L’ultimo comizio

Massimo Gramellini - La Stampa

L’ultimo comizio

di Massimo Gramellini

Massimo Gramellini - La Stampa

Massimo Gramellini - La Stampa«Cari elettori, per un disguido tecnico nelle settimane scorse è andata in onda la campagna sbagliata: il cagnolino di Monti, il giaguaro di Bersani, la busta di Berlusconi travestita da rimborso delle tasse, il mago Zurlì che smentisce la partecipazione di Giannino allo Zecchino d’Oro. In realtà avremmo dovuto intrattenervi su una questione più pregnante e approfittiamo di quest’ultimo comizio per farlo tutti insieme. Noi politici di destra e di sinistra registriamo con preoccupazione l’allarme lanciato dal linguista Tullio De Mauro: «Più della metà degli italiani ha difficoltà a comprendere l’informazione scritta, con inevitabili conseguenze negative per la democrazia: molti sono spinti a votare più con la pancia che con la testa e non hanno gli strumenti culturali per controllare l’operato delle classi dirigenti».

Questa splendida situazione non è soltanto merito nostro – dall’Unità a oggi vi hanno contribuito generazioni di politici, impegnate a garantire attraverso i media e la scuola uno scrupoloso rispetto degli standard di ignoranza e rincoglionimento collettivo – ma tocca purtroppo a noi porvi termine. Fin qui eravamo sempre riusciti a conciliare il progresso economico con l’immobilismo culturale: quando i soldi girano nessuno si preoccupa se i cervelli rimangono in pausa, consentendo a chi li manipola di continuare a fare, indisturbato, i propri comodi. Ma per uscire dalla crisi attuale sembra non resti altra strada che investire nella ricerca, nella cultura e nella scuola. Riserveremo dunque a questi obiettivi quote più ingenti del Pil, finché non vi sarete trasformati da sudditi in cittadini. Ci scusiamo fin d’ora per i disagi».

Da La Stampa del 22/02/2013.


Assolutamente d’accordo con Gramellini, sono anni che lo ripeto. Vox clamantis in deserto.


Giuseppe per l’ultima spiaggia

#789

 

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  1. Il problema è che non siamo nel deserto, ma nelle grandi, comode (ancora) metropoli, e la voce l’alzano in pochissimi e spesso neanche vengono ascoltati. Ma crediamoci ancora, è fondamentale.

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    • Cara Penelope è andata anche un po’ peggio del previsto…. e adesso?

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  2. siamo disorganizzati. bisogna riconquistare la fiducia della gente. l’unico modo di farlo è quello di emulare grillo, non nelle sue grida, ma nella capacità di proposte fortemente popolari e fortemente sentite dalla gente, e portare la gente nelle piazze.

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    • Sarò monotono ma io vedo una sola via d’uscita, educare la gente. Non significa avere un pensiero unico, ma capacità di discernimento…..

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