Apologo sulla collaborazione

Sinergia

 L’altruismo è una forma di egoismo con risultati a lungo termine. (F. Latini)

Sinergia
Un sant’uomo ebbe un giorno da conversare con Dio e gli chiese “Signore, mi piacerebbe vedere come sono ilCollaborazione - Asini Paradiso e l’Inferno”. Dio condusse il sant’uomo verso due porte. 
Ne aprì una e gli permise di guardare all’interno. Al centro della stanza c’era una grandissima tavola rotonda. Al centro della tavola, si trovava un grandissimo recipiente contenente cibo dal profumo delizioso. Il sant’uomo sentì l’acquolina in bocca. Le persone sedute attorno al tavolo erano magre, dall’aspetto livido e malato. Avevano tutte l’aria affamata. Avevano dei cucchiai dai manici lunghissimi attaccati alle loro braccia. Tutti potevano raggiungere il piatto di cibo e raccoglierne un po’, ma poichè il manico del cucchiaio era più lungo del loro braccio, non potevano accostare il cibo alla bocca. Il sant’uomo tremò alla vista della loro miseria e della loro sofferenza. Dio disse “Hai appena visto l’Inferno“. 

Dio e l’uomo si diressero verso la seconda porta. Dio l’aprì. La scena che l’uomo vide era identica alla precedente. C’era la grande tavola rotonda, il recipiente colmo di cibo delizioso che gli fece ancora venire l’acquolina. Le persone attorno alla tavola avevano anch’esse i cucchiai dai lunghissimi manici. Questa volta però, le persone erano ben nutrite e felici e conversavano tra di loro sorridendo. Il sant’uomo disse a Dio “Non capisco!”. “E’ semplice- rispose Dio- dipende solo da un’abilità. Essi hanno appreso a nutrirsi gli uni gli altri, mentre gli altri non pensano che a loro stessi”.


Eppure l’uomo non riesce a capire una cosa così semplice, alla fine anche i somari ci riescono…… mah!!!!

horsefly


Giuseppe per le sinergie

#257

La Solitudine dei Numeri Primi – Trailer film

La Solitudine dei Numeri Primi - Trailer film

La Solitudine dei Numeri Primi – Trailer film

 

 La Solitudine dei Numeri Primi - Trailer film

Locandina La solitudine dei numeri primi

Alice e Mattia. Coetanei a Torino. Bambini le cui coscienze sono attraversate da un trauma profondo che non li abbandonerà mai. Alice e Mattia. Si conoscono. Potrebbero amarsi. Si separano (lui accetta un incarico in Germania e lei si sposa). Potrebbero ritrovarsi se consentissero a se stessi ciò che si sono sempre in qualche modo vietati.

Saverio Costanzo alla sua terza prova si assume il non facile compito di rileggere un best seller quale è il romanzo omonimo di Paolo Giordano (con il quale scrive la sceneggiatura). Lo fa con grande coraggio a partire dal nuovo mutamento di stile. Nessuno dei tre film del regista è simile all’altro nello sguardo e nelle modalità di ripresa perché Costanzo adatta il proprio fare cinema (che resta coerente in quanto a scelta di tematiche di base) alla storia che racconta. Questo può spiazzare chi preferisce che un regista rimanga sempre fedele ad elementi linguistici che lo rendano facilmente identificabile e collocabile.

Costanzo destruttura la linearità narrativa del romanzo avvertendoci sin dall’inizio (grazie anche alla musica di Mike Patton e a una grafica di forte impatto) che ci troviamo dinanzi ad un horror. Perché l’orrore della sofferenza attraversa corpi ed anime dei due protagonisti. Alice, la cui lesione fisica verrà spiegata solo molto più avanti ma che da subito determina il suo rapporto con il mondo e Mattia, che ha un vulnus che lo tormenta nel profondo spingendolo all’autolesionismo. Due corpi che potrebbero fondersi ma che restano murati in una solitudine che si presenta come ineluttabile perché il senso di colpa e il sentirsi fuori posto (in una società sempre più spietata sin dalle età più giovani) finiscono con lo spingere a costruire muri in cui si possono aprire solo piccole brecce che sembrano sempre pronte a richiudersi. 

I flashback inseguono i flashforward perché il dolore non conosce percorsi canonici e gli eventi che hanno segnato una vita non chiedono il permesso per riemergere. Costanzo ricostruisce la sofferenza del vivere di Alice e Mattia quasi fosse il puzzle che quest’ultimo portò alla festa di compleanno di un compagno di classe che costituì l’atroce punto di non ritorno della sua vita. I pezzi di un puzzle si combinano per associazioni che ogni appassionato al gioco individua in modo diverso e finiscono con il determinare solo alla fine una struttura che origina dal caos di una miriade di pezzi. Così come le vite dei due protagonisti. Così come le vite di molti. Numeri primi divisibili solo per uno e per sé stessi in disperata e talvolta contraddittoria ricerca di una possibilità diversa.

Tratto da Mymovies


Qui la scheda del libro

La solitudine dei numeri primi – Paolo Giordano.


Giuseppe per il cinema

#256

Gentile prof

Le giustificazioni più creative

La giustificazione corre sul filo….

