Della vita, della morte e di qualche altra piccola sciocchezza

Della vita, della morte, della libertà e di qualche altra piccola sciocchezza.....

Della vita, della morte, della libertà e di qualche altra piccola sciocchezza…..

 Della vita, della morte, della libertà e di qualche altra piccola sciocchezza.....

“Quando mi dissero che il cadavere di Mussolini era stato portato a piazzale Loreto, corsi con mia moglie e Filippo Carpi. I corpi non erano appesi. Stavano per terra e la folla ci sputava sopra, urlando. Mi feci riconoscere e mi arrabbiai: «Tenete indietro la folla!». Poi andai al CLN e dissi che era una cosa indegna: giustizia era stata fatta, dunque non si doveva fare scempio dei cadaveri. Mi dettero tutti ragione: Salvadori, Marazza, Arpesani, Sereni, Longo, Valiani, tutti. E si precipitarono a piazzale Loreto, con me, per porre fine allo scempio. Ma i corpi, nel frattempo, erano già stati appesi al distributore della benzina. Così ordinai che fossero rimossi e portati alla morgue. Io, il nemico, lo combatto quando è vivo e non quando è morto. Lo combatto quando è in piedi e non quando giace per terra”.

SANDRO PERTINI


Non posso che essere d’accordo con questo pensiero del grande, immenso Sandro Pertini. La morte, la Grande Falce, la Livellatrice è uguale per tutti. Bisogna giudicare gli atti che si fanno in vita, dopo è solo un tempo passato, un tempo morto.

horsefly


Giuseppe per la morte che è una livella!

#501

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  1. questo l’ha detto in una intervista alla Fallaci nel 73. La domanda è se lui avrebbe sparato a Mussolini se avesse potuto. La citazione fatta in questo articolo è solo una parte della risposta. Manca la parte in cui Pertini afferma: “Io, il nemico, lo combatto quando è vivo e non quando è morto. Lo combatto quando è in piedi e non quando giace per terra. Però, Oriana, bisogna anche capirlo il popolo. Bisogna capirla la plebe che ha sofferto infamie e miserie e prepotenze e, appena può, infila in una picca la testa della contessa di Lamballe. Bisogna allargare le braccia e dire: «Te lo sei voluto, contessa di Lamballe». Succederà lo stesso in Spagna quando si desteranno. Succederà lo stesso in Grecia, in Cile. È la nemesi della storia. E quando io parlo di socialismo…”

    la intervista integrale si trova in: http://www.oriana-fallaci.com/pertini/intervista.html

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