

L’Italia è al 67° posto tra i paesi più trasparenti, prima di noi viene anche il Rwanda! C’è bisogno di un commento? E anche nel 2010 la posizione non migliora, sempre 67esimi, speriamo negli anni futuri.
horsefly


Giuseppe per la Glasnost

#279

 

Gianni Bella – Le canzoni

Gianni Bella - Non si può morire dentro

Gianni Bella – Le canzoni

 Gianni Bella - Non si può morire dentro

Se il nostro amore è un altro fallimento non me la prenderò con te con lui o con il vento

 


Non si può morire dentro

[Gianni Bella 1976]
Se il nostro amore è
un altro fallimento
non me la prenderò con te con lui
o con il vento
perché son stato io
a sollevarti il mento
perché non ti comprai
e adesso non ti vendo.
tu, bella e triste tu
mi dicesti quanto ti lasciai
non si può morire dentro
e morendo me ne andai
ora sono qui
dopo un anno l’ ho capito che
non si può morire dentro
e morivo senza te
abbracciami anche tu
ci son troppe persone
sen io lo farei l’ amore qui
alla stazione
ma non restare lì
a buttar via i minuti
il mondo tu lo sai è degli innamorati
tu chi nascondi tu
se c’ è un altro dillo pure qui
non si può morire dentro
e sorridersi così
anche senza te
bella sì ma triste non sarai
non si può morire dentro
e restando morirei
un puntino tu
la tua storia scrivere vorrei
ma non si può morire dentro
e restando morirei
uh uh uh ….

Gianni Bella - Più Ci Penso

I tuoi corti capelli come sono cambiati
no, non mi dire chi li ha accarezzati.
Fossi un pittore brucerei il tuo ritratto
ma sono solo un amante distratto.
Io non posso cantare e non voglio
mi lasciasti solo col mio orgoglio.
La mia anima e’ in un labirinto
dove ho spento il fuoco con le mani
ma come vuoi che io ti dica rimani
se ti sfioro eppure siamo lontani…
Più ci penso e più mi viene voglia di lei
anche se nella mia mente più bella tu sei.
La mia sete cresce finché l’acqua non c’e’
ed ora che ci sei
io più ci penso più mi viene voglia di lei…
Le mie forze di uomo sono poche, perdono
io mi avvicino e riscopro il tuo seno
e il tuo profumo come un dolce veleno
sfida il ricordo di pure emozioni.
Lei aveva una paura dolce,
il tuo sguardo ti taglia come una falce
io di te subisco la presenza,
ma di lei non posso fare senza.
Sono qui ed il tuo amor consumo,
come lei non mi amerà nessuno.
Più ci penso e più mi viene voglia di lei
anche se nella mia mente più bella tu sei.
La mia sete cresce finché l’acqua non c’e’
ed ora che ci sei
io più ci penso più mi viene voglia di lei…

Gianni Bella - Non si può morire dentroContinuo a scavare nella musica degli anni 70. Perdonatemi ma è la mia adolescenza e quindi è ben impressa nella mia memoria. La poetica di Gianni Bella non può essere facilmente dimenticata, ha costruito un po’ del nostro IO. Le radici non si rinnegano anche se a distanza di anni possono sembrare troppo “semplici”, ma che volete in quel tempo eravano così, candidi nel senso volteriano del termine e forse lo siamo rimasti fino ad adesso e credo che poi non sia un gran male. Io sto dalla parte dei semplici, i semplici non hanno abiti griffati, i semplici non hanno letture sofisticate, i semplici non guardano programmi d’avanguardia, i semplici non hanno grosse aspettative dalla vita, i semplici non creano il progresso, lo sostengono. IO SONO UN SEMPLICE. 


Giuseppe per gli anni 70

#278

 

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