Mondiali 2006: Zidane

Germania 20026

Zidane Vs Materazzi

 Zidane Vs Materazzi - Calcio - Mondiali 2006 - Italia - Francia

Sei ateo? – Richard Dawkins

Volto enigma

Sei ateo? – Richard Dawkins

 Volto enigma

Richard DawkinsQuando mi è stato chiesto se fossi ateo, mi sono divertito a sottolineare che chi mi rivolgeva la domanda era a sua volta ateo nei confronti di Zeus, Apollo, Amon-Ra, Mitra, Baal, Thor, Odino, il vitello d’oro e il Mostro Volante degli Spaghetti. In fondo, sono ateo solo nei confronti di un Dio in più.

~ Richard Dawkins ~  The God Delusion ~

Post from facebook… 


“Io credo in una entità superiore, non m’interessa come si chiama: Dio, Geova, Eloah, Allāh, Rahmān, ….. Se è un’ancora per l’anima benvenga con qualsiasi nome. Ma nessuno deve avere la presunzione di affermare che il suo sia quello giusto!!!

horsefly


Giuseppe per la libertà di religione.

#175

Collage – Due Ragazzi Nel Sole

Collage - Due Ragazzi Nel Sole

Collage – Due Ragazzi Nel Sole

E dal fiume tu rubi le pietre più bianche, è un riflesso nell’acqua il tuo corpo esitante,
nei tuoi occhi di cielo ha trovato il suo posto, anche il sole nascosto.
 Collage - Due Ragazzi Nel Sole


Collage – Due Ragazzi Nel Sole (1976)

(De Sanctis,A – Padovan,G) 
E dal fiume tu rubi
le pietre più bianche,
è un riflesso nell’acqua
il tuo corpo esitante,
nei tuoi occhi di cielo
ha trovato il suo posto,
anche il sole nascosto.
Coi capelli sull’erba
ti metti a sognare,
e tra i rami fioriti
tu aspetti l’amore,
ho raccolto il coraggio
e mi sono seduto,
poi mi sono perduto,
poi mi sono perduto
le tue labbra addormentate
quante volte le ho sognate
da quel ramo sopra le tue ciglia
è caduta una foglia
il tuo piccolo cuore
e ti svegli piano piano
io trattengo la mia mano
mi sorridi e due ragazzi al sole
ora fanno l’amore,
ora fanno l’amore.
Temporale d’agosto,
io corro abbracciato
ci fermiamo un momento
a riprendere fiato,
e non cè piu bisogno
di dire parole
due ragazzi nel sole
ora fanno l’amore,
le tue labbra addormentate
quante volte le ho sognate
da quel ramo sopra le tue ciglia
è caduta una foglia
il tuo piccolo cuore,
e ti svegli piano piano,
io trattengo la mia mano
mi sorridi e due ragazzi al sole,
ora fanno l’amore,
ora fanno l’amore

16 anni…. 2 ragazzi nel sole…… Collage…. Forse era l’alba della creazione o qualche minuto dopo. Piccoli uomini/donne crescono: disorientati, spaventati, senza meta. Ma crescono, i gruppi rock inglesi e americani sono lontani e  irragiungibili, più a portata di mano ci sono “I collage” che interpretano i desideri, i bisogni di noi piccoli esseri della provincia italiana (quella più negletta). Le radio libere nascono e propongono qualcosa di nuovo rispetto al paludato della RAI, ma sempre molto POP (nel senso di popolare). E noi sognamo, non sappiamno neanche bene cosa sognare ma sognano…….e il futuro fa sempre più paura…  e avrebbero voluto fare “lamore” (ellegi)


Giuseppe sedicenne.


Guccini e Database

Francesco Guccini - Don Chisciotte

Francesco Guccini – Don Chisciotte

Francesco Guccini - Don Chisciotte


[ Don Chisciotte - Testo - Francesco Guccini ]

