Oscar 2010 – Il governo italiano in soccorso ai…. vincitori

Oscar del cinema 2010

Due Oscar italiani? Non proprio

 

 Oscar del cinema 2010

Scritto da: Alessandra Farkas alle 17:20

NEW YORK- Doppia vittoria per l’Italia? All’indomani dell’82° Academy Awards sono molte, in Italia, le voci che attribuiscono al Bel Paese la paternità degli Oscar vinti domenica sera a Los Angeles da Mauro Fiore, nativo di Marzi in provincia di Cosenza, Calabria, miglior fotografia per il film “Avatar” e da Michael Giacchino, miglior colonna sonora per “Up”.  

“Questa notte l’Italia ha dimostrato di saper valere in campo mondiale anche per lo spettacolo”, esulta in una email Carmelo Lentino, Consigliere con delega alla cultura del Forum Nazionale dei Giovani in merito agli Oscar ricevuti dai due italo-americani questa notte. Politici e addetti ai lavori del Bel Paeseecheggiano lo stesso ritornello auto-congratulatorio.

La verità è ben diversa. E’ stata l’America, e non certo l’Italia a dare a Fiore e Giacchino il know-how, gli strumenti e le opportunità per arrivare dove sono arrivati e c’è da giurare che, se fossero rimasti in Italia, i loro destini sarebbero andati ben diversamente.

Fiore è emigrato negli Stati Uniti insieme ai genitori, Lorenzo Fiore e Romilda Carpino, quando aveva solo sette anni. Cresciuto a Chicago, ha un’educazione in pratica tutta americana, con una laurea dalla Columbia College di Chicago. Oggi vive a Papillion, Nebraska con la moglie americanaChristine Vollmer e tre figli, Olivia, 8, Tessa, 6, e Luca, 4.

Il 42enne Michael Giacchino è addirittura americano al 100%. Nato a Riverside Township nel New Jersey, è cresciuto aEdgewater Park Township, sempre nel New Jersey. Anche lui ha studiato negli Usa, alla Juilliard School e alla School of Visual Arts di Manhattan. E ha ricevuto il passaporto italiano solo l’anno scorso, facendo un richiamo per via dei nonni materni abruzzesi e paterni siciliani, emigrati negli Stati Uniti all’inizio del 20esimo secolo.

Nella quasi centenaria storia dell’Oscar sono stati tantissimi gli espatriati – ebrei, italo-americani, irlandesi, spesso fuggiti dalla fame, persecuzioni razziali e politiche in patria – saliti sul podio nella notte delle stelle per coronare il sogno di un’intera carriera, avveratosi, non certo a caso, in suolo americano.

Nessuno penserebbe mai di dire che le statuette vinte da Billy Wilder appartengono all’Austria, quelle di Elia Kazan sono merito della Turchia e quelle di Liz Taylor Alfred Hitchcock dell’Inghilterra.

Anche se dopo gli insuccessi di Vancouver ha forse bisogno di premi per risollevare il morale della nazione,  l’Italia deve fare molta attenzione a non peccare di millantato credito.

Corriere della sera

Giuseppe per il millantato credito - Nemo propheta in patria

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