Lavagna - scuola - giustificazione - alunni - professore

Prego, giustificare mia figlia che ieri, non essendo venuta a scuola, è rimasta a casa. [Anche la tautologia ha le sue regole]

Mio figlio è rimasto assente a causa di gravi motivi condominiali. [Ci sarà stata una rivolta per le spese condominiali, a volte danno forti dolori addominali]

Mio figlio ieri è rimasto a casa per acuto attacco di pigrizia. [Ah l'accidia, è un peccato capitale però]

Giustifico l’assenza di mio figlio a causa della morte del papà. [Firmato dal padre del ragazzo. Si pensa che il defunto fosse il nonno, a meno che non si tratti di un caso di spiritismo.]

Gentile prof. chiedo di giustificare l’assenza di mio figlio poiché è rimasto bloccato al bagno a causa di uno sconvolgente problema intestinale. [E' vero nella dichiarazione dei redditi ci sono 1000 euro di detrazione per Imodium]

Giustifico l’assenza di mio figlio per banale tonsillite, curata dal Dr. House. [Avendo i mezzi meglio nn fidarsi della sanità italiana]

Mia figlia H. F. non ha potuto studiare in quanto ha dovuto aiutare  Sasuke a sconfiggere il fratello Itachi Uchiha. Cordiali saluti. [Ma gli acidi lisergici non erano passati di moda con gli anni 70?]

La prego di giustificare l’assenza di ieri di mio figlio perché ha avuto la diarrea sciolta. [Pensa se fosse stato un pacchetto intero!]

Mio figlio non ha potuto fare i compiti perché ha avuto problemi a riprendersi dallo shock subito a causa dell’eliminazione del suo beniamino da Amici. [Conosco lo stato d'animo a me è successo lo stesso quando è morta madre Teresa di Calcutta]

Per motivi strettamente segreti mia figlia non ha potuto svolgere i compiti. [Questione d'intelligence intelligente, alunna con licenza di bruciare]

Giustifico l’entrata posticipata di mio figlio causa ricerca delle sfere del drago (incompiuta). [Gli hobbit quel giorno erano in sciopero]

Mio figlio è rimasto assente dalle lezioni la settimana scorsa per partecipare alla caccia alla volpe. [Sicuramente dei nobili inglesi, Honi soit qui mal y pense]

Prego di voler giustificare mio figlio M. per tutte le assenze effettuate al sabato mattina. Purtroppo io ingenuamente gli ho creduto quando mi ha detto che nella nuova scuola al sabato non c’era lezione. Mi dispiace sinceramente. [Ingenuità adulta, e poi ci lamentiamo dei figli?]

Mio figlio non ha potuto frequentare la scula in questi giorni per il trapasso di un parente. [Una situazione risolta e vecchia, il famoso trapassato remoto]

Mia figlia non è potuta venire a scuola causa malattia di terzo tipo. [Un incontro ravvicinato con l'accidia]

Io sottoscritto S., genitore dell’alunna G., chiedo alla Signoria Vostra di giustificare mia figlia per non aver studiato, in quanto afferma che il tedesco non le servirà mai nella vita, e inoltre le fa schifo, ed io sono d’accordo con lei. [Le sane tradizioni famigliare perchè interromperle?]

Mia figlia Giulia è rimasta assente dalle lezioni per demotivazione e leggera depressione indotta dall’ormai ex-fidanzato. [Ah l'amore, devastante anche per la propria cultura personale]

Andrea G. è rimasto assente il 10, 11 e 12 ottobre per morte e risorgimento della zia. [Che sia la zia di Gesù? una nuova messia? un miracolo?]

La prego di perdonare il ritardo di mio figlio. Vorrei spiegarle il motivo ma per la privacy non posso. [Sarebbe d'accordo anche Rodotà (Garante per la privacy)]

Prego voler giustificare l’assenza del giorno X/X/XX per motivi di tappa al Gods of Metal. 

Il sottoscritto chiede di voler accordare al proprio figlio alunno della classe 4 sez. A il permesso di entrare a scuola alle ore 09.00 di domani per missione speciale. [Parente della ragazza di prima, tutti agenti speciali gli alunni]

Mio figlio A. non è potuto venire a scuola per maltempo e malumore. [Ci sono dei giorni e delle lune, come direbbe  Claude Lelouch]

Prego voler giustificare l’assenza di mio figlio D. del giorno X/X/XX per motivi a noi sconosciuti. [Ve lo avevo detto è pieno di agenti segreti...]

Gentile professore, la prego di voler giustificare mio figlio dal non aver studiato perché non aveva capito niente della sua spiegazione. [Beh in qualche caso la giustificazione può essere anche.... giustificabile.. ah ah ah ah]

Le chiedo gentilmente con questa mia di giustificare mio figlio dalle interrogazioni odierne. La motivazione non mi viene, ma so che capirà ugualmente. Cordialmente, F. A. [Insegnanti empatici cercasi]

Gentile professore, spero voglia giustificare mio figlio dalle interrogazioni odierne, per indisposizione. 

La invito poi a pranzo da noi in un giorno a sua scelta. [Beh a me sembra che possa andare, do ut des]


Mio figlio è rimasto a casa gli ultimi due giorni, su consiglio del medico, per aerofagia. [Tira una brutta aria...]

Causa forti venti contrari, mio figlio non è potuto venire a scuola ieri. [Di sicuro abitano a Trieste... si va a scuola Bora permettendo]

Mi scusi ma sono costretta a dire che mio figlio è indisposto anche quest’oggi. La prego di non credergli. [Genitore sotto scacco....]

Tratto da comix


Le giustificazioni sono tratte dal sito Comix [Il commento tra parentesi quadre è mio]. Non aggiungo altro…. ho detto tutto.

horsefly


Giuseppe per la scuola

#255

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