Ho letto millanta storie di cavalieri erranti,
di imprese e di vittorie dei giusti sui prepotenti
per starmene ancora chiuso coi miei libri in questa stanza
come un vigliacco ozioso, sordo ad ogni sofferenza.
Nel mondo oggi più di ieri domina l’ingiustizia,
ma di eroici cavalieri non abbiamo più notizia;
proprio per questo, Sancho, c’è bisogno soprattutto
d’uno slancio generoso, fosse anche un sogno matto:
vammi a prendere la sella, che il mio impegno ardimentoso
l’ho promesso alla mia bella, Dulcinea del Toboso,
e a te Sancho io prometto che guadagnerai un castello,
ma un rifiuto non l’accetto, forza sellami il cavallo !
Tu sarai il mio scudiero, la mia ombra confortante
e con questo cuore puro, col mio scudo e Ronzinante,
colpirò con la mia lancia l’ingiustizia giorno e notte,
com’è vero nella Mancha che mi chiamo Don Chisciotte… 
[ Sancho Panza ] 
Questo folle non sta bene, ha bisogno di un dottore,
contraddirlo non conviene, non è mai di buon umore…
E’ la più triste figura che sia apparsa sulla Terra,
cavalier senza paura di una solitaria guerra
cominciata per amore di una donna conosciuta
dentro a una locanda a ore dove fa la prostituta,
ma credendo di aver visto una vera principessa,
lui ha voluto ad ogni costo farle quella sua promessa.
E così da giorni abbiamo solo calci nel sedere,
non sappiamo dove siamo, senza pane e senza bere
e questo pazzo scatenato che è il più ingenuo dei bambini
proprio ieri si è stroncato fra le pale dei mulini…
E’ un testardo, un idealista, troppi sogni ha nel cervello:
io che sono più realista mi accontento di un castello. 
Mi farà Governatore e avrò terre in abbondanza,
quant’è vero che anch’io ho un cuore e che mi chiamo Sancho Panza… 
[ Don Chisciotte ] 
Salta in piedi, Sancho, è tardi, non vorrai dormire ancora,
solo i cinici e i codardi non si svegliano all’aurora:
per i primi è indifferenza e disprezzo dei valori
e per gli altri è riluttanza nei confronti dei doveri !
L’ingiustizia non è il solo male che divora il mondo,
anche l’anima dell’uomo ha toccato spesso il fondo,
ma dobbiamo fare presto perché più che il tempo passa
il nemico si fà d’ombra e s’ingarbuglia la matassa… 
[ Sancho Panza ] 
A proposito di questo farsi d’ombra delle cose,
l’altro giorno quando ha visto quelle pecore indifese
le ha attaccate come fossero un esercito di Mori,
ma che alla fine ci mordessero oltre i cani anche i pastori
era chiaro come il giorno, non è vero, mio Signore ?
Io sarò un codardo e dormo, ma non sono un traditore,
credo solo in quel che vedo e la realtà per me rimane
il solo metro che possiedo, com’è vero… che ora ho fame ! 
[ Don Chisciotte ] 
Sancho ascoltami, ti prego, sono stato anch’io un realista,
ma ormai oggi me ne frego e, anche se ho una buona vista,
l’apparenza delle cose come vedi non m’inganna,
preferisco le sorprese di quest’anima tiranna
che trasforma coi suoi trucchi la realtà che hai lì davanti, 
ma ti apre nuovi occhi e ti accende i sentimenti. 
Prima d’oggi mi annoiavo e volevo anche morire,
ma ora sono un uomo nuovo che non teme di soffrire… 
[ Sancho Panza ] 
Mio Signore, io purtoppo sono un povero ignorante
e del suo discorso astratto ci ho capito poco o niente,
ma anche ammesso che il coraggio mi cancelli la pigrizia,
riusciremo noi da soli a riportare la giustizia ?
In un mondo dove il male è di casa e ha vinto sempre,
dove regna il “capitale”, oggi più spietatamente,
riuscirà con questo brocco e questo inutile scudiero
al “potere” dare scacco e salvare il mondo intero ? 
[ Don Chisciotte ] 
Mi vuoi dire, caro Sancho, che dovrei tirarmi indietro
perchè il “male” ed il “potere” hanno un aspetto così tetro ?
Dovrei anche rinunciare ad un po’ di dignità,
farmi umile e accettare che sia questa la realtà ? 
[ Insieme ] 
Il “potere” è l’immondizia della storia degli umani
e, anche se siamo soltanto due romantici rottami,
sputeremo il cuore in faccia all’ingiustizia giorno e notte:
siamo i “Grandi della Mancha”,
Sancho Panza… e Don Chisciotte !

