Donne, barche e libri

Donna - farfalla - Viso

Donne, barche e libri

 

 C.B. Barber: Donna che legge
Donna Che LeggeAnche se non pratica del lago, la moglie decide di uscire in barca. Accende il motore e si spinge ad una piccola distanza: spegne, butta l’ancora e si mette a leggere il suo libro.  Arriva una Guardia Forestale in barca.
Si avvicina e le dice:
- Buongiorno, Signora, Cosa sta facendo?
- Sto leggendo un libro. Risponde lei (pensando “non è forse ovvio?!?”)
- Lei si trova in una Zona di Pesca Vietata. Le dice
- Mi dispiace, agente, ma non sto pescando. Sto leggendo…
- Sì, ma ha tutta l’attrezzatura. Per quanto ne so potrebbe cominciare in qualsiasi momento. Devo portarla con me e fare rapporto.
- Se lo fa agente, dovrò denunciarla per molestia sessuale. Dice la donna.
- Ma se non l’ho nemmeno toccata!. Dice la Guardia Forestale
- Questo è vero, ma possiede tutta l’attrezzatura. Per quanto ne so potrebbe cominciare in qualsiasi momento.
- Le auguro buona giornata signora. E la guardia se ne va.
 
MORALE: Mai discutere con una donna che legge. E’ probabile (E’ certo – NDR) che sappia anche pensare.
Giuseppe per le donne che leggono

#604

 

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  1. Certezza del redattore pienamente condivisa…ne dubitavi forse? :-)

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  2. Storia bellissima! Mi piace molto anche l’immagine raffigurata, io stessa ho un libro dove sono raffigurati dipinti di donne che leggono, possiedono quell’aurea particolare che le contradistingue forse perchè emotivamente si lasciano coinvolgere da ciò che stanno leggendo.
    Però devo anche dire che ho conosciuto donne analfabete con un senso pratico e una capacità di pensare fuori dal comune, inoltre penso a quelle fotissime donne del periodo durato secoli in cui alla donna non era concesso lo studio, quanto hanno pensato quelle donne!
    Non significa che questa sia una situazione ideale, istruirsi è sempre importante è uno strumento in più per dare una forza maggiore ai pensieri.

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  3. @ Ladybeetle – Non avevo dubbi :)

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  4. @ Alessandra – Cara Alessandra, a volte mi sento come Don Quijote de la Mancha, combatto contro i mulini a vento. Il mio post voleva solo sollecitare le coscienze. Lavora in una scuola professionale superiore dove molte ragazze (è il ramo economico-aziendale) si vanta che a 18/19 anni di non aver letto nemmeno un libro intero. Come, ingiustamente abuso con il mio nickname, io vorrei svegliare le coscienze, e se solo una delle mie alunne o delle mie lettrici in genere, nutrirà il desiderio di leggere un libro per me sarà una grande vittoria.
    Riguardo la seconda parte della tua risposta, cara Alessandra ti racconta una storia…
    Era il 1901, nasceva una grande donna, Rosina mia nonna. In un sud maschilista, ignorante e povero. Mia nonna da bambina amava studiare, le piaceva andare a scuola, così piccola e già capiva che la scuola e i libri in genere potevano darle molto. Trattava i suoi pochi libri come reliquie, non erano trattati bene, erano adorati. Ma la scuola e lo studio in genere sottraeva tempo al lavoro che anche i piccoli avevano il dovere di fare. Nicolina, la sorella, vedendo che mia nonna indulgeva troppo su quelle inutilità grafiche cosa pensò ben di fare? per evitare che perdesse tempo su inutili libri, per convogliare la sua attenzione sul lavoro, cosa fece? Allora si faceva il pane in casa (è la tua attività), alla prima occasione la sorella di mia nonna prese i libri e li buttò nel forno, così non ci sarebbero state distrazioni, mia nonna sarebbe tornata ai suoi doveri e al lavoro e la sorella Nicolina avrebbe avuto meno impegni.
    Mia nonna ha continuato ad amare i libri e nonostante fosse semi-analfabeta ha letto fino all’età di 100 anni. Piccole donne, diventano grandi donne, e mia nonna ha fatto la storia del secolo passato.
    Ecco perché invito a leggere tutti, specialmente le donne.
    Ciao Ale

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  5. Quant’è bella ed al contempo un po’ triste la storia di Nonna Rosina! Comune a molte donne anche in tempi non troppo lontani. Nel paesino dove vivevo ho visto molte amiche che non hanno potuto accedere allo studio per privilegiare i fratelli maschi, la mentalità in cui è l’uomo a portare a casa la busta paga . Penso che se in un casa un giovane non vede mai leggere difficilmente assorbe l’amore sia per lo studio che per la lettura. Ricordo mio padre che tre giorni prima di morire leggeva gli Annali di Tacito e che mentre lavorava nell’orto entrava all’improvviso in casa con le mani sporche di terra, sporcava un libro, ma assolutamente c’era qualcosa che doveva verificare o leggere, la sua mente era sempre in movimento.Così io stessa prima di addormentarmi ho sempre trascorso una mezz’oretta nel lettone a leggere storie ai miei figli, irene ancora oggi vuole che le legga ad alta voce il libro che sto leggendo io. Uno dei libri più belli in questo senso riguardadi Don Milani che inizio ad avvicinare e responsabilizzare i suoi ragazzi attraverso la lettura di quotidiani.

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  6. ma questo aneddoto donne barche e libri ha un autore?e tratto da un libro?Grazie
    Ivana

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  7. Come si chiama il quadro che hai associato alla storia e di chi è?

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    • Jeune Fille Lisant 1850 Franz Eybl [1806-1880]

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