Google Doodle – 20012012
Google – Doodle del giorno 20 Gennaio 2012
92esimo anniversario della nascita di Federico Fellini
- Google Doodle – Federico Fellini
È considerato universalmente come uno dei più grandi ed influenti cineasti della storia del cinema mondiale. Già vincitore di quattro premi Oscar al miglior film straniero, per la sua attività da cineasta gli è stato conferito nel 1993 l’Oscar alla carriera.
Nell’arco di quasi quarant’anni – da Lo sceicco bianco del 1952 a La voce della luna del 1990 – Fellini ha “ritratto” in decine di lungometraggi una piccola folla di personaggi memorabili. Definiva se stesso “un artigiano che non ha niente da dire, ma sa come dirlo”. Ha lasciato opere indimenticabili, ricche di satira ma anche velate di una sottile malinconia, caratterizzate da uno stile onirico e visionario. I titoli dei suoi più celebri film, La strada, Le notti di Cabiria, La dolce vita, 8½ e Amarcord – sono diventati dei topoi citati, in lingua originale, in tutto il mondo.
| Giuseppe per Google |
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Contatori
Fellini. grande personaggio, non sempre facile è stato per me capire le sue opere, ma ne riconosco la fantasia, l’immaginario grottesco che sapeva creare con le immagini e le storie…..Un irripetibile.
Ho avuto il piacere di conoscerlo ad un pranzo, semplice, quasi timido, con il suo cappello inseparabile, cortse e delicato nell’esprimersi, ma sicuramente istrionico quando incrociavi il suo sguardo profondo.
Fellini è diventato un mito,non di facile comprensione come succede con tutti i geni, però ha creato una tendenza, uno stile, lo stile felliniano che viene usato in molte forme artistiche e non solo nel cinema, una grande mente che ha saputo descrivere il sogno.
@ Penelope – Wow che bello!!! hai conosciuto personalmente Fellini. Cavolo dev’essere stata una cosa davvero emozionante. Da quello che ho letto, mi sembra di capire che Fellini fosse una persona straordinaria a 365 gradi, non solo nel suo campo. I film di Fellini sono strani, sembrano noiosi, ma se hai la ventura di fermarti a guardare i primi frame, poi ti catturano e non ti lasciano più. Io ogni volta che ho occasioni me li guardo in tv, e ogni volta mi sembrano.. diversi.
Ciao Penelope.
@ Alessandra – Mi piace la tua descrizione di Fellini è molto… pittorica. Quando parli sembra che dipingi, e con pochi tratti riesci a dare la visione d’insieme più confacente il soggetto.
Ciao Alessandra.
Si, l’ho conosciuto, un pranzo a cui ho accompagnato un mio amico.Ero la più lontana da lui e l’unica a non avere affinità con l’ambiente. Eppure nel salutarmi ha avuto una parola anche per me.
Ero lontana dal posto dove Fellini siedeva, ma ha avuto uno sguardo per tutti.
E’ come se lo vedessi ora: sciarpa rossa, cappotto grigio, cappello tipo Borsalino grigio…..Cose che non si dimenticano.
La cosa che mi ha colpito di più è stata la sua semplicità nel mostrarsi, ma le sue risposte erano di una finezza e arguzia incredibili; devo dire un pò surreali a volte. Come i suoi magnifici film.
Quello che dici Giuseppe è vero, iniziano quasi annoiandoti, ma se vai avanti ne rimani intrappolato. Di solito si parla sempre di Amarcord, La città delle donne, Lo sceicco bianco…ma io impazzisco, e dico impazzisco per Giulietta degli spiriti, Le notti di Cabiria, Roma, I vitelloni.
Amava le donne..ma ne ha amata veramente solo una, la bravissima e indimenticabile Giulietta Masina.
Bellissima esperienza, davvero!
Ciao Penelope.