Ore 11.40, 21 maggio 2010, ultimi scampoli di un anno  scolastico freddo e noioso che volge al termine. Ultimi argomenti per chiudere il famoso “programma”, in questo periodo tutti gl’insegnanti dicono: “siamo indietro rispetto al programma ministeriale”, (sarà una specie di piaga d’Egitto??). Si parla di database, elenchi più che noiosi, eppure sembra che siano indispensabili per gli uomini di questo terzo millennio. Il prof. (Giuseppe) per dare una parvenza di umanità alla cosa s’inventa un database sulla musica. Saccheggia il suo achivio musicale, lo parcellizza per un esercizio da fare in classe. E cosa scopre il tapino? Il 100% dei sui alunni non conosce “Francesco Guccini”. Per lui è quasi un delitto di lesa maestà, come mai questi piccoli “housettini” non  conoscono il mitico Guccini? Razionalizza  e pensa, non è colpa loro, sono bombardati da “junk music” e quindi non conoscono i fondamentali. Si dispera, pensa che l’anno prossimo dedicherà un’ora al mese alla “Musica” (ma probabilmente “Marystar” Gelmini lo licenziertebbe in tronco!!) e allora semina una piccola pianticella, sperando che i suoi alunni la faranno crescere. Ripetiamo tutti insieme: Francesco Guccini è un cantautore degli anni 70/80/90/00 che ha scritto e cantato cose come quelle “ascoltabili” qui in alto. Si occupa della “gente” specie se sfortunata e derelitta. Si schiera con “Don Cichote”, un folle sognatore destinato ovviamente al fallimento. “Sancho Panza” pragmatico e reale, più che ai sogni pensa alla sua “panza”… e allora miei piccoli allievi di 2CA pensate e ascoltate questo strano personaggio che canta: Guccini. Ovviamente non finisce qui, conosciamo anche Don Chisciotte e Sancho Panza e per finire anche Francesco Guccini . Buon ascolto e buona lettura.


Giuseppe per la musica a 360 gradi

#173

Contro tutte le violenze alle donne

Farfalla bellissima

Contro tutte le violenze alle donne

 Farfalla bellissima

Donna tatoo

“Mentre urli alla tua Donna c’è un uomo che

desidera parlarle all’orecchio.

Mentre umili, offendi, insulti e sminuisci la tua Donna c’è un uomo che la corteggia e le ricorda che è una gran Donna.

Mentre la violenti c’è un uomo che desidera  fare l’amore con lei.

Mentre la fai piangere c’è un uomo che le ruba sorrisi”


Giuseppe contro la violenza sulle donne.

#172

 

Tanita Tikaram – Twist In My Sobriety

Tanita Tikaram - Twist In My Sobriety

Tanita Tikaram

Twist in my sobriety

Tanita Tikaram - Twist In My Sobriety

Tanita Tikaram

Da Wikipedia, l’enciclopedia libera.

Tanita Tikaram (Münster12 agosto 1969) è una cantante e compositrice britannica.

Di origini indianefigiane e malesi (suo padre era un ufficiale dell’esercito britannico), la Tikaram nasce a Münster (Nord Reno-Westfalia), in Germania occidentale, ed in seguito si trasferisce con la famiglia a Basingstoke, nel Regno Unito.

Il suo album di debutto del 1988 Ancient Heart, preceduto dal singolo Good Tradition, consegue un vero successo, e prelude ad un tour mondiale. Il video dell’enigmatica Twist in my Sobriety (il secondo singolo, in assoluto il più conosciuto), realizzato in bianco e nero in un’area rurale del Sudamerica da Gerard de Thame, vince numerosi premi. I successivi singoli tratti dall’album sono Cathedral Song e World Outside Your Window.

L’album seguente, The Sweet Keeper, vede la Tikaram guadagnare i consensi della critica.

La sua voce sensuale è accompagnata dalla chitarra acustica, con il risultato di un sound suggestivo e vellutato. Il successo arriva quando Tanita non è ancora ventenne, ma il suo stile nel corso degli anni diverrà sempre più sofisticato e meno radiofonico.


Tanita Tikaram: forse ai più non dirà proprio niente questo nome, ma noi che abbiamo vissuto gli anni 70/80/90/… la risentiamo nelle orecchie come un tappetino sonoro della nostra vita. 


Giuseppe per Tanita

#171

 

Patti Smith – Frederick

Patti Smith - Frederick

Patti Smith – Frederick

 Patti Smith - Frederick

note


Patti Smith

Da Wikipedia, l’enciclopedia libera.

