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Italo Calvino, Se una notte d’inverno un viaggiatore

 

Italo Calvino - Scrittore
Italo Calvino - Scrittore Italo Calvino – Scrittore

“[…] già nella vetrina della libreria hai individuato la copertina col titolo che cercavi. Seguendo questa traccia visiva ti sei fatto largo nel negozio attraverso il fitto sbarramento dei Libri Che Non Hai Letto che ti guardavano accigliati dai banchi degli scaffali cercando d’intimidirti. Ma tu sai che non devi lasciarti mettere in soggezione, che tra loro s’estendono per ettari ed ettari
i Libri Che Puoi Fare A Meno Di Leggere,
i Libri Fatti Per Altri Usi Che La Lettura,
i Libri Già Letti Senza Neanche Il Bisogno Di Aprirli In Quanto Appartenenti Alla Categoria Del Già Letto Prima Ancora D’Essere Stato Scritto.
E così superi la prima cinta dei baluardi e ti piomba addosso la fanteria dei Libri Che Se Tu Avessi Più Vite Da Vivere Certamente Anche Questi Li Leggeresti Volentieri Ma Purtroppo I Giorni Che Hai Da Vivere Sono Quelli Che Sono. Con rapida mossa li scavalchi e ti porti in mezzo alle falangi dei
Libri Che Hai Intenzione Di Leggere Ma Prima Ne Dovresti Leggere Degli Altri,
dei Libri Troppo Cari Che Potresti Aspettare A Comprarli Quando Saranno Rivenduti A metà Prezzo,
dei Libri Idem Come Sopra Quando Verranno Ristampati Nei Tascabili,
dei Libri Che Potresti Domandare A Qualcuno Se Te Li Presta,
dei Libri Che Tutti Hanno Letto Dunque E’ Quasi Come Li Avessi Letti Anche Tu.

Libri computerSventando questi assalti ti porti sotto le torri del fortilizio, dove fanno resistenza i Libri Che Da Tanto Tempo Hai In Programma Di Leggere

i Libri Che Da Anni Cercavi Senza Trovarli,
i Libri Che Riguardano Qualcosa Di Cui Ti Occupi In Questo Momento,
i Libri Che Vuoi Avere Per Tenerli A Portata Di Mano In Ogni Evenienza,
i Libri Che Potresti Mettere Da Parte Per Leggere Magari Quest’Estate,
i Libri Che Ti Mancano Per Affiancarli Ad Altri Libri Nel Tuo Scaffale,
i Libri Che Ti Ispirano Una Curiosità Improvvisa, Frenetica E Non Chiaramente Giustificabile
Ecco che ti è stato possibile ridurre il numero illimitato di forze in campo a un insieme certo molto grande ma comunque calcolabile in un numero finito, anche se questo relativo sollievo ti viene insidiato dalle imboscate dei Libri Letti Tanto Tempo Fa Che Sarebbe Ora Di Rileggerli e dei Libri Che Hai Sempre Fatto Finta D’averli Letti Mentre Sarebbe Ora Ti Decidessi A Leggerli Davvero…”

(Italo Calvino, Se una notte d’inverno un viaggiatore)


Leggere: il più bel sogno da fare.


Giuseppe per i libri

#784

 

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  1. Hai scritto “Leggere: il più bel sogno da fare.”: condivido, e aggiungo che un bel sogno è anche un bel film.

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    • Io preferisco leggere, creare il mio immaginario del racconto.un film ti obbliga a seguire un percorso, certamente accattivante e interessante, fatto da altri. Diciamo che non amo vedere un film se ho letto il libro da cui è tratto

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      • Un film non è mai all’altezza del libro da cui prende spunto; non amo molto i film rielaborati, infatti preferisco la regia pura, quella nata da una mente che ha qualcosa da raccontare con l’immagine.

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    • Concordo con te Penelope sulla film che può essere ugualmente piacevole. Come Ladybeetle, una volta ero più critico nei confronti dei film tratti da libri. Adesso cerco di entrare in empatia con il regista e lo sceneggiatore e devo convenire che non è semplice condensare in solo 90 minuti un libro intero. E poi quello che mette in risalto il regista non sempre coincide con quello che abbiamo apprezzato di più noi dal libro.
      Ciao e buona settimana.

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  2. Raramente i film tratti da libri mi soddisfano: come ha già scritto qualcuno, leggendo ti crei i tuoi personaggi li immagini, magari gli dai anche il volto di qualche attore e poi quando ci fanno il film resti deluso…. Grande il pezzo di Calvino, comunque: dipinge bene la situazione di ogni lettore quando entra in libreria… :-)

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    • Esattamente Crimson74, sostengo la stessa cosa nel post di Fulvialuna1, è difficile far coincidere le nostre emozioni con quelle di qualsiasi regista, noi abbiamo già in mente il nostro film, e un altro è decisamente inferiore alle nostre aspettative.
      Calvino, come dici tu, ha perfettamente descritto il mio stato d’animo in libreria. :)
      Grazie per la visita.

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  3. Mi viene in mente una citazione di Gustave Flaubert:”Non leggete come i bambini per divertirvi,o,come gli ambiziosi per istruirvi,No, leggete per vivere.

    Io mi riconosco in una frase di Virginia Woolf:” Talvolta penso che il paradiso sia leggere continuamente, senza fine.”

    All’interno di una libreria a volte acquisto per istinto, altre seguo un percorso articolato.

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    • Io vorrei condensare l’aforisma di Flaubert in un unico pensiero: io leggo per divertirmi, per istruirmi e per vivere. Le cose devono essere necessariamente separate? Non possono coesistere? Direi proprio di si.
      Niente da dire sull’affermazione della Wolf, grande sempre e comunque.
      Nelle librerie sono come un bambino in un negozio di caramelle multicolor. Mi sembra di impazzire e mi scappa anche un poco di bavetta, alla Homer ;)
      Ciao Alessandra.

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  4. Scusate il ritardo per le risposte ma è tempo di scrutini, non potete immaginare la fatica! :)
    Adesso rispondo a tutti.

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  5. Ma perché comincia Calvino tutte le parole delle ‘categorie’ dei libri con le lettere maiuscole?

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