Momenti di trascurabile infelicità

Igloo di libri - Milos Lagos

Momenti di trascurabile infelicità

di Francesco Piccolo

Momenti di trascurabile infelicità  di Francesco Piccolo
  • InfelicitàI titoli di testa un sacco di tempo dopo che il film è iniziato. E pensi: ma allora cosa ho visto finora, cos’era?
  • Quando ci si trova di fronte alla porta dove c’è scritto “staff only”, e non si può entrare
  • Quando ti danno il resto con cinque centesimi, due centesimi, un centesimo…
  • Il circo, decisamente.
  • Quest’anno è volato. Si dice tutti gli anni, alla fine dell’anno. Mi chiedo come sono gli anni lenti, che non passano mai. Perché non li ho mai vissuti.
  • Quando la donna delle pulizie telefona per dire che oggi non viene.
  • Quando mi viene un’idea che mi sembra buonissima, talmente buona che mi fido, non me la posso dimenticare. Poi dopo un po’ svanisce, non me la ricordo più. L’unica cosa che mi ricordo è che era buona idea, ma non so più nemmeno a proposito di cosa.
  • Quando ti fanno vedere il sosia di qualcuno, ma non gli somiglia.
  • Quando non capisci di cosa parla una pubblicità, allora vuol dire che è la pubblicità di una macchina.
  • Le persone che mi fanno il segno da lontano, correndo: poi ci sentiamo; ti chiamo, dice il labiale. E spariscono. E non richiamano più.
  • Quando arriva il mio piatto a tavola e quello degli altri no, Mi guardo intorno, cerco di farlo notare perché mi aspetto che mi dicano: mangia che se no si raffredda. Ma non me lo dicono.
  • Sparecchiare la tavola con i piatti sporchi e dover spingere i resti del sugo nella spazzatura.
  • Tutti i Tobleroni giganti che vendono solo negli aeroporti.
  • Quando qualcuno ti dice che devi sapere che ti vuole molto bene, quasi sempre sta per dirti qualcosa di terribile.
  • Quando arriva quel giorno d’estate che si cominciano a fare le insalate di riso.
  • Gli addobbi natalizi, appena dopo Natale.
  • Il fatto di non sapere se la luce del frigorifero, quando lo hai chiuso, si spegne veramente.
  • Le prostitute, di giorno.
  • Quelli che flirtano, limitandosi a flirtare.
  • Troppi preliminari.
  • I camerieri che non sentono mai quando li chiamo.

Tratto dal libro “Momenti di trascurabile infelicità” di Francesco Piccolo”


Leggete anche: Momenti di trascurabile felicità


Quali sono i miei momenti di trascurabile infelicità? Proviamo a fare un piccolo elenco:

  1. Le code troppo lunghe.
  2. Quando la squadra o l’atleta del cuore perde.
  3. Quando la gente non capisce o non vuol capire quello che dici.
  4. Perdere un treno/bus/aereo/nave…
  5. La fine di un libro/film che ti prende.
  6. Un’opera d’arte personalmente sopravvalutata.
  7. Quando mi “soffiano” il mio parcheggio!
  8. Smontare l’albero di Natale, appena un paio d’ore prima dell’arrivo della primavera.
  9. Dover riscrivere un file completato ma non salvato.
  10. Le cose illuminate e belle, la mattina alla luce del sole.

Qualcun altro/a vuol lasciare il proprio momento di trascurabile infelicità? Sarebbe davvero gradito.

Firma

Giuseppe per la felicità minimalista

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