Patti Smith - FrederickA ventotto anni entrò nel mondo della musica, dapprima con timidi readings di poesia e suoni (con il chitarrista Lenny Kaye) poi con singoli di etichette indipendenti, infine con un album prodotto da John CaleHorses del 1975 fece epoca: per la voce passionale e inebriata, per la visionaria qualità poetica (dylanianamorrisoniana per certi versi) e per la sferza della musica, un nudo rock elettrico che qualcuno chiamò punk, anche se quel termine avrebbe preso poi un’altra piega con l’avvento dei Sex Pistols e delle band britanniche.
Per quattro anni fino al 1979 Patti fu regina di un rock intelligente e nuovo, ammaliando i critici ma visitando anche le classifiche (“Because the Night“, scritta con Bruce Springsteen) e riuscendo a mantenere credibilità nei passaggi più spericolati, come quando nelle note al quarto album, Wave, inserì una foto di Papa Luciani e la scritta “la musica è riconciliazione con Dio”. Nel 1979 dopo un trionfale tour italiano, Patti Smith annunciò a sorpresa il suo ritiro dalle scene, e sposò il chitarrista degli MC5 Fred ‘Sonic’ Smith, a cui è dedicato il brano Frederick e dal quale ebbe 2 figli: Jackson nel 1981 e Jessica nel 1987.
Nel 1988 pubblicò un disco gradevole ma sospeso a mezz’aria, Dream of Life, a cui seguirono altri anni di silenzio. Nel 2007 entra a far parte della Rock and Roll Hall of Fame.

 

La sacerdotessa della new wave – con la sua voce, dolente, graffiante e febbrile –  ha segnato la storia del rock. E ha ancora tanta “energia positiva” da regalare ai fan e a chiunque. Sacerdotessa “maudit” della musica rock, non è possibile parlare di musica rock al femminile senza fare i conti con lei. 

 


Giuseppe per la musica rock coniugata al femminile.

#170

 

Fabio Volo – Esco a fare due passi

Volto enigma

Esco a fare due passi – Fabio Volo

 

 Libri

Esco a fare due passi - Fabio VoloQuando ho fatto l’amore con lei la prima volta pensavo di impazzire credevo che il mio cuore non potesse reggere tanta emozione facevo fatica a respirare. Il profumo della sua pelle era stato creato per me: era una droga, e da quel momento avevo bisogno almeno di una dose giornaliera per stare bene. Un profumo che annusi e dici: Casa.

(Esco a fare due passi. –  F. Volo)


Fabio Volo….. è nato il 23 giugno 1972, qualche “ora” dopo di me, ma lo stesso giorno del mese. Sarà un caso, ma dopo aver letto i suoi libri ho pensato: “Lui scrive quello che io penso”.  Empatia, zodiaco, affinità elettive, alea? Boh non lo so so!!!!!!!


Giuseppe per l’universo parellelo.

#169

Kahimi Karie Vs Il Genio

Kahimi Karie - Una Giapponese a Roma

Kahimi Karie – Una Giapponese a Roma

 Kahimi Karie - Una Giapponese a Roma


Kahimi Karie (カヒミ・カリィ Kahimi Karī), nata Mari Hiki (比企マリ Hiki Mari) il 15 marzo 1968, è una cantante giapponese.


Il Genio – Una Giapponese a Roma


Il Genio è un duo pop italiano composto da Gianluca De Rubertis (voce, chitarra e tastiera, ex componente degli Studiodavoli) ed Alessandra Contini (voce e basso). Per capirci sono quelli di “Pop Porno”.


Signori vi presento una novità musicale… obsoleta, direttamente dagli anni 90 e precisamente dal 1995. Il genere è il Japanese Pop o meglio lo Shibuya-kei (un sottogenere di Japanese pop nato nel quartiere di Shibuya a Tokyo negli anni ’90, un mix di pop, lounge, jazz, electropop e bossanova) che riesce a ritagliarsi uno spazio tra le nostre radio. Questa deliziosa e per certi versi virale canzoncina scritta da Momus e “cinguettata” in un bellissimo quanto imperfetto e stentato italiano, dalla bella e brava Kahimi Karie; su una delicata melodia retrò vengono elencati una bella serie di stereotipi e luoghi comuni da cartolina che caratterizzano il Bel Paese e soprattutto la “Città Eterna”:  il Duce ed il Fascismo, la Vespa, la “dolce vita” ecc. Il tutto in un bellissimo mix dove musica, voce e parole contribuiscono a creare un’atmosfera spaghetti-anime davvero unica. Adesso come farete a dimenticare la delicata Khahimi Karie che cinquetta di “bespa”, ”villa bolghese” e di “una giapponese A Lomaa”.?  L’anno scorso la canzoncina è ripresa dal Il Genio, duo che ha spopolato con il tormentone “pop Porno”.  Buon ascolto. 


Giuseppe per il Japanese/Pop/Indie

#168

Ciao papà!

Ciao Papà

3 maggio 2007 –  3 maggio 2010

 


Giuseppe…….

#167

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