Alessandro D’Avenia – Cose che nessuno sa

Alessandro D'avenia - Cose che nessuno sa

Alessandro D’Avenia – Cose Che Nessuno Sa


 

Descrizione

Alessandro D'avenia - Cose che nessuno saMargherita ha quattordici anni e sta per varcare una soglia magica e misteriosa: l’inizio del liceo. Un mondo nuovo da esplorare e conquistare, sapendo però di poter contare sulle persone che la amano. Ma un giorno, tornata a casa, ascolta un messaggio nella segreteria telefonica: è di suo padre, che non tornerà più a casa. Margherita ancora non sa che affrontando questo dolore si trasformerà a poco a poco in una donna, proprio come una splendida perla fiorisce nell’ostrica per l’attacco di un predatore marino. Accanto a lei ci sono la madre, il fratellino vivace e sensibile e l’irriverente nonna Teresa. E poi Marta, la compagna di banco sempre sorridente, e Giulio, il ragazzo più cupo e affascinante della scuola. Ma sarà un professore, un giovane uomo alla ricerca di sé eppure capace di ascoltare le pulsazioni della vita nelle pagine dei libri, a indicare a Margherita il coraggio di Telemaco nell’”Odissea”: così che il viaggio sulle tracce del padre possa cambiare il suo destino. - http://www.ibs.it/

Giuseppe per le letture adolescenziali

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  1. caro Giuseppe, hai avuto la febbre se non erro ed ora trovo una serie di post da leggere con il tempo un po’ tiranno. Vorrei parlarti anch’io di un libro molto bello.
    Irene a Natale ha ricevuto in dono l’I-PAD, dopo il mio iniziale scetticismo ho dovuto ammettere che si è costruita una bella libreria e leggere sulla tavoletta non è poi così male.
    Temiamo il progresso e quando ce lo troviamo fra le mani scopriamo quanto esso sia affascinante.
    Intanto un carissimo saluto e auguri con uno “spriss e aperol”
    Nel bar dove pensi di andare a berlo ti daranno solo mezzo bicchiere e con poco vino .Ciao (tanto per farti vedere che ci sono), scherzo!

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  2. Eh si cara Alessandra, mi sono preso una bella influenza, per ben 3 giorni ho avuto la febbre alta a 39, per fortuna non ho avuto tuttli gli altri effetti collaterali che questa influenza porta.
    Io ho una libreria piuttosto corposa, dotata di un paio di migliaia di libri, ed amo i libri come una parte di me stesso. Detto questo sono aperto a tutte le novità, e dire che il fascino dello sfogliare le pagine e sentirne al tatto tutte le emozioni è vero relativamente, altrimenti dovremmo essere ancora qui a leggere i testi su stele, lapidi, tavole e blocchi di pietra :) . Quindi avanti, con giudizio, verso la modernità. Il tablet è uno strumento fantastico, adesso, in pochissimo spazio porto con me centinaia di libri e decido di leggere quello più confacente all’umore, portarsi una biblioteca appresso è decisamente scomodo in altro modo :) .
    Prima o poi passerò per lo spritz, ma io lo preferisco macchiato Campari :) Ciao e buona domenica.

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