Tema: Gita a Monte Berico

Basilica di Monte Berico

Tema di un ragazzino del 1954 dopo una gita a Monte Berico. 

Separatore arancione

 Basilica di Monte Berico

Catron, 6 Marso 1954

 Tema: Una gita

Domenica siamo ndati a lamadona demonteberico a chiedere la grassia par mia sorela che è maridata da cinque ani e no a gnanca tosatei

Siamo ndati, poi siamo pregati, poi siamo mangiati, poi siamo vegnuti casa.

O che siamo pregati male o che no si siamo capiti co la Madonna, fatostà che è rimasta insinta l’altra sorela che no è gnanca maridata.

Questo è l’originale:

Tema Madonna di Monte Berico Tema Madonna di Monte Berico

In rete ho trovato una versione siciliana di questo tema, la gita stavolta avviene al Santuario della Madonna di Tindari, a questo punto mi sorge il sospetto che siano entrambe false. Per completezza dell’informazione allego anche il tema siciliano.


Tema di un ragazzino siciliano dopo una gita al Santuario della Madonna di Tindari.

Gita al Santuario della Madonna di Tindari Gita al Santuario della Madonna di Tindari
Giuseppe per la cultura…… anni 50!

#505

 

Add a comment »9 comments to this article

  1. Cavolo, mi smonti un mito… :)

    Rispondi

  2. Anch’io ci sono rimasto male…. ma è così :) Ciao e grazie per la visita.

    Rispondi

  3. Secondo me il falso è solo quello scritto dal bambino siciliano. La versione di Monte Berico gira in Veneto, da quando la ricordo io, da più di trent’anni. D’altro canto lo si può dedurre anche dal modo in cui è stato scritto: il primo riporta data e luogo e la grafia sembra verosimile a quella di un bimbo di quell’età. Notare anche le doppie mancanti, tipiche della lingua veneta.

    Rispondi

    • Cara Nicoletta concordo con te, mi sembra più plausibile la prima letterina, la seconda sicuramente è un tentativo di emulazione. Ci dobbiamo aspettare altre versioni regionali?
      Ciao

      Rispondi

  4. La prima è vera!!!! IO sono nata a Ca’tron il paesino dove è stata scritta e mia nonna conosce l’autrice !

    Rispondi

    • Grazie del tuo intervento, così ristabiliamo anche la verità storica.

      Rispondi

  5. Ogni tanto mi reco dalla Madonna di Monte Berico, luogo bellissimo, i suoi colli,il viale dei nani, percorrendolo si giunge alla Villa Rotonda.
    Letterine così ne ho lette molte, c’era molto analfabetismo negli anni 50 e non solo, pensa che io, abitando in un paesino di collina, scrivevo le lettere per gli abitanti del luogo. Mi consegnavano una penna con grande cerimonia, poi il foglio e la busta, scrivevo ciò che mi dicevano, avevo sei anni e traducevo correttamente i loro pensieri, almeno così mi diceva papà. Mi facevano sempre iniziare così:- Caro… noi quì tutti bene, come spero voi là..abbiamo ucciso il maiale..e via dicendo. Una volta chiesi la firma dell’autore della lettera, lo ricorderò sempre, mise una grande X. Ciao

    Rispondi

    • Cara Alessandra ovviamente qui c’è un intendo comico, riferito nella fattispecie alla situazione un po’ paradossale, anche questa figlia molto probabilmente della miseria e dell’ignoranza di quel periodo.
      Un periodo che sembra lontani anni luce da oggi, eppure così cronologicamente vicino, e pensandoci bene, forse un periodo di maggiore felicità. Erano tempi duri, dedicati soprattutto al procurasi il sostentamento primario, però non era contaminato dall’alienazione moderna. E’ ovvio che stiamo decisamente meglio adesso, però io di quel periodo qualcosa lo rivaluterei.
      Un grande abbraccio.

      Rispondi

  6. Mia mamma è in possesso di una versione romagnola (siamo di Cattolica) e la maestra che le ha consegnato l’esemplare (fotocopia) sosteneva che l’avesse scritto un suo alunno…(tale “Pepino”, con una “p”, perchè anche da noi, in dialetto, le doppie non esistono. Traete le vostre conclusioni.

    Rispondi

Rispondi a Mario Annulla risposta

*

Copyright © All Rights Reserved · Green Hope Theme by Sivan & schiy · Proudly powered by WordPress